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Autore: WickedSwan    26/12/2014    3 recensioni
A #Larry Fanfiction!
DAL TESTO: "Che schifo.
Ridotto a trascinarmi in locali sconosciuti dei sobborghi di Londra, pur di essere me stesso.
Che poi, forse, non sono me stesso neanche così.
No, non sono più me stesso da un po’ di tempo ormai.
Come sempre, il mio autista mi sta aspettando in una via laterale, pronto ad accogliermi in macchina, una berlina, ovviamente, e riportarmi a casa.
Sono sicuro che qualche sera non mi vedrà arrivare.
Prima o poi qualche pazzo mi rapirà, con la speranza di tirarci fuori un bel riscatto. O magari solo per il gusto di torturarmi ed uccidermi lentamente e con gusto.
Come se non ci stessi già pensando da solo."
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 2 - VERDE
 
“Lou.. Lou..”

Sento una voce in lontananza, ma non ho alcuna voglia di stare a sentire quello che deve dirmi.
Sto così bene avvolto da questo tepore..così, perso nella linea sottile che separa il sonno dalla veglia.

“Ehi Lou..oggi è un giorno importante..”
No, voce irritante, smetti di importunarmi. Non ho alcuna voglia di aprire gli occhi. Lasciami stare dove sono, insieme a questi dolcissimi occhi verdi che continuano a fissarmi.
Chi sei? Perché mi guardi ogni notte come se fossi la cosa più preziosa che hai al mondo? Perché non riesco a scorgere i tratti del tuo viso? Perché non ti lasci mai osservare da me, quando non fai altro che fissarmi da mesi, ormai?

“Lou, andiamo, svegliati! Oggi compi ventitre anni, amore mio!!”
Ed è in questo istante che apro gli occhi, svegliandomi davvero.
Dio, odio svegliarmi con la luce del sole che mi acceca. Sono quattro anni che io ed Eleonor stiamo insieme, ma ancora non l’ha capito.
Irritante.
Lui sapeva.

Lui chi? Ma cosa sto pensando?
Comunque, dimentico ogni tipo di fastidio mentre El inizia a lasciarmi teneri e leggeri baci sul collo, per poi passare al petto..
Ecco, ora iniziamo a ragionare.

Eppure, non so perché, ma l’idea di abbandonare il sogno che stavo facendo mi lascia un vuoto incredibile dentro. E neanche mi ricordo che sogno fosse.
Niente di speciale.
Credo.

Intanto Eleonor si sta davvero dando da fare per deconcentrarmi il più possibile.
Però, dato che mi sento ancora piuttosto scosso dal sogno (Verde? C’entrava del verde forse..?) Le lascio un leggero bacio sulle labbra morbide, prima di alzarmi dal letto.

Mi stiracchio, continuando a guardarla, mentre si porta a sedere, e ricambia il sorriso che, sicuramente vede stampato sul mio viso.
E’ proprio bella, con gli occhi struccati e i capelli tutti arruffati.
Adoro i capelli arruffati, da sempre.

Finalmente anche lei si alza dal letto e, dopo essersi avvicinata lentamente a me, mi sussurra all’orecchio:
“Buon compleanno amore mio.”
Ecco cos’era.
Oggi è il mio compleanno.
Compio ventitre anni.

Mi bacia con passione ed io non posso fare altro che ricambiare il bacio, avvolgendola fra le mie braccia.
Lascio scorrere le dita di una mano fra i suoi capelli lunghi e morbidi, mentre con l’altra tento di avvicinarla a me il più possibile.
Non basta.

Improvvisamente la butto sul letto, seguendola immediatamente, cercando di sentire il suo corpo sotto il mio, ho bisogno di sentirla.
Lei si lascia condurre, seguendo ogni mio gesto, dolcemente, senza urgenza.
Con El non devo mai combattere per la dominanza, è un gioco fra cacciatore e preda ed i ruoli sono sempre gli stessi.
Non è così che deve andare.

Si abbandona a me completamente, emettendo dei leggeri mugolii di piacere, mentre le succhio leggermente il lobo di un orecchio; nel frattempo inizio ad accarezzarle un fianco, alzando leggermente la canottiera che indossa, alzando di un bel po’ di gradi la temperatura della stanza.
Non è così che mi piace.

Ad un certo punto sento il bisogno di portarla sopra di me, mentre le sfilo la canottiera, in modo poco dolce, gettandola a terra.
Torniamo a baciarci e ben presto tutti i vestiti fanno la stessa fine delle nostre magliette, abbandonati a terra ai piedi del letto.
La guido in un mondo di dolcezza e tenerezza, mentre la riporto sotto di me e la faccio mia.
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Sono sotto la doccia, mentre El si sta rivestendo, nella camera in cui abbiamo appena fatto l’amore.
Sorrido, pensando al fatto che la amo.
La amo, semplicemente. E l’idea di passare con lei il resto della mia vita è ormai un chiodo fisso nella mia mente.
Esco dalla doccia e mi avvolgo un asciugamano intorno alla vita, osservandomi nello specchio ricoperto di vapore.

Credo proprio che sia arrivato il momento di fare il ‘Grande Passo’; non mi interessa se siamo ancora molto giovani, so che è la ragazza giusta per me.
Non riesco a distinguere bene niente del mio corpo, se non dei contorni sfocati, che si confondono con lo sfondo della stanza.

Non c’è assolutamente nessun altro con cui potrei pensare di passare la vecchiaia.
Giusto?
Verde. Il vapore sa di verde.
Oddio no. Non adesso, ti prego.

Improvvisamente sento un dolore lancinante alla testa e devo appoggiarmi al lavandino, per non crollare miseramente a terra, come un bambino disperato.
E’ una fitta incontrollabile e, nonostante gli sforzi per mantenere la calma, non riesco a reprimere un grido strozzato.
Verde, il verde è sempre più intenso, come ogni volta che mi succede.

Ormai sono scivolato a terra e cerco di alleviare il dolore premendo con i palmi sulle tempie.
Credo di aver urlato, o meglio aver prodotto qualche suono strozzato, dato che El entra in bagno correndo verso di me, ancora in reggiseno e con i capelli bagnati e si inginocchia al mio fianco, sostituendo le mie mani con le sue.

“Hey Lou, che hai? Un altro dei tuoi attacchi? Vieni, sdraiati sul letto..”
In qualche modo riesco ad aprire gli occhi e, appoggiandomi quasi completamente a lei, raggiungo il letto, dove mi sdraio, cercando un modo per farlo smettere.
“El, ti prego, fallo smettere. Per favore fallo smettere. Non ce la faccio.”

Sento che mi prende la teste, che mi accarezza, tentando di darmi conforto e so benissimo che non può farci nulla.
Dobbiamo solo aspettare.
Come ogni altra volta che è successo.
Come ogni altra volta che succederà, in questa dannatissima vita da schifo.

Continuo a piangere sommessamente, mentre il dolore inizia piano piano a placarsi, per lasciare spazio al solito stordimento.
Dopo diversi minuti il mio respiro torna a farsi regolare e, finalmente, posso riaprire gli occhi.
La prima cosa che vedo sono gli occhi di El, lucidi per le lacrime non ancora uscite, tristi e scuri.
Quei bellissimi occhi nocciola, adesso arrossati e preoccupati.
Nocciola, non verdi. Che colore rilassante.

Dopo qualche altro secondo tento il tutto per tutto e decido di mettermi seduto.
Nessun problema.
Tanto ormai so come funziona; fra pochi minuti starò bene e sarà come se non fosse successo niente. Come il dolore fosse soltanto immaginario.
Come se andasse perduto ogni volta, per poi tornare più forte di prima.
Come se lo scordassi.

“Lou..va meglio?”
Mi chiede El, risvegliandomi dai miei pensieri.
“Sì..credo che sia passato..come sempre, in fondo.”
Mi lascia una carezza sulla guancia, continuando a guardarmi con quegli occhi tristi, quasi..timorosi.
Di cosa hai paura El?

Distoglie lo sguardo e si alza dal letto, prima che possa ripetere questa domanda ad alta voce.
Finisce di vestirsi velocemente e lega i capelli in una coda alta, prima di prendere la borsa ed infilarsi il cappotto.
“El, dove stai andando? Non puoi uscire fuori con i capelli bagnati..è dicembre e non siamo alle Hawaii!”
“Non preoccuparti, credo che ti ruberò il cappello blu!”
“Ma dove vai così presto? Non dovremmo..” Cerco di trattenerla, non capendo questa sua improvvisa furia di uscire.
“Lou. Sai che stasera c’è la tua festa a sorpresa. Devo almeno fingere che tu non lo sappia, ok? Tua madre si sta facendo in quattro per prepararti un party coi fiocchi e mi ha chiesto di aiutarla..credo che i ragazzi verranno qui per distrarti in qualche modo. Vedi di stare al gioco!”

Resto basito.
Festa a sorpresa?
Ah già, quella che mia madre vorrebbe organizzare ogni anno ma che poi, per un motivo o per un altro finisce per non essere mai una sorpresa.
Di solito il motivo si chiama Lottie.

Comunque, mi alzo e bacio El a fior di labbra, prima di chiuderle il giaccone e coprirle tutti quei capelli bagnati col mio cappello blu.
La guardo storto, dato che so quanto sia improbabile che non si ammali, e lei mi lancia uno di quei sorrisi adorabili alla ‘Dai Lou, non preoccuparti troppo..’, prima di baciarmi di nuovo e uscire dalla camera.
Sento il portone aprire e poi chiudersi, in lontananza, prima di gettarmi di nuovo sul letto.

Osservo il soffitto bianco, mentre aspetto che Niall o Liam arrivino, per ‘distrarmi’ durante l’organizzazione della festa a sorpresa.
Oggi compio ventitre anni.
E chi se ne frega.

Sono solo contento di poter passare una bella serata in compagnia della mia famiglia, della mia ragazza e dei miei amici.
Mi immagino già qualche regalo assurdo da parte di Zayn, Lian e Niall. Come lo streap-tease dell’anno scorso. Solo a pensarci inizio a ridere come uno scemo.
Poi mi blocco, improvvisamente.

Forse ci sarà anche Harry.
Non so perché, ma il mio rapporto con lui non è mai stato molto profondo.
Quel ragazzo non riuscirò mai a capirlo.

Eppure per i primi anni sembrava che fossimo amici, insomma abbiamo anche vissuto insieme per un po’ di tempo.
Poi, quando mi sono fidanzato con El, o poco prima forse, il nostro rapporto si è improvvisamente raffreddato, come se avessimo avuto un litigio o qualcosa di simile.
Purtroppo non lo ricordo.

Fatto sta che da allora, soprattutto da dopo l’incidente, è come se non fossimo mai stati amici.
Non parliamo più, se non per lo stretto necessario che riguarda la band ed ho notato che si è allontanato molto anche dagli altri ragazzi.
Ormai non so neanche più chi ho di fronte.
Non lo riconosco più.

Cosa gli sarà successo? Perché il suo sorriso non è mai vero? Perché sembra sempre stanco e..spento?
Perché i suoi occhi non mostrano più la gioia e la spensieratezza che riesco a vedere nelle foto di qualche anno fa?
Quegli occhi verdi così provati così..
Oh.
Verdi.
Harry ha gli occhi..verdi.

 
 
SPAZIO AUTRICE:

OK non uccidetemi per tutto questo Elounor, c'è una spiegazione, soprattutto al fatto che Louis sembra essere così distante da Harry, come se non..ricordasse.
Nei prossimi capitoli tutto sarà più chiaro, ma vorrei sapere cosa ne pensate..daidaidai recensite!!!

Un bacio

Bea (:
   
 
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