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Autore: sivybiersack    23/12/2014    1 recensioni
Emily si è trasferita ormai da 3 anni a Los Angeles, dopo una vita passata lontana dalla sua città di origine. Vive in un appartamento con il suo ragazzo Mike con la quale ormai la nostra protagonista non ha nemmeno più un rapporto affettivo, dopo la morte dei suoi genitori è diventato aggressivo e assolutamente insopportabile. Fra disturbi alimentari, amici falsi e una vita che mai come prima sembra condurre ad un vicolo cieco, una mano dall'alto riporta Emily a vivere, anzi cinque. Si ritroverà a stretto contatto con una band hardcore emergente che le rapirà l'anima e qualcuno in particolare il cuore con un solo intenso e fulminante sguardo. ecco la storia di una ragazza che non si arrende mai, che troverà luce dove tutti vedono tenebre e amore dove a regnare sono silenzio e solitudine, un silenzio che presto una voce profonda e avvolgente spezzerà.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andy Biersack, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Furono tre ore intense, inizialmente ero dannatamente rigida, non mi sentivo a mio agio, i ragazzi erano anche loro un poco impacciati, litigavano sulle posizioni e dove mettersi e io non avevo il coraggio di prendere il controllo della situazione e come al solito Alicia arrivò in mio soccorso: - ehm ragazzi io penso che prima dovreste fare degli scatti di prova un pochino più sciolti non credi Emily?- io annuii senza dire una parola –anche tu hai bisogno di rilassarti Emily non credi? Si sentono fino a qua i muscoli tesi!- Ash rispose con un sorrisetto malizioso. – sono completamente d’accordo- Andy aveva un’espressione sadica e divertita. – ehi aspettate..- Alicia aveva un’idea. Un brivido mi corse su tutta la colonna vertebrale.- e se voi 6 faceste degli scatti insieme, giusto per conoscervi un poco? Tanto di fotografe qui siamo in due no?- ero paralizzata. I ragazzi sembravano d’accordo, CC era carico da morire e non vedeva l’ora di divertirsi, Jinxx e Jake erano molto rigidi e un po’ a disagio mentre Ash e Andy esibivano se stessi con grande sicurezza. Passai la macchina fotografica ad Al e mi avvicinai ai ragazzi. – vediamola questa modella di cui tutti parlano…- Andy mi aveva sussurrato all’orecchio queste parole con voce di sfida. Voleva giocare? Non mi sarei per nulla al mondo tirata indietro. Improvvisamente tutta la sicurezza che avevo perduto riavvolse il mio corpo, furono i 30 minuti più divertenti della mia vita, i ragazzi mi prendevano in braccio, decidevamo le posizioni, ridendo e scherzando, con una complicità impressionante. Al fece per passarmi la macchina fotografica quando Andy mi prese per un braccio –Alicia… ti va di fare qualche scatto solo a me e lei?- ero nuovamente rossa… i ragazzi erano andati a prendersi da bere, in quello studio c’eravamo solo io, l’omo dagli occhi di ghiaccio e una macchina fotografica. Andy mi strinse a se e nel giro di pochi minuti ci divertimmo a muoverci sul set stuzzicandoci a vicenda. Mi facevo rincorrere, allontanandomi da lui per poi trovare le sue mani sui miei fianchi e il suo respiro sul mio collo... Improvvisamente CC urlò – ehy Andy non puoi sempre rubarti le più belle, sei assolutamente sleale con noi!- Andy rise e lasciò i miei fianchi per tornare dalla band, Al mi passò la macchina fotografica facendomi l’occhiolino ridacchiando sotto i baffi. Era ora di lavorare seriamente e dopo aver bevuto un bicchier d’acqua tornai dietro l’obbiettivo.  Il resto del tempo passato coi ragazzi fu assolutamente delizioso, finalmente con il rapporto creato riuscivo a lavorare al meglio. Anche loro erano più sciolti e divertiti, ne uscirono foto stupende proprio degne della nuova copertina della rivista di musica alternativa per eccellenza, Alternative Press. Dopo la fine del servizio uscimmo dallo studio a fumarci una sigaretta (si un’altra). Discutevo con Jake di un problema che in quei giorni stavo avendo con la mia chitarra quando la voce di Ash mi fece sobbalzare –Quindi te e Al stasera ci sarete vero? Io ci conto-  Al confermò ai ragazzi la nostra presenza e li salutammo prima che prendessero il loro furgone e si allontanassero. Come svoltarono seguendo la strada Al buttò la cicca di sigaretta a terra e prima di rientrare a sistemare lo studio disse – Stacci attenta, che non provi ad usarti come un’oggetto… non lo conosci ancora.- aveva ragione… sapevo tutto di Andy e nulla allo stesso tempo, non dovevo lasciarmi rimbambire dai suoi occhi, il suo sguardo, la sua voce, il suo modo di essere, il suo sorriso e il suo palese tentativo di provarci con me… ma già a pensarci mi girava la testa “ Emily… sei proprio nei casini” pensai tornando ad aiutare Al.
Tornai a casa dopo pranzo, questo era il giorno libero di Mike quindi lo trovai mentre smanettava all’ x box. Si i suoi 22 anni in questi momenti non li dimostrava proprio. – ciao E, com’è andate?- - bene! È stato fantastico abbiamo passato i pri- - wow fico!- non mi stava ascoltando, di nuovo. Avrei potuto dirgli di essere rimasta in cinta di Alicia e la sua risposta probabilmente sarebbe stata –uhm wow fighissimo!- per questo con lui ormai non sapevo più che fare, non riuscivo a spiegargli cosa stava diventando il nostro rapporto, per lui sarebbe stato orribile ed io odio far star male le persone. Ero consapevole che prima o poi quell’argomento sarebbe stato affrontavo ma continuavo a ritardare, aspettando forse che lui mi dicesse qualcosa o che si accorgesse da solo di ciò che anche un bambino  avrebbe notato: io e lui non ci amavamo più. Mi chiese se avessi mangiato e risposi fermamente di si (invece erano 4 giorni che andavo avanti a sigarette acqua e caffè con un mezzo biscotto ogni tanto) e lì finì la conversazione. Quella sera avrei avuto la festa con la band e alle 9 Alicia mi sarebbe venuta a prendere con la sua macchina. Preparai  la borsa i vestiti da mettere e mi stesi sul letto. Caddi in un sonno profondo e per la prima volta dopo mesi quello che sognai fu tutt’altro che un incubo, ma un concerto, il concerto dei bvb come un flashback sognai il mio primo concerto all’età di 15 anni quando la band ancora era agli inizi… mi svegliai verso le 7 con il sorriso sulle labbra. Mi sciacquai la faccia con l’acqua gelida e cominciai a vestirmi, misi un paio di jeans a vita alta, un paio di creepers nere, un top bianco con il logo degli anti flag e la giacca di pelle. Trucco leggero sugli occhi e di un rosso scuro ed opaco sulle labbra. Alle 8 Alicia mi citofonò e io scesi  montammo in macchina e ci avviammo verso questo locale con il cuore in gola per l’emozione, non immaginando minimamente in cosa si sarebbe potuta trasformare quella serata che si prospettava così perfetta…
   
 
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