Naruto, Hinata, È Il Vostro Turno

Come giunse alle orecchie di Hinata, l’eco delle grida di Naruto la fece destare dal suo stato di semi-incoscienza. Guardandosi attorno, la kunoichi scoprì di trovarsi in quella che pareva una specie di grotta, illuminata da una debolissima luce rossa. Nell’aria un terribile odore di carne marcia. Unico rumore, oltre alla voce di Naruto, un continuo rimbombo regolare, simile ad un battito cardiaco. Hinata cercò di fare un passo, trovandosi però gambe, braccia e petto immobilizzati, tenuti stretti da diversi tentacoli di carne color rosso sangue.
-Hinata, dove ti trovi? Se mi senti rispondi!
L’eco del ninja continuava a rimbalzare da una parete all’altra della “grotta”, senza accennare a spegnersi.
“Naruto… è qui? È venuto fin qui per me? Questo… non è… quello che volevo. Mi sono fatta catturare… di proposito… per poter rendere il drago più debole e facile da sconfiggere. Mi sarei anche sacrificata pur di raggiungere questo scopo, ma ora che LUI è qui diventa tutto inutile…”
-Se mi senti rispondi!
“Rispondere… è una parola... Non sono mai riuscita ad attirare la tua attenzione in situazioni normali, figuriamoci se…”
Hinata si svegliò del tutto. In quel momento capì il reale motivo per cui si era lasciata usare da Chi Shenron.
“Volevo farmi notare da te, Naruto. Volevo farti notare la mia esistenza.”
-Hinata, dove ti trovi?
“E ci sono riuscita, perché adesso sei qui, ti sei azzardato in questo posto solo per me, per venirmi a salvare.”
-Se mi senti rispondi!
“Ora tocca a me. Devo riuscire a farmi sentire…”
La kunoichi cominciò a respirare profondamente per diversi secondi, fino a che non si sentì pronta ad urlare.
-Na…
In fondo, qual era il problema?
-Na-naru…
Si era fatta manipolare da un drago malvagio pur di attirare l’attenzione, in confronto gridare sarebbe stato una passeggiata.
-Naruto…
E poi, era di Naruto che si parlava, la persona che per Hinata contava più di qualsiasi altra.
-NARUTO…
Colui che le aveva innestato un po’ di fiducia in sé stessa.

-NARUTOOOO!!!! SONO QUAGGIU’!!!! RIESCI A SENTIRMI????

A nemmeno un centinaio di metri di distanza, nell’intestino del drago, il biondo ninja ricevette forte e chiaro il messaggio della sua compagna di squadra. Purtroppo, il braccio insanguinato lo teneva ancora ben stretto nella sua morsa. Il giovane aveva tentato di evocare altri cloni per farsi dare una mano, rendendosi conto però solo in quel momento di aver consumato tutto il suo chakra. Anche l’uso della sola forza fisica o delle armi non serviva a niente. La cosa che lo teneva prigioniero era ben decisa a stritolarlo una volta per tutte.
-SONO QUAGGIU’!!!! RIESCI A SENTIRMI????
-Hinata… finalmente so… dove sei… ma…
Il braccio aumentò la pressione, facendolo a poco a poco addormentare.

Come in un sogno, nella sua mente riaffiorarono confuse alcune parole del discorso che Pan gli aveva fatto a proposito di Hinata.

mi ha detto alcune cose su di te…
ti vede come il suo eroe…
è ora che cominci a prenderla in considerazione…
se non la tiri fuori da lì, non avrai mai più occasione di rimediare a questo errore…

“Occasione.”
Naruto riprese immediatamente conoscenza. Quella parola gli fece capire come si doveva comportare.
“Hinata, ricordo che non sei riuscita ad assistere alla fine dell’incontro fra me e Neji agli esami di selezione. Cerca di restare sveglia almeno questa volta, perché sto per mostrarti come ho fatto a vincere!”
Il ninja cominciò a concentrarsi per richiamare il suo secondo chakra. Quello che lui definiva rosso. Quello della Volpe. Ne faceva ricorso esclusivamente nelle situazioni che meritavano. E quella, dannazione se meritava.
“Quando tutto questo sarà finito, ti prometto che non mi scorderò mai della tua presenza.”
Con un urlo disumano, Naruto fece esplodere tutta la sua energia aggiuntiva: il corpo del ragazzo si rivestì di un’aura color rosso fuoco, al contatto con la quale il braccio insanguinato si sciolse. Una volta libero, Naruto si mise a correre all’impazzata, in direzione della voce di Hinata, che dal canto suo continuava a chiamarlo come mai aveva fatto in vita sua.

All’esterno, Chi Shenron si stava preparando ad emettere un raggio d’energia dalla bocca. Secondo i suoi piani, avrebbe disintegrato sia i Fantasmi Kamikaze, sia soprattutto il trio composto da Setsuna, Goten e Pan.

Finalmente, Naruto giunse nello stomaco del drago, al centro del quale Hinata lo stava aspettando.

Chi spalancò le fauci, pronto a scagliare il suo potente attacco.

Con un ultimo balzo, il ninja afferrò uno dei tentacoli che teneva imprigionata la sua amica e lo strappò via con tutte le sue forze.