Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: ___Darkrose___    25/12/2014    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Inuyasha e i suoi compagni un giorno si fossero ritrovati nel presente? Cosa sarebbe successo se al posto di Kagome avessero incontrato un'altra ragazza?
Ci saranno nuove sconvolgenti sorprese, una nuova avventura piena di colpi di scena e di nuovi personaggi che si uniranno al gruppo dei nostri amati eroi!
La mia prima FF, sono emozionata! *.*
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Miroku, Nuovo personaggio, Sango, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Solo uno spirito'
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Il risveglio di Inuyasha
Mi svegliai di colpo e mi sentii come se non fossi riuscito a respirare per ore e cominciai a tossire.
Davanti a me trovai il viso della vecchia Kaede che mi metteva una pezza bagnata sulla fronte, ma il pensiero che mi stava martellando in testa era uno solo.
- Dov’è Sam?! – esclamai tirandomi in piedi, ma venni colto da un capogiro e fui costretto ad appoggiarmi alla parete.
Miroku mi si avvicinò, cercando di aiutarmi a tenermi in piedi. – Stai calmo Inuyasha o rischi di non riprenderti -.
Lo guardai fisso negli occhi, preso dalla preoccupazione. – Ho detto, dov’è Sam -.
Gli sguardi dei miei amici mi fecero capire che non lo sapevano.
Quella scema aveva accettato il patto e tutto per salvare me. Come le era saltato in mente dannazione? Non poteva essersi veramente consegnata a Naraku.
Ignorai i consigli dei miei amici e presi Tessaiga, nonostante mi mancassero ancora le forze. Cominciai a dirigermi verso l’uscita della capanna usando la spada come appoggio, non l’avrei lasciata nelle mani di quel mostro un secondo di più.
Shippo provò a fermarmi. – Inuyasha ridotto così non potrai aiutarla lo capisci? -.
Io lo ignorai, allontanandolo in malo modo. – Non la lascerò, anche se dovesse costarmi la pelle -.
Miroku mi fermò. – Almeno prendi le erbe della vecchia Kaede, altrimenti non avrai alcuna speranza -.
Ero riluttante all’idea di dover aspettare ancora per partire, ma in fondo avevano ragione. Se Naraku aveva completato la Sfera dovevo essere nelle migliori condizioni nel minor tempo possibile.
Tornai dentro, anche se non riuscivo a stare fermo a causa dell’ansia.
Gli altri tenevano lo sguardo basso, anche loro erano preoccupati per Samantha, ma nessuno di loro poteva capire cosa stavo provando. Mi sentivo enormemente in colpa, se fossi stato più attento e non mi fossi lasciato andare mi sarei riuscito ad accorgere della presenza di quell’insetto e lei non sarebbe stata costretta a consegnarsi.
Prima di lasciarmi avevo potuto leggere nei suoi occhi la paura che stava provando per me e per la sua sorte e la cosa mi faceva ancora più male.
- Allora è pronto quest’intruglio o no vecchia?! – sbottai improvvisamente, mentre la donna mescolava le erbe.
Mi guardò innervosita. – Piantala, non puoi chiedermi più di quello che sto già facendo -.
Sango mi appoggiò una mano sulla spalla. – Vedrai che Samantha-chan sta bene, è una ragazza forte e non si farà controllare così facilmente -.
Cercavo di pensarla come Sango, ma mi riusciva davvero difficile. Davanti ai miei occhi continuava ad apparirmi il suo viso terrorizzato e le sue lacrime che mi bagnavano il viso quando mi aveva dato il suo ultimo bacio.
Finalmente la bevanda fu pronta e non appena ebbi finito di berla mi sentii subito meglio. Adesso ero finalmente pronto a partire.
Shippo si stava preparando per venire con noi, ma fu fermato da Miroku. – Questa volta è davvero troppo pericoloso -.
Il cucciolo di demone aveva le lacrime agli occhi. – Mi dite sempre così solo perché sono un cucciolo, ma io voglio aiutare Samantha-chan! -.
- La aiuterai rimanendo qui e preparando delle pozioni curative con la divina Kaede, quando torneremo ne avrà sicuramente bisogno  - disse Sango, ma solo dopo si rese conto dell’effetto che quelle parole avevano avuto su di me. Il pensiero che Samantha potesse essere ferita o in fin di vita mi mandava fuori di testa.
Miroku e Sango salirono in groppa a Kirara e io seguii l’odore di Samantha.
Non ti preoccupare amore, stiamo arrivando

Seguii il suo odore, era l’unica cosa che in tutta una vita non sarei mai riuscito a dimenticarmi. La mia Sam mi era stata portata via per un dannato imbroglio di Naraku e l’avrei trovata anche in capo al mondo e salvata, non avrei permesso che morisse o che quel bastardo la sfiorasse anche solo con un dito.
- Inuyasha rallenta! Rischi di arrivare già stremato! – provò a dire Sango, mentre lei e Miroku mi seguivano in groppa alla fida Kirara.
Non li ascoltai, non volevo rischiare di perderla, dovevo trovarla al più presto; il suo odore era sempre più debole e al suo si stava mischiando il dannato puzzo di Naraku e temetti il peggio.
Il sangue mi ribolliva nelle vene, non mi sarei mai fermato. Era la cosa più bella che mi fosse mai capitata in tutta la mia vita e non avrei permesso a nessuno di portarmela via.
Quando ormai l’odore di Samantha era diventato più forte, fui bloccato da una barriera che mi impedii il passaggio e mi resi conto che conosceva bene quel tipo di barriera.
Sango la osservò attentamente. – E’ opera di Samantha-chan – commentò.
Miroku si avvicinò ad essa. – Inuyasha devi abbatterla – disse.
Il mio sguardo si fece visibilmente contrariato. – Non rischierei di ferire Samantha? -.
- Forse, ma abbiamo qualche altra scelta? -, lo sguardo del monaco era serio e in un lampo mi resi conto che distruggere la barriera era l’unico modo per raggiungerla, anche se avrei rischiato di ferirla.
Usai Tessaiga per rompere la barriera ed essa si ruppe,permettendoci finalmente di entrare nel castello di Naraku.
Prima che potessi fiondarmi all’interno della reggia, Miroku mi fermò. – Dove vai? Ti rendi conto che potrebbe trattarsi di una trappola? -.
A me non importava, io volevo trovare la mia Sam. – Lo so benissimo! Voglio solo trovarla e farò a pezzi chiunque mi si metta davanti -.
Una delle porte si aprì e davanti a noi apparve la figura di Naraku seguito dall’amica di Samantha, ma di lei neanche una traccia. Nella mano di quel bastardo c’era la Sfera ormai completa e brillava di una luce scura e inquietante. Cominciai a temere per la sua vita e  una furia cieca cominciò ad invadermi, il demone che avevo dentro stava cercando di risvegliarsi. Ci volle tutta la mia buona volontà per trattenerlo, perché sapevo che se avessi perso il controllo non sarei mai riuscito a riavere Sam.
- Cosa le hai fatto maledetto mostro? – gridò Sango, brandendo il suo hiraikotsu.
Naraku sorrise malignamente. – Niente di male, ma la sua coscienza è di nuovo nella Sfera, la ragazza che conoscevate non c’è più – disse. – E io ora sono un demone completo -.
Il mondo mi crollò addosso. Samantha era di nuovo intrappolata lì dentro, i suoi incubi peggiori si erano avverati e io non avevo potuto fare niente per salvarla. Non avrei mai più sentito il suo profumo o visto il suo sorriso più dolce. Trattenni le lacrime, non mi sarei mostrato debole perché volevo continuare a pensare che per lei ci fosse una possibilità.
Non avrei lasciato che marcisse per sempre all’interno di quel maledetto oggetto.
- Lei non è morta! – gridai, lanciandomi contro Naraku, ma venni respinto da un colpo di Callie, che mi buttò a terra.
La ragazza ghignava soddisfatta e mi guardava con ironia. – Era facile prevedere che si sarebbe sacrificata per salvarti, povera stupida -.
Mi sembrava di non avere le forze per muovermi, il pensiero che fosse chiusa lì dentro mi uccideva. Sembrava quasi che quella luce mi stesse chiamando chiedendomi aiuto e di poter sentire il suo pianto disperato.
Mi alzai in piedi, pronto a lanciare la cicatrice del vento e mandare la Sfera nuovamente in pezzi, così da poterla liberare. – Preparati a morire Naraku, quando lei sarà libera ti rispediremo all’Inferno insieme -.
- Inuyasha fermati! – gridò la voce di Miroku. – Guarda dietro le sue spalle! -.
Fu in quel momento che la vidi. Dal buio di una stanza stava avanzando una figura che conoscevo bene.
Era Samantha, ma il suo sguardo era vuoto e privo di ogni qual tipo di emozione e fissava nel vuoto, come se non ci vedesse neanche. Rimasi immobile, non potevo scagliare la cicatrice del vento se lei era lì o l’avrei uccisa.
Oltre a lei, però, stavano avanzando i demoni di quel mostro, che si erano radunati dietro alla sua schiena in attesa di un comando per andare all’attacco.
- Sai, non mi interessava solo essere un demone completo, mi interessavano i veri poteri della Sfera, e ora grazie a questa dolce ragazza posso controllarmi come voglio. Sapevo che non avresti mai combattuto contro questo dolce visetto -, quando le sfiorò la guancia con una mano persi ogni briciolo di controllo e mi scagliai contro di lui pronto ad ucciderlo.
Samantha si parò davanti a lui creando una barriera e proteggendolo.
Non potevo crederci, lei aveva veramente protetto Naraku, si era completamente dimenticata di me.
Callie rideva di gusto. – Siete fatti proprio l’uno per l’altra, come stupidità siete sullo stesso livello – commentò. – Lei ormai non sa più chi sei, non ha pià una vera e propria coscienza. È solo un guscio vuoto! -.
Continuavo a guardare quella che era stata la ragazza che amavo, ma ormai non era più lei, la sua anima era sparita e ormai era completamente sotto il controllo di Naraku.
Il demone si voltò verso di lei sorridendole. – Beh, direi che puoi cominciare a dare una dimostrazione di quello che hai imparato, non credi anche tu? -.
Samantha non rispose, si limitò ad avvicinarsi a noi e fu in quel momento che vidi cosa era in grado di fare. Aveva imparato a creare gli elementi dal nulla e dalla sua mano si era creata una fiamma che ardeva senza bruciarla. Era spaventoso vederla ridotta in quello stato e senza possibilità di riprendersi.
Stava per attacarci, ma Naraku la fermò. – Aspetta Samantha, prima di cominciare, elimina chi è di troppo -.
La fiamma non fu più rivolta verso di noi, ma verso Callie, che rimase a bocca spalancata senza più dire una parola. Era pietrificata dalla paura e non riusciva quasi a respirare.
- Naraku, ma cosa? – bisbigliò.
Il demone non le diede neanche una risposta, ordinò soltanto a Samantha di colpirla. La fiamma la colpì in pieno viso, sfregiandola. A quel punto estresse la katana e colpì Callie al ventre senza avere pietà e senza alcun rimorso nel suo sguardo.
La ragazza si riversò a terra, ormai priva di vita.
- Sei un mostro! – gridò Miroku. – Pagherai per tutto il dolore che hai creato! -.
I demoni si lanciarono all’attacco e cominciarono a cercare di colpire senza pietà i miei due compagni. Avrei voluto poter correre in loro soccorso, ma Naraku aveva preparato per me lo scontro peggiore di tutti. Io avrei dovuto affrontare Samantha, che si era parata davanti a me in modo da non lasciarmi più passare.
- Inuyasha, non ti ricorda qualcosa questa scena? – rise di gusto Naraku.
Digrignai i denti furioso. – Maledetto bastardo – sibilai.
Non sarei riuscito a battermi proprio con lei, piuttosto mi sarei lasciato uccidere. Non gli avrei dato la soddisfazione di vederci scontrare come era successo con Kykio cinquant’anni prima. Riposi Tessaiga nel fodero e aspettai l’attacco di Samantha.
Fui imprigionato dai rami che erano evocati da lei e cominciai a non riuscire più a respirare.
- Inuyasha! – gridarono Sango e Miroku, ma non potevano venirmi a salvare, poiché i demoni gli impedivano il passaggio.
Ero pronto a morire, non avrei mai potuto ferirla, anche se provavo una furia cieca nei confronti di Naraku che, ancora una volta, aveva deciso di ferirmi attraverso la donna che amavo.
Prima che Samantha mi potesse dare il colpo di grazia si bloccò e in quel momento mi voltai verso Naraku, che aveva lanciato un grido tale da far tremare anche la terra.
Callie non era morta, era riuscita a sopravvivere e aveva tagliato di netto la mano di Naraku che teneva sotto controllo la Sfera, che rotolò vicino a Samantha.
- Inuyasha – mormorò Callie, che era ormai in fin di vita. – Chiamala prima che torni sotto il controllo di Naraku, libera la sua coscienza, presto! -.
Capii che lo spirito di Samantha era riuscito ad essere rinchiuso, ma c’era ancora la possibilità di salvarla ora che non era più tenuta sotto il diretto controllo di quel bastardo che non le permetteva di vedere o capire quello che stava succedendo.
- Samantha! – cominciai a gridare. – Sono io! Sono Inuyasha! Ti prego svegliati torna in te Sam! Avevi detto che non mi avresti mai lasciato brutta stupida! Sam!! -.
Ci fu una luce abbagliante che illuminò il luogo e finalmente sentii di nuovo il suo profumo.

Ero in trappolo in quel buio e non potevo muovermi. Avrei voluto poter gridare, ma non avevo voce. Non vedevo ne sentivo nulla in quelle tenebre che mi erano così familiari. Ero stata lì dentro per così tanti secoli e aver assaggiato quella libertà mi aveva cambiata. Quel buio ora mi sembrava ancora più stretto e opprimente, tutto era orribile, più di quanto non fosse stato in passato. Ero stata costretta di nuovo ad esauidire desideri che non volevo che si avverassero e in quel momento avrei solo voluto non essere mai venuta al mondo.
- Samantha! –
Quella voce la riconoscevo.
Era Inuyasha, era venuto a salvarmi, era lì per me.
Avrei voluto potergli rispondere, ma non riuscivo a parlare.
- Avevi detto che non mi avresti mai lasciato solo brutta stupida! -.
Io non volevo lasciarlo solo, io avrei solo voluto essere lì con lui e poter scappare da quel luogo, ma come?
Fu in quel momento che mi sembrò di vedere una crepa in quel buio. C’era un passaggio, potevo scappare!
Fu difficile muoversi , mi sentivo pesante e le mie gambe quasi non volevano rispondermi.
Non sarei rimasta in quel luogo un minuto di più, perché io non ero solo la Sfera, io potevo essere altro, potevo vivere libera e niente mi avrebbe mai più costretta lì dentro.
La luce diventò abbagliante e in quel momento sentii di nuovo il vento sulla pelle e il mio corpo.
Cominciai a tossire perché il respiro mi era mancato per tanto tempo e mi ritrovai a terra, con le mani sporche di sangue e la vista che piano, piano mi tornava.
La luce si diradò e davanti a me trovai Inuyasha, imprigionato proprio dentro i rami che io stessa avevo evocato.
In quel momento ricordai tutto quanto, tutto quello che era successo e provai disgusto per quello che ero stata costretta a fare.
Mi alzai in piedi e vidi Callie che finalmente mi sorrideva, era di nuovo se stessa.
Inuyasha era imprigionato nei miei rami e li feci scomparire, liberandolo.
Gli andai incontro e lui mi strinse fino a farmi perdere il respiro.
- Sam – sussurrò. – Sei tornata, credevo di averti persa -.
Frenai le lacrime. – Te l’ho detto, tu non mi perderai mai -.
- BASTA CON QUESTE SCIOCCHEZZE! -, la voce di Naraku era tonante e mi fece gelare il sangue nelle vene.
Era furioso e la sua figura sembrava farsi sempre più grande e possente davanti a noi. – Sapevo che non potevo fidarmi di te, tu ti saresti ribellata al mio controllo, ma ora che il mio potere è stato aumentato grazie ai desideri che ho espresso, nessuno potrà più fermarmi! -.
Evocò altri demoni più spaventosi di quelli che avevamo visto fino a quel momento e mi assalii la paura.
Eravamo in trappola e con i poteri accumulati era impossibile fermarlo e non potevo ritirare indietro i desideri che aveva espresso.
Presi la Sfera, mentre gli altri si raggruppavano vicino a noi. Ci guardammo, avremmo combattuto fino alla fine, non avremmo mai permesso a quel mostro di vincere.
Ci lanciammo all’attacco e uccisi più demoni che potevo, ricordandomi gli insegnamenti che avevo appreso grazie a Sesshomaru. I demoni, però, non morivano. I poteri accumulati da Naraku erano immensi, non si poteva sconfiggerlo.
Sango venne colpita da un demone e Miroku corse in suo aiuto. Era svenuta e lui si batte per difenderla, rimanendo ferito a sua volta.
Inuyasha usava la cicatrice del vento, ma era tutto inutile.
Se non fossi mai esistita tutto questo non sarebbe mai successo.
Fu in quel momento che capii e ricordai le parole di Callie.
Non ci si può difendere da se stessi
Corsi verso Sango, erigendo la barriera per poter passare tra i demoni e arrivare da lei.
Sapevo che con sé portava il pugnale di Totosai e sapevo anche come usarlo.
Non appena lo trovai le forze cominciarono a farsi meno e presi la Sfera dei Quattro Spiriti dal mio corpo.
Inuyasha si voltò verso di me, aveva capito le mie intenzioni.
Voleva raggiungermi e fermarmi, ma i demoni glielo impedivano e Naraku, troppo preso dalla sua sicurezza di vincere, non si era accorto delle mie intenzioni.
Rimasi a guardarlo e le lacrime cominciarono a scendere senza che potessi fermarle.
Ora non avevo rimpianti. Se li avessi salvati tutti sarei potuta andare in pace e questo era l’unico desiderio che avevo.
Avevo desiderato quel respiro di vita per tanto tempo e quello che avevo ottenuto andava oltre tutto quello che mi sarei mai sognata di poter avere. Avevo trovato l’amore.
Distruggendo la Sfera, anche il desiderio di Naraku sarebbe andato in fumo e sarebbe tornato vulnerabile e gli altri sarebbero riusciti a distruggerlo.
- Quando la colpirò, non esistare e uccidilo – dissi ad Inuyasha, che mi era quasi arrivato vicino.
Misi la Sfera a terra e mi inginocchiai davanti ad essa, pronta ad uccidere me stessa. Guardai ancora una volta il mio amato mezzodemone e toccai il segno che avevo dietro al collo, sapendo che quella era la cosa giusta da fare.
In quei mesi mi sembrò di aver vissuto una vita intera, avevo esaudito il mio desiderio, ero riuscita a vivere un’amore così potente che era riuscito a liberarmi dal vincolo della Sfera, avevo conosciuto degli amici preziosi e avevo visto cose che nessuno sarebbe mai riuscito a vedere. Mi sentivo finalmente completa, come l’oggetto dal quale provenivo.
Anche se con le lacrime agli occhi, sorrisi al mio Inuyasha, che mi guardava con occhi disperati cercando di raggiungermi per fermarmi. – Ti amo – sussurrai.
Alzai il pugnale e colpii la Sfera.
La barriera di essa non funzionò.
Il colpo arrivò anche al mio corpo e provai un dolore inimagginabile, come se il corpo fosse stato dilaniato da mille pugnali e non riuscii a non gridare.
La luce mi stava avvolgendo e avvertii il mio corpo svanire, stavo morendo.
Questa volta ero felice di andarmene, potevo morire in pace.
L’ultimo ricordo che lasciai al mio mezzodemone fu il mio sorriso.

 


Ed eccoci qua.
Eh già, il penultimo capitolo è arrivato.
Ora che la Sfera è distrutta per sempre cosa succederà?
Vi lascio in sospeso, ma prometto di aggiornare al più presto!
Un bacio a tutti quanti e ancora buon Natale! ^^

   
 
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