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Autore: Yume Kourine    26/12/2014    4 recensioni
Gaito ha rapito tutte le Principesse Sirene ma le perle si sono salvate. L'unica speranza sono le Custodi delle Perle.
Ma chi sono queste prescelte? Riusciranno a fermare il terribile piano di Gaito?
Amore, magia, mistero e il tocco inconfondibile delle Mermaid Melody.
*Storia riadattata e migliorata*
Genere: Commedia, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Gaito, Nikora Nanami, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Saga delle Custodi'
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La Regina e il Pantalassa
Nelle tue mani

 

I fulmini si scagliavano sulla terraferma mentre una forte corrente si schiantava contro le pareti del Palazzo di Gaito.

Luchia, abbracciata a Kaito, osservava la scena spaventata e preoccupata per la Regina mentre le altre Principesse discutevano sul da farsi.

Anna provò a percepire cosa stesse accadendo all'interno della sala ma una strana sensazione stava frenando le sue intenzioni. La verde poi si accorse che una Custode mancava all'appello e così iniziò a cercarla. La trovò davanti ai cancelli neri del Palazzo con lo sguardo perso in quello spettacolo terrificante.

“Stai bene?” chiese Anna ad Aria che però non si mosse.
“Non so più che cosa provare, che cosa fare...”

Anna sospirò poi sorrise e riprese a parlare.

“Appena torniamo all'albergo organizziamo una bella festa! Che ne dici?”
Ma l'amica non rispose anzi strinse di più la perla che portava al collo.

Anna odiava quel genere di situazione, temeva di non rendersi utile e di essere d'impiccio eppure la voglia di aiutare Aria a uscire da quella situazione fu più forte e infatti si avvicinò alla amica:

“É sempre così... quando qualcuno è in cerca di potere alla fine finisce per impazzire. Non si rendono conto che l'arma più potente di tutte non è la forza ma l'amicizia” disse Anna sfiorando la spalla della compagna.

“La più potente” ripeté l'altra alzando lo sguardo.

“Già. Non è un caso se abbiamo vinto noi, siamo più unite... e siamo amiche. E le amiche si consolano a vicenda, si aiutano nelle difficoltà e...”

La castana però era volata lontana con la mente: era tornata al Cranio di Atlante, al colloquio con la Regina dei Mari.

“L'importante è rendersi conto di aver sbagliato...” sussurrò Aria ma Anna non riuscì a sentirla.

“Che cosa?”
“Ragazze!” Himeka chiamò le due e le trascinò dalle Principesse, che avevano elaborato un piano.

“La Regina ha detto che riuscirà a eliminare il male, ma non ha abbastanza poteri...”
“Come fai a saperlo Luchia?” chiese Mimy.

“Lo sento... è come se la mia anima fosse con la Regina”

“Perciò...” riprese Karen “Noi Principesse entreremo e distruggeremo Gaito una volta per tutte”
“Ma...” Serena avvertì uno strano presentimento e il cuore sembrò appesantirsi.

“É il nostro compito Serena! Dobbiamo eliminare il male!” disse Noelle alla sua Custode.

Le Principesse delle Capitali annuirono silenziosamente: sapevano che le Custodi volevano rendersi utili ma per il loro bene preferirono tenerle da parte.

“Voi rimarrete qui al sicuro, è troppo pericoloso” continuò Rina guardando Anna. “Avete già fatto abbastanza, ora tocca a noi salvare i regni. Siamo Principesse in fin dei conti”

Anita istintivamente nuotò velocemente verso i cancelli ma Hippo, Kaito e Coco la bloccarono.

“Perché?”

“Non possiamo rischiare... Cerca di capire Anita” disse Coco mentre la bionda se ne andò furiosa.

“Tra poco andiamo. Custodi, ci servono le perle” disse Rina, tendendo la mano verso Anna che dopo un attimo di esitazione restituì la perla alla legittima proprietaria.

“Tranquilla, resterai in forma sirena” la rassicurò la Principessa,.

Mentre Alex, Mimy e Serena restituivano le perle a Karen, Sara e Noelle, Himeka chiese a Luchia di poterla stringere ancora un momento. Separarsi dalla perla rosa, il tesoro che aveva dato vita a un'avventura incredibile... In quel momento la sirena desiderò che restasse per sempre nelle sue mani.

La Custode rosa poi si accorse che Aria si stava comportando in modo strano e, per poter tenere la perla ancora un po' di tempo, la raggiunse.

“Aria cos'hai?”
“Himeka... tu fai sempre pazzie”
“Sì, è vero... ma cosa c'entra?”
Aria la guardò e fu allora che Himeka capì.

“Vuoi coinvolgermi in una pazzia ancora più grande?”
Aria annuì e nel mentre Alex e le altre raggiunsero le due Custodi.

“Ragazze mi è venuta un'idea” disse Himeka.

“Ti devo ricordare che siamo senza perle e quindi inutili?” le disse Alex un po' giù di corda.

“Siamo Custodi, non ci servono le perle. La nostra forza è qui dentro” le ricordò Serena mettendosi la mano sul petto.

Anna osservò Aria e intuì la situazione.

“Io ci sto” disse poi la verde.

Anita e Mimy annuirono divertite.

“Allora... facciamolo” disse Himeka.

 

Le Principesse erano pronte a partire e così Luchia si avvicinò per salutare Kaito.

Rina intanto discuteva con le Dark Lovers e ordinò loro di fare la guardia ai cancelli per evitare complicazioni con le Custodi. Sentiva che quelle ragazze avrebbero fatto di tutto pur di aiutarle; erano in gamba, ma non voleva causare loro altri guai.

“Il petto!” Tutti si voltarono verso Himeka che stringeva forte le mani sul busto, esattamente nel punto dove ricadeva la collana con la perla.

“Che ti succede?” chiese Luchia, spaventata da quella reazione.
“Ci penseranno le altre, Luchia dobbiamo andare” disse Karen “Non abbiamo tempo da perdere! Prendi la perla e seguici!”

La sirena rosa cercò di riprendere la collana ma invano.

“Mi fa male...” urlò nuovamente Himeka.

Rina e Karen si avvicinarono alla Custode e cercarono di aiutarla a riprendersi, ma anche di sottrarre dalle sue mani il ciondolo a forma di conchiglia.

Hanon intanto cercava Aria per farsi ridare la sua perla ma venne fermata da Mimy.

“Senti Hanon, posso parlarti di Aria? É urgente”

“Certo... dimmi pure”
“Prima si è comportata in modo strano non credi?” Sara osservò la sua Custode parlare con l'amica e quando voltò lo sguardo vide cinque sirene nuotare di corsa verso i cancelli. Cosa stavano combinando?

Arrivate dai cancelli, Serena e Anita agganciarono discorso con le Dark Lovers per distrarle, in particolare si concentrarono su due persone.

“Allora... Cosa ne pensate di Yuri e di Hippo?” iniziò Anita e la ragazzina divenne rossa più di un peperone.

Hippo si precipitò dalle due e le rimproverò ma Serena lo prese sotto braccio e iniziò a complimentarsi.

“Eh, il nostro Hippo se l'è scelta proprio bene! É così carina”

Anna intanto si era avvicinata alle Principesse delle Capitali e iniziò una scenata che mai avrebbe pensato di fare in vita sua.

“Vi prego! Fateci venire con voi! Vi supplico” La verde stava piagnucolando come una bambina e Aika cercò di tranquillizzarla ma lei insisteva e per poco non scoppiò a piangere.

'Questa me la paghi Himeka' pensò la giovane, sul suo volto si notava chiaramente un rossore di “imbarazzo” che però venne inteso dalle Principesse come colore di disperazione.

Nel frattempo due sirene riuscirono a superare il gruppo delle Dark Lovers e a entrare nel palazzo dove però stava di guardia Kaito.

“Che state facendo?” Kaito era davanti al portone principale e guardava male Alex e Aria, non poteva permettersi che le sue salvatrici entrassero.

“Ecco... Noi” Alessandra rimase in silenzio cercando una strategia.

“Vi avevamo ordinato di stare alla larga”

“Non potete fermarmi! Io voglio entrare!” urlò la viola, cercando di essere convincete “Aria torna pure indietro, proseguirò da sola” concluse mentre superò Kaito, che rimase sbigottito.

Il ragazzo iniziò a seguirla per parecchi corridoi ma ogni volta che pensava di averla raggiunta questa accelerava e gli sfuggiva.

Aria si voltò e osservò le sue amiche trattenere gli altri con buffe espressioni o strani discorsi.

“Grazie ragazze” disse la giovane e poi si addentrò nell'oscurità delle stanze interne.

“Siete proprio strane” Aria rallentò non appena vide Sara, la Principessa dell'Oceano Indiano, ferma davanti a lei che le impediva di passare.

“Fate sempre piani così... particolari?” chiese lei per poi scoppiare a ridere.

Aria annuì, sapeva bene che tra tutte le Principesse Sara era la più matura e la più forte. Convincerla sarebbe stato complicato:

“Ti prego, lasciami passare!”
“E perché dovrei farlo?” chiese lei, avvicinandosi.

Aria abbassò lo sguardo verso la perla e poi lo rivolse sugli occhi ambrati della Principessa.

“Voglio salvare Gaito” disse sinceramente.

Aria si aspettò un rimprovero o una serie di domande che la avrebbero rallentata.

“Ho capito. Ti sei innamorata di lui?”

Aria si irrigidì e sentì il calore pervaderle il volto. Ma era così evidente?

“Ma no! Io voglio solo...”

“Sai... anche io tempo fa ero come te. Avevo commesso una pazzia, avevo violato le regole per amore. So cosa provi, e per questo non ti ostacolerò. Passa pure, Custode”

Sara si mise da parte e fece l'occhiolino alla sirena blu che sorrise e riprese a nuotare più veloce che mai.

“Salva la sua anima, Aria” sussurrò la ragazza mentre ritornò all'esterno.

Le Custodi appena si accorsero dell'assenza di Aria, interruppero il loro piano, sotto lo sguardo confuso delle Principesse.

Luchia riuscì a riprendere la collana con facilità e annuì alle sue compagne, pronta per partire.

“Forza andiamo” disse infine Karen ma l'arrivo e l'espressione di Hanon costrinsero il gruppo reale a fermarsi:

“Non trovo Aria...”
“Come?! Era qui un attimo fa! Haruka l'hai vista?”
“No... Stavamo, come dire, discutendo con Anna” mentì la Principessa per non rendere pubblica il comportamento assurdo della Custode che abbassò lo sguardo, sentendo il mondo attorno a sé precipitare nella vergogna.
“Ma dove sarà andata?”

Nel frattempo Kaito arrivò, trascinando dietro di sé Alex.

“Ha cercato di entrare... era tutto un complotto.” disse il giovane mollando la presa.
Le Principesse si voltarono verso le Custodi e le fulminarono con lo sguardo.

“Cosa ti avevo detto Alex? Dovete restare... Ah, lasciamo perdere. Per fortuna non avete raggiunto l'obiettivo” sospirò Karen.

“Veramente...” disse Alex sorridendo alle altre.

Hanon capì e dal suo pallore anche le altre Principesse compresero la situazione.

“Ci avete distratti tutti per dare campo libero ad Aria?! Ma perché?” chiese Haruka.

“Non lo sappiamo” disse Himeka.
“Come?!” urlarono Hanon e Rina, sconvolte dalla risposta della sirena rosa.

“Non ci ha detto esattamente le sue intenzioni, però io sento che mi posso fidare di lei e della sua scelta” disse Anna seria e decisa.

“Concordo con Anna” Sara si avvicinò alle Custodi e le sue amiche la fulminarono con lo sguardo per il suo 'tradimento'.

“Dobbiamo aver fiducia in queste ragazze. Sono pur sempre le Custodi, no?”

Rina e Karen si arresero mentre Noelle, Coco e Hanon scoppiarono a ridere, quelle ragazze le stupivano sempre di più.

“Però è meglio raggiungerla e aiutarla! Meglio essere prudenti non vi pare?” chiese Luchia e tutte annuirono.

Le quattordici Principesse nuotarono precedute dalle Custodi mentre le Dark Lovers e Hippo decisero di aspettare il loro ritorno.

“Ragazze” Karen prese parola, rivolgendosi alle altre Principesse “Il piano non è cambiato...”

Le altre si guardarono e poi annuirono.

 

 

 

 

 

“Regina dei Mari... a quanto pare finirà da dove è cominciato tutto...”
“Gaito...” la donna pronunciò il suo nome con tono dolce e con lo sguardo triste, come se fosse stata sua madre.

“Non parlarmi in questo modo! Fai tanto la Regina buona ma in realtà sei una strega!”
Gli occhi di Gaito erano rossi più del sangue e mettevano paura al primo sguardo.

“Se ti riferisci al fatto che ti abbia rinchiuso qui...”
“Rinchiuso? Mi hai esiliato dal mondo! É colpa tua se sono ridotto così!”
“L'ho fatto per proteggere il mondo! Hai un potere troppo forte e l'oscurità sarebbe certamente cresciuta fino a farti diventare un demonio. L'ho fatto anche per te!”

“Sono stanco di sentire bugie! Sono stanco di tutto questo!”

Una strana ombra abbracciò il ragazzo e gli sussurrò parole taglienti come le lame.

“Bravo ribellati, tutti ti hanno definito un mostro... perciò è ora che diventi il mostro!”

Gaito iniziò ad urlare mentre una sinistra aura viola gli circondò il corpo e brillava di una intensa luce nera.

La Regina provò compassione per quel ragazzo e capì che doveva intervenire:
“É ora di porre fine alle tue sofferenze... Avrei dovuto farlo tempo fa, mi dispiace.”

Strinse lo scettro che prese a brillare di una limpida e chiara luce e lo puntò contro il ragazzo che rideva in modo maniacale.

“Non lo faccia!”

La Regina si fermò quando vide Aria di fronte a lei con le braccia aperte in segno di protezione.

“Aria è pericoloso! Ormai non c'è niente che possiamo fare. Non esiste un potere così grande da poterlo calmare”

Aria scosse il capo e aprì bocca per replicare ma venne colpita da Gaito e scaraventata a terra.

“Anche tu... tu mi hai mentito!” urlò il giovane sprigionando insolite saette d'ombra in tutta la sala.

La Regina si chinò sulla giovane e fece scudo con il suo scettro.

“La prego... non lo uccida. Io conosco un'arma che può salvarlo.”
“Te l'ho detto... ormai è perduto.” affermò la donna. Per la prima volta Aria percepì l'ansia e la tristezza nella voce della Regina.

“Non è vero” La donna si perse nel blu degli occhi della giovane: vide brillare una forte luce e non era il riflesso del bagliore del suo scettro, bensì un bagliore meraviglioso, quello che bacia gli occhi delle fanciulle dal cuore pieno di sentimenti e amore.

“É stata lei a dirmelo, non si ricorda? L'importante è capire gli errori che si commettono e sapere perdonare. Sono sicura che Gaito possa rendersi conto del male che ha fatto e che noi possiamo perdonarlo.”

La Regina rimase in silenzio e lasciò che la ragazzina si alzò per avvicinarsi al ragazzo.

“Gaito ascoltami...”

“Zitta! Non sai cosa ho passato!”

“Hai ragione, non lo so, posso solo immaginarlo. E deve essere stato terribile.”

“Terribile non è nulla! A causa di quell donna e del suo ordine la mia vita non ha avuto senso... Ed ecco come sono diventato! Un demonio!”

“Non sei un demonio!” gli urlò Aria.
“Come fai a dirlo? Non mi conosci!” urlò più forte Gaito, gettando lo sguardo a terra.
“Il mio cuore lo sa che non lo sei! E poi non è vero che non ti conosco... quel periodo in cui avevi le sembianze di un umano ci siamo avvicinati e in quel momento ho visto un ragazzo testardo ed esuberante ma anche dolce e sensibile. Sono sicura che quello sia il vero Gaito, il Gaito che tu vuoi essere!”
“Stavo recitando...” si giustificò lui ma Aria non gli credette.
“Non è vero! L'ho visto e l'ho provato! E sono stata una stupida... avrei dovuto aiutarti tempo fa ma questa storia delle perle, dei poteri e delle battaglie mi ha distratta e mi ha confusa. Gaito ti prego perdonami!”

Il ragazzo si fermò per un attimo e rimase immobile, con lo sguardo concentrato sulla sirena che gli rivolse un sorriso sincero e delicato.

“Ti ricordi? Ti dissi che il sorriso è l'arma più potente di tutte. Se tu vuoi veramente il potere, sorridi e inizia una nuova vita, la vita del ragazzo che vuoi essere. Solo tu puoi decidere chi diventare, nessuno ha il diritto di dire chi eri, chi sei o chi sarai. Perché tu sei speciale!”

La ragazza protese la mano verso il ragazzo che guardava confuso e spaventato il sorriso della giovane. Una luce iniziò a brillare e lentamente stava scacciando via l'ombra che circondava il ragazzo.

“Che stai facendo? Non puoi abbandonare la tua natura!” l'ombra cercò di aggrapparsi al corpo del ragazzo, non voleva arrendersi. Gaito riprese ad urlare a causa del dolore e della confusione.

Allora Aria gli corse incontro e lo strinse forte tra le sue braccia, per poi intonare una canzone per placare la sua mente e il suo spirito.

“Con questo sorriso ti difenderò,

l'oscurità non deve conquistare il tuo cuore.

Lascia che sia il mio amore.

Ricorda che non sarai mai da solo,

ci sarò sempre io a stringerti la mano.”

 

Le note di Aria spazzarono via l'ombra e crearono una dolce atmosfera. Gaito ricambiò l'abbraccio e sorrise distrutto.

“Aria...” riuscì a sussurrare dopo un po' di tempo.

La Regina intanto eliminò l'ombra con la sua luce regale, poi sorrise, spettatrice di quell'intimo gesto.

“Sapevo che avresti capito Aria.” Poi alzò lo sguardo verso il soffitto “Mi avete stupita Custodi, il vostro buon cuore e la vostra purezza sono riusciti a salvare l'anima corrotta di Gaito e mostrare al mondo che l'Oscurità può essere domata. Ottimo lavoro.”

“Andrà tutto bene, non sarai mai più solo” sussurrò Aria aumentando la presa.

In quel momento la Custode ritornò al castello segreto del Pacifico del Nord e vide una sirena blu immobilizzata da un ragazzo dallo sguardo malvagio e divertito.

E se non fosse stato un caso quell'incontro? Così come durante l'attacco nei sogni, era stato il destino a far entrare Gaito nella mente della ragazza?

E poi venne Jack, quel ragazzo misterioso che nascondeva freschezza e una profonda mentalità.

Innamorarsi proprio di lui, tra tutti i ragazzi che l'avevano colpita: anche quello era per volere del Fato?

Aria non credeva: due persone si amano perché sono il loro cuore e la loro anima a guidarle e a farle incontrare; le persone seguono il loro cuore proprio per sfuggire alle regole del destino.


 

“Spero di rivedervi presto... e sopratutto insieme”

I due guardarono la Regina svanire dissolvendosi nell'acqua che diventò ancora più limpida e chiara.

“Aria allontanati da lui!” Luchia e le altre Principesse si misero in fila ed erano pronte a cantare per proteggere la loro nuova amica.

“Dobbiamo approfittarne ora che è debole”

“No! Non ce n'è bisogno” disse Aria

“Ma Aria, ha distrutto i nostri regni e ha causato dolore! Dobbiamo fargliela pagare” Aika non riusciva a trattenersi, aveva la causa del dolore della sua dolce Yuka, non poteva starsene ferma ad aspettare.

“Gaito si è pentito di ciò che ha fatto. E io lo perdono” parlò con calma la sirena blu.

Ci fu un attimo di silenzio poi però le Principesse si sistemarono per cantare.

“Io non riesco a perdonarlo per quello che ha fatto!” disse Ashley portando il microfono alla bocca.

“Io devo vendicare Yuka!” disse Aika prima di prendere fiato per cantare con tutta la sua voce.

“Non possiamo ignorare le sue azioni nei confronti dei nostri regni! Non ci lasci altra scelta” disse Karen.

E dopo aver recitato la formula iniziarono a cantare:


L'arcobaleno è la mia scia

che navigo in cerca di quella montagna

di luci all'alba melodia mi portano indietro

ad un tempo passato

colori immersi nella scia dell'arcobaleno

che gioca nel cielo...

Nessuna si sarebbe aspetto che Aria prendesse il volto di Gaito, coprendo con le mani le sue orecchie, e lo baciasse poco prima che le Principesse intonassero “Dolce Melodia”.

“Ma cosa...” si chiese Coco, poi si rivolse verso Sara la quale non aveva in mano il microfono, era rimasta in silenzio per tutto il tempo.
“Gli sta impedendo di ascoltare il canto e lo distrae per non farlo concentrare sulle parole... geniale” disse Haruka.

Un attimo dopo Serena e Anita si posizionarono di fronte alle Principesse, impedendo che si avvicinassero a Gaito e ad Aria.”
“Che state facendo?” chiesero Noelle e Coco all'unisono, non capendo le loro intenzioni.

“Io perdono Gaito... so che può diventare una persona migliore” rispose Serena e poi guardò l'interessato, sorridendo.

“Anche se mi ha ingannata, ha dimostrato che può essere buono. Quindi io gli do fiducia.” concluse Anita lasciando Gaito completamente senza parole: la ragazza sapeva bene che era stata ingannata, eppure era lì, davanti a lui, che lo stava difendendo.

Poco dopo arrivarono Mimy, Alex, Himeka e Anna ad unirsi alla “rivolta delle Custodi”.

“Anche voi? Ma come potete essere così sciocche! Ha fatto del male alla nostra gebte!” disse Rina mentre Karen fulminava con lo sguardo Alex.

“Sinceramente mi fa strano dirlo... ma anche io lo perdono. Ho fiducia nelle mie compagne” disse Alex ridendo.

“Siamo amiche, se una di noi è in difficoltà, noi la sosteniamo. E se Aria, Serena e Anita sostengono che Gaito possa diventare una persona buona vuol dire che c'è un motivo” disse Anna seria.

“E vi do un consiglio” disse Himeka facendo un passo avanti “Mai mettersi contro noi Custodi. Specialmente contro un Himeka affamata e un Anna seccata. Sono letali”

“Voi siete le sirene più pure, perché allora desiderate uccidere una persona? Magari ha avuto un periodo difficile e si è chiuso nell'oscurità. Bisogna dargli una possibilità” riprese Serena. “Inoltre non ha ucciso nessuno e sono sicura che può aiutarvi a far rinascere i regni”

Gaito osservava quelle sei ragazze farsi avanti per proteggere la sua vita: mai avrebbe pensato che sarebbero arrivate a tanto per un nemico che aveva cercato più volte di catturarle e farle soffrire.

Haruka e Sara si avvicinarono alle sei e annuendo alle loro compagne le invitarono a raggiungerle: poco dopo anche Hanon e Luchia raggiunsero le loro rispettive Custodi.

Karen sospirò e raggiunse insieme alla sorella e alle gemelle Dream Serena, Anita e Alex.

Noemi trascinò Sara due, Rina e Kokoa e poco dopo anche Aika si arrese al sorriso delle sue amiche e di Gaito.

Coco si catapultò su Anita e la abbracciò forte mentre Sara raggiunse Mimy e sorrise ad Aria.

“Ti avverto Gaito...” disse Himeka “Un passo falso e ti mando a pulire le balene”

Ci fu una sonora risata e poi Kaito raggiunse il gruppo e si avvicinò al fratello. Gaito cercò di evitare il suo sguardo ma non riuscì.

“Ti va di venire a vivere con me? Recupereremo il tempo perso e vivremo come veri fratelli”
Gaito fu sorpreso di quella richiesta e dopo aver guardato Aria e le Custodi annuì e sorrise. Finalmente aveva trovato una famiglia a cui offrire il suo amore.

Una forte scossa interruppe quel momento di armonia e ricordò ai presenti che il tempo a disposizione era limitato, il castello avrebbe ceduto entro pochi minuti.

“Forza, che stiamo aspettando? Non voglio diventare una polpetta! Torniamo a casa!” urlò Mimy trascinando le due Sara mentre le altre le seguirono.

E mentre alcune pareti cominciarono a sgretolarsi, il gruppo raggiunse l'esterno. Gaito si fermò un attimo all'ingresso e si voltò, per fortuna Aria se ne accorse e tornò indietro per riprenderlo. Non lo avrebbe lasciato scappare così facilmente da allora in poi.

“Forza vieni!”

La ragazzo lo tirò per la manica e il ragazzo volse lo sguardo verso la giovane che sorrise amichevolmente.

“Ehi... Tutto bene?” Gaito però avevo lo sguardo fisso in un punto e Aria non capiva a cosa stesse pensando. “Dai, che se facciamo in fretta possiamo prendere un gelato! Ora passeremo molto più tempo insieme e...”

“NO!” Gaito urlò e spinse Aria che cadde in un varco oscuro creatosi un attimo dopo.

La ragazza alzò lo sguardo e l'ultima cosa che vide prima di essere inghiottita nelle tenebre fu Gaito sorridere tristemente.

Quando la ragazza riaprì gli occhi era nel bel mezzo del mare e attorno a lei stavano le sue amiche.

“Ma cosa è successo?” chiese la castana mentre si tirò su.

“Sei comparsa all'improvviso da una nube oscura, non chiederci come perché non ne abbiamo idea. Però abbiamo una triste certezza...” Himeka indicò alle spalle della castana che appena si voltò vide il castello frantumarsi e affondare.

“Gaito non è riuscito a uscire...” concluse la bionda prima di singhiozzare.

Aria inizialmente pensò che fosse uno scherzo e si mise a cercare il ragazzo, ma quando vide Luchia, Hanon e Noelle piangere e Kaito guardare afflitto il palazzo realizzò la crudele realtà.

“No... non può essere”

Aria si voltò nuovamente ma il castello era ormai svanito nell'ombra del fondale.

“Addio per sempre fratello. Tu non sei mai stato solo” disse Kaito a bassa voce.

Le Custodi preferirono guardare in alto per evitare di piangere: avevano vinto una lunga 'battaglia' affinché Gaito si salvasse e invece lui era morto per uno scherzo del destino.

Si sentivano profondamente deluse e abbattute.

“Non è colpa vostra” disse Rina, mostrandosi forte e sicura.

“Avete fatto il possibile” disse Noemi poggiando una mano sulla spalla di Alex.

“Forza... Torniamo a casa” disse Ashley iniziando a nuotare.

Poco dopo anche le altre Principesse la raggiunsero e le Custodi iniziarono ad agitar le pinne.

Haruka e Hanon si voltarono verso Aria, che procedeva lentamente.

La castana in quel momento si trovava a nuotare tra due sostanze fluide: l'acqua e le sue lacrime.

 

 

 

 

 É giunto il momento di scrivere la parola fine...

Ormai le perle devono tornare alle loro rispettive proprietarie.

Non saremo più Custodi, questa cosa mi addolora molto.

Mi mancheranno tante le avventure, le giornate in compagnia di persone straordinarie e soprattutto le mie amiche.

Questa separazione fa male...

Ma devo guardare verso il futuro, come ci disse la Regina dei Mari.

Perché adesso inizia la vera avventura.

 

 

Capitolo finale
É finita... Addio Custodi! Ci rincontreremo un giorno?


 

Tana dell'autrice.
Ci siamo, di nuovo. Questa sera pubblicherò l'ultimo capitolo di questa lunga storia che mi ha accompagnata per tanto tempo,
che mi ha fatto conoscere persone straordinarie.
Nonostante sia già stata conclusa, provo una strana sensazione.
Credo di comprendere perfettamente le nostre Custodi...
Scusate il mio sentimentalismo, spero vi sia piaciuto il capitolo!
Ringrazio chi segue questa storia e chi legge soltanto, mi rendete veramente felice e orgogliosa di questa storia nata per gioco ma che é diventata fondamentale per il nome di Yume Kourine.
Che dire, grazie di cuore.
Al prossimo capitolo
Ciao!

   
 
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