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Autore: RedDisposition    19/12/2014    1 recensioni
-Santana!- urlò, ma non ricevette risposta –Santana lo so che sei li dentro!- Rachel bussò contro il pilastro di legno –Rachel è quasi mezza notte che ti urli?- Kurt uscì dalla sua stanza ancora mezzo addormentato –Santana va via!- gli urlò contro, Kurt notò nella voce di Rachel della disperazione mischiata a sensi di colpa, il ragazzo le si avvicinò cercando di farla ragionare –Rachel andiamo a dormire ne parliamo domani- la ragazza scosse la testa –Santana ti prego lo so che puoi sentirmi!- Rachel continuò a chiamarla forse per altre venti volte, ma Santana non rispondeva, così stanca aprì la tenda di scatto, il suo sguardo cadde sul viso di Santana, che si girò verso Rachel appena la sentì entrare, si tolse una cuffia dalle orecchie, motivazione per cui non rispondeva, e la guardò per svariati minuti, Kurt era dietro di loro e notò subito il modo in cui si guardavano, poi abbassò lo sguardo sul letto di Santana.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel, Rachel/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

-è vero che vuoi partire allora- Rachel abbassò lo sguardo sulla valigia seguita da Santana – vado a stare un po’ da Quinn- Santana chiuse la valigia e sorpassò Rachel andando in cucina, vide la ragazza oltrepassare il corridoio e dirigersi nella stanza con la testa che le ciondolava sulle spalle, si grattò una nuca a quella visione ed iniziò a chiedersi perché mai Rachel dovesse stare male alla sua partenza –sei l’unica vera amica che aveva qui- Santana si girò di soprassalto fissando Kurt che sembrava le stesse leggendo nella mente –cosa? Ma se ha detto che noi non siamo amiche- Santana sbuffò e si sedette sull’isola della cucina – credevo che ormai la conoscessi- Kurt si avviò alla sua stanza con del tè in mano –dimmelo te com’è fatta, perché giuro non la capisco più!- Santana sbraitò –calmati- il ragazzo ridacchiò e le passò una tazza di caffe nero, proprio come piaceva a lei –scusa è che io sono così innervosita con..- Kurt si sedette sul divano –con lei?- Santana scosse la testa prendendo un sorso –con me, alcune volte faccio cose stupide, o meglio, sempre faccio cose stupide, che al momento mi sembrano le migliori del mondo, poi sono solo cazzate, fare il provino per la sua sostituta è stata una cosa stupida, c’erano così tanti altri ruoli, ma ho pensato che, no niente lascia stare, sarà meglio che io vada- Santana lo salutò con la mano e si diresse nella sua stanza –perché hai fatto quel provino? Completa la frase- Kurt la seguì bloccandola a metà strada –ti ho detto di lasciar perdere- Santana gli sorrise debolmente e andò nella sua stanza.
-devi fermarla- Rachel alzò lo sguardo dal suo copione, stava nella sua stanza distesa sul letto, Kurt era entrato dopo essersi finito la sua tazza di tè –non so di cosa tu stia parlando- la ragazza tornò a leggere il suo copione –lo sai benissimo invece, leggi quel copione nonostante tu lo sappia a memoria dall’età di cinque anni, e conosco benissimo il tuo essere ficcanaso tanto che scommetto hai ascoltato tutto- Rachel sbuffò e si sedette ad indiano –non posso farci niente ora lasciami ripetere le mie battute- Kurt scosse la testa e fece per uscire dalla stanza, ma si girò di scatto e la guardò –è possibile che tu non capisci?- Rachel rialzò lo sguardo –capire cosa?- Kurt scosse la testa –niente, niente, vado a dormire- il ragazzo uscì definitivamente dalla stanza lasciando Rachel a leggere apparentemente il copione, appena il ragazzo toccò la soglia del corridoio, Rachel si lasciò andare con un sospiro e chiuse il copione mettendosi a pancia all’in su e guardando il soffitto, ormai non faceva altro che stare così a riflettere da quella mattinata, pensava alle motivazioni per cui Santana aveva fatto quel provino, conosceva la latina e sapeva quanto fosse affamata di gloria e fama proprio come lei, ma non capiva perché proprio Broadway, perché proprio il suo stesso musical, per un attimo le tornarono in mente tutte le battutacce di Santana su di lei al liceo, tutte le granite e le prese in giro su di lei e su Finn, si asciugò una lacrima e tirò su con il naso, odiava il periodo da liceale che aveva passato, e lo odiava soprattutto a causa di Santana, anche se la ragazza a quaranta due giorni dal diploma, quando Rachel era piombata davanti al suo armadietto con una richiesta di amicizia, sembrava davvero cambiata, niente infamie e ormai sembrava che chiamarla Satana non era giusto, si ricordo di Brody e di quanto Santana avesse lottato per il suo bene, si ricordò del servizio fotografico qualche giorno prima e di come Santana la incoraggiava, ad ogni ricordo del loro essere nemiche/amiche Rachel tirava su con il naso, aveva trovato solo una vera amica a New York, ed era lei, nessun altro era stato tanto carino da sopportare i suoi scatti egocentrici e il suo essere logorroica, credeva che Santana era cambiata, ma perché quel gesto? Iniziò a pensare di aver esagerato, lei voleva la scena tutta per se e sapeva bene Santana quanto talento avesse, si maledisse come una stupida pensando a quanto fosse egocentrica, e sbuffò alzandosi dal letto, le guance erano ormai rigate dalle lacrime e decise di dirigersi in bagno a lavarsi la faccia.
-ho bisogno del bagno, Berry- Rachel si asciugò il viso e dallo specchio vide Santana con la sua asciugamani sotto braccio che stava appoggiata con la spalla contro la porta –siamo simpatiche stasera- Rachel alzò gli occhi al cielo –siamo egocentriche sempre- la latina si chinò quel poco che bastava a farle rimanere qualche centimetro l’una dal viso dell’altra –il bagno è tutto tuo- Rachel cercò di sorriderle –quanta gentilezza Berry- sentì e rossa dalla rabbia  le urlò contro –il mio nome è Rachel!- la latina la guardò e sorrise, aveva uno sguardo buffo quando si arrabbiava, incrociava le braccia al petto e batteva un piede –vai a dormire Berry, i nani vanno nelle miniere, credo che domani tocchi anche a te – Santana sorrise gelidamente e si chiuse la porta alle spalle, sospirò e si guardò allo specchio, odiava ritornare la stronza del liceo, ma non poteva mostrarsi triste e delusa. Rachel si meravigliò delle parole di Santana, ma poi ricordò che la ragazza era solita nascondere le sue emozioni distruggendo gli altri e con un sorrisetto divertito e amaro andò a dormire.
 
Le due andarono avanti senza parlarsi, fino al giorno della partenza di Santana, Rachel si limitava  a guardarla da lontano, come per capire cosa spingesse la ragazza a mollare tutto e andare via, Santana invece aveva passato le notti insonni cercando di convincersi che partire sarebbe stata la cosa migliore, tutti che le chiedevano perché aveva fatto quel provino, tutti che le dicevano perché voleva partire, ma nessuno le chiedeva come si sentiva, a nessuno importava davvero, si svegliò con quel pensiero quella mattina, si guardò un attimo allo specchio e per non spaccarlo con un pugno uscì dalla sua stanza, dove Kurt la stava già aspettando –Lady Hummel che ci fai già sveglio?- il ragazzo la ignorò totalmente e lesse il dietro di un film –a che ora c’è il tuo treno?- Kurt alzò di poco gli occhi fissando Santana che si era seduta difronte a lui su una sedia del tavolo –oggi all’una-  la latina sorrise debolmente, ma Kurt la ignorò –ce l’hai con me scusa?- Santana lo guardò e aspettò la sua risposta –perché dovrei avercela con te?- Kurt finalmente le sorrise e posò il dvd –non lo so- sospirò Santana –lei dov’è?- Kurt si guardò in torno per poi guardare di nuovo Santana, la latina guardava distrattamente verso il corridoio, precisamente verso la stanza di Rachel –è uscita poco prima che tu ti svegliassi- Santana boccheggiò un paio di volte ma poi si limitò a sbattere le mani sul tavolo e ad alzarsi per tornare in camera sua –potremo fare qualcosa oggi, prima che il treno parta- Kurt si sentì dalla cucina, Santana sorrise e si affacciò alla finestra –quando Rachel torna andiamo a farci un giro, va bene?- Kurt annuì e sedendosi sulla poltrona iniziò a guardare la tv, Santana sbuffò quando si ritrovò nella sua stanza da sola, ormai era troppo sveglia per tornare a dormire, così si avviò verso il salone sedendosi accanto  a Kurt –che guardi?- Kurt fece spallucce –non so come si chiama, questo strano telefilm, ci sono tipo quattro ragazze che ricevono messaggi inquietanti da un tizio che si firma con il nome di A-  Santana piegò di poco la testa sul lato fissando la tv –deve essere bello- Kurt annuì –lo guardi con me?- Santana sorrise e si appoggiò con la testa vicino al bracciolo del divano.
 
Rachel camminava svelta sulle scale di casa sua, con un caffè che scottava in mezzo alle mani, ne prese un sorso e quasi andò a fuoco, sentiva quella sostanza scivolarle lungo l’esofago per poi finire nello stomaco, si sentì calda all’improvviso, ma poi si rese conto del bruciore e in men che non si dica si ritrovò sul pianerottolo di casa –Andiamo come fai a non vedere che quella tizia ti somiglia?- sentì la voce di Kurt, prese la maniglia con le mani decisa ad aprire la porta –no, non mi somiglia, io sono..- Rachel si ritrovò i due ragazzi sul divano che discutevano su un telefilm che a lei sembrava familiare –non sei lesbica? Non sei ispanica?- Santana sbuffò mettendo il broncio –si chiama Emily- Rachel parlò facendoli sussultare entrambi, posò il suo bicchiere di caffè e il suo cappotto e si avvicinò a Kurt –si chiama Pretty Little Liars il telefilm, e non è molto genuino che tu lo guardi- Rachel spense la tv facendo sbuffare il ragazzo –che sei mia madre?- Kurt rise -Lady Hummel io vado a prepararmi, andiamo a fare quel giro ricordi?- Santana fece finire la discussione dei due facendo andare tutta l’attenzione sul suo pigiama, Kurt annuì e lei corse in camera sua, Rachel la guardò un attimo da lontano e sospirò –a che ora va via?- guardò di nuovo Kurt –perché non  glielo vai a chiedere tu?- Rachel alzò un sopracciglio –non se ne parla neanche- Kurt sbuffò –l’orgoglio fotte- disse sotto voce per cercare di non farsi sentire da Rachel – non sono orgogliosa, solo un po’..- Rachel gesticolò cercando una parola che le si addicesse –ferita- Kurt le sorrise –si, sono ferita- Rachel abbassò lo sguardo –allora andiamo?- Santana arrivò in divano già munita di giubbotto di pelle, Kurt alzò lo sguardo verso di lei smettendo di guardare Rachel, che si asciugò una lacrima senza farsi vedere da Santana –andiamo- confermò Kurt –Rachel tu vuoi venire?- la ragazza ebrea scosse la testa –devo andare a teatro dopo- i due annuirono ed uscirono velocemente da casa di Rachel.
 
-perché piangeva?- Santana chiese di botto quando si ritrovarono lontani da casa –chi? Rachel? Non piangeva- Kurt sorrise falsamente –non prendermi in giro Hummel- Santana lo guardò –dico sul serio- Santana fece una faccia sospettosa ma poi scrollò le spalle per dimenticarsi l’accaduto –andiamo a pranzo, ho una certa fame- Kurt le sorrise e si avviarono verso un venditore ambulante che porse ai due un paio di hot dog –quanto tempo starai via?- Kurt si sedette su una panchina seguito da Santana –Kurt io non tornerò- il ragazzo spalancò gli occhi –vai via per sempre? Ma hai detto che stavi per un po’ da Quinn- Santana sorrise dando un morso al suo hot dog –non posso rimanere a casa, non è più casa mia- Santana diete l’ultimo morso e si alzò dalla panchina, facendo cenno a Kurt con la testa per andare a fare una passeggiata –New York sarà sempre casa tua- Santana scosse la testa –era lei casa mia- sussurrò, Kurt però sorrise sentendola parlare in quel modo di Rachel –stai bene?- le chiese avviandosi verso casa –finalmente qualcuno che me lo chiede- Kurt le sorrise –allora come stai?- Santana fece spallucce –non lo so, sarà meglio tornare, sai mentre arrivo alla stazione-Kurt crucciò le sopracciglia -vuoi che ti accompagni?- Santana sorrise annuì –si forse è meglio- Kurt annuì  e per il resto della camminata nessuno dei due parlò.
 
-Kurt chiama un taxi mentre io prendo le valige- Santana iniziò a salire le scale dato che odiava gli ascensori, arrivò fuori casa sua e con un sospiro spalancò la porta –Kurt sei..- Rachel si alzò da divano in quel momento, guardando speranzosa la porta, tutta la speranza cadde quando vide Santana sull’uscio della porta, fece un gesto con la mano e tornò a sedersi, iniziò a mordicchiare un bracciale che aveva attaccato al polso, mentre Santana andava a prendere la valigia, quando fu tornata, Rachel stava di nuovo in piedi e la fissava –vai via?- riuscì a dire con un soffio, Santana annuì –non credo che cambi tanto, non mancherò a nessuno- Santana fece spallucce e sorrise amaramente, quando vide Rachel abbassare lo sguardo si avviò ad uno dei tanti mobili eleganti della cucina, vide la loro foto esposta e con tristezza la prese, la mostrò un attimo a Rachel e se la mise nella borsa –ciao Rachel- Rachel si girò verso di lei e la salutò con un cenno della tasta –marcherai a me- sussurrò, quando ormai Santana era già uscita, Rachel sbuffò e si sdraiò sul divano con la testa contrò il bracciolo.
 
-fatti sentire Lopez- il ragazzo le porse la valigia quando ormai il treno era arrivato –ti chiamo su skype quando arrivo- Kurt annuì e abbracciò la ragazza –salutami Quinn- Santana gli sorrise –certo, tu salutami, no, non salutarmi nessuno, sarà meglio andare, il treno non aspetta- Santana lo strinse un’ultima volta e salì su quel treno che l’avrebbe portata via da New York, si affacciò al finestrino e con un gesto della mano continuò a salutarlo finchè era impossibile vederlo, Santana sospirò e si sedette sul sedile, per fortuna con il treno ci volevano solo un paio d’ore, e sarebbe stato facile rimanere in un treno per poco tempo, così prese gli auricolari e iniziò ad ascoltare la sua playlist.
Si ritrovò senza niente da fare, così iniziò a sfogliare la sua galleria, sorrise quando vide qualche foto che la ritraeva con Kurt, ma si bloccò all’istante quando trovò una foto che la ritraeva con Rachel, ricordò di averla fatta nel soggiorno di casa, Kurt l’aveva scattata prima di regalare ad entrambe quei strani cuscini con le braccia, stavano sedute l’una accanto all’altra, con le mascherine sugli occhi, sfondo nero semplice per Rachel e leopardata per Santana, la latina sfoggiava uno dei suoi migliori vestitini, mentre Rachel aveva solo una dei tanti golfini e un jeans, con gli stivali incorporati, ricordò che dopo aver ricevuto il cuscino videro Mamma Mia, tutti e tre come una vera famiglia, Santana non potè che rabbuiarsi a quel pensiero.
 
-Rachel sono tornato- Kurt si chiuse la porta alle spalle e posò le chiavi di casa, si tolse il giubbotto e si sfregò le mani, faceva abbastanza freddo, così decise di accendere i riscaldamenti, quando fece per sedersi sul divano vide la sua coinquilina sdraiata e addormentata con le guance rosse e gli occhi gonfi dal pianto, sorrise e le accarezzò una guancia, corse in camera e prese una coperta, proprio quando stava per andare da Rachel e coprirla per non farle sentire freddo sentì un suono dal suo computer, aprì la schermata e subito notò una notifica su Skype, sorrise e vide che Santana cercava di contattarlo, così accettò la chiamata e subito Santana arrivò sullo schermo di Kurt, il ragazzo notò subito l’aria felice di Santana e sorrise a sua volta, la ragazza stava sicuramente seduta in un soggiorno molto elegante e fine, proprio lo stile di Quinn, pensò, infatti come un fantasma la ragazza bionda apparve alle spalle di Santana –uh ma è Kurt?- Quinn si avvicinò con il naso alla telecamera come una bambina, si sentì Santana che scoppiava a ridere, poi Kurt rivide Santana che spingeva via Quinn –allora com’è andato il viaggio?- Kurt prese il computer fra le braccia e camminò verso il soggiorno –bene, ma sta un po’ fermo, mi fai venire il mal di mare- Kurt rise e posò la coperta su Rachel, che cercava di farsi più piccola, per contenere il calore, aveva rimasto un po’ di spazio così Kurt si sedette ai suoi piedi –scusami, stavo portando una coperta a Rachel dato che fa freddo e si era addormentata sul divano-Santana annuì –fai da baby sitter alla Berry?- Quinn sorrise, Santana alzò gli occhi al cielo –ma tu non hai da andare da, che ne so, con Biff?- Quinn annuì –sta passando a prendermi Santana, poi la casa sarà tutta tua- Kurt sorrise dall’altro lato del computer –che hai da sorridere come una bambina di tre anni Hummel?- Santana lo guardò acido –prima di tutto abbassa la voce, poi sembra così bello rivedervi insieme, manca solo Brittany  e formate la dannata trinità- Quinn sorrise –è passato un po’ di tempo dall’ultima volta che ho visto Britt- Santana annuì, proprio in quel momento il campanello suonò e Quinn scomparve dietro la porta – e ora dove va?- Kurt sorrise posando il computer sul tavolo difronte al divano –esce con Biff, è il suo nuovo ragazzo, è ricco, è il tipo delle mele non so se lo conosci- Kurt annuì –Kurt ma che fai parli da solo?- Rachel si mise seduta sbadigliando, spalancò gli occhi appena vide il busto della latina attraverso il computer, Kurt la guardò confuso, la ragazza si alzò e camminò pesantemente verso la sua stanza lasciando i due soli –non l’ha presa tanto bene- Santana sorrise amaramente –neanche io- sospirò –Kurt è meglio che io vada, devo ancora disfare le valige- Kurt annuì –vuoi che le dica qualcosa?- Santana boccheggiò un paio di volte per poi sorridergli –devo andare- Kurt le accennò un ciao per poi vedere lo schermo tornare buio.
  
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