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Autore: ThreeTacosForSweetRevenge    26/12/2014    1 recensioni
2019
Quelli non erano bei tempi. Dopo la Guerra il nostro Mondo era stato diviso in due parti: il Lato Oscuro e il Lato della Luce, ed era il Buio a dominare.
Noi poveri uomini buoni eravamo perseguitati dai Governatori, e se volevi essere risparmiato dovevi far finta di non esistere,e soprattutto non ribellarti al tipo di governo che regnava in quel momento. C’era un Re che aveva tutti i poteri, un Re malvagio, e nessuno di noi Buoni lo aveva mai visto:forse perché chi lo aveva visto non era mai tornato a raccontarlo. Le sue guardie e i suoi soldati erano disseminati in tutto il Paese e catturavano chiunque non seguisse le Leggi.
Ma c’era una speranza:una Profezia diceva che un giorno,una bambina avrebbe distrutto il Re e l’Oscurità,e che quattro Eroi l’avrebbero protetta e aiutata a compiere la sua missione:ma non si sapeva né chi fosse la bambina,né chi fossero questi Eroi.
Genere: Angst, Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eravamo di nuovo davanti al palazzo reale. Quella era la sfida finale:o tutto o niente,e dipendeva tutto da noi. Non dovevamo fallire,per il bene di tutti. Questa volta avevamo un piano:saremmo passati sotto il palazzo in  dei sotterranei che conducevano fino alla stanza del Re attraverso un passaggio segreto. Volevamo prenderlo alla sprovvista e ucciderlo con il coltello per mettere fine a tutto quello. Ma non fu così facile.
I sotterranei non erano un bel posto:erano completamente bui e riuscivamo a vedere qualcosa solo grazie alle torce che avevamo con noi. Io ero in panico a causa della mia fobia,perciò Frank mi teneva per mano. Sapevo che se quel contatto si fosse interrotto io sarei crollato,non ce l’avrei fatta.
“Gerard,va tutto bene dai. Ci sono qui io.” La mia pelle gelata toccava quella calda e sicura di Frank.
 Mikey intanto continuava a camminare,nonostante l’oscurità. L’idea dei sotterranei era venuta a lui,e non ne sembrava affatto spaventato. Lo scrutai a lungo. Notai un velo di tristezza dietro i suoi occhiali,che era presente da quando Ray era morto. Lui non aveva pianto per la sua scomparsa,ma faceva qualcosa di peggio:si era tenuto tutto dentro. Io sapevo che dentro di sé c’era una tempesta di emozioni che riusciva a nascondere alla perfezione. Ciuffi di capelli scuri gli ricadevano sul volto serio e concentrato.
“Tenete pronte le pistole,i caso arrivassero delle guardie armate,non si sa mai.”
Mi misi una mano alla cintura e sentii il coltello. Non lo avevo più toccato dall’episodio al cimitero.
Il viaggio proseguì senza incidenti per un tempo che mi sembrò un’eternità. Poi,senza alcun preavviso,sentimmo uno sparo e una decina di guardie ci raggiunsero. Tirammo tutti e tre fuori le nostre pistole,ma loro erano troppi. Una guardia cercò di spararmi,e io per difendermi gli diedi un calcio e gli tolsi la pistola. Mi girai,e ne vidi un’altra che stava per sparare al petto di Frank,che era disarmato. Io non ci riflettei nemmeno,premei semplicemente il grilletto e sparai alla guardia alla schiena. Sorrisi per il sollievo,ma Frank non ricambiò. Aveva l’agitazione dipinta sul volto e guardava verso un punto dietro di me. Mi girai di scatto e lo vidi. Mikey aveva il viso pallido e una mano sul petto,che era sporco di sangue. Non riusciva a stare in piedi. Una guardia gli aveva appena sparato al petto.
“Mikey!!!” Urlai con tutto il fiato che avevo. Mi precipitai da lui,che si era sdraiato a terra e respirava affannosamente. Gli presi una mano e con l’altra gli sbottonai la camicia sporca di sangue. Aveva una ferita abbastanza grave proprio vicino al cuore. Il panico mi assalì:Mikey non poteva lasciarmi. Non poteva. Era mio fratello.
“Gerard …” Aveva una voce calma e tranquilla,ma molto lieve.
“No Mikey,tu non puoi …”
“Gerard,ascoltami. Per me è finita,ma non per voi due. Dovete uccidere il Re. Ti prego Gerard,fa che il mio sforzo non sia stato vano.”
Cominciai a piangere come non avevo mai fatto. Perché dovevano moire tutti?Perché ero condannato a essere sempre solo?
“Promettimelo Gerard,ti prego. Fallo per me e Ray.” Mi stava implorando. Gli serviva solo quello per morire in pace. Solo sapere che non mi sarei arreso.
“Ma come posso?Solo Party Poison ce la farebbe!”
“Gerard,tu sei Party Poison.” Aveva ragione. Ero io Party Poison. Ma in certi momenti mi sembrava solo di essere la sua brutta copia,la brutta copia di un Eroe.
“Te lo prometto.”
“Grazie Gee.” Quelle furono le ultime parole che disse,poi chiuse gli occhi,e capii che se ne era andato per sempre. Ero così spaventato e traumatizzato che non notai nemmeno che Frank si era seduto sul pavimento accanto a me e piangeva in silenzio. Accarezzai la guancia bianca di mio fratello,poi gli levai gli occhiali. Sarebbero stati un suo ricordo per sempre.
Mi alzai e mi asciugai le lacrime. Il buio ormai non mi faceva più paura. L’oscurità mi avrebbe ricordato per sempre Mikey. Con mani tremanti presi in mano il coltello e lo strinsi forte.
“Andiamo,ho fatto una promessa. Dobbiamo uccidere il Re.”
Camminammo per alcuni minuti,poi intravidi finalmente una porta. Io e Frank ci scambiammo un’occhiata,poi lui mi prese per mano e insieme l’aprimmo.
Ma una brutta sorpresa ci stava attendendo. Sbucammo nel corridoio che portava alla stanza del Re come avevamo progettato,ma c’erano delle guardie ad aspettarci. Presi alla sprovvista,cominciammo a menare tutti,ma eravamo troppo deboli,e loro troppo forti.
Mentre cercavo di dare un pugno a una guardia,sentii un lamento improvviso. Era Frank. Mi ci volle un attimo per capire che aveva una grossa ferita su un braccio. Lo vidi  cadere a terra,gli occhi semichiusi.
“Cosa avete fatto!!!” Urlai,con tutta la rabbia repressa da tanto tempo. Non poteva essere vero. Doveva essere un sogno o qualcosa del genere.
“Avete ucciso il mio Frank!” Dissi,chinandomi su di lui,e prendendolo per mano. Poi abbassai la voce.
“Frank?Frank sei vivo?Mi avevi promesso che non mi avresti mai lasciato … Frank!” Poggiai la testa sul suo petto,e non riuscii più a trattenere le lacrime. Non poteva essere morto. Non era possibile.
“Scusa …” Fu l’unica cosa che Frank mi disse. Presi il suo volto fra le mie mani,incapace di ragionare.
“Cosa faccio adesso?Come continuo senza di te?”
Notai che le guardie stavano indietreggiando e avevano posato le armi,con sguardi pieni di compassione. Erano dispiaciuti. Dispiaciuti per me. Per noi due.
“Non posso riuscire in questa impresa senza di te!Ti prego non mi abbandonare!” La voce quasi non mi usciva . Non mi importava più del Re,né di nessun altro. L’unica cosa che desideravo era di riavere Frank indietro.
“Devi farcela … Pensa a me,a Mikey,a Ray. Distruggi il nostro nemico. Solo tu puoi farlo Gerard.” Non era così. Non potevo farcela. O forse non volevo. Forse ero egoista, ma volevo solamente vivere in pace con lui.
“Non morire Frank!Ti prego,sei l’unica persona che mi capisce …”
“Addio,Gerard. Mi dispiace.” I suoi occhi verdi mi guardarono per un’ultima volta,poi si chiusero per sempre.
“Aspetta!Frank io … io ti amo!” Finalmente capivo cosa provavo per lui:amore. Ero riuscito a dichiarargli i miei sentimenti,ma oramai era andato via. Non mi aveva sentito. Non sapeva che lo amavo. Cominciai ad accarezzargli i capelli,e pregandolo a bassa voce di tornare da me,ma ormai era troppo tardi.
Sentii un dolore al petto,come se il mio cuore si fosse spezzato,e probabilmente era così. Ma il mio cuore aveva già smesso di battere da molto tempo:quando Ray morì,una parte del mio cuore si ruppe. E in quel giorno,lì nel palazzo,avevo perso altri due pezzi della mia anima. Non mi sentivo più vivo.
Rimasi lì a terra a piangere per molto tempo,poi mi alzai. Guardai la mia immagine riflessa in uno specchio. Ero cambiato moltissimo da quando ero stato scelto dal Destino. E non solo per i capelli. Il labbro mi sanguinava,avevo ferite sulle braccia,i capelli spiaccicati sulla faccia,le occhiaie e i miei occhi si erano spenti. Ero solo. Avevo perso le uniche persone a cui tenevo. Stavo ragionando,decidendo se proseguire o no,quando una guardia mi raggiunse correndo. Io tirai fuori la pistola e la caricai,ma lui si tolse la maschera,che faceva parte della divisa del soldato,e mostrò il suo volto sorridente. Per un attimo il respiro mi mancò.
“Bob!Oddio da quanto tempo!” Era Bob,proprio Bob. Avrei riconosciuto ovunque quegli occhi azzurri. Anche se non ci conoscevamo bene,era l’unico volto amico accanto a me e mi bastava. Almeno non ero solo.
“Gerard!Quando ho saputo che i Killjoys avrebbero attaccato il castello mi sono arruolato fra le guardie del Re per aiutarti … ma forse sono arrivato troppo tardi.”
Senza dire nulla,lo abbracciai fortissimo e gli raccontai di tutti i miei timori.
“Io non so più se andare avanti,Bob!Sono rimasto solo,sono morti tutti. Che devo fare?”
“Devi assolutamente continuare Gerard. Devi rivendicare i tuoi amici,ma soprattutto devi salvarci tutti. Devi combattere. Vai a ucciderlo.” Disse,guardandomi negli occhi,e le sue parole mi convinsero. Avrei combattuto,non mi sarei mai arreso,anche a costo di morire. Così salutai Bob,consapevole che sarebbe potuta essere l’ultima volta.
Aprii la porta della camera del Re e a quanto pare lui mi stava aspettando,perché non sembrava affatto sorpreso di vedermi. Era avvolto in un mantello nero,proprio come quello che aveva nel mio sogno.
“Salve Party Poison. Sei solo,vedo.” La sua bocca si incurvò in un sorriso crudele,poi i suoi occhi grigi si spostarono sul coltello che avevo nella tasca,e la sua espressione cambiò.
“Dove lo hai preso quello?!” Era seriamente spaventato e arrabbiato.
Non gli risposi,e mi sporsi avanti cercando di colpirlo col pugnale,ma lui si spostò.
“Dammelo immediatamente!”
“No!Mai!” Non potevo dargli il coltello,sarei morto piuttosto. Non potevo diventare come il Re.
“Allora morirai!” Alzò una mano,e mi sentii il respiro mancare. Stava facendo la stessa magia che aveva usato con Ray. I polmoni cominciarono a bruciarmi,la vista si appannava e la testa mi girava. Il coltello mi cadde dalle mani. Avrei presto raggiunto i miei amici.
Proprio quando sentii che le forze mi stavano abbandonando,vidi Frank dietro al Re. Ecco. Ero sicuro che stavo per morire,e questo ne era un segno:avevo le allucinazioni.
“Lascialo stare!” Urlò l’allucinazione,e poi lanciò il coltello che io avevo lasciato a terra nella schiena del Re,che cadde a terra. L’incantesimo si fermò,e io sentii l’aria tornare a circolare nel mio corpo. Ma come era possibile?Allora non era un’allucinazione! Non riuscivo a stare in piedi per lo spavento,così Frank mi raggiunse e mi si sedette accanto. Vedevo tutto sfocato,ma anche se le immagini non erano chiare,riuscivo a scorgere i suoi occhi verdi che tanto amavo.
“Gerard,tutto bene?Respiri?” Lo guardai,stupefatto.
“Dovrei chiederlo io a te!Non eri morto?”
“Beh in effetti … no. Ho solo fatto finta. In questo modo le guardie non mi avrebbero ucciso,e non avrebbero ucciso te. Ma la ferita c’è davvero.” Lo guardai a bocca aperta,indeciso se credergli o no. Poteva anche essere un'altra allucinazione creata dal Re.
“Ah e a proposito … ti amo anche io.” Mi fece l’occhiolino,e dopo quella affermazione capii che lui era il mio Frank e che mi aveva sentito quando gli avevo detto che lo amavo. Un’ondata di felicità mi attraversò tutto il corpo,e mi venne da piangere. Frank era vivo. Era con me. Non ero solo. D’istinto lo baciai,e lui ricambiò. Non mi importava del Re,non mi importava di niente se potevo avere lui.
Il Re si rialzò e si levò il coltello dalla schiena:non aveva nemmeno un graffio. Come era possibile?
“Ma … perché non sei morto?” Chiesi io,incredulo. A quel punto un ragazzo entrò nella stanza. Era Will.
“Ti rispondo io. Perché Frank non è suo figlio.”
Non capivo più nulla. La mia mente era piena di pensieri e non riuscivo a ragionare. Che intendeva con “figlio”?
“Cosa?” Nemmeno il Re capiva nulla.
“Solo suo figlio può ucciderlo con quel coltello.”
“Ma mio figlio è morto tanti anni fa!” Ribatté il Re.
“Questo è quello che tua moglie ti ha fatto credere. Ora vi dirò come è andata realmente.” Mi chiesi perché Will sapeva sempre tutto.
“Quando il tuo primogenito nacque,Liza decise di darlo a dei genitori adottivi e dire che era morto perché aveva paura che tu gli facessi del male e fece lo stesso con Bandit. Tuo figlio è l’unico che può ucciderti perché ha una parte di te dentro di se. E questo figlio è Party Poison,cioè Gerard.”
Per poco non mi venne un infarto. Non potevo credere di essere il figlio di una persona così crudele. Forse allora ero cattivo anche io?Era per questo che volevo uccidere Mikey e Frank al cimitero?
“Cosa?!Non è possibile …” Il Re sembrava confuso quanto me.
“E invece sì. Ed è per questo che lui riusciva ad entrare così facilmente nella tua mente,Gerard!Perché lui è tuo padre!” Frank mi fissava sbalordito,ma non sembrava spaventato da me.
Poi Will mi prese da parte.
“E poi Gerard … è per quello che all’inizio ero cattivo e scorbutico con voi Killjoys. Credevo che tu fossi come tuo padre,che trattava malissimo  Liza. Poi invece … ho capito che tu assomigli tutto a lei.”
Mi sorrise,ma io non ci riuscivo. Come potevo ucciderlo se lui era mio padre?Poi una domanda spuntò nella mia mente.
“Ma allora … Mikey non è mio fratello?”
“No … lui è il figlio naturale dei tuoi genitori adottivi.” Mi prese il panico:io credevo che Mikey fosse la mia famiglia …
“Ma non preoccuparti.” Continuò,dopo aver visto il mio sguardo sconcertato.
“Questo non significa che voi due non siate una famiglia,o che non vi vogliate bene. L’amore non è legato solo dai geni.”
Aveva ragione. Anche adesso,il Re non mi voleva assolutamente bene,mentre mia madre adottiva me ne voleva tantissimo,anche se non mi aveva partorito. Dovevo scegliere fra le mie origini e quello che ero diventato.
Guardai verso Frank,che mi stava sorridendo.
“Non preoccuparti,io ti amo ancora.”
“Ma io … sono figlio del nostro nemico!”
“E questo che centra?Ognuno sceglie chi vuole essere,tu hai scelto la via dell’amore e lui  quella della crudeltà.”
Frank era veramente saggio. Aveva ragione,e io avrei ucciso il Re. Non importava se era mio padre o no,era comunque crudele e il motivo dell’infelicità della gente.
Così presi il coltello,e con mani tremanti lo colpii alla schiena mentre lui era girato. Il Re si portò le mani al petto, e si buttò a terra,come se stesse soffocando, mentre il sangue cominciava colargli dalla ferita che li avevo procurato,poi chiuse gli occhi. Era morto. Il Re era morto davvero,e con lui era morto il terrore. Vidi Will che urlava di gioia,Frank si girò e mi abbracciò fortissimo.
“Hai fatto la scelta giusta,bravo!” Mi disse,ma io non riuscivo ad ascoltarlo. Era tutto finito, il mio mondo in cui avevo vissuto fino a quel momento era finito. Avevo ucciso il Re. Sarebbe tutto cambiato.
   
 
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