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Autore: AshiAndSamy    21/12/2014    2 recensioni
Tratto dal capitolo 10:
Non potevo crederci.
Era incinta.
Non poteva davvero succedere alla mia piccola Karen.
L'avrebbe tenuto? Nonostante ci fossi io con lei?
Genere: Erotico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prov's Niall

"Mi dica signor Di Marìa"-sorrisi.
So che adesso sono nei guai, e molto grandi direi.
"Signorino, mi faccia dire che la musica è molto alta e che vorrei dormire, quindi, è pregato di abbassare, a meno che non vuole che chiami la polizia"- mi disse con molta tranquillità, anche se so che tranquillo non era.
"Certo, arrivederci, buona notte"-gli chiusi la porta in faccia.
Anche io non ero molto intelligente.
Pensai per un attimo a Karen, ma poi tornai alla mia festa.
Avevo 21 anni cavolo, come passa il tempo.
"Niall"-mi urlò una ragazza molto più bassa di me, ma molto carina.
La guardai dalla testa hai piedi, era sexy.
"Dimmi bellezza"-mi avvicinai accarezzandogli la guancia.
"Volevo la stessa cosa"-mi cominciò a baciare, ma non andammo oltre.
"Ci vediamo dopo"-gli feci l'occhiolino.
Ma dopo mi sarei divertito.
Chiesi al DJ di abbassare di poco la musica, ma continuammo a divertirci, fino alle 02.00 di notte.
Tutti se ne andarono e io ero stanco morto, così decisi di andare in camera mia per dormire, ma ad aspettarmi dall'altra parte dello steccato, nella sua stanza, c'era quella ragazza, aveva gli occhi gonfi, e non era truccata.
Presi un foglio e scrissi un biglietto.
"Buona sera"- cominciai.
"Auguri"-continuò.
"Grazie"-sorrisi.
"Posso venire?"- ricambiò debolmente.
Accettai col capo, e mi diressi in salone, dove si trovava una sporcizia che arrivava fino al soffitto.
Poco dopo venne a suonare alla porta.
A corsa mi avvia verso l'entrata, non volevo che prendesse freddo.
"Ciao bella"-la salutai.
"Ciao"-abbassò lo sguardo.
"Entra o prenderai freddo"-dissi premuroso.
Aveva qualcosa da nascondere, lo vedevo dal suo sguardo.
"Oh dio..però ti sei divertito"-rise sotto i baffi.
"Direi di si "- aprii le braccia verso l'inferno.
"Dai prima iniziamo e prima finiamo"-si tolse la vestaglia rimanendo in pigiama.
PIGIAMA? VESTAGLIA?
"Un secondo"- la fermai per un attimo.
Non volevo che si sentisse in imbarazzo e corsi in camera mia a prendere il pigiama.
Lo indossai di fretta e scesi.
"Ehi"-mi guardò, abbassò lo sguardo.
"Eccomi, volevo essere più comodo"-affermai cominciando a buttare qualcosa dentro dei sacchi neri che aveva preso Karen.
Regnava il silenzio, lei era molto veloce, vedevo che prendeva le bottiglie vuote e le buttava, era così perfetta.
"Sono venuta di nascosto"-se ne uscì ad un tratto.
Perché di nascosto ? 
Non doveva rischiare con suo padre, sembrava molto severo, anzi lo era veramente.
"Auguri anche a te Karen"-cercò di imitare la mia voce.
No cazzo, mi sono scordato del suo compleanno.
"Scusa io"-mi picchiai una mano sulla fronte.
"Non fa niente"-sorrise per rassicurarmi, ma so che lei ci stava male.
Mi avvicinai, la girai verso di me.
Mi guardò incerta, ma nei suoi occhi qualcosa brillava, mi avvicinai alla sua guancia, e gli diedi un dolce bacio.
Mi staccai le presi le mani e le circondai suoi miei fianchi.
L'abbracciai forte.
Sentii un'energia dentro pervadermi il corpo.
M dispiaceva, dovevo ricordarmelo invece no.
Niall non servi a nulla.
La sentii singhiozzare; non poteva piangere, una morsa mi strinse lo stomaco.
"Cosa hai piccola"- mi staccai facendola sedere sul divano.
Le afferrai le mani.
"Papà non mi parla più, sono andata dal ginecologo e nonostante gli abbiano detto che io sono vergine, lui non ci crede, e in più a saputo di che famiglia sei, io non capisco"-smise.
Aveva bisogno di sfogarsi, si vedeva.
"Senti ma tu hai 18 anni, cosa non capisce tuo padre che è normale perdere la verginità, gente che la perde a 12 anni cavolo"-mi arrabbiai.
Non volevo vederla in quello stato : ci stavo malissimo.
"Lo so, ma mio padre è un po' antico, solo lui può decidere"-lo imitò.
Mi scappò da ridere ma mi trattenni.
La strinsi nuovamente a me, mi accorsi che era veramente caldissima.


Prov's Karen

Speravo in un suo augurio, il primo è stato Harry che è venuto a casa mia, fortunatamente mio padre non si arrabbiò anzi a lui piaceva il riccio.
Ma io non ero innamorata del riccio.
Sono andata dal ginecologo, e gli hanno detto che sono ancora vergine ma papà non vuole darmi retta, e poi anche se avessi fatto l'amore con Niall non sarebbe stato un problema, ho 18 anni.
Io è Niall continuammo un po' a mettere a posto, la casa era quasi totalmente pulita, bastava strusciare il pavimento e tutto era finito.
"Sono stravolto"-si buttò sul divano.
Questa notte è passata in fretta, fra scherzi e risate.
Lui è perfetto.
Il mio principe azzurro, ma chi glielo dice a questo biondo che ho perso la testa per lui?
Che quando lo vedo vorrei strapazzarlo di coccole?
Mi gettai sopra di lui abbracciandolo.
"E questo abbraccio?"- appoggiò la sua testa alla mia.
"Ne avevo voglia"- lo guardai.
"Sei perfetta"-i nostri sguardi si mandavano frecciatine.
Mi era mancato.
"Scusami, ma se anche noi avessimo fatto l'amore"- si fermò -"Qual era il problema ?"- mi chiesi corrugando la fronte.
"Proprio non lo so biondo"-gli accarezzai il petto assonnata.
"Hai sonno vero?"- mi domandò.
Era ovvio, che domande mi fai.
"Tu che dici?"- sorrisi a occhi chiusi.
"Bella lei"-mi prese in braccio, avvinghiai le mie gambe al suo bacino e tenevo le braccia intorno al suo collo mi appoggiai con la testa alla sua spalla.
Ci mancava proprio poco che mi addormentassi.
"Tu dormi qua"- mi sdraiò con delicatezza sul suo letto morbido.
Il profumo dei suoi capelli mi invase le narici.
Ero appoggiata al suo cuscino.
"Niall ti prego dormi con me"- mugugnai.
"Sono qua"- mi abbracciò.
Mi diede un bacio sull'angolo della bocca e ci addormentammo.
La notte era passata in fretta, ma la mattina mi svegliai con il suono del mio telefono squillare, non ero tornata a casa quindi sicuramente mi stavano cercando.
Presi il telefono che si trovava sul comodino.
Papà.
Cercai di essere il più convincente possibile.
"Buon giorno papà"- strillai.
"Dove sei?"- mi chiese con voce ferma.
"Sono al parco papà perchè avevo bisogno di una boccata d'aria"-sembravo una stupida.
"Vengo a prenderti?"- mi chiese.
"No vengo fra un po' va bene ?"-mi agitai.
Sentii Niall muoversi nel letto e chiamarmi.
"Amore mio"- mi richiamò.
Papà lo sentii subito.
"Chi c'è con te"- continuò.
"Sono in un parco e dato che la panchina è mezza occupata da due piccioncini mi sono dovuta arrangiare"- affermai.
"Va bene torna presto ciao"- e staccò.
Ero salva, o almeno spero.
"Sei per caso impazzito ?"- andai sopra di lui.
"Mi ha sentito ?"- mi domandò.
"Si ...amore mio"-abbassai lo sguardo.
Chiamarlo così era molto strano.
"Mmh"- mi accarezzò la schiena, e a quel tocco delicato rabbrividii.
"Mi sei mancata"- mi baciò teneramente il collo.
Sorrisi era mancato anche a me, e da morire.
Ci facemmo le coccole per una decina di minuti, niente baci ne niente, solo carezze e dolci sguardi: anche se avrei voluto qualcosa di più ma era troppo presto.
Mi alzai dal letto, e mi guardai allo specchio, ero bruttissima, con tutti i capelli scompigliati, e il pigiama storto.
Continuavo a guardare il ragazzo dagli occhi color ghiaccio che non si era mosso da là.
Abbassai lo sguardo, mi imbarazzai, sembrava desideroso.
Quando si alzò non trovai la forza di smuovere i miei occhi dal suo corpo, era a petto nudo perchè durante la notte si era tolto la maglia.
La pelle era color latte, e i suoi capelli tutti biondi mi facevano impazzire.
"Attenta però"-si avvicinò a me pericolosamente.
Lo scrutai perplessa.
"Così mi consumi"-si morse il labbro.
Poco dopo si avvicinò alle mie labbra, e afferrò il mio labbro inferiore stringendolo tra i denti e tirandolo.
Inaspettatamente mi diede una piccola sculacciata sul sedere, e poi lo accarezzò.
"Aggressivi stamani "-ricambiai il sorriso toccandoli il petto.
Lui voleva, io volevo, ma ancora non lo conoscevo, dovevo lasciar correre del tempo.
"Andiamo a fare colazione"-affermai smettendo di fissarlo per dirigermi in cucina.
Annui e basta.
Ci divertimmo un po' in cucina, fino a quando Zayn non lo chiamò e dovette andare via.
Mi diressi verso casa mia, ero ancora in pigiama, cosa avrei inventato a mio padre del mio abbigliamento?
Che mi sono scordata di cambiarmi ?
Bussai alla porta e venne ad aprirmi mio fratello Ted.
"Sorellina buon giorno"-mi fece entrare.
"Ciao"-salutai.
Entrai in salone e trovai mio padre seduto sul divano.
"Ho visto eri dal ragazzo dell'altra settimana"-si alzò.
"Ascolta ho 18 anni oggi era il suo compleanno, e voglio stare con lui, se ci faccio l'amore a te cosa importa, perché tu puoi farti mamma e io non la persona che amo ?"- cominciai a urlare gesticolando.
"Mamma digli qualcosa"-la indicai.
Lei stette zitta.
Bello schifo.
"Non mi interessa di quello che pensi tu, io se ci voglio stare ci sto!"- arrabbiata mi diressi in camera mia per cambiarmi.
Chiamai di corsa Ashley per andare a casa sua, ma mi disse che non poteva e che aveva da fare.
Provai Harry che mi disse la stessa cosa.
Optai di andare a correre e poi sarei andata in discoteca sempre se agli altri andava bene.
Mi preparai e andai a correre.
Nel frattempo che ascoltavo la musica e vedevo i passanti londinesi per il campo del parco, mi arrivò un messaggio.
Numero sconosciuto.
Subito mi preoccupai, era passato molto tempo che non mi arrivava un suo messaggio.
"Bel completino attillato, adatto per correre, sta attenta sono dietro di te 
xxSconosciuto"

Mi si presentò di nuovo questa situazione, cominciai a correre più veloce, sentivo l'ansia salire fino in gola.
"Karen"-un ragazzo mi chiamò. 
Mi girai, alla vista di lui, mi fermai, e a un tratto a corsa mi venne incontro; quando lo riconobbi cominciai ad andare il più veloce possibile verso casa mia, ma mi raggiunse e mi buttò dietro una siepe.
"Ti prego fermati"-quando stavo per urlare, mi tappò la bocca con la mano.



Prov's Niall

Erano le 20.00 avevamo preparato una bellissima festa a sorpresa per la mia amata.
Eravamo a casa di Ashley e di lei ancora nessuna traccia.
"Strano che ancora non è tornata"-si schiarì la voce Louis.
Cominciai a camminare velocemente per il salone.
"Ho provato a chiamarla ma niente non risponde"-piagnucolò Ashley abbracciandosi a Liam.
La casa di Karen si trovava a 3 minuti da casa di Ashley, quindi avvertii i ragazzi che andavo da Ted.
Misi il cappotto e mi avviai con passo svelto.
Mi trovai davanti alla porta, e suonai il campanello.
Mi venne ad aprire Ted.
"Ciao Ted sono l'amico stretto di Karen, è per caso in casa ?"- chiesi tutto di un fiato.
"No mi dispiace,era andata a correre e non è tornata, ma mi era arrivato un messaggio che era da Ashley"- mi guardò con fare molto freddo.
"Io ero a casa della sua amica con altri amici ma non è venuta"- mi irrigidii.
Il silenzio regnava.
"Andiamo a cercarla"- mi disse, prese il cappotto e chiuse casa.
Cominciai a tremare, e i pensiero più brutti mi invasero il cervello, cosa poteva essergli successo ? 
Giuro che se mai qualcuno le avesse fatto del male, lo avrei ammazzato.
Andammo al parco e io andai da una parte e Ted da un'altra.
Camminai chiamando il mio amore.
"Amore mio?"- la chiamai.
"Karen sono Niall dove sei ? Ti prego di qualcosa"- supplicai singhiozzando.
In qual momento sentii una voce flebile chiamarmi andai dietro a una siepe e d'istinto mi accasciai a terra.
Non potevo crederci.



Ma buona sera, spero che questo capitolo vi è piaciuto, dire mi che ne pensate.
Un bacio.
xxAshiAndSamy
  
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