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Autore: darken_raichu    24/12/2014    3 recensioni
Pokémos è una terra lontana, dove i pokémon vivono divisi in 18 nazioni, tra i cui territori si estendono deserti, pianure, foreste e mari, che rendono assai difficoltosi i collegamenti tra i vari paesi. Fino a 10 anni fa la terra era in pace, ma ora le cose stanno cambiando…
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Arenia, Strada di Arceus, 22/06/4783, circa le 11
Per tre ore, il gruppo procedette come al solito, diretti verso nord-est seguendo la Strada di Arceus.
“Chiunque abbia costruito questa strada, doveva essere estremamente abile. Anche solo per percorrere tutta questa strada, tenendosi protetto da ogni genere di pericolo, e continunando a lavorare, una squadra impiegherebbe mesi.” Pensò Raichu, guardando i ciottoli bianchi che formavano la strada.
Proseguirono per un po’. Raichu notò che improvvisamente era aumentata la presenza di pokémon sulla strada. Convogli di mercanti, gruppi di viaggiatori e anche alcuni pokémon con un Terrorpanno che viaggiavano isolati. Raichu si chiese perché fossero aumentati proprio ora, poi Eelektross indicò loro un cartello. Una grande bacheca coperta di fogli era posizionata accanto alla strada. Sembrava piuttosto vecchia, eppure era in ottime condizioni. Alcuni pokémon la osservavano con grande interesse. Eelektross aprì un varco tra i radi osservatori ed il Gruppo iniziò a leggere.
«Classifica delle scuole d’allenamento di Arenia, pagina 1. Prima, Scuola del Calcio Fiammeggiante. Seconda, Scuola del Pugno Vegetale. Terza… Cos’è questa?» Chiese Raichu leggendo.
«Questa è, come dice il nome, la classifica delle scuole d’allenamento di Arenia. Vedete, la ricchezza di Arenia si basa tutta sulle sue scuole. Da tutta Pokémos, chi aspira a diventare forte in qualsiasi arte del combattimento viene in questo paese.» Spiegò Eelektross.
«Ultimamente, però, i viaggi dai paesi esterni alla Coalizione si sono ridotti. Fino a dieci anni fa, nonostante i problemi di Vulcania, la situazione era stabile, perché il Draak permetteva ai viaggiatori di aggirare il paese ed arrivare ad Arenia. Ma con la crisi che ha colpito in qualche modo tutti i paesi di Pokémos, grazie all’Organizzazione, i viaggiatori si sono ridotti. E questo è andato a creare uno scompenso.» Proseguì Zangoose.
«Ogni anno nascono scuole, e ogni anno altre vanno perse. Rubarsi studenti è diventato un atto comune, al punto che certe scuole si sono specializzate nel distruggerne altre al solo scopo di portare dalla propria parte gli studenti. Per porre un freno a questa situazione, è stata rispolverata un’antica tradizione del paese, che era andata persa da secoli, ossia un torneo tra scuole. In questo modo, le scuole che si classificano ai primi posti avranno meritato di avere più studenti, e quelle agli ultimi posti non potranno lamentarsi di averne pochi.»
«Comunque, quello che mi interessa è che in questa classifica viene indicata la posizione di ogni scuola esistente. Inclusa anche quella del mio maestro. Sempre che esista ancora, cosa su cui non ho dubbi. Devo solo trovarla in classifica.» Disse Eelektross, scorrendo il primo foglio.
«E perché ci interessa?» Chiese Raichu.
Eelektross sbuffò «Ve lo spiegherò senza troppi giri di parole. La maggior parte di voi è troppo debole per continuare il viaggio. Per dirne una, tu e Tri non sapete usare il Locomothunder. E se all’inizio del nostro viaggio non sapevamo quanto fosse pericolosa l’Organizzazione, oggi non si può dire la stessa cosa. Pensate a quello che ci ha detto Surskit su quella Roserade, e considerate il fatto che potrebbero essercene altri alla pari, e che ce ne saranno di persino più forti. Credete davvero di poter combattere alla pari con loro nelle vostre condizioni attuali?»
Per qualche momento nessuno replicò. Poi fu Raichu a parlare «E cosa proponi?»
«Ho fatto rapidamente due conti. Abbiamo sempre proceduto alla massima velocità possibile. Ci siamo, finora, fermati una volta sola, a Medium City, e nemmeno per un giorno intero. Quindi» disse sollevando due artigli «abbiamo guadagnato esattamente due settimane rispetto alla tabella di marcia che Galvantula e Wash avevano previsto. E in queste due settimane, voglio chiedere al mio maestro di aiutarvi a migliorare.»
Raichu riflettè sui capitani che aveva affrontato fino ad allora. Gliscor, Banette, Arbok ed Houndoom. Ognuno di quei quattro era abilissimo nei combattimenti. L’unico che aveva sconfitto da solo era stato Arbok, che però si era pure trovato in svantaggio per via del soffitto basso della Città Caverna. In campo aperto, non sapeva se sarebbe riuscito a sconfiggerlo da solo.
E ognuno degli altri stava pensando le stesse cose. Quindi nessuno ebbe nulla da ridire quando Raichu rispose «D’accordo Eelektross.»
«Bene, perché io nel frattempo ho trovato la scuola del mio maestro, e non è neanche molto lontana da qui. Beh, suppongo che mi sarei dovuto aspettare questa posizione.» Disse ridacchiando. Ed indicò la scuola in fondo alla classifica.
Raichu lesse il nome. Scuola delle trecento arti.
 
Da qualche parte a Vulcania, 22/06/4783, circa le 13
«Che ne dite?» Chiese il capitano rivolgendosi agli altri.
«Dico che per il momento non vedo perché preoccuparsi. Qui, nei territori delle Fiamme Nere, sarà difficile che arrivino. Dovrebbero superare sia le Fiamme Blu che le Fiamme Rosse.» disse uno dei due.
«Sì, ma finora ce l’hanno sempre fatta.» Rispose l’altro.
«Bah, finora hanno avuto fortuna, è questa la verità. A Laghia l’unico capitano modificato non c’era. Ad Alvearia Shedinja non è potuto andare. Ad Aeria, Gliscor si è messo in mezzo per proteggerli da Dragonite. Alla Coalizione dei Cinque, il tipo di sfida scelto li ha messi sullo stesso piano. Finora hanno avuto solo assaggi della nostra potenza. Ma da adesso sarà diverso. Sappiamo che sono partiti da Medium City, e a quest’ora saranno ad Arenia. Una settimana e saranno al confine.» Rispose il secondo.
«Va bene. In tal caso, aspetteremo. D’altronde, le regole sono di non sconfinare se la base non da ordini precisi, e Vulcania è un caso particolare anche di per sé.»
«D’accordo. Sono solo curioso di sapere cosa ne pensano gli altri.»
 
Da qualche parte a Vulcania, 22/06/4783, circa le 13
«Bene, e questo è quanto.» Disse il primo capitano, gettando il foglio tra le fiamme.
«Si preoccupano troppo. Appena saranno nel territorio delle Fiamme Blu, saranno schiacciati, e noi Fiamme Rosse non dovremo muovere un dito.» Rispose il secondo.
«Piuttosto, avevo sentito dire che quel fuggitivo di Aeria sembrava diretto qui. Ci sono novità?»
«Nessuna. Sembra che sia stato visto ad Espia, e tutti credevano che il suo scopo fosse volare qui a Vulcania, visto che ci sei tu. E invece ancora non si vede.»
«Che peccato, speravo tanto che stesse arrivando. Io e Gliscor abbiamo un conto in sospeso.»
«Solo uno? Dannazione, credo che l’unico a cui Gliscor sta più antipatico sia Pidgeot.» Rispose il primo.
«E io non scommetterei neanche su quest’ultima affermazione.» Ridacchiò il secondo «In ogni caso, presto o tardi arriverà.»
«Questo è sicuro. D’altronde, io ho qualcosa che lui vuole.»
 
Arenia, Scuola delle Trecento Arti, 22/06/4783, circa le 14
«Figliolo, lo percepisci anche tu?» Chiese il vecchio, stringendo il bastone tra le zampe.
«Certo papà, come potrei non sentirlo, dopo che per così tanto tempo ci siamo allenati insieme? A quanto pare si è rafforzato ancora.» Rispose il figlio sorridendo.
«Un vero peccato per quella sensazione di malinconia che non lo lascia mai.»
«Già. In ogni caso saranno qui tra un’ora. Tra i suoi compagni, sono in parecchi ad avere un buon potenziale.»
«E uno di loro è sicuramente al pari con lui. Scommetto che si prospetta un periodo divertente.»
  
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