Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: Lily Liddell    22/12/2014    5 recensioni
Post-Mockingjay | Hayffie | Effie's POV {+Evelark}
~
Sequel di Rain.
{Potranno comunque essere lette separatamente.}
––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––
Sono passati due mesi da quando Haymitch, Katniss e Peeta sono tornati al Distretto 12. Effie non se la passa bene, Plutarch le dà una mano ma il suo appartamento è stato distrutto durante i bombardamenti; è ancora psicologicamente sconvolta dall’esperienza in prigione e spera che il tempo guarisca le ferite.
––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––
Capitolo 1:
Io non so più chi o che cosa sono. Al 13 ero una capitolina, alla Capitale sono una ribelle… Fortunatamente, fra le quattro mura di questo appartamento, sono solo Effie.
––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––
Capitolo 18:
Dal momento che Peeta e Katniss hanno deciso di sposarsi pochi giorni prima del compleanno della ragazza, a lui tocca il compito di preparare non una, ma due torte.
––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––
Capitolo 38:
L’odore pungente del detersivo s’infiltra nelle mie narici e non riesco a combattere la nausea.
I fumi profumati che evaporano dai vestiti appena lavati non sono nocivi ma mi vanno direttamente alla testa, causandomi continui capogiri.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Atmosphere'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 







5x05 Far Natale
 
Il 24 Dicembre sembra arrivare prima del solito quest’anno.
Per Pan sono appena cominciate le vacanze invernali, che dureranno poco meno di due settimane.
L’altro ieri sono arrivate Annie e Johanna, ero un po’ nervosa quando Pan e Finn si sono incontrati – temevo che Pan potesse ingelosirsi, ma non è stato così.
I due bambini hanno legato subito; devo essere sincera, non me lo aspettavo. Con tutto il tempo che Pan ci ha messo a fare amicizia con i suoi compagni di classe, ero convinta che ci sarebbe voluto un po’ più di tempo – invece il carattere estroverso di Finn ha facilitato molto le cose. Sono praticamente spariti subito, a confabulare chissà che cosa.
La vecchia casa di Peeta ormai è abitata già da diverso tempo, quindi ho dato ad Annie e Johanna due stanze di casa nostra.
Non è stato difficile spiegare loro la situazione, visto che anche Finn frequenta lo stesso anno scolastico di Pan – nonostante Finn abbia sei mesi di meno. Sono state felici di venire qui a trovarci.
Non abbiamo nemmeno finito di fare colazione, questa mattina, che Pan continua a dire che non abbiamo ancora fatto l’albero di Natale. Pretende di andare tutti nei boschi a scegliere e tagliare un albero da decorare; quando a lui si aggiunge anche Finn, non possiamo più rifiutare.
C’è anche bisogno che qualcuno resti qui a preparare tutta la cena di stasera, quindi ci dividiamo.
Haymitch dice di non avere nessuna intenzione di andare nei boschi con questo freddo. Lui, Peeta e Annie restano qui mentre io, Katniss, Johanna e i bambini ci prepariamo per uscire.
A Johanna spetta il compito di tagliare l’albero, Katniss invece ci guida. Io vorrei essere a casa, al caldo, senza neve negli stivali e senza la paura di essere sbranata da un cane selvatico – ma Pan e Finn si stanno divertendo un mondo.
Corrono e saltano nella neve, si rincorrono e rischiano di farci cadere – ho pregato Johanna di stare attenta con l’ascia che tiene a penzoloni dalla cintura dei pantaloni e lo stesso ho fatto con Katniss, con l’arco che ha in spalla, per sicurezza.
I bambini continuano ad indicare alberi troppo grossi; Johanna sta per perdere la pazienza. Non ha tutti i torti – non possono chiederle di tagliare il tronco di un pino alto quattro metri!
Alla fine troviamo un compromesso: un arbusto altro poco più di un metro e mezzo; ai bambini piace e Johanna ritiene di poterci lavorare.
In tutta onestà, quando comincia ad accettare il legno del tronco, un brivido spiacevole mi corre lungo la schiena. Era da tempo che non la vedevo all’opera e non ricordavo quanta forza avesse nelle braccia.
Ogni colpo inferto risuona nelle mie orecchie amplificato e mi fa sussultare; i lineamenti del suo viso s’induriscono a causa dello sforzo e della concentrazione – donandole un’aria fredda e inquietante.
Ricordi spiacevoli tornano alla mente, ma vengono immediatamente spazzati via dai gridolini di gioia di Pan e Finn quando lei completa l’opera e l’albero crolla a terra, senza rumore, sul manto di neve che ricopre i boschi.
Con un sospiro di sollievo, cerco di ritrovare la mia compostezza – almeno questo strazio è finito.
« Adesso come credete di portarlo a casa? » È Johanna a chiederlo, ma non c’è bisogno nemmeno che le risponda. Basta uno sguardo di Katniss – lei è già consapevole.
La ragazza si avvicina all’albero, stando attenta a non far cadere l’arco e testa la sua pesantezza.
Portando gli occhi al cielo, e imprecando fra i denti, Johanna aiuta Katniss a sollevare il tronco dal lato opposto al suo; poi si rivolge ai bambini. « E voi due non pensate di cavarvela. Afferrate la punta, forza. »
Nonostante i modi poco gentili (cosa che le faccio notare, ma che lei ignora) i bambini sono ben felici di dare una mano. Afferrano attentamente l’estremità più stretta dell’albero e se la issano sulle spalle – ricoprendosi di neve e altra sporcizia proveniente dalla corteccia.
Io non ho intenzione di partecipare a questa cosa, quindi li seguo da dietro, stando attenta a non scivolare – di nuovo.
Sarei dovuta rimanere a casa…

Haymitch non è stato di alcun aiuto e quando noi torniamo, loro sono ancora in alto mare.
« Va a prendere un vaso e della terra. » Lo istruisce Katniss, ma lui allarga le braccia, guardandosi intorno.
« E dove credi che troverò un vaso e della terra? » Le fa il verso, ma la ragazza gli rifila un’occhiataccia.
« Il tuo rifugio per le oche è pieno di schifezze, sono sicura che troverai tutto lì. » La sua risposta le fa guadagnare un mezzo insulto poco sentito, ma poi si alza dalla poltrona su cui è inchiodato da ore e agguantando il cappotto, esce sbattendo la porta di casa.
Devo dire di essere piuttosto fiera di Katniss, non sono dovuta intervenire nemmeno una volta per cercare di convincerlo.
Se continua così, potrò fidarmi a lasciarlo solo con loro.
Sono sicura che il broncio ad Haymitch non durerà nemmeno un’ora. È tutta scena, ormai non inganna più nessuno.
Mentre io comincio a sistemare la sala da pranzo assieme a Katniss, Peeta ed Annie continuano a cucinare e dalla cucina arrivano profumi che risvegliano il mio appetito. Mi rendo conto solo ora che abbiamo saltato il pranzo.
Pan e Finn stanno facendo merenda seduti sul divano, nel frattempo Johanna ha approfittato dell’assenza di Haymitch per impossessarsi della sua poltrona per riscaldarsi di fronte al camino acceso.
Quando lui torna – con tutto quello che ci serviva – e la trova lì, mi rifila uno sguardo arrabbiato, ma Johanna non accenna a cedergli il posto.
« È stata fuori tutto il giorno con noi; perché non vai a mettere l’albero in quel vaso? » Gli chiedo gentilmente, ma il suo sguardo peggiora.
In compenso, ricevo un mezzo applauso da parte della donna. « Continua così, Trinket, e potresti cominciare a piacermi. » Commenta. Eccone un’altra che fa solo scena.
Scuoto la testa, roteando gli occhi e li lascio alle loro faccende, ripulendo il macello che hanno fatto Finn e Pan sul divano, mentre mangiavano.
I due bambini adesso sono spariti, e non so veramente che cosa aspettarmi da loro.
In cucina Annie e Peeta mi dicono di non avere bisogno di nulla, quindi torno in salotto, dove è comparsa una scala al centro della stanza.
L’albero è pulito e nel suo vaso; Pan e Finn sono riapparsi e ci stanno appiccicando sopra qualcosa, facendosi aiutare da Katniss e Johanna – mentre Haymitch è finalmente riuscito a tornare sulla sua poltrona e li osserva all’opera, con una bottiglia di liquore in mano.
Mi avvicino portando le mani sui fianchi, indicando con un cenno di testa la bottiglia. Oltre alla regola del non bere prima delle cinque ne abbiamo un’altra adesso: non bere di fronte ai bambini. E lui le sta infrangendo entrambe.
« Per riscaldarmi… » Cerca di giustificarsi, con un sorriso che vorrei tanto cancellargli dalla faccia. Non ho nemmeno idea di dove l’abbia trovata – mi ero assicurata di nascondere le sue scorte prima che arrivassero gli ospiti.
Afferro la bottiglia ma lui non la lascia andare. So già che se uno dei due non molla, finirà male.
Fortunatamente la testa di Peeta spunta dalla porta della cucina, facendo distrarre entrambi. « Effie per caso hai visto che fine ha fatto il liquore per i dolci? »
Con un lamento e un’occhiata esasperata all’uomo seduto accanto a me, gli strappo la bottiglia di mano, borbottando un: « Sei incredibile. » E mi assicuro che abbia sentito, mentre mi allontano.
« Mi ami per questo. » Mi canzona, urlandomi dietro.
« E insopportabile! »
« Anche per questo… »
Cercando di ignorare i sorrisetti sui volti di Annie e Peeta, gli consegno la bottiglia. « Mi dispiace. »
Peeta scuote la testa, spostando delle teglie dal ripiano. « Non fa nulla, grazie. »
Torno in salotto, per cercare di capire che cosa stanno facendo all’albero. Katniss sembra piuttosto concentrata, certe volte si comporta ancora come una bambina. Non riesce ad annodare un nastro attorno ad uno dei rami più sottili e la cosa sembra frustrarla parecchio.
Finn alla fine ha pietà di lei, si fa alzare in braccio e annoda in un secondo il fiocco al posto suo, tornando poi a quello che stava facendo prima.
Un’occhiata più da vicino mi informa che stanno infiocchettando l’albero con i miei nastrini che utilizzo ogni tanto per il cucito – ho ripetuto mille volte a Pan di non mettere le mani fra le mie cose, ma gli entra da un orecchio e gli esce dall’altro.
E adesso è proprio lui che sta riempiendo l’intero albero di lustrini. I miei lustrini. Non che li usassi più di tanto ormai, ma ci ero comunque affezionata.
Mi mordo la lingua e conto fino a dieci. Questa a quanto pare è un’occasione molto speciale, ma finita la festa dovrà fare i conti con me.
Non voglio scoprire cos’altro ha sgraffignato dal mio armadio, quindi mi allontano, ma prima che possa essere troppo lontana, riesco chiaramente a sentire la voce di Haymitch mentre suggerisce: « Magari sulla punta ci potete infilare una delle sue parrucche, se le trovate… »

Non immaginavo di poter mangiare così tanto. Il menù non era solamente a base delle specialità del Distretto 12, ma anche di qualcosa del Distretto 4, portato da Annie e conservato nel nostro congelatore.
Lei e Peeta si sono veramente superati, è tutto delizioso e perfetto.
Fortunatamente i bambini non hanno trovato le mie parrucche – non che me ne siano rimaste. Forse ne avrò conservate due al massimo, e non ho nemmeno idea di dove possano essere. Dimenticate da qualche parte a prendere polvere, sicuramente.
In compenso, Pumpkin ha trovato la pace dei sensi. L’albero di Natale è diventata la sua cosa preferita nell’intero universo. Lo ha tirato giù già due volte da quando i bambini, Johanna e Katniss si sono allontanati – e tutte le volte loro due lo hanno dovuto rimettere in piedi.
Credo che adesso ci si sia infilato dentro, e potrebbe crollare da un momento all’altro. Ma non siamo riusciti a deconcentrarlo dal mordicchiare incessantemente i rami e gli aghi – e non ho avuto il cuore di rinchiuderlo in camera, solo per evitare che rovini tutto. Non lo vedevo così entusiasta da quando Katniss mi ha portato un po’ di erba gatta per evitare che Ranuncolo si sentisse male.
Anche dopo la cena, restiamo al tavolo a chiacchierare. Gli argomenti si susseguono con facilità; le conversazioni sono condite da commenti taglienti di Johanna, battute poco felici – almeno per me – di Haymitch e scambi di frasi fra i due bambini. Potrei sinceramente stare ore a sentirli parlare, e non solo io. Siamo un po’ tutti concentrati su di loro, cercando di dare lo stesso spazio ad entrambi.
Sono due esibizionisti e invece di cercare di rubare uno le attenzioni dell’altro, si spalleggiano a vicenda – mentre Pan racconta del suo incontro con le oche di un paio di mesi fa, come se niente fosse, dipingendosi come un grande eroe coraggioso e invece Finn racconta di come abbia scalato a mani e piedi nudi uno scoglio pieno di ricci la scorsa estate.
Entrambi sembrano molto interessati a quei racconti, che noi ascoltiamo con il sorriso sulle labbra – sapendo perfettamente quanto sia uno che l’altro siano stati modificati a loro favore.
Se è così che dovrebbe essere Natale, potrei anche abituarmici.
Quando finalmente decidiamo di alzarci e tornare in salotto, Johanna, Annie, Katniss e Peeta prendono possesso di uno dei divani; su quello più piccolo invece mi siedo io accanto ai bambini ed Haymitch torna sulla sua poltrona.
Credo che non mangerò per due giorni di fila.
Pan si alza per poter saltare in braccio a Peeta – non ho veramente idea di dove trovino tutte queste energie.
Johanna, gettando un’occhiata al ragazzo e al bambino, non perde occasione di chiedere quand’è che lui e Katniss ne faranno uno tutto loro.
Entrambi la prendono a ridere, ma temo che la conversazione possa diventare scomoda e vorrei intervenire.
Pan comunque non mi dà il tempo, perché afferra con una manina il mento di Katniss e con l’altra quello di Peeta, con un sorriso beffardo dipinto sul volto. « Adesso vi dovete baciare. »
Tutti restiamo piuttosto perplessi da questa sua affermazione, ma Finn si alza a sua volta e lascia me sola sul divano. « Abbiamo messo il vischio sul lampadario. Quelli sotto il vischio si devono baciare, c’è scritto sul libro. »
« Il tuo libro dice un sacco di stron- »
« Johanna! » La mia voce e quella di Annie si uniscono in un unico ammonimento, che porta un’espressione seccata sul volto dell
’altra donna, ma poi accavalla le gambe distogliendo lo sguardo.
Io alzo la testa per guardare il soffitto e mi rendo conto che effettivamente, c’è del vischio che pende dal lampadario. « Ma- come? »
« Abbiamo usato la scala. » Spiega Pan, e io torno immediatamente a guardare Haymitch, con uno sguardo pericoloso.
« Li hai fatti salire sulla scala? »
Lui si stringe nelle spalle. « C’ero io dietro… »
« Non cambiate discorso! » Finn è di nuovo all’attacco, spinge Katniss verso Peeta, ma la ragazza cattura la testa del bambino sotto il braccio in una presa leggera e lui si divincola, mentre lei non riesce a trattenere un sorriso.
« Andiamo… » Li supplica Pan, mettendo su il suo sguardo migliore. « È Natale! » Sta usando questa scusa un po’ troppo ultimamente. « Per favore… »
Haymitch non riesce a trattenere una breve risata. « Non avresti dovuto insegnargli che con un “per favore” può ottenere tutto quello che vuole, dolcezza. »
Non gli rispondo nemmeno, ormai ho deciso di ignorarlo.
I bambini continuano ad insistere finché i ragazzi non possono non cedere alle loro richieste. Si scambiano un bacio frettoloso e parecchio imbarazzato. So quanto detestino queste dimostrazioni d’affetto in pubblico – ma non posso fare a meno di pensare a quanto siano teneri e carini. I miei due bambini. Non più tanto bambini, ormai…
Pensavo che questo avrebbe fatto calmare Pan e Finn, e invece quello che il primo dice subito dopo mi coglie del tutto impreparata. « Adesso voi due. »
E indica Annie e Johanna.
Le due si guardano per un istante, poi Johanna si rivolge prima a Pan, « Tu stai completamente fuori. » e poi ad Haymitch. « Tuo figlio sta male. »
Ma è Finn a parlare, poi. « Dovete farlo! Siete sotto il vischio… » Si avvicina e aggrappa le ginocchia di entrambe. « Mamma, per favore! »
La cosa che mi colpisce di più è che non ha chiamato mamma Annie, ma Johanna. La donna sembra piuttosto infastidita dalla cosa, e scuote la testa. « Non sono tua madre. » Dal modo in cui lo dice sembra una cosa che ripete quasi quotidianamente – e mi chiedo se vada tutto bene…
« Lo sa. » Le dice Annie, prendendolo in braccio.
Sono distratta da Pan che si arrampica sul divano per aiutare l’amico nell’impresa di convincere le due donne a scambiarsi un bacio sotto il vischio.
Un po’ esasperata, forse anche per qullo che è appena successo, Annie si trova d’accordo ad acconsentire alla loro richiesta e dopo che i due bambini hanno ricevuto minacce un po’ troppo esplicite dall
ex-vincitrice del Distretto 7, anche loro due si scambiano un rapidissimo bacio – con Katniss che distoglie lo sguardo e Peeta che invece sembra volersi mettersi in mezzo. Prima di ricevere un muto rimprovero da parte della moglie, e china la testa arrossendo.
Non oso guardare la reazione di Haymitch, preferisco non sapere.
Mi distraggo un attimo – solo per qualche secondo – ma la mia attenzione un’altra volta viene portata altrove. Questa volta è Johanna a chiamarmi, devo essermi incantata perché mi guarda con un’espressione strana sul volto.
« Cosa? » Le chiedo, confusa mentre lei si alza.
« Non è educato fissare. » Mi prende in giro.
Io scuoto la testa, passando gli occhi sui presenti. « Non stavo fissando! »
« No? » Si esibisce in una mezza risata, prima di scambiare uno sguardo complice con Haymitch. Mi volto verso di lui e noto una luce strana nei suoi occhi – non ho idea di cosa sia, ma non mi piace per niente. « Perché mi sembrava che volessi un bacio anche tu. »
Capisco quello che sta per succedere con un attimo di ritardo ed è inutile infossarsi nel mio posto sul divano. « No. No-no-no! Johanna non ti azzar- » Ovviamente non ascolta nemmeno una delle mie proteste, prima di saltarmi praticamente in braccio afferrandomi per le spalle.
Sento le risate dei bambini – e forse anche quelle di Katniss, non ne sono sicura – fondersi al fischio nelle mie orecchie.
Non vorrei ammetterlo, ma non è così male quanto faccio credere e la odio. Ho la testa e lo stomaco in fiamme per la vergogna mentre le risate non danno alcun cenno di voler smettere. Non ricordo nemmeno l’ultima volta che mi sono sentita tanto in imbarazzo.
Quando con un sonoro schiocco, finalmente, si stacca dalle mie labbra, nei miei occhi c’è una minaccia muta. Questa volta non la passa liscia. « Ti detesto. » È un sibilo fra i miei denti.
Questa notte farà bene a dormire con un occhio aperto, perché giuro che la strangolo e al diavolo l’ospitalità.
« Ammettilo, ti è piaciuto. » Le mie minacce non servono, il suo sorriso maniacale continua ad allargarsi e non accenna a scollarsi di dosso.
« Scendi. » Scandisco quell’unica parola cercando di recuperare quel minimo di dignità che mi resta e con una spinta lei si tira su, dandomi le spalle e tornando a sedere.
Mentre tutti cercando di controllare i loro respiri e di riprendersi, Haymitch si allunga sulla poltrona per colpirmi la caviglia con la punta del piede. « Potreste ripetere da alzate? Da quest’angolo non ho visto molto… »
Gli regalo un sorriso sarcastico, mentre calcio via il suo piede. « Goditi la poltrona, perché stanotte ci dormi. »
Haymitch ha aiutato i bambini a montare il vischio, non so se credere che questo fosse un piano architettato dall’inizio.
Perché quando siamo insieme il loro gioco preferito è “ridicolizza Effie”? Non li sopporto. Tutti… sono uno più infantile dell’altro.
Annie fa scendere Finn e sembra voler dire qualcosa in mio favore, ma si ferma prima di cominciare e il sorriso svanisce dal suo volto, mentre si alza in piedi assieme a Peeta e Katniss, protendendosi in avanti.
Il tempo di girarmi e un grido strozzato sfugge dalle mie labbra, mentre il mio cuore manca un battito.
Un fulmine arancione schizza via dall’albero, che vacilla all’indietro – prima di piombarmi addosso con un tonfo sordo.
Basta. Mai più Natale in questa casa.


A/N: Non lo so. Non fate domande, non lo so. È Natale, io impazzisco in questo periodo.
L’immagine iniziale fa ridere, questo lo so… non sono brava con Photoshop, però apprezzate il tentativo. (?) XD
In questo capitolo l’Hayffie è velato e la cosa mi piace. Per la prima volta mi rivolgo a Pan come “figlio” e non solo bambino, e per la prima volta viene nominato l’amore… xD sto male, sul serio. Compatitemi, è il Natale... non mi fa bene.
Questo capitolo rasenta il limite della crack!fic ma giuro che dal prossimo le cose torneranno tutte normali.
Ho un miliardo di cose in serbo per l’anno 6 e l’anno 7. Succederanno un sacco di cose e tutte molto in fretta. Non vedo l’ora! :)
Questo era l’ultimo aggiornamento prima di Natale.
Non smetterò di scrivere durante le feste, ma prendo qualche giorno di pausa. Non troppo, una settimana credo, forse qualche giorno di più – o di meno se proprio non riesco a stare ferma.
Se volete restare aggiornati > qui < trovate la mia pagina facebook. :3
Volevo come al solito ringraziare tutti veramente di cuore, ogni volta che leggo le vostre recensioni sono la persona più felice del mondo.
A presto e Buon Natale a tutti!!! :D
 

x Lily
 
PS_ In memoria di tutti gli addobbi natalizi distrutti, mordicchiati e mangiati da Melody e Miù, le mie due gatte cattive nell’anima ma senza le quali non potrei vivere.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Lily Liddell