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Autore: Nicc    26/12/2014    1 recensioni
La storia dei sei fratelli Braver, divisi in tre città diverse, ma costretti a riunirsi anticipatamente per un importante evento.
Un weekend che porterà scompiglio, nuovi amori e tante parole non dette.
Ma i Braver sono una famiglia, è questo che conta.
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“Home is where the heart is”


10 ottobre


New York

È stata una normale giornata per Andrew e ritornare finalmente a casa dalla ragazza di cui è innamorato non può che essere il finale perfetto.
Quando entra nel loro loft nell’Upper East Side di New York la trova accovacciata sul divano che hanno scelto insieme qualche mese prima, quando lei ha accettato la sua proposta di vivere insieme. Si ricorda ancora le parole che l’hanno convinto a prendere quel sofà “Non voglio neanche immaginare quante ragazze sono state su questo coso che hai in salotto, almeno so che su questo divano ci staremo solo noi due”
E pensare che a Andrew il vecchio divano neanche piaceva, solo che ai tempi in cui l’aveva comprato, quando aveva finito il college e si era trasferito nel piccolo appartamento vicino alla casa editrice in cui era stato assunto come stagista, era l’unica cosa che potesse permettersi.
Ora ha 26 anni, lavora ancora per quella stessa casa editrice, adesso però è vice-redattore; vive in un loft con un fantastica vista sulla città che lo tiene lontano da casa e lo divide con la ragazza che ama. A volte se ci pensa gli viene quasi da ridere, nessuno si sarebbe mai aspettato che loro due si innamorassero, figuriamoci che andassero a vivere insieme.

Ed è proprio a questo che sta pensando Sophia accovacciata su quel divano che ama perché sa di loro due. Sta pensando che la sua vita è cambiata da quando si è trasferita nella Grande Mela sei anni prima: ha frequentato l’università dei suoi sogni, ha iniziato a lavorare come fotografa per la rivista che da piccola amava sfogliare e ha cominciato a uscire con la stessa compagnia di Andrew e nessuno è rimasto più stupito di lei quando ha capito che si era innamorata di quel ragazzo che conosce sin da piccola, perché Andrew viene da San Francisco proprio come lei e soprattutto perché Andrew è il fratello maggiore della sua migliore amica. Già, la sua migliore amica, Lindsay, le manca un sacco e per di più non le hanno ancora detto di loro, anzi non l’hanno proprio detto a nessuno delle loro rispettive famiglie, stanno aspettando il momento giusto.

-Ciao principessa- Andrew risveglia Sophia dai suoi pensieri, dandole un bacio sulla testa e sorridendo quando la vede voltarsi con quello sguardo arrabbiato, che in realtà non sa fare, almeno non verso di lui.
-Mi hai spaventata stupido- ribatte la ragazza dandogli una piccola sberla sul braccio, ma in realtà è felice di vederlo, per questo non si tira indietro quando il ragazzo le prende il viso tra le mani e fa combaciare le loro labbra iniziando una danza che è solo loro: perché fa sentire Andrew come se non ci fosse nessun altro al mondo oltre alla ragazza che ha tra le braccia e Sophia non si è mai sentita così protetta come quando si trova con lui ed entrambi sanno che potrebbero trovarsi da qualsiasi parte dell’universo, ma se saranno insieme si sentiranno sempre a casa.

Si staccano entrambi controvoglia solo perché i loro cellulari hanno iniziato a squillare ed entrambi sanno chi è, hanno messo la stessa suoneria così da riconoscerla. 
-Tua sorella chiama- dice Sophia alzandosi e prendendo il suo cellulare per poi rifugiarsi nella sua piccola camera buia, mentre Andrew estrae il suo dalla tasca dei jeans e prima di rispondere si appunta mentalmente che forse è arrivato il momento di dire la verità, magari durante la prossima riunione di famiglia.


Chicago

Logan è appena uscito dalla doccia, è uscito prima dall’ufficio dato che il lavoro non era molto, ma soprattutto aveva bisogno di tornare a casa e pensare. Da questa mattina ha una strana sensazione, come se stesse per succedere qualcosa, e associa tutto questo alla voglia di tornare a casa.
Ultimamente si ritrova spesso a chiedersi perché abbia deciso di lasciare la città in cui è nato e cresciuto per trasferirsi in una metropoli completamente sconosciuta, senza nessun amico e tutto questo solo per un lavoro.
Logan sa di non essere felice e sa che i suoi non sarebbero contenti di vederlo così, e pensare che credeva di renderli orgogliosi accettando il lavoro, gli era sembrato di sentire la voce di suo padre mentre firmava il contratto con lo studio di architettura più conosciuto a Chicago, ma ora dopo quasi sei mesi nella nuova città si rende conto di aver commesso un terribile errore.
Gli manca il suo migliore amico, Peter, con cui ha condiviso tutto, soprattutto dopo la morte dei suoi genitori. Peter è come un fratello e non vederlo più tutti i giorni e riuscire a sentirlo solo via FaceTime qualche volta al mese lo fa sentire come se gli mancasse qualcosa, in più gli manca anche Lindsay, quella pazza che ha sconvolto le loro vite e Logan non la ringrazierà mai abbastanza per averlo fatto.

Logan sospira guardandosi allo specchio dopo essersi vestito. Già, ha commesso un grosso errore e ha coinvolto anche il suo fratellino, Matt, costringendolo a cambiare radicalmente vita.
Per un adolescente i cambiamenti non sono mai facili, figuriamoci quando si tratta di cambiare scuola proprio per l’ultimo anno e soprattutto città, lasciando quindi amici e soprattutto la ragazza di cui si è innamorati e con cui si sta insieme da due anni.
Matt però, non si è mai lamentato e non ha mai fatto pesare a Logan la scelta di trasferirsi.
Logan ricorda ancora il giorno in cui ha comunicato al fratello minore l’imminente trasferimento, ricorda che Matt non ha esitato a dirgli “vengo con te” ed è consapevole che l’ha fatto per paura di restare da solo, entrambi hanno bisogno l’uno dell’altro per stare bene, sono una famiglia e ad entrambi basta questo.

Il portatile in salotto inizia ad emettere un suono fastidioso, segno dell’arrivo di una chiamata in FaceTime, Logan si risveglia dai suoi pensieri e corre nel salone per rispondere e gli scappa un sorriso leggendo il nome sullo schermo del suo Mac:
•Peter•


Los Angeles

Michael non riesce ancora a credere che il suo sogno si stia per realizzare, tutti i sacrifici fatti, tutte le ore passate in palestra, tutti gli allenamenti hanno portato a questo. 
Non riesce ancora a credere di aver appena firmato un contratto triennale con i Lakers. 
Suo padre gli ha sempre detto di lottare per quello che desidera e Mike l’ha fatto, ma come sempre si è ritrovato a fare dei sacrifici: lasciare San Francisco e la sua famiglia.
Forse è proprio questo che gli peserà di più: la lontananza dalla sua famiglia, che l’ha sempre sostenuto in tutto e soprattutto che l’ha incoraggiato a seguire i suoi sogni e a firmare il contratto che gli cambierà la vita. 
E’ sicuro che questa nuova avventura lo aiuterà a crescere e porterà qualche novità nella sua vita, forse arriverà anche per lui l’amore, che negli ultimi anni ha sempre lasciato da parte per riuscire a raggiungere i suoi obiettivi.
Forse conoscerà la ragazza giusta durante una festa, o durante un evento, e finalmente capirà cosa provano i suoi fratelli ogni giorno e arriverà anche il suo momento di raccontare le sue storie durante le riunioni di famiglia.
Già, adesso che vive in un’altra città riceverà anche lui uno degli inviti che i suoi genitori spediscono tutti gli anni per riunire la famiglia durante le feste e sinceramente un po’ non vede l’ora di rivederli tutti.
 
A Mike sembra un po’ di sognare mentre cammina per le vie della Città degli Angeli con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto e la testa tra le nuvole, ma lo squillo del suo cellulare lo fa tornare con i piedi per terra e non appena vede il nome sul display scuote la testa ridendo, perché gli sembra quasi che la sua famiglia senta i suoi pensieri e abbia deciso di fargli sentire un po’ meno la mancanza di casa.


San Francisco

Charlotte è impegnata a studiare in cucina, ma in realtà tutti i suoi sforzi sono inutili. Charlie continua a distrarsi, a guardarsi intorno e l’unica cosa che sente è il silenzio. Lei odia il silenzio, forse perché non è mai stata abituata alla tranquillità. In 15 anni non si ricorda un momento nel quale si è ritrovata in casa nel silenzio più assoluto, ultimamente però capita spesso, la casa si sta svuotando a poco a poco e lei sa che dopo la fine della prossima estate, resterà soltanto lei.
Andrew si è trasferito a New York quando Charlie aveva circa 7 anni, Lindsay si era trasferita negli alloggi del college circa due anni dopo, Michael è in procinto di trasferirsi a Los Angeles e dal prossimo autunno … 

-Josh, quello che stai dicendo non ha molto senso, lo sai vero?- la voce di Beth interrompe i pensieri di Charlie e la ragazzina sorride pensando che in fondo manca ancora un anno prima che si ritrovi davvero sola in quest’enorme casa.
-Beth, mancano ancora un po’ di mesi, posso sempre ripensarci- Josh sbuffa lanciando la sua giacca sulla poltrona in salotto, mentre la sorella va in cucina
-Ciao Charlie- Beth è sempre sorridente, anche quando le cose non vanno per il verso giusto, e Charlie vorrebbe tanto diventare come lei un giorno
-Ehi sorellina- arriva anche Josh in cucina e dà un bacio sulla fronte alla più piccola di casa per poi prendere un succo dalla dispensa e sedersi di fronte a Charlie.

Elizabeth sorride guardando il fratello gemello, o meglio gemello eterozigote, perché loro due non sono proprio uguali, anche per quanto riguarda la personalità, Beth infatti è la più riflessiva tra i due e spesso si chiede come Josh riesca a far sembrare tutto così semplice.
Fino a due minuti prima stavano discutendo di una questione molto importante, il college, mentre adesso ride e scherza con Charlie come se niente fosse. 

Josh sa che forse Beth ha ragione e che dovrebbe pensarci meglio, ma al momento non ha proprio voglia di pensarci, preferisce godersi il suo ultimo anno di liceo e poi prima del college deve riuscire a decidersi e fare chiarezza nel suo cuore. 
Il suo ultimo anno però non sarà di certo uguale agli altri: il suo migliore amico, Matt, non sarà con lui e Josh non sa come farà ad affrontare tutto senza di lui, perché Matt è sempre stato un valido aiuto soprattutto per calmare Beth. Perché Josh sa che la sorella lo fa per il suo bene e perché è la sua migliore amica, ma anche lui ha bisogno di sbattere la testa qualche volta e forse è arrivato il momento giusto per farlo per la prima volta. 

Anche Beth si ritrova a pensare a Matt, perché anche se sono passati sei mesi le manca ancora come il primo giorno. Sa che ha fatto la scelta giusta decidendo di seguire suo fratello a Chicago, ma non gli perdonerà mai il fatto di averla lasciata senza dirle niente.  
La ragazza sa anche che non può passare il suo ultimo anno di liceo a pensare a quel ragazzo di cui è ancora innamorata, anche se non l’ammetterà mai, quindi ha deciso di goderselo appieno con la sua migliore amica, Annie, e con quel testone del fratello, che dopo tanti anni non ha ancora capito che quello che cerca è proprio davanti ai suoi occhi.

Charlie sorride guardando i suoi fratelli e non vede l’ora che arrivi la prossima riunione di famiglia per rivederli tutti. Perché i Braver non sono una famiglia come tutte le altre, perché anche se sono tutti sparsi in tre città diverse, rimangono sempre una famiglia unita e ciascuno di loro ha bisogno degli altri per stare bene.

-Allora, che si mangia questa sera?- chiede Josh ed entrambe le sorelle scoppiano a ridere scuotendo la testa, Josh non cambierà mai
-Possibile che quando non pensi al basket, pensi a mangiare?- dice Charlie ridendo 
-Ehi, piccolina, attenta a quello che dici- gli risponde il fratello minacciandola con un cucchiaino 
-Tutto dipende da che turno fa mamma oggi- dice Beth andando a consultare la lavagna appesa al centro della stanza, dove i Braver sono soliti appendere e scrivere le cose più importanti
-Oggi… turno di notte, quindi prepariamoci a una delle cenette di papà- continua la ragazza 
-Allora siamo spacciati- commenta Josh -Propongo di ordinare una pizza- continua 
-Io ci sto, non posso sopportare un’altra cena di papà- Charlie adora il padre, ma se c’è una cosa che proprio non sa fare è cucinare. Per questo quando la madre ha il turno di notte all’ospedale o quando deve essere reperibile, il che succede molte volte (essere primario di chirurgia comporta le sue responsabilità), i ragazzi Braver fanno di tutto per non fare cucinare il padre.
-Tu cosa ne dici Beth?- chiede la più piccola alla sorella 
-Pizza sia- esclama la ragazza sorridendo. 

La chiacchierata dei tre fratelli viene interrotta dal suono di uno dei tanti computer che hanno in casa, Beth e Josh si guardano intorno cercando di capire da quale provenga 
-E’ quello- dice Charlie indicando il Mac sulla scrivania in salotto 
-E’ Lindsay- dice Beth dopo essersi avvicinata allo schermo e gli altri due la raggiungono prima che prema il tasto RISPONDI.


San Francisco - qualche isolato più in là

Lindsay non sta più nella pelle, sta aspettando questo momento da qualche giorno e non vede l’ora di dirlo alla sua famiglia. Perché quei pazzi dei suoi fratelli le sono sempre stati vicini e anche se adesso sono sparsi in giro per lo Stato, non smettono mai di sentirsi e sono la forza l’uno degli altri. Lindsay sa già che Andrew all’inizio darà di matto, perché per lui rimarrà sempre la sua sorellina, ma poi sarà felice per lei; Mike coglierà subito l’occasione per tornare a casa, perché Linds sa che ne sente già la mancanza; Josh farà finta di essere il fratello iperprotettivo, che in realtà non è; Beth sarà al settimo cielo, ma Linds sa che realizzerà solo dopo cosa comporterà tutto questo; e infine la piccola Charlotte, già perché anche se ha 15 anni per tutti resterà sempre la piccola Charlotte, non aspetterà altro perché la famiglia sarà finalmente riunita.

Lindsay è contenta delle scelte che ha fatto: la Berkeley University, iniziare a frequentare quei due ragazzi che poi le hanno cambiato la vita, Peter e Logan, accettare la proposta dello studio legale per il quale lavora da due anni e accettare la proposta che Peter le ha fatto due giorni fa.

Peter guarda Lindsay e non può che ringraziare per il giorno nel quale quella ragazza è entrata a far parte della sua vita, ricorda quel giorno come se fosse ieri, ma in realtà sono passati sei anni.

“Una giornata qualunque alla Berkeley University. 
Due ragazzi stanno camminando sul vialetto che porta al loro dormitorio, quando vengono travolti da un tornado, o meglio da una ragazza che ha le sembianze di un tornado.
Due di loro sono finiti per terra, la ragazza si trova su uno dei due ragazzi, mentre l’altro è in piedi e sta ridendo
-O mio dio, scusa- la ragazza guarda in ragazzo sul quale è ancora sdraiata
-Tranquilla, però potresti alzarti?- le chiede il ragazzo sorridendo, lei si alza di scatto e cerca di sistemarsi alla bneemglio 
-Sicura di star bene?- le chiede l’altro ragazzo
-Oh si, mi dispiace davvero tanto, è che sono davvero in ritardo- la ragazza cerca di scusarsi -Ma ormai ho perso il pullman- continua dopo aver controllato l’ora
-Dove devi andare?- le chiede il ragazzo travolto che si è appena alzato
-San Francisco, ho una riunione di famiglia- spiega lei 
-Ti possiamo dare un passaggio noi- si propone il ragazzo
-Non vorrei disturbarvi e poi non vi conosco neanche-
-Come no? Ci hai appena travolti- interviene il ragazzo che sta ancora ridendo, per poi beccarsi un’occhiataccia dall’amico -Ehm, io sono Logan- continua presentandosi
-Io sono Peter- si presenta l’altro
-Piacere, io sono Lindsay-“

Da quel giorno non si sono più separati, i tre moschettieri li chiamavano al college. 
Dopo la laurea avevano deciso di restare a San Francisco, per stare vicino alle rispettive famiglie, poi tutto era cambiato circa sei mesi prima, quando Logan aveva ricevuto un’importante offerta di lavoro e l’aveva accettata, di conseguenza aveva lasciato San Francisco per trasferirsi a Chicago. 
Se prima si vedevano praticamente tutti i giorni, adesso riuscivano a sentirsi qualche volta al mese, a causa dei molteplici impegni, ma in questo momento sia Peter sia Lindsay vogliono che il loro migliore amico sia partecipe della loro decisione.

-Sei pronta?- chiede Peter alla ragazza
-Ti stai accertando che non abbia cambiato idea?- risponde Lindsay con il suo sguardo divertito
-Beh, lo stiamo per dire a tutti, sta per diventare reale- 
-Non è che sei tu quello che sta cambiando idea?- 
-Oh, non scherziamo, chiederti di sposarti è stata la miglior scelta che abbia mai preso in tutta la mia vita, subito dopo quella di aver deciso di darti un passaggio per la città quel giorno- le risponde Peter, per poi avvicinarsi alla ragazza e far combaciare le loro labbra. Lindsay non aspetta neanche un secondo a rispondere al bacio del ragazzo che ama e sa che sta facendo la scelta giusta.

Perché dopo quel giorno di sei anni fa, Peter e Lindsay hanno iniziato a frequentarsi ed sono bastati solo pochi mesi per farli capire che erano fatti per stare insieme. Dopo la laurea hanno deciso di andare a convivere in un appartamento a qualche isolato di distanza da casa Braver e solo due giorni prima Peter ha deciso di chiedere a Lindsay di sposarlo. Lei ovviamente ha detto si, perché loro due sono anime gemelle e nessuno può dire il contrario: lo si capisce da come Peter la guarda, da come Lindsay gli sorride ogni volta che lo vede, lo si capisce perché quando sono fuori con gli amici non si lasciano mai la mano e da come entrambi si cerchino con lo sguardo.


-Ti amo- Peter l’ha detto un sacco di volte, ma per Lindsay ogni volta è come se fosse la prima 
-Anch’io- gli risponde la ragazza sorridendo come fa solo con lui
-Pronta per dare la grande notizia?-
-Pronta- 

Entrambi prendono il proprio portatile e schiacciano il tasto CHIAMA, hanno deciso di dare la notizia a tutti in contemporanea attraverso una videochiamata multipla che comprende quattro città: Andrew e Annie a New York, Logan a Chicago, Michael a Los Angeles, e il resto dei fratelli Braver, Josh, Beth e Charlie, a San Francisco.

Non ci vuole molto prima che tutti rispondano alla chiamata e non appena si accorgono di essere in una videochiamata multipla, la domanda sorge spontanea 
-Ma cosa succede?- Beth è la prima che esprime l’interrogativo di tutti 
-Ciao anche a te sorellina- dice Andrew
-Ciao a tutti- esclama Mike agitando la mano davanti allo schermo 
-Se ci siamo anche io e Logan, vuol dire che non è una chiamata di famiglia, giusto?- chiede Sophia
-Ehi Sophia, anche noi facciamo parte della famiglia, siamo dei Braver acquisiti- puntualizza Logan
-Quando i due piccioncini si decidono a parlare, forse capiamo qualcosa- dice Josh
-Io sto ancora aspettando- Beth e Charlie hanno lo sguardo impaziente delle Braver, che Linds conosce molto bene 
-Se state zitti, magari potremmo dirvi perché siete tutti davanti a uno schermo- interviene Peter facendo zittire la folla -Oh, finalmente- commenta 
-Abbiamo una notizia da darvi- inizia Lindsay e non vola una mosca, sono tutti in attesa
Peter e Lindsay si scambiano uno sguardo complice e poi sorridendo tornano a guardare lo schermo
-Ci sposiamo!- esclamo insieme e le reazioni non possono che essere le migliori.

I due fidanzati hanno già deciso tutto: si sposeranno il 13 dicembre a San Francisco, il ricevimento ovviamente sarà a casa Braver. Dovranno essere tutti in città almeno tre giorni prima e nessuno di loro sta nella pelle, sarà una riunione di famiglia anticipata.

  
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