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Autore: flashmary97    21/12/2014    4 recensioni
Essendo una fan più che sfegatata di Chuck, ho deciso di scivere una mia Fan Fiction nella quale conitnuo la storia come l'ho immaginata, riprendendo dal magico bacio sulla spiaggia...
"n quel momento Chuck la guardò negli occhi, il suo cuore si riempì di speranza e al contempo di paura, avvicinò lentamente le sue labbra al viso di Sarah, quasi con timore, timore di spezzare quel leggero filo che aveva riunito i loro cuori durante il racconto della loro storia…"
Sono assolutamente gradite recensioni di qualsiasi tipo, anche critiche, da parte di chi legge, anzi mi fa molto piacere sapere cosa pensa la gente riguardo a ciò che scrivo per potermi migliorare... Buona Lettura!
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 13
 
Erano ore ormai che Sarah camminava freneticamente per la stanza esaminandone ogni angolo. Poi, ad un tratto, si fermò improvvisamente. Guardò la finestrella quadrata che stava sulla porta, all’altezza del volto.
 
Come aveva fatto a non pensarci prima? Eppure era così ovvio, così scontato.
Si avvicinò all’apertura, l’aprì leggermente e sbirciò dall’altra parte. Il corridoio era vuoto. Era rimasto solo l’uomo incaricato di fargli da guardia. Non era nemmeno uno dei più robusti tra gli scagnozzi di Chang.
 
Era palesemente giovane, forse appena maggiorenne, abbastanza magrolino, sembrava leggermente sottopeso. Come gli altri indossava un abito scuro e si sforzava in una faccia da duro che non gli apparteneva, mentre gli occhi brillavano ancora di una luce bambina. Probabilmente era uno degli ultimi arrivati e per questo gli toccava quel compito noioso.
 
Sarah lo scrutò da cima fondo. I suoi occhi dapprima si posarono sul volto liscio, senza rughe, poi scesero lungo il collo, attraversando il mento con un po’ di peluria appena accennata. Osservò il taschino sul petto per poi seguire la linea della cravatta che tagliava perfettamente a metà la camicia scura e, finalmente, le vide. Una volta giunti ai pantaloni, i suoi occhi, finalmente videro il luccichio delle chiavi che sporgevano leggermente da una tasca.
Perfetto, tutto era perfetto.
 
Sarah iniziò a battere contro la porta e a chiamare la guardia.
-Ehi tu! Per favore puoi venire? Dico a te, laggiù! Per favore! Solo un attimo, una cosa veloce! Vieni dai, per favore. –
 
Dopo un po’ il ragazzo si convinse ad avvicinarsi. Quando vide i suoi movimenti Sarah si scostò leggermente su un lato, in modo da costringere la guardia ad affacciarsi per chiedere il motivo di quell’agitazione.
Non appena si avvicinò alla finestrella, Sarah fece partire un potente cazzotto, con tutta la forza che aveva in corpo, e lo colpì dritto in mezzo agli occhi.
Il povero giovane cadde a terra svenuto, con il naso grondante di sangue e il sopracciglio crepato.
 
Aprì la seconda finestrella della porta, quella larga, che stava in basso, vicino al pavimento. Si sdraiò e con fatica riuscì a farci passare la mano per raggiungere la tasca dell’uomo a terra. Poi la ritirò all’interno, stringendo le chiavi tra le dita.
Si alzò e aprì lentamente la mano, sanguinante a causa dei graffi procurati nel tentativo di farla passare in quel buco. Guardò incredula quel che teneva nel palmo e infine, infilandole lentamente nella serratura, dischiuse la porta.
Ce l’aveva fatta, ecco Sarah Walker, la spia, finalmente. Adesso doveva solo trovare un modo per scampare alle mille guardie che avrebbe trovato all’esterno.
 
 
 
Il generale Beckman e l’agente Frost erano nel frattempo giunte alla villa di Chang con numerosi uomini al seguito.
Come temuto scoprirono che gli agenti, assieme a Casey e Morgan, erano stati catturati.
La donna chiamò a raccolta tutti coloro che l’avevano seguita e diede l’ordine di accerchiare l’abitazione per poi iniziare un’operazione di salvataggio per i compagni prigionieri. Dopodiché, aveva ordinato, avrebbero dovuto tutti raggiungerla in un secondo luogo che aveva lasciato indicato e verso il quale lei avrebbe iniziato a dirigersi.
Detto questo chiamò con sé Mary ed insieme iniziarono a avviarsi nella zona individuata da Chuck.
Dovevano sbrigarsi e raggiungere quel ragazzo prima che tentasse una missione suicida. Lo avrebbero recuperato e atteso l’arrivo dei rinforzi prima di liberare Sarah.
 
 
 
Chuck aveva camminato a lungo in quel bosco. Iniziava a temere che non l’avrebbe trovata. Iniziava a sentire il sangue pompare vicino alla ferita e diventava difficile ignorare il dolore. Questa era in assoluto la più grande pazzia che avesse mai fatto. Continuava a camminare con una forza non sua mentre la mente iniziava a dubitare di quell’assurda follia. Il cellulare ormai si era scaricato e non poteva più consultare la sua cartina. Maledetti iPhone con la loro batteria inesistente.
Si appoggiò a un albero, sfinito, per riposare un attimo, con la testa china verso il fondo irregolare della boscaglia coperto di foglie. Non ci sarebbe riuscito. L’avrebbe delusa di nuovo. Fece per alzare il volto al cielo ma il suo sguardo si bloccò prima. Aguzzò gli occhi tra i rami di alcuni fitti arbusti che gli stavano innanzi. Si avvicinò e li scostò con una mano, poi la vide. C’era uno spiazzo, senza alberi, con al centro una casa in legno.
Era quella! L’aveva trovata. Sarah era lì. Tutte le forze gli tornarono come nuove. Si spostò dietro un cespuglio da dove poteva studiare l’abitazione restando nascosto.
Era completamente circondata da uomini, entrare sarebbe stato più difficile del previsto ma certamente non sarebbe stato questo a fermare un Bartowski e lui, in più, aveva l’Intersect dalla sua parte.


NDA: Rieccomi! Finalmente ci avviciniamo un po' al punto di svolta della storia. Vi ringrazio per essere giunti fin qui a leggere e spero che la storia soddisfi questa vostra dedizione. Ho in mente mille cose per il seguito e spero che riuscirò a farvele vivere come io le ho immaginate. Grazie per il vostro supporto, spero di ricevere presto le vostre recensioni e pareri, anche da parte di chi magari mi ha seguito finora ed è rimasto in silenzio. Mi piace conoscervi,  è bellissimo e mi aiuta un sacco a migliorarmi. Spero che il capitolo sia di vostro gradimento e se non lo è spero me lo diciate sinceramente così potrò imparare. Scusate come al solito per la lunghissima attesa ma quest'anno non so se riuscirò a pubblicare con molta frequenza perchè sono millevolte più impegnata dell'anno scorso. GRAZIE A TUTTI!

Mary <3
  
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