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Autore: Yukiko_chan    10/11/2008    3 recensioni
2. [Traitor]
Sotto la luce di quel fittizio sole
[troppo violento, troppo forte, troppo splendente per quel luogo]
Orihime aveva giurato fedeltà ad Aizen-sama
Orihime aveva curato i suoi Espada
Orihime annuiva ad ogni sua richiesta
Orihime era divenuta una creatura di Aizen.
[Traditrice, traditrice, traditrice.]

[ULQUIHIME]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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-ULQUIHIME-
 
[Traitor]
I giorni passavano. Incessanti.

Si susseguivano frenetici, e il desiderio che il tempo si fermasse non bastava a rallentare quei minuti, quelle ore.
[In cui tradiva, se stessa e anche loro]
Sotto la luce di quel fittizio sole
[troppo violento, troppo forte, troppo splendente per quel luogo]
Orihime aveva giurato fedeltà ad Aizen-sama
Orihime aveva curato i suoi Espada
Orihime annuiva ad ogni sua richiesta
Orihime era divenuta una creatura di Aizen.
[Traditrice, traditrice, traditrice.]
Quando però calavano le tenebre
[così adatte a Las Noches, più di quel sole che bruciava]
e Ulquiorra la riportava nella sua prigione per poi allontanarsi
[senza un sorriso, senza un cenno di compassione, ma solo con la promessa –minaccia-  che il giorno dopo sarebbe tornato, e tutto sarebbe ricominciato]
Orihime, incapace di dormire
[per non essere invasa dagli incubi.. in cui la lama che perforava il petto di Lui era tenuta dalle sue mani]
Osservava quella piccola falce di luna
[splendente ma anche quella falsa, come tutto lì]
E piccole gemme, lacrime amare si permettevano di cadere,
accompagnate da deboli singhiozzi.
E, mentre si avvolgeva tra le coperte, sperando in un po’ di calore
Erano proprio le lacrime ad accompagnarle nei suoi incubi.
Notte. Dopo. Notte.
[Per sempre?]

Ed era solo quando [dopo minuti, ore o secoli?] il respiro di lei si faceva pesante
Che una figura, appena fuori dalla stanza, si staccava dalla parte,
e silenziosa, il volto impassibile come sempre
si allontanava da quella sofferenza da lui stesso inflitta.
 





 
[Name]
Un altro giorno.
Di scontri, battaglie, ferite.
Gli intrusi di Las Noches stavano provocando più problemi del previsto.
Erano divenuti fastidiosi, una spina nel fianco che Ulquiorra sentiva chiaramente nella pelle.
E, alla fine, era dovuto intervenire.
Per ordine di Aizen-sama, ovviamente, ma se Ulquiorra avesse avuto dei desideri
[Desideri che non possedeva, desideri che non poteva permettersi, desideri così inconsueti per la sua natura]
Per una volta sarebbero corrisposti al suo dovere.
E lo scontro era avvenuto. Con una sua schiacciante vittoria
[anche se non totale. La morte non era sopraggiunta sul suo avversario, come già mille volte era capitato.. che la Vita stessa li proteggesse?]
Ma anche con quella ferita, insignificante ma così fastidiosa
[Prudeva, prudeva sempre più, soprattutto se pensava che colui che gliel’aveva provocata era ancora in vita.]
Ma ciò non bastava ad esentarlo dal suo dovere.
Dovere che aveva un nome: Inoue Orihime. “Onna”
 
E, come sempre, alla stessa ora
Lui era lì.
E anche Lei.
Voltata verso la finestra, come sempre
[Cosa cercava in quel cielo?]
<< Onna. >>
La chiamò. Lei si voltò.
Dietro di lui, un arrancar spingeva un carrello
<< E’ il tuo pranzo. Mangia. >>
Lei annuì stancamente, mentre lui congedava l’arrancar con un gesto.
Lei si avvicinò, silenziosa, e si sedette al tavolo, ingoiando ogni boccone come fosse una lama.
Lui rimase in piedi, guardandola ed assicurandosi che si nutrisse (ordine di Aizen-sama)
Fu solo allora che lo sguardo di lei si posò sul suo braccio. E sulla ferita ancora aperta.
<< Sei ferito! >>
Esclamò, sorpresa.
Lui rimase in silenzio.
Lei, titubante, riprese
<< Come… come è successo? >>
<< Non vuoi davvero saperlo, onna. >>
Una nota di terrore apparve nei suoi occhi, subito scacciata dalla remissione a cui si costringeva.
Trattenendo il tremore delle mani, ricominciò a mangiare lentamente.
Vedendo che ormai lei stava ubbidendo, Ulquiorra si voltò
<< Tornerò fra mezz’ora. Fa che quel piatto sia vuoto. >>
Disse, facendo per uscire.
<< Aspetta! >>
Fu la voce di Orihime a fermarlo. Voltandosi appena, la vide avanzare verso di lui e sussurrare
<< Soten Kisshun. >>
Quasi istantaneamente, la barriera guaritrice della ragazza si posò sul suo braccio.
Ulquiorra rimase immobile, celando la sopresa.
Solo dopo un lungo minuto, lo scudo si ritrasse, mostrando il braccio perfettamente guarito.
<< Perché lo hai fatto, onna? >>
Chiese lui, mentre l’altra mano sfiorava lì dove prima c’era lo squarcio.
Orihime fece un debole sorriso, quasi a scusarsi, poi si voltò, mostrandogli la schiena.
<< Non è forse questo il mio scopo qui? >>
Sussurrò debolmente.
<< Sì. E’ così, onna. >>
Rispose lui, dopo alcuni istanti, per poi uscire lentamente dalla stanza.
Una smorfia si dipinse sulle labbra di Orihime
<< Ho perso persino il mio nome.. >>
Mormorò. Un mormorio che giunse anche all’orecchio di colui che si trovava fuori dalla stanza,
 osservando il proprio braccio, mentre per la prima volta appariva una strana espressione sul suo volto.
Silenziose, le labbra si mossero a pronunciare una parola, ma senza emettere alcun suono.
L’istante seguente, il gelo era ricomparso sul suo volto.
E, come sempre, Ulquiorra si allontanò lungo il corridoio bianco.
Lontano da lei.

“Orihime..”
 





[Break]
Il limite.
La rottura.
Ulquiorra non aveva resistito.
La maschera che portava ormai era in frantumi [cera sciolta dal sole. Lei, il sole]
Lui, che era pianificazione, logica, non aveva vinto contro lei, che era istinto, che era calda.
[E quel calore lo aveva ingannato, attirato sempre di più a lei, assuefandolo. Fino a sentirne un bisogno impellente, più dell’aria stessa.]
Ma quel calore non era per lui.
Lo circondava, ma non poteva assorbirlo.
Lo percepiva, ma non lo scaldava mai completamente.
Perché era per l’altro.
Perché lei era dell’altro.
In ogni suo gesto, in ogni suo sguardo al cielo… c’era quella speranza.
Quell’attesa… perché lei attendeva sempre e solo lui.
 
Era successo in poco più di un istante.
Orihime stava osservando lo spicchio di luna abbagliante che illuminava il cielo di Las Noches
Quando si era sentita afferrare per i polsi e spinta contro il muro.
Non era riuscita ad opporre resistenza, tanta la sorpresa, ma dubitava che comunque sarebbe servito a nulla.
Quella stretta era così forte, così salda, che sentiva quasi le ossa spezzarsi.
<< Ulquiorra-san.. cosa..? >>
<< Smettila. Non verrà. Non permetterò che viva abbastanza a lungo perché tu possa rivederlo di nuovo. >>
La voce morì nella gola della ragazza, mentre quella di lui era gelida. Come sempre.
Una lama che le trapassava il cuore più e più e più volte.
Però.. era rabbia quella che percepiva da ogni centimetro del corpo di lui?
Assurdo.
Orihime deglutì, mordendosi forte un labbro
<< Me l’hai promesso.. hai detto che.. che se fossi venuta qui gli avresti risparmiato la vita. >>
La stretta aumentò attorno ai polsi. Le sfuggì un gemito di dolore.
<< La situazione è cambiata. Ora sono intrusi a Las Noches. Nemici di Aizen-sama. Tuoi nemici. >>
E si odiò, Orihime, per le lacrime che sentì inumidirle gli occhi.
Un fremito sul volto di lui la stupì, mentre sentiva la morsa allentarsi, seppur di poco.
<< Perché soffri così? Ormai non hanno più nulla a che fare con te. >>
Voleva urlare, gridare [dirgli che non era vero, che era una bugia, che lei l’avrebbe amato sempre e comunque, Kurosaki-kun..] ma si limitò a lasciar che le lacrime straripassero e corressero lungo le sue guance.
Fu allora che sentì il corpo di Ulquiorra premere contro il suo, il suo viso più vicino, il respiro freddo sulle sue labbra
<< N-no.. >>
Appena un mormorio. Ed immediatamente lui, immobile, ancora a pochi centimetri dalle sue labbra.
Ed i secondi sembrano secoli. Quanto era passato? Un ora? Un minuto?
Poi la presa sciolta del tutto, così all’improvviso che Orihime cadde a terra, guardando stupita lui, l’arrancar di ghiaccio.
[Ma lui già mostra la schiena.]
E, appena Ulquiorra uscì dalla sua cella, le lacrime presero a correre molto più velocemente, accompagnate da singhiozzi strazianti…








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._. Problemi con l'html. Insomma, sono tre volte che scrivo le stesse cose xD Insomma, grazie grazie grazie, spero vi piaccia anche questa, anche se a me fa schifuz (odio Orihime e Ulquiorra è troppo OOC ç_ç). Ma, comunque, io ci spero >.< Ad ogni modo,per la prossima ho qualche ideuzza, ma sono sempre propensa ad a nuovi consigli ^_^
Fatemi sapere i vostri commenti, grazie ^_^
  
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