La sua storia finisce qui, quindi mi è impossibile leggervi altre pagine del suo diario…
Ma… sono rimasto con lei fino alla fine e, se volete posso raccontarvi come andò a finire…
Il giorno dopo, con l’aiuto di Donatello, seppellimmo Litz vicino alla tomba della madre.
Fummo costretti a informare sua sorella, in modo anonimo, della sua scomparsa
Rimasi vicino alla tomba della mia piccola per settimane intere, piangendo, parlandole…
Non riuscivo a capacitarmi della sua morte
Ma poi, trovai questo, il suo piccolo diario.
Lessi giorno e notte tutto quello che aveva scritto, anche più volte, soffermandomi su quelle piccole cose che avevano caratterizzato la sua vita.
Mi rattrista, però, sapere che di me non ha scritto nulla, nemmeno un accenno…forse…forse per lei non ero importante…
Si è così, ero…sono un mostro… come posso sperare che lei… che io…noi…
Le lacrime cominciarono a scendere copiose e Michelangelo non fece niente per asciugarle, nemmeno ora che la sua famiglia gli era davanti non si trattenne, pianse come un bambino…
Leonardo gli mise una mano sulla spalla e lo abbraccio per poi uscire dalla stanza
Raffaello con un dito gli asciugò una lacrima poi seguì Leonardo
April, che per poco scoppiava a piangere, si alzò dal divano e corse fuori dalla stanza seguita da Casey e Donnie
Solo il maestro Splinter rimase un po’ con il figlio minore
-Lei ti amava, ne sono sicuro-
-No, ti sbagli…-
-Perché dici questo?-
Michelangelo non disse nulla e lasciò cadere il diario a terra
Dalla copertina rossa ne uscì una piccola lettera
Splinter sorrise e uscì anche lui, lasciando Michelangelo da solo.
Il mutante dalla fascia arancione prese la piccola letterina tra le mani
L’aprì e ne lesse il contenuto
“Caro Michelangelo,
Se leggerai questa lettera vorrà dire che io non ci sarò più… ma non temere sarò sempre con te.
Approfitto del poco tempo a disposizione per scriverti queste poche righe.
Sei e resti l’unica persona che abbia mai amato veramente. Sei stato la mia ancora di salvezza, sempre, il mio eroe.
Mi hai trascinata lontano dalla strada e nei pochi giorni che mi rimanevano mi hai dato amore e mi hai fatto sentire a casa, come una vera famiglia…
Spero leggerai il mio diario, spero ti chiederai perché non scrissi di te.. bhe semplice.
Tutte le cose che scrivevo tendevo a dimenticarle, non scrivendo di te il tuo ricordo rimmarrà impresso nella mia memoria anche dopo la mia morte. Veglierò sempre su di te amore mio.
Non devi essere triste, un giorno ci rincontreremo e potremo così, finalmente, stare insieme, questa veramente, senza scuse o problemi, saremo una coppia a tutti gli effetti.
Ti aspetterò amore mio.
Tua Litz, ti amerò per sempre”
Michelangelo si commosse leggendo quella piccola lettera. Piegò il foglio lo rimise dentro alla piccola busta. Profumava di lei.
Aprì un cassetto e ci ripose il diario con la lettera
Sull’uscio della porta si voltò
-Presto ci incontreremo amore, piccola angelo volato in cielo troppo presto-
Uscì chiudendo la porta dietro di lui lasciando che l’oscurità avvolgesse la stanza
Litz Murray 12/01/1997- 25/12/2014
Basato su una storia vera