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Autore: RedDisposition    20/12/2014    0 recensioni
-Santana!- urlò, ma non ricevette risposta –Santana lo so che sei li dentro!- Rachel bussò contro il pilastro di legno –Rachel è quasi mezza notte che ti urli?- Kurt uscì dalla sua stanza ancora mezzo addormentato –Santana va via!- gli urlò contro, Kurt notò nella voce di Rachel della disperazione mischiata a sensi di colpa, il ragazzo le si avvicinò cercando di farla ragionare –Rachel andiamo a dormire ne parliamo domani- la ragazza scosse la testa –Santana ti prego lo so che puoi sentirmi!- Rachel continuò a chiamarla forse per altre venti volte, ma Santana non rispondeva, così stanca aprì la tenda di scatto, il suo sguardo cadde sul viso di Santana, che si girò verso Rachel appena la sentì entrare, si tolse una cuffia dalle orecchie, motivazione per cui non rispondeva, e la guardò per svariati minuti, Kurt era dietro di loro e notò subito il modo in cui si guardavano, poi abbassò lo sguardo sul letto di Santana.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel, Rachel/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3
                                             
-Santana alzati è quasi mezzogiorno- Quinn arrivò nel suo salone dove la latina stava addormentata sul divano, incrociò le braccia al petto e rimase a guardarla –Santana!- urlò dopo qualche minuto, la latina però si limitò a sbuffare e  grattandosi la testa si girò verso l’altro lato dando le spalle a Quinn –non costringermi a svegliarti nel modo della coach Silvester- Quinn sogghignò –Cosa?- Santana aprì un occhio e sbadigliando si guardò intorno vide che Quinn era scomparsa così sorridente tornò ad appoggiare la testa sul cuscino e chiuse gli occhi. Si costrinse a riaprirli dopo qualche minuto perché un’ondata di acqua gelida le si era fiondata sulla testa bagnandole tutti i capelli, sussultò appena l’acqua arrivò in contatto con la pelle del suo viso, si mise a sedere e con le mani cercò di sistemarsi i capelli –sono sveglia!- le urlò, dopo poco sentì la risata cristallina di Quinn che si avvicinava –sono andata a lezione stamattina alle nove e stavi dormendo, ti ho chiamata dieci volte e non mi hai risposto, ti rendi conto che è quasi mezzo giorno e nel frigorifero non c’è niente da mangiare?- Santana andò in bagno e prese un asciugamano, tornò da Quinn mentre cercava di togliere l’acqua dai capelli –ieri ho fatto tardi scusa- Santana sbadigliò di nuovo sedendosi su una sedia del tavolo della cucina –quando hai intenzione di far parte di nuovo di questa vita? Esci solo di notte, ormai il mio divano ha la tua forma, non fai altro che mangiare e guardare serie tv, devi trovarti un lavoro Santana- la latina sbuffò –non sbuffare! A New York non facevi che lavorare dalla mattina alla sera! Fra il dinner e le lezioni di danza proprio non riuscivi a prendere fiato, cosa ti è successo?- Santana alzò gli occhi al cielo e si diresse nella sua stanza, si tolse la canottiera bagnata e il pantalone del pigiama –a New York era diverso- le disse quando ormai aveva indossato una felpa e un leggins –Rachel era insopportabile e dovevi fuggire di casa per non ascoltarla?- Quinn rise, ma si fermò quando Santana alzò gli occhi al cielo –Rachel a casa non c’era quasi mai, non era per questo che lavoravo sempre- Santana si avvicinò alla porta, prese il suo cappellino da baseball e lo indossò –e ora dove vai?- Quinn curvò di poco la testa –vado a fare un po’ di jogging- Santana le sorrise e si chiuse la porta alle spalle, Quinn sospirò e si girò verso il divano che aveva bagnato per risvegliare Santana, sbuffò e prese a sistemarlo.
 
-Kurt sono tornata- Rachel si chiuse la porta scorrevole alle spalle, posò il suo cappotto e la busta con la colazione presa da Starbucks la appoggiò sul tavolo –perché dov’eri andata?- il ragazzo posò una rivista che stava leggendo e si avvicinò alla busta odorandola –mmh, pancakes e frullato al melone- Rachel gli sorrise e gli porse i pancakes –io vado a bere questo nella mia stanza- Kurt la bloccò –no tu vieni qui, e facciamo colazione come una volta, tutti insieme, come una famiglia- Rachel sbuffò e tornò indietro sedendosi difronte al ragazzo –vuoi un pancakes?- Kurt gliene indicò uno con la forchetta –no, non sono vegani- Rachel prese un sorso dal suo frullato –non c’è niente di animale in queste frittelle- Rachel sbuffò –se lo dici tu- ne prese una e ne strappò un morso – sono buone- i due scoppiarono a ridere, per poi fermarsi dopo un po’. Mangiarono in un silenzio imbarazzante, ogni tanto si guardavano, si lanciavano qualche piccolo sorriso e tornavano per i fatti loro, solo quando finirono di fare colazione  e il rumore delle forchette che battevano sul piatto facevano finire quel silenzio si guardarono un attimo negli occhi –questa casa è diventata vuota senza di lei- Rachel ammise sotto voce, quasi come se Santana stesse ancora in quella casa e potesse sentirli –già, sono passate già due settimane- Kurt si alzò e posò i piatti sporchi nel lavello –quando credi che tornerà?- Rachel gli chiese speranzosa, Kurt sospirò e si girò verso la sua coinquilina –lei non tornerà- Rachel aprì di poco la bocca e rimase a guardare Kurt che lavava i piatti, si era immobilizzata, non riusciva più a muoversi, riusciva a pensare solo che l’aveva cacciata lei di casa dicendole che la odiava, le ripassò il momento in cui Santana aveva preso la sua foto, si girò verso il mobile e trovò la cornice vuota, proprio come la casa, proprio come lei, chiuse un attimo gli occhi e cercò di ricordare quel sentimento di completezza che le mancava da quando Santana era andata via, riaprì gli occhi e fissò di nuovo Kurt, l’unica persona che le rimaneva oltre a Finn –Rachel puoi rispondere?- il ragazzo indicò il suo cellulare che vibrava, con la testa, dato che aveva le mani affondate nell’acqua del lavello –Rachel sei sveglia?- la ragazza scosse la testa  e un po’ titubante prese il cellulare di Kurt e se lo mise all’orecchio –Pronto?- la sua voce era molto bassa –Rachel? Stai bene?- la ragazza sorrise appena capì chi fosse –si signor Shou, ha bisogno di Kurt?- il ragazzo la fissò un po’ stupito –no, no in realtà è uguale, volevo solo chiedervi una cosa- il professor Shuester si mosse dall’altro lato della cornetta –certo, dica pure- Rachel si sedette e attese che l’uomo continuasse – domani e dopodomani ho intenzione di fare un incontro con il glee, ex studenti e attuali, volevo sapere solo se la gang di New York ci sarà- il professore rise dicendo il soprannome che aveva dato ai ragazzi –io e Kurt ci saremo- il ragazzo sorrise a Rachel –e Santana? Lei non verrà?- Rachel boccheggiò a quel nome –non lo so, lei non abita più qui- sospirò –oh, mi dispiace, potreste avvisarla lo stesso? Ho trovato i numeri in rubrica solo di Kurt, quello di Brittany, di Finn e quello di Mercedes- Rachel annuì –certo, io ora devo andare, ho le prove, arrivederci signor Shuester- non sentì neanche che il professore la salutava che chiuse la chiamata –io vado alle prove, tu avvisa Quinn e… Santana- deglutì prima di continuare –se possono venire ad un incontro del glee domani, vado ci vediamo- Rachel lo salutò di fretta  furia e corse fuori da casa, il ragazzo non ebbe neanche il tempo di salutarla, perché era schizzata via con velocità, sbuffò e prese il computer inviando subito una videochiamata al computer della latina, si sedette sul suo letto con una tazza di caffè fra le mani e aspettò la risposta alla sua chiamata. Dopo un po’ una figura bionda si fece viva dall’altro lato del computer –ciao Kurt- il ragazzo sorrise a Quinn –cerchi Santana?- Quinn si sedette comodamente sul divano con il computer sulle gambe –è uguale anche se non c’è- in quel preciso istante Kurt sentì la porta scattare dall’altro lato del computer –credo sia lei- Quinn si girò verso la porta e sorrise appena una Santana tutta sudata rientrò in casa con il fiatone –Fabrey ho ordinato il pranzo dal ristorante all’angolo, in più ho trovato un lavoro e ora vado a farmi una doccia- disse a macchinetta –oh ciao Kurt- Santana camminò verso il bagno –Kurt?- si girò di scatto verso il computer e si accovacciò sullo schermo –si, ciao Santana, di solito non ti chiamo a quest’ora della mattina, ma devo chiederti una cosa- Quinn si grattò una nuca –non potevi chiamare direttamente?- Kurt scosse la testa –il mio cellulare sembra essere morto cinque secondi fa e Rachel ha portato il suo a teatro- Santana annuì sedendosi –va bene, dici pure, sbrigati perché devo lavarmi, pranzare e andare a lavoro- Quinn si girò verso Santana e le sorrise –dov’è che ti hanno assunta?- Santana fece spallucce –al bar del tuo campus- Quinn sorrise battendo le mani –va bene, festeggerete dopo, ora rispondete a me- Kurt le interruppe ricevendo tutte le attenzioni –domani e dopodomani c’è un incontro al McKinley di noi ex studenti con i nuovi, voi ci sarete?- Quinn annuì prontamente allontanandosi per andare a rispondere al citofono –lei verrà?- Kurt capì subito di chi alludeva Santana così annuì –non lo so Kurt, vedrò va bene? Ora scusami devo andare- Kurt la salutò con la mano e prima di sentire Quinn che lo salutava chiuse il computer e andò in cucina, rimase davanti al frigorifero alla ricerca di qualcosa da mangiare.
 
-Rachel prenderemo l’aereo domani mattina, quindi va a preparare le valige- Kurt urlò alla ragazza che in cucina stava lavando i piatti –già fatto Kurt- il ragazzo sorrise e si avviò verso il comodino prendendo il suo cellulare, compose un numero e attese la risposta –Pronto?- sentì immediatamente la voce calda e dolce del suo ragazzo –Blaine! Sono io Kurt- sentì il ragazzo sorridere e si apprestò ad uscire dalla stanza –lo so Kurt, come potrei non riconoscerti, allora come vanno le cose?- Kurt si sedette sul divano –dopo la partenza di Santana le cose non migliorano, prima sembravamo una famiglia, ora siamo solo due persone che dormono sotto lo stesso tetto- Kurt sussurrò guardandosi intorno sperando che Rachel non lo sentisse, per sua fortuna la ragazza stava canticchiando una delle tante canzoni di Barbra –capisco, ma risolveranno prima o poi no? Rachel e Santana è da una vita che litigano e poi fanno pace- Kurt sospirò –non è proprio così che funziona, Santana la prendeva in giro e Rachel si limitava ad alzare gli occhi al cielo, ora Santana se ne andata per lasciarle spazio e Rachel però non lo vuole quello spazio, non so come fare- Kurt sbuffò sonoramente tanto che Rachel si girò verso di lui –è Blaine?- Rachel gli chiese sedendosi accanto a lui, il ragazzo annuì –ciao Blaine ci manchi tanto- urlò la ragazza per farsi sentire, Blaine sorrise dall’altro lato del telefono –anche voi Rachel, Kurt scusami ma ora devo andare, ti amo tanto- Kurt sorrise –anche io- gli rispose prima di staccare la chiamata –Blaine lo sa che andremo a Lima domani?-  Kurt scosse la testa –è una sorpresa, e Finn lo sa che andrai a trovarlo sul suo posto di lavoro?- Rachel annuì –si, Quinn verrà?- Kurt lo sapeva dal tono di voce della ragazza che dietro a quel nome ce n’era anche un altro –si Quinn si, Santana non lo sapeva bene- Rachel a quel nome abbassò lo sguardo –va bene- Rachel annuì e si avviò nella sua stanza
  
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