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Autore: DARKAH    21/12/2014    0 recensioni
-E non dimenticate : Nico-Nico-Nii!-
Al solo risentire per l’ennesima volta quel tragico richiamo, quelle fuggirono come bufali in preda all’ imbizzarrimento. In lontananza, per le scale che le avevano dapprima condotte al tetto-calvario, si udivano i loro echi, molti dei quali scanditi dai ripetitivi “non ce la faccio più”, “è insopportabile”, “no, ce la faremo di sicuro!”, “magari dobbiamo solo abituarci”, “Umi torna tu al comando! ”. Ogni voce graduò la sua intensità sonora in un anticlimax, che cessò del tutto dopo pochi secondi.

Lievissimo accenno Maki x Nico.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Breccia

Anche questo giorno, l’Idol numero uno al mondo tenne la sua lezione di vita alle apprendiste allieve.
-Benissimo,-   si volse verso i loro volti esterrefatti dalla stanchezza (mentale, s’intenda), con fare altero e perspicace   -oggi avete fatto letteralmente schifo. Domani dovrete metterci più passione! CHIARO?!-
Le goccioline di sudore sembrarono quasi aver smesso di colare sulle loro tempie, tanto eran le fanciulle inorridite dal quel colpo di grazia.
-Come avrete ben notato, essere idol non è un giochetto. Se proprio ci tenete, lavorate sodo! Almeno così riuscireste a raggiungere un pizzico della mia bravura.-
Stettero a guardarsi le reciproche facce di pietra.
-Okay, per oggi basta… eh? Cosa sono quelle occhiate!? Ah, cosa potrò mai aspettarmi da delle kouhai tanto inesperte e per giunta pure ingrate? Beh, potete andare, su’!-
Le sfiancate donzelle fecero per andarsene in gran fretta, quando furono interrotte.
-E non dimenticate : Nico-Nico-Nii!-
Al solo risentire per l’ennesima volta quel tragico richiamo, quelle fuggirono come bufali in preda all’ imbizzarrimento. In lontananza, per le scale che le avevano dapprima condotte al tetto-calvario, si udivano i loro echi, molti dei quali scanditi dai ripetitivi “non ce la faccio più”, “è insopportabile”, “no, ce la faremo di sicuro!”, “magari dobbiamo solo abituarci”, “Umi torna tu al comando! ”.
Ogni voce graduò la sua intensità sonora in un anticlimax, che cessò del tutto dopo pochi secondi.

Quando fu sola, Nico si sedette a terra, alzando gli occhi verso l’alto. È pur sempre permesso che persino la più grande delle star possa stancarsi.
Le nuvole avevano iniziato ad assumere sfumature rossastre, mentre la calura si rendeva più clemente. Il canto degli uccellini era accompagnato da una brezza fresca, limpida, rigenerante.
Era di certo una bella sensazione, forse il momento più bello e indulgente  della giornata per l’autorevolissima.  
Sola, Nico chiuse gli occhi, lasciandosi cullare dalla dolce melodia del silenzio tardo pomeridiano.
-Ti senti soddisfatta?-  qualcuno parlò.
-Chi è là!?-  si voltò con aria snervata.
L’intrusa si passò una mano tra la rossiccia e corposa chioma, portandosi una ciocca dietro l’orecchio.
-La “tipa con gli occhi storti”, chi vuoi che sia?-  insolente, le sferrò uno sguardo che sapeva d’offensiva.
Ella pareva sì tanto presuntuosa, che Nico le rivolse una smorfia di sdegno assieme ad uno sghignazzo, come per dirle in maniera indiretta “Ma sai con chi stai parlando?”.
Alzò il volto di nuovo verso la volta, ora meno azzurra di prima. –E sentiamo, com’è che ti chiamavi? Pomodoro-san?-
- M-Ma come ti permetti?!-  strinse i  pugni, flettendo le braccia all’altezza dei fianchi – Mi chiamo Maki, Nishikino Maki! Tienilo bene a mente e non mettermi più nomiccioli così cretini! Capito?!-
La ragazza dai sorrisi facili capovolse la sua visuale, poggiando la nuca tra le scapole e  curvando la schiena, in modo da inquadrare l’avversaria, che ora appariva a testa in giù.
-E sei venuta qui per rivendicare il tuo nome? SOLO? Tsk, patetica…-
-Non è per questo che sono rimasta qui!-  controbatté  – Smettila di bighellonare, alzati e guardami in faccia per bene quando mi parli!-
-Ma tu guarda che maleducata…-  si rialzò da terra, mormorando a denti stretti– Ti pare modo di rivolgerti ad una senpai?-

Avevano appena iniziato ad interloquire, che entrambe ne erano già seccate.
-Per un attimo ho pensato dicessi : “Ti pare modo di rivolgerti all’Idol numero uno dell’universo”!- schernì.
-Non farmi perdere tempo! Spiegami perché fremi dalla voglia di attaccarmi.-
-Ebbene,-  prese ad arricciolarsi un ciuffo tra l’indice, girando il viso di profilo, naso alzato e occhi chiusi rilassatamente – i tuoi allenamenti sono troppo duri e apparentemente privi di fondamenta, quanto di preparazione tecnica. Ti pregherei, a nome di tutte quante noi, di alleviare tali esercizi troppo massacranti o anche smetterla del tutto, in quanto non siamo in grado di reggerli.-
Nel cuore, Nico provò una piccola stretta. Tristi ricordi le balenarono in mente, tante immagini scorrevano imperterrite in essi : compagne deluse, arrendevoli, moduli di dimissione, un intero palco in cui vi stava solo lei.  Eppure, le parole di Maki sembravano volessero condurre ad una situazione completamente inversa, nella quale era proprio l’amabile Idol a rassegnare la sua ritirata. Assurdo.
-A nome di tutte?-
Annuì.
Ma se avevano accettato loro stesse di affrontare un lavoro così massacrante? Se erano state proprio loro a volerla nel loro insulso quanto caloroso gruppetto?
-TI STAI INVENTANDO TUTTO!-  le si avvicinò di fretta, rabbiosa – Pretendi che io creda ad una sciocchezza simile?!-
La rossa fece un balzo all’indietro, vedendola irata – Che possa sembrare soltanto una mia opinione o meno, è la verità! Magari le altre non lo diranno, ma io sì! Non mi farò mettere i piedi in testa da…-
-DA?-
- ... U-una compagna!-
-Una “SENPAI”, prego!-
- Non lo sembri nemmeno!-
-Ma come-
- Un altro poco sei alta pure la metà di me!-
- Non ti vantare del bel corpo che ti ritrovi! Occhi storti!
-MA DOVE LI VEDI ‘STI OCCHI STORTI?!-

Un attimo di quiete. Il risentimento di entrambe era così profondo che arrivarono a litigare per insulse e banali osservazioni. Lo notarono.
-Cosa stavo dicendo?-  riprese Nishikino, arrotolandosi di nuovo con nonchalance le punte dei capelli col dito  –Ecco! Per colpa tua ho pure dimenticato cos… no, aspetta… AH, sì.  Quel “Nico-Nico-Nii” è un motto che sa di canzoncine della scuola materna! A nome di tutte, propongo di non utilizzarlo p-  si bloccò di scatto, insieme al dito-trapano.
Nico si sentì un dio in terra.
–Visto? VISTO VISTO VISTO? Tutto quello che fin’ora hai detto era una mega frottola super colossale! Ci avrei scommesso la mia futura fama!-
-…La mia… futura… fama…-  alzò un sopracciglio, sconvolta dal suo temperamento, per poi riprendere cognizione della trappola in cui lei stessa era inciampata, abbassando le guance rosse per la vergogna.
E mentre quell’altra stava a saltellare qua e là per la soddisfazione, intervenne ancora :- Ma non è vero niente! Mi sono confusa, tutto qui! La verità è che…-
-Eh?-
Si coprì il viso a mo’ di guscio, senza sapere che pesci pigliare.
-ECCOLA! Povera illusa! Come hai osato pensare di potermi trarre in inganno! Poverina!-
Piroette, capriole, ditate di derisione contro l’imbarazzata sconfitta. Sembrava quasi una bambina, festeggiante di aver fatto subire un torto all’amichetta invidiosa. Le codine svolazzavano per aria, mentre il venticello di prima alleviava ogni tensione creatasi. Ma forse non era così per Maki, che non si diede per vinta.
-L… La verità è che stai antipatica a tutte!-
-AH AH AH AH AH!-  rise rumorosamente con fare spensierato, mentre si asciugava le finte lacrime, scese per la scemenza che l’allieva aveva sparato. Che fosse stata verità o meno, poco le importava, se detta da qualcuno che tentava di arrampicarsi sugli specchi.
-Ah.. ah!... La verità è che mi trovi troppo interessante.-
-NON È VERO!-
Nico sorrise ancora, felice felice, scrutando in alto per l’ennesima volta.
Ora il cielo era divenuto arancio, le nuvole erano violacee, le ombre si erano allungate dietro ogni persona o oggetto colpito dalla calma luce antecedente il crepuscolo, gli uccellini erano tornati ai loro nidi.
-Beh, allora vattene. Mi hai già sputato tutte le menzogne che ti eri programmata, solo con la scusa di starmi vicina. Ora sono io a chiedertelo : “Ti senti soddisfatta”?-  fu lei a deriderla. Tuttavia, manteneva un aspetto lontanamente malinconico, se lo s’indagava bene.
Maki, sconcertata e abbattuta, diede le spalle, prese la sua roba e iniziò ad incamminarsi verso l’uscita del terrazzo.
Ma si fermò, proclamando, solennemente e tutt’a un fiato, una dicitura a tratti frammentata ed ermetica.
-Domani dopo le lezioni, all’uscita, ti aspetto!-
Scappò, con la tachicardia, scendendo i gradini con fugaci passi insicuri, mentre i piccoli tonfi delle sue scarpe di gomma sfumavano fino ad estinguersi nel silenzio.
Nico era molto contenta, che conservò con cura questa giornata, nella sua memoria fatta di insuccessi.
Distolse lo sguardo dalla volta celeste, siccome le bruciavano gli occhi inumiditi dalla commozione. Asciugò le lacrimucce strofinandoci i palmi.
L’idol numero uno del mondo aveva fatto breccia nel cuore di un’ammiratrice!



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L'angolo del mostro : Salve, gentili lettori. Eviterò di prolungarmi in chiacchiere troppo inutili, giungendo al sodo. Come avete potuto ben leggere ( o perlomeno osservare) questa fanfiction s'incentra sul personaggio di Nico, sulla sua non apparente solitudine, sui suoi pensieri, sullo sfondo in cui questi affiorano nella sua mente, sui suoi vivaci modi di fare. Nel tentativo di riprenderla da più angolazioni, ho voluto inserirci un altro personaggio cardine della serie, nonché Maki.
Il fandom vuole vederle come coppia e, onestamente, a me ciò non dispiace affatto.
Di fatti, sono tante le occasioni in cui queste due vengono ritratte insieme nel corso della serie, senza però alludere minimamente al tipo di rapporto che le lega. Per alcuni è amicizia, per altri è qualcosa di più.
Nonostante, come ho già scritto, stia dalla parte della visione più romantica, non ho voluto dare troppo peso a quest’aspetto, aggiungendoci come tipo di pairing “Shoujo-ai”, giusto per dare un po’, anzi, un pochissimo, l’idea del contenuto. Dunque era mio obiettivo provare a ricostruire, in maniera fantasiosa e libera (sempre pertinente, o almeno spero, alla storia originale), quei momenti che probabilmente segnarono l’inizio del loro legame.
Il tutto si svolge nel lasso di tempo che intercorre tra l’episodio quinto e il settimo, dopo l’arrivo di Nico nel club e poco prima di quello di Eli e Nozomi.
Ringraziando di tutto cuore coloro i quali leggeranno questa scarna storiella e chi ha commentato nelle mie passate folli creazioni, mi congedo, nella speranza di partorire al più presto qualche altra robaccia.
Ah, nel caso rileviate qualche strano orrore grammaticale o d’ortografia, vi sarei molto grata se me lo spalmaste in una piccola recensione.
Nico-Nico-Nii <3
                                                                                                                                                     DARKAH

 
  
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