Fanfic su artisti musicali > Mika
Segui la storia  |       
Autore: Taia_Girl    24/12/2014    4 recensioni
Questa è la storia di Lucia, una ragazza di 14 anni che è disposta a fare qualsiasi cosa pur di salvare Mika.
Il suo idolo, infatti, è stato misteriosamente rapito. Ma il motivo del sequestro è una semplice richiesta di riscatto, oppure c'è dell'altro?
Genere: Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

              CAP.9: “ECCO PALOMA!”.

 

LUCIA POV.

Mika ha scelto di salvare me... Doveva decidere tra la mia vita e quella di Paloma... Ha preferito che io non morissi, anche se questo avrebbe comportato la morte di sua sorella... Sono commossa... Inizialmente ero arrabbiatissina con Mika a causa della sua scelta avventata, ma poi mi sono resa conto di quanto sia stato dolce nei miei confronti. Deve essere stato difficilissimo per lui.

"È ora di andare!" ci dice John.

"Perché? Sono solo le 8.30. Aspettiamo ancora un po' " protesto io.

"Scusa, ti sei forse dimenticata chi è che comanda qui?" mi chiede minaccioso.

"N-no sei tu il capo..." sussurro abbassando la testa.

"Ah, mi fa piacere che tu te ne renda conto perché, fino a prova contraria, le persone con le armi mortali in questa stanza siamo io e il mio amico Bill. Quindi ti consiglio di obbedire ai nostri ordini! Ho detto che è ora di andare! Muovetevi!".

Io e Mika ci alziamo rapidamente, senza obiettare.

"Mika, dove si trova quel parco di cui parlavate tu e Paloma?" domanda John.

"È vicino alla Tour Eiffel"

"Ok, allora prendiamo un taxi fino a là e poi proseguiremo a piedi fino alla stradina dietro a quel parco".

Scendiamo a passo svelto le scale e arriviamo nell'atrio, dove troviamo il padrone intento a leggere il giornale. Sentendo i nostri passi, subito alza lo sguardo e ci sorride. Allora noi ci avviciniamo al bancone e, dopo averlo pagato, lo salutiamo e usciamo in strada. Bill ferma il primo taxi che vede passare e dice all'autista, con un forte accento inglese: "Tour Eiffel, s'il vous plait".

Durante il tragitto, rimaniamo in silenzio per evitare di far trapelare la nostra agitazione all'autista.

Forse non mi sono ancora resa pienamente conto di quello a cui sto andando incontro. Sono veramente consapevole che sto per assistere all'orribile omicidio di una donna e del suo bambino? Probabilmente no. Nonostante io abbia 14 anni, mi sento ancora piccola. Credo di non sapere ancora niente della crudeltà della vita e penso di non avere ancora provato il vero dolore, la vera disperazione. Non mi sento ancora abbastanza matura per riuscire a comprendere tutto questo. Ho sempre considerato gli omicidi, i rapimenti e tutti gli altri fatti terribili che ogni giorno accadono nel mondo, descritti in televisione, come delle realtà più grandi di me e molto lontane, dato che non le avevo mai provate sulla mia pelle. Anche adesso che ci sono dentro, faccio fatica a comprendere quello che sta accadendo, forse perché la questa situazione è talmente brutta che quasi non la considero reale.

In questo momento mi manca tanto la mia famiglia. Ah, come vorrei essere nella mia bella casa insieme ai miei genitori, mentre studio e faccio i compiti, riscaldandomi con il tepore del fuoco nel camino! Mi sono sempre lamentata dell'infinita monotonia della mia vita e solo adesso mi accorgo di quanto fossi felice in quella mia "normalità". Ripenso alle affettuose braccia di mia madre e di mio padre che mi coccolavano nei tristi momenti difficili. Adesso ne avrei tanto bisogno! Anche la felicità di essere all'estero piano piano mi sta abbandonando. L'unica cosa che mi consola di tutta questa storia, è essere vicina al mio idolo.

A proposito di questo, mi torna in mente mio nonno che, saggiamente, non si stancava mai di ripetermi che per raggiungere i propri sogni bisogna lottare duramente e fare dei sacrifici. Forse è questo a cui si riferiva: il prezzo che dovevo pagare per incontrare Mika e per rimanere al suo fianco era quello di essere rapita insieme a lui e di dover obbedire agli ordini dei due crudeli rapitori. Beh, allora, se le cose stanno così, non devo essere così triste. In fondo, il mio più grande desiderio si è avverato e tutto il resto è solo la conseguenza di questo. Certo, avrei preferito incontrare Mika e basta, senza essere coinvolta in tutta questa storia, però mi devo accontentare.
Bene, dopo questa riflessione, vedo questo rapimento con occhi diversi: sono più serena, non ho più così paura. Mi è tornata la forza per lottare e sono intenzionata a seguire il consiglio del mio adorato nonno: mai arrendersi di fronte alle difficoltà, ma combattere per raggiungere il proprio obiettivo. Il mio è quello di salvare Mika, quindi mi impegnerò affinchè ció avvenga!

"Merci beaucoup!" sento esclamare in coro da John e Bill. Ah, non mi sono nemmeno accorta che siamo arrivati! Quando mi perdo nei miei pensieri, non ho più la cognizione del tempo!

Scendiamo dal taxi e ci troviamo nella strada vicina allo spiazzo dove si erge la maestosa Torre Eiffel. Alzo lo sguardo per cercare la cima, che si staglia nel cielo limpido e sereno. Non riesco a trattenermi e inizio ad ammirarla con la bocca aperta, estasiata dalla sua bellezza.

Di malavoglia, inizio a camminare, trascinata per un braccio da Bill, sempre mantenendo gli occhi puntati sul monumento con un'aria da vera e propria ebete.

"Forza, vieni, cammina!" mi dice Bill, stremato dalla resistenza che oppone il mio corpo al suo tirare.

Mi ricompongo subito e ubbidisco.

Dopo una ventina di minuti, arriviamo in un bel parco, con un prato di soffice erba verde e la grande varietà di giochi. È veramente carino!

"Lucia, guarda, quello era il mio scivolo preferito su cui andavo sempre quando ero piccolo!" esclama Mika sorridendo con la sua faccia da bambino che mi piace tanto.
Ridacchio per la sua espressione buffa e ricambio il sorriso. Dall'altra parte del parco, vedo, in lontananza, una stradina deserta, probabilmente è quella la nostra metà.

Come pensavo, Mika ci indica il percorso che dobbiamo fare per raggiungerla e noi lo seguiamo.

Guardo l'orologio: 9.35. Mancano solo venticinque minuti all'orario dell'appuntamento.

Arriviamo nella stradina buia e, con nostra grande sorpresa, non la troviamo deserta. In fondo al vicolo, infatti, c'è una donna girata di spalle.

"Ma quella è Paloma... È già arrivata..." sussurra Mika.

Ci fermiamo a fissarla, senza farci vedere.

 
ANGOLO DELLA SCRITTRICE: Ciaoooo!!!! Eccomi ad aggiornare la Vigilia di Natale! Avete visto che sono riuscita ad inserire il capitolo prima di tutti i festeggiamenti natalizi?! Siete contenti? Faccio la solita domanda: "Vi è piaciuto?". Bene, allora vi RIauguro un sereno Natale! Magici bacioni natalizi a tutti :) La vostra allegra Taia_Girl
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Mika / Vai alla pagina dell'autore: Taia_Girl