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Autore: Nerhs    23/12/2014    2 recensioni
(SEGUITO DELLA FF "Venere" TERZO CAPITOLO.)
- E alla fine? Mi spezzerai il cuore come tutti gli altri?- chiese la piccola Venere accovacciata al petto del ragazzo
- Io non sono “tutti gli altri”.- rispose lui duramente
- Non mi hai risposto però.-
- Non voglio spezzarti il cuore. Non ti farò mai del male. Non permetterò mai a nessuno di fartene.-
- Zayn…cosa succederebbe se, ti dicessi che ti amo?- chiese lei timidamente
- Tuo padre mi truciderebbe davanti ai tuoi occhi.- e gli scappò da ridere
- Non gli permetterò mai di farti del male. Non permetterò mai a nessuno di fartene.- ripeté convinta.
E in quel momento, Zayn non voleva farla star zitta, e tanto meno voleva del disgustoso divertimento. Quel bacio era vero. Quel bacio serviva a dirle “ti amo”, stando in silenzio. Quel bacio voleva dire che lui l’avrebbe protetta sopra qualsiasi altra cosa.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Three.
 
Venere vide la mamma, bella come la ricordava da bambina, entrare nella sua stanza, con un sorriso dipinto in volto.
Sembrava tremendamente stanca, eppure quel sorriso non riusciva mai a perderlo.
Si sentì tremendamente in colpa per ciò che avrebbe dovuto nasconderle, anche perché tra loro non vi erano mai stati segreti. La mamma era sempre stata la sua migliore amica, colei che le aveva sempre donato quel consiglio che funzionava sempre. La mamma c’era sempre stata per Venere e ora lei, le mentiva in quel modo.
 
- Come stai?- le chiese semplicemente sedendosi sul letto insieme a lei
- Bene, bene. Sono solo un po’ stanca, sai, la scuola…- rispose vaga
- Si, la scuola…- sorrise furba nel guardarla in faccia.- Venere, mi…mi dici perché tu e tuo padre avete litigato?- chiese
- Una stupidaggine, una sciocchezza…sul serio.- Venere si sentì avvampare
- Mh, veramente? Tuo padre sembra molto provato e tu non sei da meno, tesoro. Sai che a me puoi dire tutto.- e le poggiò una mano sul ginocchio.
 
E con quelle parole, la ragazza si sciolse.
Come poteva mentire alla sua mamma? Colei che l’aveva cresciuta per tre anni da sola, colei che l’aveva sopportata in grembo per nove lunghi mesi, colei che non l’aveva mai lasciata in balia di se stessa. E come se Nausicaa sapesse ciò che la figlioletta voleva nasconderle, aveva rincarato la dose di colpa con quella frase. “Sai che a me puoi dire tutto”. Venere quindi sbuffò e portò lo sguardo per aria.
 
- Mamma, lui neanche lo conosce Jace. Lui non sa cosa io…provo per lui.- e diventò rossa come un pomodoro.- Lui mi ha costretto a lasciarlo, ti rendi conto. Lui non lo conosce. Che pazzia…Jace è un bravo ragazzo!- alzò la voce sfogandosi e liberando anche qualche lacrima.
- Oh piccola mia!- Nausicaa strinse forte la figlia al petto, come soleva fare quando era piccola e le accarezzò i lunghi capelli abbelliti dai boccoli color cioccolato.- Tuo padre è fatto così, lo sai. E’ geloso di te dal giorno in cui…in cui, ha scoperto di averti. Pensi che con me non lo abbia fatto? Eppure non l’ho lasciato al primo battibecco, anzi. Dobbiamo rinforzarci le ossa nella vita, e non permettere a nessuno di farci compiere delle stupidaggini Venere.- marcò per bene l’ultima parte della frase, facendo capire alla giovane che lei sapeva tutto, aveva sentito tutto.
- Hai origliato le mie chiamate mamma?- scoppiò subito, staccandosi dal seno della madre
- No, piccola, non mi permetterei mai. Stavo solo venendo a parlarti e tu hai la tendenza ad alzare la voce mentre parli al telefono…tutto qui.- le venne da ridere, mentre la figlia sorrideva furba.
- Io non voglio che tu ti cacci nei guai per colpa di tuo padre e con tuo padre, okay?- continuò calma
- E cosa dovrei fare? Lasciare tutto così? Arrendermi? Io non mi arrendo, a costo di vederlo sotto la finestra di notte.- urlò sussurrando mentre Nausicaa scuoteva la testa, con lo sguardo basso.
- E’ proprio questo che intendevo. Prova a riparlarne con papà, lui in quel momento si è lasciato prendere dalla foga delle gelosia, devi solo lasciare che si sbollenti un po’…fai passare qualche ora. Fatti vedere spensierata, e poi gliene riparleremo insieme, promesso.- rispose
 
Venere, pur corrotta dall’orgoglio, annuì docilmente e si fece guidare dalla madre nella sala da pranzo, dove Harry aveva già apparecchiato la tavola e si stava accingendo a versare la pasta nei piatti di tutti.
Le guardò scender le scale, mano nella mano.
Si sedette a tavola, dopo aver posizionato i piatti e iniziò a mescolare la pasta con la forchetta. Anche Venere e Nausicaa si sedettero al tavolo, la mamma con un grande sorriso sul viso, al centro tra i due, come per fare da mediatore e la figlioletta, con una specie di broncio misto ad un ghigno, seduta di fronte al padre, pronta ad uno scontro.
Iniziarono a mangiare in silenzio e l’unico rumore udibile era quello delle forchette che si scontravano con la ceramica dei loro piatti.
Nausicaa spostava lo sguardo da una parte all’altra della tavola, come stesse assistendo ad una partita di tennis, sorridente e positiva, mentre ammirava le facce dure e scontrose del coniuge e della prole.
 
- Allora? Come è andata la vostra giornata?- domandò allegra
- Bene.- risposero all’unisono, guardandosi in faccia e riabbassando velocemente il volto.
- Mh, okay. Vi va di uscire tutti insieme questo pomeriggio?- riprovò
- Ho da fare con l’azienda.-
- Ho i compiti.-
 
E lì Nausicaa rinunciò.
 
 
La ragazza vide suo padre seduto in poltrona con un libro tra le mani e gli occhiali infilati e appena calati sul naso. Pensò quindi che quello potesse essere il momento migliore per parlargli.
Si avvicinò cauta e armata di pazienza al salotto e poi bussò sulla spalla del papà, con fare deciso. Quello si levò gli occhiali e chiuse il libro mantenendo l’indice al suo interno per fare da segno. Sospirò, capendo già cosa lo aspettava e si guardò giusto un attimo dietro, per vedere la moglie poggiata allo stipite della porta con uno sguardo supplicante.
Guardò poi la figlia negli occhi e poi fece viaggiare lo sguardo lungo il suo corpo stagliato in piedi. Aveva le mani incrociate sotto il seno e aveva tutto il peso poggiato su una gamba, mentre l’altra era appena piegata.
 
- Voglio sapere- cominciò, ma venne interrotta da un finto colpo di tosse che arrivava dalla porta. Sbuffò e alzò gli occhi al cielo, e ricominciò.- Vorrei sapere il motivo per il quale mi hai proibito di vedere Jace, il mio fidanzato.-
- Oh, semplice. A me quel tipo non piace e il fatto che tu me lo abbia tenuto nascosto dice già molto.-
- Ma è altrettanto semplice il fatto che lui non debba piacere a te, ma a me. E a me lui piace, tanto. Poi neanche lo conosci, Jace è un ragazzo magnifico…- e venne interrotta
- Oh si, tanto magnifico che se non ti avessi beccata a baciarlo probabilmente nel giro di qualche mese saresti tornata a casa con il pancione.- sbuffò Harry
- Harry!- esclamò Nausicaa
- Ma come ti permetti?- sbottò la ragazza, mandando al diavolo la pazienza.- Credi veramente che io sia così irresponsabile? Credi veramente che io sia così stupida da cedere la mia verginità al primo che passa?- non si sarebbe mai immaginata di dover porre una domanda del genere al padre
- Beh, me lo auguro per te, cara mia. Comunque, ho deciso, e la mia decisione è irremovibile. Tu quel ragazzo, non lo vedrai più.- terminò, sconvolto per la rabbia della figlia, tornando a sedersi sulla poltrona e riprendendo la lettura da dove l’aveva lasciata.
- I-io ti odio! Hai capito? Io ti odio!- urlò con tutto il fiato che aveva in gola la ragazza, facendosi sfuggire qualche lacrima.
 
Harry si sentì talmente oltraggiato, che gettò il libro lontano dalla poltrona e in un’unica mossa, si alzò e colpì la figlia sulla guancia con uno schiaffo che le fece girare la testa.
Mentre la osservava massaggiarsi la parte dolente, si accorse di cosa aveva fatto.
Si sentì così stupido. Aveva picchiato la figlia, non lo aveva mai fatto. Si sentiva così in colpa e così…male. Venere si girò di nuovo verso di lui, mentre Nausicaa urlava nuovamente il nome di lui, lo guardò con uno sguardo di ghiaccio e poi scappò via dalla porta, fermandosi appena per afferrare il giubbotto.
 
- Venere! No!- urlò nuovamente la donna, ma la figlioletta era già andata.
 
Si guardarono per un secondo in faccia e si mostrarono il disprezzo.
 
- Te lo avevo detto che avrebbe fatto qualche stupidaggine, e ora la colpa è solo tua. Ragiona Harry prima di agire.-
- Vado a cercarla.- sussurrò avviandosi verso la porta
- Oh no. Tu non vai da nessuna parte. Ora la lasci sola e se tornerà qui con quel ragazzo, o non tornerà affatto, spero tu ti senta un verme come si sta sentendo ora lei.- disse lei con tutta la cattiveria che non aveva mai usato nei suoi confronti.
 
 
 
Venere cominciò a camminare lontano da casa con le lacrime agli occhi.
Cercò il telefono nella tasca dei jeans, e per sua fortuna, si ricordò di aver dimenticato le cuffie nella tasca della giacca. Collegò il jack delle cuffie al telefono e fece partire in fretta e furia “Rebel Love Song” dei Black Veil Brides.
Camminò per isolati, per chilometri, fino ad arrivare di fronte a casa sua. Staccò quindi le cuffiette e compose il suo numero che ormai conosceva a memoria.
La sua voce le risultò leggermente ovattata e assonnata, che in effetti, guardando l’ora, era lecita in quanto sapeva che a quel ora lui dormiva sempre un po’.
 
- Ven, cosa succede piccola?- le disse
- S-sono fuori casa tua, Jace, esci ti prego.- e le lacrime tornarono a galla
- Ma, cosa ci fai qui? Arrivo, non ti muovere.-
 
Riattaccò e aspetto li fuori, cercando di liberarsi delle lacrime che le cadevano sulle guance.
Lo vide uscire fuori dalla porta con un paio di pantaloni della tuta grigi e il torso nudo. Si coprì con le braccia quando il vento gelido lo travolse e corse verso di lei. La avvolse in un abbraccio stretto e si riempirono entrambi di calore.
Poi la prese per le spalle e la guardò.
 
- Coraggio, vieni dentro, che qui si gela.- e la portò dentro con lui.
 
 
 
 
Nerhs’s box.
 
Eccomi con un nuovo capitolo!
Bene, a quanto pare Harry e Venere hanno litigato e Nausicaa è sempre la mediatrice che cerca di riappacificare le parti.
Cosa succederà nel prossimo capitolo?
Mi farebbe piacere ricevere qualche recensione in più e se vi va, scrivete anche cosa penserete succederà!
Inoltre volevo dirvi che per il ruolo di Jace, ho cambiato “attore”. Quindi non è più il bellissimo Paul Wesley, ma….*rullo di tamburi* ANDY BIERSACK! Lo strafavoloso cantante dei Black Veil Brides

o se vi piace di più....

 Okay, con questo cambio, vi abbandono e ne approfitto per farvi tanti auguri di un felice e sereno Natale <3
Un bacione, Nerhs xx


 
  
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