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Autore: keli    11/11/2008    1 recensioni
"Sono come il Diavolo e l'Acqua Santa.L'azzurro e il rosa.Solo non si capisce chi è chi.Sembrano una volta l'uno e una volta l'altro.Complicati ma perfetti insieme,e presto lo capiranno pure loro.Ma una relazione così è troppo rischiosa da affrontare.Ma per l'amore si può tutto no?[SuigetsuX..Sorpresa!]
Genere: Romantico, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sasuke Uchiha, Sorpresa
Note: OOC, Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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**Ma entrare..no?**

La rosa guardò per qualche istante il ninja fremere di gioia e un’emozione che non era riuscita a identificare.Mosse le labbra, cercando di articolare qualche parola sensata, che non suonasse come un insulto.Alquanto difficile.Ma prima che vi riuscisse, sentì che l’altro la prendeva per un polso, e senza molti complimenti la trascinò dentro.
Era un tempio.
Su questo non c’erano dubbi.
Edera e rampicati si attorcigliavano facendo capolino dalle colonne portanti e dai muri.La luce fioca delle lanterne, baluginava sulle pietre segnate dal tempo, creando ombre dalle forme strane.
La giovane medic-ninja rabbrividì, avvicinandosi al compagno, e guardandosi in torno.Quel posto non le piaceva.Per niente.

**Ripetimi ancora cosa dobbiamo fare qui..**

Chiese rauca, voltando il capo a destra e a sinistra, sempre più convinta che in quel posto NON erano soli.
L’albino si limitò a sorridere senza darsi la pena di risponderle.Sembrava rilassato e del tutto a suo agio in quel posto.Questa non era una cosa buona.Per nulla.

**SUIGETSU?!**

Ripetè più forte quella, strattonandolo.Il ragazzo sbuffò, continuando a camminare per qualche altro istante prima di fermarsi, e far quasi cadere a terra, fra la polvere e l’erba, la povera ragazza che l’aveva strattonato per fermarlo.Incrociò le braccia al petto, compunto, guardando verso il centro della stanza-ma non era veramente convinta che lo fosse, forse più uno spiazzo.O cosa?Cosa?-
C’era un altare.Questo poteva vederlo da se, non era così sciocca-no davvero-.Ma era strano-diverso da quello che la sua mente aveva potuto anche solo pensare di immaginare, quel momento, o forse no?-Era pietra, antica e rovinata dal tempo, con delle incisioni che neppure la sua mente acuta e analitica avrebbe saputo decifrare.Quella cosa che prima aveva pensato-ma lo aveva fatto realmente?-fosse una statua, si mosse, facendola sussultare, e inevitabilmente, stringersi a quel ragazzo che fino a poco prima-o anche adesso-aveva considerato un nemico, o solo un compagno, uno dei tanti.
Suigetsu sembrò non sentire quella leggera morsa che gli stringeva il braccio, o forse non volle sentirlo.Era convinto che non l’avrebbe mai vista piangere, ne avere paura-ma d’altronde cosa ne poteva sapere lui?-e quindi rifiutò di vedere-di sentire-quel tocco che esprimeva timore, o forse soltanto una muta richiesta di risposta.Vide distintamente la figura, ghignare nel buio, e due occhi, accecanti come fari, di un dorato quasi bianco, davvero troppo opprimente, riflettersi nei suoi in una muta domanda.

** Setsuke Noiroki..da quanto TEMPO..**

Sakura trattenette il respiro.La prima impressione che ebbe, fu quella di vedere un fantasma.O forse era soltanto l’opprimente sensazione che gli dava stare rinchiusa al buio in quel luogo angusto, che non sembrava dare la minima speranza di una via di fuga.La persona, o per meglio dire, l’essere, scivolò con fluidità giù dall’altare, rivelandosi alla luce delle lanterne.
Che assomigliasse a un fantasma, non era certo così sbagliato da dire.
L’incarnato, fin troppo pallido per un essere umano-anche per qualcuno come Sai, così candido da par troppo puro-così evanescente, da dare l’impressione di poter vedere attraverso il viso affilato.Capelli verdi, o forse un tempo erano stati di quel colore, ma ora erano solo una traccia del passato, un verde annaquato, spento nel bianco, gli cadevano disordinati lungo il viso e sulle spalle, coprendogli quegli occhi che avevano fatto suggestione a uno shinobi del livello dello Spadaccino Albino.Bianchi, o dorati.Davvero non riusciva a capire di che colore fossero.Fatto sta che se pur morti, davano l’idea di guardarti bene-scavarti nel profondo-
Era avvolto in abiti ninja scoloriti, macchiati dal tempo e quello che sembrava essere sangue essiccato.
Non poteva incuterle timore, quella figura che sembrava di un bambino che ammalappena sembrava reggersi in piedi, barcollante su se stesso.
Ma la sua figura in se, più tosto, le rivelava che quello che gli occhi le davano a vedere, la tradivano in una realtà molto più inconscia.
Non c’èra da fidarsi.Era questo il problema.

**Uh uh..ma chi si vede!Il piccolo Suigetsu Huzuki!**

Era una velata presa in giro, quella voce irriverente e gentile, ma così profondamente sprezzante da far male.La kuinoki alzò brevemente gli occhi sul compagno, per seguire una qualsiasi reazione da parte sua.
Ma quello non sembrò far altro che tremare impercettibilmente, così piano che la rosa si chiese se quel movimento l’avesse realmente fatto.Poi riportò il suo sguardo sulla figura evanescente.
Sembrava poco più di un bambino, eppure aveva appellato Suigetsu come Piccolo.
L’albino mosse un pugno, sentendo uno strano formicolio lungo il palmo.Si sforzò di sfoggiare uno dei suoi soliti sorrisi strafottenti, e vi riuscì.

**Beh sono passati quasi dodici anni, Setsuke-sama..**

Ma quello che la rosa percepì fu la forza che aveva messo in quell’ultima parolina di rispetto.Un rispetto che in tutto il suo essere non sembrava provare.Vedeva chiaramente che lo Spadaccino provasse una sorta di ribrezzo anche nel solo guardarlo, come del resto sentiva anche lei.
Un brivido gelido le attraversò la schiena.
Il ragazzo-fantasma la stava osservando con i suoi occhi così strani, con curiosità mista a una crudele irriverenza.

**E questa bella fanciullina chi sarebbe?La tua ragazza?**

Fu allora che Sakura seppe di odiarlo.
Era una cosa che le partiva dal profondo, stringendogli lo stomaco in una morsa dolorosa.
Non aveva mai odiato nessuno così visceralmente, nemmeno Sasuke.
Non diede nemmeno il tempo a Suigetsu di rispondere per lei, perché gli si mise davanti, rivelandosi allo sguardo sempre più divertito dell’altro.

**SO BENISSIMO PARLARE DA SOLA!IL MIO NOME E’ SAKURA HARUNO, QUELLA STESSA FANCIULLINA CHE TI SCONFIGGERA’!**
**Uh..ma davvero?**

E in quel momento, la kuinoki fu davvero consapevole di aver suscitato il suo interesse.
E le venne il voltastomaco.


Lo so lo so!Chiedo venia pietà e non so quante altre cose ancora.Vi do il solenne permesso di linciarmi!Ma davvero questo ritardo è colpa mia, lo so.Ma è dovuto al fatto che non sapevo, non avevo la più pallida idea di come continuare!Mi sono scervellata in tutti i modi ed è venuta fuori questa schifezzina.Però ammetto che il personaggio di Setsuke mi piace.Mi affascina.Si si!Ringrazio tutti quelli che hanno avuto cuore di sopportarmi e aspettare tutto questo tempo!Ancora perdono!E un Bacione!Alla prossimaaaaaa!
  
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