Crossover
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Autore: Suikotsu    10/11/2008    2 recensioni
Un malvagio negromante cerca di impossessarsi degli artefatti più potenti del creato per realizzare i suoi diabolici scopi: quattro eroi, riuniti dalla volontà degli dei, uniranno le loro forze per sconfiggere lui ed i suoi spietati generali. Mentre la guerra infuria, un potentissimo elfo corrotto, seguendo la volontà del suo dio, ha liberato un terrificante esercito di demoni, per poi stringere un'alleanza con gli elfi oscuri.
Questa è la mia prima fic: all’inizio sembrerà un po’ banale, ma ci saranno numerosi personaggi e alcuni colpi di scena; consigliata a chiunque piacciano le storie ricche di combattimenti. Se vi ho incuriosito leggete, e lasciate un commentino!(ma non siate troppo severi)
Ho messo “non per stomaci delicati” perché le scene di combattimento spesso sono violente.
Importante: se dovessi commettere dei plagi fatemelo sapere. Grazie!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Libri, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 42: LA FORZA DI ILLIDAN

Ecco, a grande richiesta, l'aggiornamento.
In questo capitolo Illidan dimostrerà di essere un buon combattente.
Ringrazio chiunque legga, ma soprattutto:
XIllidan: Bene, tra poco vedrai! Buhahahahahahahahahahahahahhahahahahahh!
XBankotsu: Ormai il viaggio è quasi alla fine. Aspetta solo un capitolo o due.


I genma erano ancora sulle montagne, intenti ad allenarsi lottando tra di loro; Gargant, all'incontrario dei sottoposti, stava seduto a riflettere.
"Con la forza bruta non potrò mai sperare di batterlo. Devo concentrarmi al massimo, e scatenare tutto il mio potere. Il grande Illidan mi ha donato un nuova forza, ma non devo sottovalutarlo. Mi auguro solo che sia ancora vivo. Se fosse morto la mia vendetta non avrebbe più senso. Hu?"
In mezzo al campo si accese una luce splendente: quando si dissolse al suo posto c'erano Thicondrius, un troll ed una ventina di armature.
"Un demone, un troll e dei fantocci di metallo?" - si chiese il genma.
"Bene, eccoci arrivati."
Il conte vampiro si guardò attorno, e notò Gargant.
"Ha, tu devi essere il capo. Sono qui per farvi una proposta di alleanza."
Gargant si alzò e camminò con calma verso il gruppo: era evidente che non ne aveva alcun timore.
"Non ci interessa allearci con dei demoni come voi." - rispose mentre pensava:
"Illidan mi ha ordinato di non stringere alleanze con nessuno, anche perché non può permettersi di farsi vedere in giro."
"Come sarebbe? Possiamo offrirvi tutto quello che volete."
"No." - tagliò corto.
"Stolto. Al confronto del mio padrone, non siete altro che insetti. Se non collaborate, vi..."
Il demone sguainò la spada e la lanciò sul troll, decapitandolo.
"Questo era solo un colpo d'avvertimento. Il prossimo bersaglio sarai tu."
"Come osi provocarmi? La pagherai!"
Thicondrius attaccò con gli artigli, ma Gargant rotolò di lato, dette un calcio sulla gamba al demone e mentre questi cadeva gli sferrò una gomitata sul fianco.
Il conte ansimò.
"Bada. Di un'altra mezza parola e ti ucciderò. Anzi, perché risparmiarti?"
"Non sai cosa significa sfidare uno come me! Addosso!"
"Fermo." - si intromise una voce.
Thicondrius e i suoi guerrieri si voltarono: davanti a loro c'era Illidan.
"E tu chi saresti?"
"Il mio nome non ha alcuna importanza. Sappi solo che qui sono io a comandare."
"Ha, è così? Mi sembra strano, si fanno comandare da un cieco! Tra l'altro non avverto alcuna energia demoniaca. Non mi sembri così..."
Il conte vampiro smise di parlare quando vide Gargant e tutti gli altri demoni inginocchiarsi.
"Come puoi vedere i genma mi sono fedeli. Sappi che noi non siamo disposti ad allearci con te. Ed ora vattene."
"No. Se non volete collaborare, verrete con la forza."
"Con la forza...mmm...hahahahaha!"
Illidan rise di gusto. Sembrava trovare veramente comica la cosa.
"Non dire sciocchezze! Non hai alcuna speranza di battermi!"
"Ha, è quello che credi? Prendi!"
Thicondrius lanciò una sfera magica, ma questa si dissolse prima di raggiungere il nemico.
Le armature alzarono le armi.
"Prendetelo!"
Illidan alzò la mano e mosse un dito; fu sufficiente a sbriciolare i nemici.
"Ma...ma com'è possibile? Non avverto nessun'aura demoniaca in te!"
"Ripensandoci ora mi hai visto in faccia. Meglio farti sparire."
"NO NO! FERMO!"
"Fantasma diabolico!"
Illidan sferrò un pugno sul demone, alzandolo di peso e sbattendolo a terra.
"Argh...tutto qui? Il tuo pugno diabolico non ha neanche scalfito le mie difese mentali!"
"Ho detto fantasma, non pugno. Sono un po' diversi."
Il conte si rialzò.
"Ora tocca a me."
"Si tratta di una variante che ho ideato io. Il pugno indebolisce le difese, il fantasma sferrato da un guerriero del mio calibro prima le distrugge..."
Thicondrius si sentì come se un pugnale gli stesse trapassando il cranio.
"Poi finisci sotto ipnosi. Dimmi, quante gemme ha ottenuto il tuo signore?"
"Ha preso la prima, tra non molto avrà la seconda e sta cercando le altre due."
"Quindi solo una per ora...beh, ora colpirà il sistema nervoso. Tutti i tuoi nervi ne saranno colpiti, e proverai dolori atroci..."
Il demone cadde in ginocchio e ruggì per il dolore, emettendo grida agghiaccianti e rotolandosi per terra.
"Ti senti come se stessi bruciando, vero? Ora le visioni: i tuoi peggiori incubi prenderanno vita."
"MIO SIGNORE!!! PIETÀ, PIETÀ!!!" - stava urlando.
"Temi il tuo padrone, he? Adesso perderai la memoria, e ti dimenticherai di me, così neanche negli Inferi potrai raccontare di avermi visto...poi morirai."
Thicondrius si fermò: ora il suo corpo era in preda a convulsioni, non riusciva più a controllarlo. La testa cominciò a deformarsi, ed esplose, poi toccò al resto del corpo, che venne distrutto lasciandolo solo macchie di sangue e qualche arto sparso.
"Che idiota. Affrontare uno come me...del resto non poteva conoscere i miei poteri, questa sì che è sfortuna. Peccato però che sia crollato al primo colpo, mi sarei voluto divertire di più."
In quel momento notò che i genma inferiori stavano girando intorno agli arti.
"Ma sì, mangiateli pure."
I demoni si avventarono sulla carne divorandola di gusto.
L'elfo si allontanò per riflettere.
"A quanto pare erano in cerca di alleanze...questo significa che non stanno vincendo la guerra. Spero che si riprendano. Tutto dipende da Saddler.
Non posso collaborare con lui, perché mi temerebbe di sicuro, e non permetterò che qualcun altro comandi i genma! Ma se riuscirà nel suo intento, finalmente potrò coronare il mio desiderio di vendetta, e allora Onimusha cadrà, e poi toccherà a Naraku e a tutti gli altri dei! HA HA!"
Saddler aprì gli occhi.
"Thicondrius è stato eliminato. A quanto pare i genma sono più feroci di quanto pensassi. Beh, pazienza, non è una grave perdita."
Il vecchio chiuse di nuovo gli occhi e fece volare la sua mente: attraversò il campo di battaglia, e viaggiò per decine di chilometri, per poi raggiungere il suo obiettivo.
"Mio fedele generale, mi senti?"
"Vi sento, padrone."
"Ho un compito per voi. Dovete andare a Urû-baen
, la città dove governa il nostro alleato Decio. Lì inoltre sembra che si siano dirigendo i mercenari che abbiamo assoldato. Andate, comprate la Gemma della Terra e date nuove istruzioni a quei quattro."
"Sì, padrone."
L'uomo uscì dalla tenda; era un guerriero alto e robusto, con i lunghi capelli neri e lo sguardo impenetrabile: Kagekiyo, il samurai dai poteri demoniaci.
Il generale si guardò intorno: la città nemica era stata conquistata, e i suoi soldati ne stavano bruciando gli stendardi.
"La missione qui è compiuta. Moritoshi! Munenori!"
Il colosso arrivò subito.
"Fratello Kagekiyo."
Alcuni corvi volarono tra i due, poi si diressero nello stesso punto e si alzò un polverone; da esso fuoriuscì Munenori.
"Mi cercavi, compare?"
"Esibizionista. Noi ora dobbiamo andare dal nostro alleato..."
"Decio?"
"Non gridarlo ai quattro venti! Lì dovremo prendere..."
"La Gemma Ele..."
Kagekiyo gli puntò la spada alla gola.
"Continua pure."
"...e reclutare dei mercenari..."
"Ti riferisci al gruppo dove c'è anche quel tipo che ti muore dietro?"
"Se non stai zitto sarai tu a morire."
"Non c'è bisogno di scaldarsi!"
"Riflettendoci tu faresti meglio a stare qui..."
"Ha, ho capito: vuoi stare da solo col tipo, vero?"
Gli occhi di  Kagekiyo si fecero rosso fuoco.
"D'accordo, ora sto zitto, promesso!"
"Data l'importanza della missione, il nostro padrone vuole che andiamo tutti e tre. Quindi muoviamoci!"
"E allora si parte! Sento che ci divertiremo un mondo! Ha ha!"




A quanto pare sta per cominciare un altro viaggio! Ma quanto durerà Kagekiyo prima di perdere la calma?



  
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