Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch
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Autore: Yume Kourine    25/12/2014    3 recensioni
Gaito ha rapito tutte le Principesse Sirene ma le perle si sono salvate. L'unica speranza sono le Custodi delle Perle.
Ma chi sono queste prescelte? Riusciranno a fermare il terribile piano di Gaito?
Amore, magia, mistero e il tocco inconfondibile delle Mermaid Melody.
*Storia riadattata e migliorata*
Genere: Commedia, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Gaito, Nikora Nanami, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Saga delle Custodi'
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La decisione

Kaito non ci lasciare!

 

 

 

“Che male alla testa... Ma dove sono?”

Kaito si svegliò in una stanza immensa dalle pareti color cobalto. Un fredda sensazione lo stava tormentando e il suo sesto senso gli ordinava di scappare ma il giovane rimase immobile, in un forte stato di confusione e shock.

“Non ricordo... ero seduto su uno scoglio e pensavo alla sirena, poi ho visto le mie compagne...” Alzò la testa di scatto e riguardò nuovamente intorno in cerca delle sue amiche.

“Finalmente ti sei svegliato, fratello”

Kaito si voltò verso l'ala nord e vide uno strano ragazzo molto simile a lui. Quando udì la parola fratello il suo stupore e la sua confusione crebbero e si ricordò di quanto fosse successo alla spiaggia.

“Ancora tu? Ma si può sapere cosa vuoi?”
“Semplice...” disse Gaito avvicinandosi al quattordicenne. “Voglio te”

“Cosa? Brutto maniaco!” Kaito si sentì talmente a disagio e sconvolto che cercò di colpire il ragazzo che però riuscì a bloccargli il braccio.
“Ascolta... tu sei un discendente della Tribù dei Pantalassa”
“Pantalassa? Questo nome non mi è nuovo”
Gaito sorrise, finalmente una buona reazione.

“Bene... è già qualcosa”

“Ma sì! Ricorda molto il nome che Aria ha usato nella sua favola! Era tipo 'Platessa' ”

Gaito si massaggiò la fronte per evitare di impazzire e poi riprese il discorso.

“Dentro di te scorre un potere immenso e unico. E grazie a quel potere io e te, fratello...”
“Noi? Io non ho intenzione di collaborare con te! E poi non sono tuo fratello! Sono figlio di musicisti e sono cresciuto in Giappone!”

“Uffa, certo che sei proprio stupido. E va bene, vorrà dire che ti mostrerò una prova della tua vera identità, osserva bene”

Gaito chiuse gli occhi e un attimo dopo una strano segno si disegnò sulla sua fronte iniziando a brillare.

Kaito non capì ma poi sentì un forte calore pervadergli la testa e vide una forte luce partire dal suo volto.

“Ma che significa...” La vista cominciò ad annebbiarsi e un forte dolore si dilungò nel corpo del giovane che dopo una forte agonia svenne. Gaito accarezzò il viso del rosso e sorrise.

“Tra poco tutto ti sarà chiaro, fratello”

 

 

 

 

“Cosa facciamo? Cosa facciamo? Cosa facciamo? Cosa facciamo?” Himeka girava urlando per la stanza agitata ma anche spaventata mentre le altre discutevano ad alta voce.

“CALMATEVI!” Le Custodi si voltarono lentamente verso Nikora che mostrò una rabbia mai vista.

“Sentite... Non possiamo arrenderci proprio ora!”
“Ma Nikora...”
“Avete dimenticato le parole della Regina dei Mari?” Le sei rimasero in silenzio.

“Nikora ha ragione” Noemi prese parola. “Non dobbiamo cedere proprio alla fine!”
“É vero... Gaito potrà prevedere le nostre mosse, ma questo non vuol dire che ha la vittoria in pugno!” a parlare questa volta fu Aika.

“Dobbiamo difendere i nostri cari!” disse Stella mentre Ashley si limitava ad annuire.

Anna guardò le altre e capì che anche loro, come lei, si stavano vergognando per quella scena patetica.

“Scusate...”
“Eravamo solo un po' agitate... ma niente ci fermerà!” disse Alex alzando il pugno in segno di lotta.

“C'è una cosa che non capisco... Come ha fatto Gaito a lasciare il castello? Credevo fosse imprigionato e che i suoi poteri fossero limitati” chiese Mimy.

“Evidentemente i suoi poteri sono cresciuti e hanno indebolito il sigillo...”

“Cosa? Ma è impossibile!” Hippo saltò sul tavolo e iniziò ad urlare contro Madame Taki.

“Conosco bene la composizione e la magia del sigillo e nessun potere è così forte! La porta non può essere sforzata da nulla e...”

Hippo si accorse che tutti gli occhi erano puntati su di lui e arrossì.

“Hippo sei il Guardiano del sigillo?” chiese Himeka stupita e non riuscendo a trattenere le risate.

“Sì, e allora? Che c'è di tanto divertente?”

Himeka scoppiò di nuovo a ridere ma quando vide Nikora e il suo sguardo serio si fermò.

“Purtroppo non c'è altro modo che penetrare nel castello e attaccarlo, non sarò a sorpresa ma dobbiamo tenere duro.”

“Non dimenticatevi che ci siamo anche noi” ricordò Kokoa. “Quindi siamo in vantaggio numerico”

Himeka, Alex e Serena intanto mandarono dei dolci messaggi ai loro fidanzati avvisandoli che non si sarebbero presentate per parecchi giorni e che li amavano con tutto il cuore.

Potete immaginare soltanto come la presero i ragazzi: erano preoccupati e sentivano il bisogno di vedere le loro fidanzate...

“Allora... si va?” chiese Aria. Le giovani si scambiarono numerosi sguardi di ansia e di voglia di lottare e di concludere quella stupida guerra. Poi puntarono gli occhi su Nikora e annuirono.

“Bene... Non ci resta che trovare il castello di Gaito. Hippo ti ricordi dove è situato?”

“Non chiederlo a me! Ho sol il compito di custodire la chiave!”

“Ragazze guardate!” Alex era affacciata alla finestra e indicava il cielo che si era improvvisamente tinto di nero e coperto da pesante nuvole oscure; il mare sembrava essere impazzito e il vento pareva gridare, infatti il suo soffio era impetuoso e faceva inchinare gli alberi sulla terraferma.

“Ma che diavolo sta succedendo?” chiese Mimy spaventata, aggrappandosi al braccio di Sara.

“Oh no” Madame Taki stava osservando la sua sfera che aveva preso a illuminare.

“Gaito sta veramente facendo sul serio...” E indicò la piccola sfera verde che divenne attenzione delle quattordici ragazze e di Nikora e Hippo.

Dal mare stava sorgendo un enorme castello e dalla sua imponenza le Custodi capirono che si trattava del palazzo di Gaito.

“Beh...” Anita ruppe il ghiaccio “Ora almeno sappiamo dove si trova”

 

 

 

Una forte luce risplendeva tra le stanze del palazzo e le Dark Lovers si ripararono negli angoli più remoti e bui per evitare di essere scosse da quel folgore mentre l'edifico stava lentamente salendo in superficie.

“Non è rischioso uscire allo scoperto?” chiese Eriru un po' confusa.

“No stupida! Ormai il potere delle perle non può nulla contro quello che sta per ricevere Gaito! E poi quelle ragazzine non so presenteranno perché sanno che le stracceremo!” rispose Izul fredda.

“In ogni caso restiamo concentrate. Se dovessero arrivare dobbiamo impedire che raggiungano Gaito. Yuri mi stai ascoltando?”

La verde stava giocando con le dita e non la smetteva di pensare al bel biondo: Hippo era un suo nemico, non riusciva ancora a crederci. Poi però alzò il capo e annuì decisa.

Nel frattempo Gaito osservava il suo fratellino che giaceva seduto sul trono con addosso strani abiti mentre il segno sulla fronte continuava a brillare.

“Sei pronto, giovane Pantalassa?”

Gaito non si voltò quando la voce finì di parlare, il suo sguardo era fermo sul rosso.

“Per cosa, vecchia Saggia?”

“Per diventare tutt'uno con questo ragazzo...”

Gaito annuì e la vecchia sorrise, tenendo nascosto il viso all'ombra del cappuccio.

“Lo sai cosa vuol dire vero?”
“Sì... e non mi importa. Farei qualsiasi cosa per ottenere vendetta...”

“Questo gesto ti fa onore... ma sei sicuro che lui lo voglia?”
Gaito si voltò verso la donna e sorrise.

“Lo vorrà... fidati”

 

Kaito aprì gli occhi e si ritrovò in una stanza che, a giudicare dal pianoforte e dal grande salone, sembrava essere un sala da ballo.

Confuso il ragazzo iniziò a camminare e poi si accorse di una persona, anzi, di una sirena.

“Una... sirena? Che ci fai in un posto del genere?”

La giovane si voltò e appena vide Kaito i suoi occhi divennero lucidi.

Il ragazzo la guardò meglio e sgranò gli occhi mentre il suo cuore prese a battere più impetuosamente.

“Tu... tu sei la sirena che mi ha salvato sette anni fa!”

La sirena sorrise e annuì mentre una lacrima le si disegnò sulla guancia. Kaito guardò nuovamente i lunghi capelli biondi legati in due eleganti code, i suoi occhi color del mare e il suo splendido sorriso; non vi erano dubbi, era proprio la sirena dei suoi sogni.

Il ragazzo si avvicinò e in quel momento un valzer inizio: i due si guardarono e arrossirono poi Kaito porse la mano alla Principessa.

“Mi concede l'onore di questo ballo?”
“Ma certo... solo se mi dici come ti chiami” rispose lei non perdendo il sorriso.

“Kaito... e tu?”
La Sirena fece un lieve inchino e poi, finalmente, pronunciò il suo nome.

“Luchia”

 

 

“Dov'è finito Gaito?” Maria setacciò tutte le stanze del castello ma del Principe non v'era neanche l'ombra.

“Sarà nella sua stanza, lo vado a chiamare...”
“Sei pazza? Quante volte te lo dobbiamo dire che non vuole che entriamo nella sua camera?!”

Izul e Eriru ripresero a litigare mentre Yuri fissava intensamente il Radar di Hippo.

Ad un certo punto sette luci si accesero nello strumento e Yuri chiamò subito le colleghe.

“Non posso crederci! Sono venute veramente!”
“Meglio così” disse Maria tirandosi i muscoli delle braccia “Ho voglia di sfogarmi un po'”

“Forza andiamo!” disse Izul e guidò le tre verso l'uscita.

Una piccola figura nuotava velocemente contro il cancello e quando fu abbastanza vicina le quattro riconobbero un piccolo pinguino che si trasformò in un grazioso ragazzo dai capelli di un lucente biondo e con addosso strani vestiti dell'epoca antica.

Yuri impallidì e sentì un forte dolore penetrarle nel cuore. Hippo allungò la chiave verso il cancello che magicamente si aprì.

Le tre Dark Lovers scoppiarono a ridere mentre Yuri fissava delle ombre dietro al piccolo animale.

“Ragazze!” Maria, Izul e Eriru seguirono il dito di Yuri che indicava sette sirene.

“Eccovi finalmente!” disse Izul scagliando i suoi dragoni d'acqua mentre Maria si lanciò contro due sirene. Eriru invece si avvicinò alle loro spalle.

“Siete in trappola Custodi!”
“Ma che maleducate. Non sapete neanche riconoscere i vostri ospiti?” Yuri creò un incantesimo di luce e dopo aver sforzato gli occhi riconobbe, e in seguito anche le sue compagne, le Principesse delle Capitali.

“Cosa?” Maria si voltò e vide le Custodi entrare nel castello alle loro spalle. Tentò di fermarle ma un ippodromo dal candido manto bianco bloccò l'ingresso.

“Perché il radar non le ha segnate?”

“Perché...” prese parola l'ippodromo la cui voce venne riconosciuta da Yuri come quella di Hippo “C'è un limite di distanza del radar. Le Custodi erano fuori dalla sua portata e voi vi siete distratte facilmente, siete state fregate!”

Le quattro si infuriarono e iniziarono a generare i loro colpi più potenti contro Hippo, senza accorgersi che le Principesse erano in forma di cantanti ed erano pronte ad attaccarle.

“E ora Magia della voce Pichi Pichi!

 

Con un suono
i colori stanno cambiando..
La melodia che porto nel cuore mi aiuterà
a sconfiggere il male che c'è qui
riportando i colori vivi di un tempo

Mi farò guidare dalle stelle che brillano
seguendo i ricordi che mi hanno portata qui
le onde mi trascinano
mi cullano
mi proteggono
come io farò con le persone a cui tengo

I colori risplendono
la melodia risuona nell'aria
e non mi abbandonerà mai!”

 

Inizialmente le quattro cercarono di opporsi ma alla fine cedettero al canto delle sette fanciulle. Haruka si avvicinò per poterle intrappolare ma una scia nera avvolse le nemiche e le condusse via.

“Non mi piace per niente” disse Aika.

“Forza entriamo... le altre ci aspettano!” Ashley nuotò velocemente seguita dalle sei sirene e da Hippo che riacquistò la forma originale.

Tutta la scena era stata assistita da Madame Taki, Nikora, Yuka e Chloe, costrette dalle loro care a rimanere all'albergo.

“Per fortuna il piano di Anna ha funzionato. E grazie ai suoi poteri è riuscita a predire che le Dark Lovers non avrebbero controllato una seconda volta il radar” affermò Yuka, tirando poi un sospiro di sollievo.
“Secondo me ha intuito che non lo avrebbero fatto, sono così stupide” disse Chloe mentre giocava con una ciocca di capelli.

“Ho un brutto presentimento...” Madame Taki venne circondata dalle tre ragazze: possibile che dovesse rovinare tutto?

Ma la vecchia aveva ragione: non soltanto le cinque stavano osservando la scena; anche Gaito seguiva ogni movimento delle sirene e dopo aver salvato le sue seguaci decise di conferire loro nuovi poteri.

“É giunto il momento che ripaghi la vostra fedeltà, condividerò insieme a voi l'eterno potere. Andate e sfruttatelo al meglio!”

Le quattro si alzarono e sentirono una strana energia percorrere i loro corpi.

Infine sorrisero.

 

 

 

“Ok... qualcuno mi può dire dove stiamo andando?” Aria era disorientata e le sembrava di aver già superato quel corridoio almeno tre volte.

Anna la azzittì e sentì una strana sensazione crescere nella sua mente.

“Di qua” e voltò a sinistra. Le altre la seguivano senza indugio: ormai erano abituate ai “poteri paranormali” della sirena verde ma certe volte la cosa era preoccupante.

Dopo una lunga nuotata si scontrarono contro qualcuno...

“Ahia... Eh, ragazze? Avete già finito?” chiese Anita mentre tirò su Ashley che annuì vittoriosa.

“Sono dietro quella porta” disse Anna indicando una gigantesca entrata dietro alle sette Principesse.

Le perle iniziarono a brillare e quello fu il segno che convinse le quattordici sirene ad entrare. Naturalmente dopo aver preso un bel respiro.

 

Kaito e Luchia danzavano da almeno venti minuti e cercavano di godersi al meglio il momento. Dopo la presentazione parlarono di vari argomenti e niente sembrava togliere il sorriso dai loro volti.

Ma mai parlare troppo presto... Una scossa interruppe i due e una profonda crepa li separò. Poco dopo una scia nera a forma di mano catturò la sirena e iniziò a stritolarla. Le urla di Luchia risvegliarono la rabbia e la forza di Kaito che si lanciò sull'ombra ma questa era potente e impedì che il giovane aiutasse la sirena.

“Vuoi salvarla?” Kaito alzò lo sguardo cercando di capire da dove venisse la voce.

“Sì! Con tutto il mio cuore!” urlò lui, disperato nel vedere la sua amata gridare e soffrire.

“Allora libera il potere dei Pantalassa, lascia che prenda il controllo... non devi soffocarlo anzi, devi aiutarlo a crescere.”

Kaito non poteva continuare a vedere Luchia indifesa e così chiuse gli occhi e si concentrò.

Quando li riaprì non erano più i brillanti occhi nocciola: lo sguardo vivace perse la battaglia contro quello spento e freddo.

E con esso anche l'animo del ragazzo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BUON NATALE!!!
Auguro a tutti i miei lettori e ai miei amici un felice Natale!

Spero abbiate passato una mattinata serena ^_^

Eccomi qua con il capitolo quarantasei, siamo quasi alla fine!
Spero vi sia piaciuto!

E adesso piccola notizia (ma forse non interesserà a nessuno)

*rullo di tamburi*... ho di nuovo il mio computer! :D

É da mesi che non lo vedo, pigio i suoi tasti etc... Perciò sono un po' “fuori forma” e esaltata!

Adesso posso riprendere tutti i miei progetti che avevo iniziato! *^*

Bene, mia felicità a parte, vi mando un grosso bacio!
A 'stasera, con il capitolo quarantasette!

Ciao

Yume

p.s. ancora tanti auguri!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

   
 
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