Parla Vanellope

Salgo in camera con le spalle curve. Abbiamo due giorni, poi la sala riapre. Faccio un respiro profondo e apro la porta.
Poi lo vedo.
-Cos'è QUESTO?- chiede.
Mi rimbombano le sue parole nel cervello.
Candito.
-Non sono affari tuoi!- glitcio e gli strappo il pezzo di carta spiegazzato dalle mani. E' una lettera.
E' di Ralph.
Sono morta. Sono morta e pronta per farmi far a pezzi il codice. I miei occhi corrono velocemente per le righe, le mani mi tremano. Il testo è stato scritto al volo, lo capisco perchè già la calligrafia di Ralph è poco comprensibile, (non è colpa sua; già è un miracolo che riesca a scrivere con quelle mani) ma questa è un disastro.



Ci vediamo al mio gioco. Fai presto. Trova un modo per convincere il pazzo a venire con te. Al resto pensiamo noi.
Puoi farcela, tieni duro. 
Ralph

P.S. Se il messaggio viene intercettato, corri e non pensare a nient'altro. Capito? CORRI!










-Eri d'accordo con lui!?- grida. Ha un tic all'occhio destro.
Sputo le parole con rabbia:- Sì! Perchè tu sei e sarai sempre solo UN MOSTRO!-
"CORRI!" Sento la voce di Ralph, come se fosse accanto a me. "CORRI!"
E io corro, lontano da lui, lontano da tutto. Inseguita DAL MOSTRO.
Vincerò. E' come fare una corsa con le auto, ma al posto delle quattro ruote hai due gambe. Posso farcela.
Scivolo, e cado a terra, la faccia sporca di zucchero. Costringo le mie gambe ad essere forti, più forti che mai. Continuo a correre con gli occhi chiusi, mentre con la manica della felpa mi pulisco il viso da quella roba rosata.
Sono alla Game Central Station quando gli antivirus lo fermano.
Non si fermerà. E' inutile.
Non finchè sono viva.
Non finchè io e Ralph siamo vivi.
Cattivi ed Eroi si uniscono per fermarlo.
Ma lui non si fermerà.
Entro dentro il portale, lui si libera di tutti scuotendo quella specie di coda e viene verso di me, mi è alle spalle. Appena raggiungo la stazione di Felix Aggiustatutto Felix, Ralph mi afferra e mi carica sulla spalla.
-Eh?- gracchio. Corre verso il palazzo. Felix è davanti alla porta sul lato destro,Calhoun è dall'altra parte. Che vogliono fare? I Belpostiani sono tutti accanto a Felix, tremanti. Mormorano tra loro, sentiti tutti insieme sembrano il ronzio di un'ape.
-State zitti!- sussurra Tamora- Fate un altro rumore e vi stendo!-
Candito entra e................crolla a terra.
-Ma che?- sono stravolta. Sembra...stanco!
-E' mezzo scarafoide perchè ha bevuto il sangue, che appesantisce un codice. Quindi è più facile che crolli a terra per la stanchezza.- spiega Ralph.
-Oh!!- esclamo, senza fiato. Felix va vicino a Candito con la schiena dritta, ma si vede lontano un miglio che trema. Candito è sorpreso.Soffoco una risata. Lo colpisce sulla fronte con il martello. "Mio padre" torna normale. Sento l'adrenalina correre lungo tutto il mio codice, sorrido. Ora è indifeso e debole.
Si alza, Tamora gli punta il fucile sulla tempia:-Fa' un passo, Nonno Caramella, e ti faccio saltare quella schifosa faccia.-
Lui cade in ginocchio:- Mi...mi dispiace!-dichiara, scoppiando in lacrime. Non gli credo. Sarò senza cuore, ma non gli credo. Ha un resto di ali sulle spalle, il martello di Felix non ha un effetto completo in questi casi, forse.
Candito fa una mossa veloce per strappare il fucile dalle mani di Calhoun. E' un colpo.
Poi è tutto buio.