Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: Sakura Hikari    23/12/2014    1 recensioni
Raccolta di flashfic incentrata su varie coppie.
1)One last time (Oathlaw Queen)
2)L'anniversario perfetto (Charmings)
3)Is it what they call the falling in love? (Rumbelle)
4)Come Regina superò la sua antipatia per Robin e bevvero insieme molte Burrobirre (Oathlaw Queen)
5)Elettricità (Rumple/Hook)
6)La vera versione dei fatti (Frozen!Swan)
7)Alcool e tatuaggi (Captain!Charming)
8)Ricordi di malefatte (Swan!Wood)
9)Mai sottovalutarmi (Sleeping!Warrior)
10)I could have danced all night (Cruella/Isaac)
11)Guarda alla realtà delle cose (Swan!Wood)
12)Ritorno al passato (Cruella/Isaac)
13)Fase successiva (Captain!Charming)
14)Ossessione (Rumple/Hook)
15)Profumo di libertà (Captain!Charming)
16)Scocciatori (Captain!Charming)
17)Se gli sguardi potessero parlare (Swan!Wood)
18)Un uomo in carne ed ossa (Swan!Wood)
19)Neve (Rumple/Hook)
20)Gli anni migliori sono quelli che non abbiamo vissuto (Rumbelle)
21)It's all coming back to me (Swanfire)
22)(Brave) men in tights (Capitan!Charming)
23)Ciò che avrebbe potuto essere (Swan!Fire)
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
One last time
 

Prompt di CloudyCat95: Regina doveva vederlo. Doveva assolutamente vederlo (617 parole), scritta in occasione della Drabble Event su effebì.
 

Aveva preso la sua decisione, ed era quella giusta, si ripeteva: Marian aveva bisogno di qualcuno che si prendesse cura di lei fuori dai confini di Storybrooke, e Ronald aveva bisogno della presenza del padre tanto quanto quella della madre.
Eppure Regina non riusciva a dimenticare Robin: neanche l’operazione Mangusta, a cui Henry ed Emma si stavano impegnando anima e corpo nella sua riuscita, riusciva a tenerle la mente abbastanza impegnata. Sempre più spesso l’ex-sovrana si ritirava nella sua cripta a leggere polverosi tomi di magia fino alle prime luci dell’alba, alla ricerca di quel particolare incantesimo di dislocazione. Dopo innumerevoli ricerche ed altrettanti notti insonni finalmente lo trovò, scritto in un inchiostro sbiadito su una pergamena ingiallita dal tempo.
Le servirono tutta la sua concentrazione e tutte le sue capacità magiche affinché ci riuscisse: dopo alcuni tentativi falliti, finalmente le mura della cripta svanirono intorno a lei, e Regina vide apparire un viale alberato, con bambini che strillavano e correvano da tutte la parti e genitori al rimorchio, e venditori ambulanti agli angoli; doveva trattarsi di Central Park, pensò, ricordandosi di uno dei racconti di Emma del periodo che aveva trascorso a New York.  Regina sapeva di non trovarsi realmente lì e che quella non era altro che una semplice proiezione: ma se l’incantesimo aveva funzionato a dovere, quello era il posto in cui si trovava Robin in quel momento, e lei avrebbe avuto il tempo sufficiente per vederlo.
Non dovette cercare a lungo: vide Robin allontanarsi da un chiosco con un hot dog caldo in mano non troppo distante da dove si trovava lei. Robin alzò lo sguardo ed incontrò il suo, ed un’espressione di meraviglia si dipinse sul suo volto.
“Regina?”
Sentì un moto di nostalgia al suono della sua voce, e il suo cuore accelerò i battiti. “Sì.”, confermò lei, per poi aggiungere frettolosamente. “Non sono realmente qui. Quella che vedi è una proiezione, ma il mio vero corpo si trova giù nella mia cripta a Storybrooke. Sono riuscita a compiere un incantesimo per assicurarmi che steste bene.”, concluse con un sorriso.
“Non sei cambiata.”, commentò Robin ricambiando il sorriso, avvicinandosi.
“Ebbene, come vanno le cose a New York?”, cominciò Regina, sentendo una strana agitazione nascere in lei. “Spero che vi siate sistemati bene.”
“Oh, meglio di quanto avessi previsto”, rispose Robin. “Marian è innamorata persa della città, e anche Ronald è felice. Qualche volta mi chiede di te.”, aggiunse. “Vuole sapere quando potrà rivederti.”
Regina sentì salire un groppo alla gola, ma s’impose di non cedere. “Presto. Molto presto”, disse. “Digli che non mi sono dimenticata di lui e che mi manca.”
“Lo farò”, promise Robin. “E tu, come stai?”, continuò, osservandola attentamente. Era quello sguardo, capace di scavare a fondo nella sua anima, che  Regina temeva di più, perché era in grado di indovinare quali fossero i veri sentimenti che si celavano dietro la sua maschera.
“Bene. Che dire, vado avanti; raccolgo i pezzi”, disse Regina, tentando di mantenere il controllo della sua voce. Robin fece un movimento con la mano libera per prendere la sua, ma questa vi passò attraverso; tutto ciò che sentì Regina fu un curioso formicolio.
“Te l’ho già detto: non sono realmente qui”, disse, con un sorriso triste.
“Lo so”, disse Robin, tristemente. “Ti amo Regina.”
“Lo so. E sai cosa provo per te.”, disse, senza più curarsi di dissimulare l’emozione crescente nella sua voce.
Poi percepì una vibrazione e capì che il tempo era scaduto. Il volto di Robin svanì e Regina si ritrovò a fissare le nude pareti della sua cripta. Solo allora lasciò che le lacrime sgorgassero dai suoi occhi: avevo sperato che rivederlo avrebbe reso le cose più facili, e invece adesso sentiva una nuova tristezza stringerle il cuore.



I pensieri profondi di Sakura Hikari
Inauguro una nuova raccoltina di flash-fiction, di cui le prime tre sono nate sotto promptatura durante la Drabble Event sulla pagina di effebì.
Non posso pensare a questi due senza accompagnarli a tanto (troppo) angst. Spero davvero che nella 4B Regina ritrovi il suo vero amore, ormai gli autori dovrebbero essersi stufati di farla perseguitare dalla sfiga.
Image and video hosting by TinyPic
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Sakura Hikari