Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Dioni    27/12/2014    2 recensioni
Giappone,sengoku jidai,mentre il paese del sol levante percorre il suo periodo più caotico,un giovane yokai vive la sua vita,inconsapevole che la sua esistenza sarà turbata dall'arrivo di un nuovo nemico,più forte e temibile di quanto lo siano stati i suoi nemici precedenti,ma in suo aiuto interverrà un umano molto particolare,proveniente da una terra lontana.
Tra intrighi e battaglie,personaggi famosi e luoghi dimenticati,una storia prende vita,una storia dove niente e quello che sembra e che alcuni segreti e meglio che rimangano tali.
Buona lettura.
(crossover Inuyasha/Assassin's Creed.)
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- Assassini,mantenere la posizione.

Disse la donna con fare autorevole.

Sesshomaru estrasse la spada,come se avesse risposto al richiamo della maestra,forse era solo una sensazione.

intanto anche gli altri assassini attorno a lui estrassero le loro armi,c'è chi aveva una katana,un tanto,oppure una Wakizashi,come quella di Sango,fatto sta però e che loro erano in pochi,mentre i loro avversari in molti.

Si sarebbero scontrati con guardie armate di yari e katana,mentre sull'altra sponda del fiume,altre guardie incurvavano gli yumi,e gli arcieri non erano nemmeno pochi.

Le guardie si avvicinavano sempre di più,ma non con passo caotico e frettoloso,anzi,erano in formazione,divisi in file orizzontali,per un massimo di sei lancieri alla volta,visto che la riva sui cui si trovava Sesshomaru permetteva una larghezza sufficiente da poter essere occupata da sei soldati messi in orizzontale,formando così un muro di lance.

Infine le guardie si fermarono davanti agli assassini,era evidente il vantaggio delle guardie sugli incappucciati,lo spazio stretto e la formazione delle truppe rendevano vano un assalto frontale,per non parlare dei numeri e dell'equipaggiamento,gli assassini erano in pochi e combattevano leggeri,quella missione di recupero non era stata studiata per ingaggiare un pesante corpo a corpo.

Le guardie erano armate sia di lance che di spade,e di certo il supporto degli arcieri faceva ben comodo alle truppe di casa,di protenzioni invece non c'e n'erano,dopo tutto erano guardie per una festa,non soldati su un campo di battaglia,erano semplici guardie,buone per tenere sotto controllo un castello,dinfendendolo da spie e altri intrusi,non per affrontare un esercito.

- Rompere la formazione,passa il comandante.

I soldati si divisero in due parti creando un piccolo spazio nel mezzo,poco più avanti comparve la figura di un soldato che stava avanzando verso gli intrusi.

Portava un armatura completa da samurai molto particolare,dai calzari ai guanti,dalla corazza all'elmo,tutto era riconducibile all'aspetto di una bestia umanoide,a metà tra l'uomo e il cane,come un dayokai a metà trasformazione,come un licantropo.

I gambali e i bracciali erano gli arti,corazza ed elmo erano il tronco e la testa,una corazza a forma di uomo cane,per così dire.

Zampe d'acciaio,petto,ventre,schiena,collo e testa d'acciaio,con occhi gialli,come un cane di metallo,in piedi su due zampe,come un uomo eretto con un schiena dritta.

Arrivato di fronte agli assassini,la formazione si ricompatto nuovamente con immediata meccanica marzialità.

- Murai,che sorpresa vederti qui,fai ancora il cane di guardia per i possedimenti dei templari?

Disse la maestra rivolta al comandante delle guardie.

- Yuki onna,noto con dispiacere che stai ancora con quei topi,bravi soltanto a nascondersi nell'ombra,per poi rubare i meriti della vittoria,non come tigri che abbattono un cervo,ma come vermi che si nutrono di un cadavere in decomposizione.

Disse Murai con tono provocatorio,come a ridicolizzare gli intrusi.

- Vedo che con voi,portate un ragazzo prezioso,il figlio di Inutaisho,ciao Sesshomaru.

Sesshomaru lo guardò perplesso,aveva una strana sensazione verso quell'uomo.

- Ti ho già visto da qualche parte,però non mi ricordo dove.

- Ma certo giovanotto,tu eri un pò troppo piccolo,eri giovanissimo,conoscevo tuo padre,ero un suo fedele generale.

- Davvero? Allora perchè stai con Akira?

- Forse un giorno tè lo dirò,comunque,tornando a noi,siete circondati,consegnate il ragazzo è vi permetterò di andarvene.

- E se non lo facessimo?

Chiese la maestra con sarcasmo.

- Devo risponderti davvero?La mia sarebbe una risposta abbastanza banale,e poi,non mi sono portato tutto un reggimento di fanteria solo per accoglierti ad un festa alla quale non eravate i benvenuti.

- Davvero,b'è in questo caso...LANCIARE.

Detto questo,due assassini tirarono fuori dalle vesti quattro sfere nere,due per ognuno,uno di loro le gettò a terra l'altro invece le lanciò verso Murai e i suoi soldati.

Quando le sfere colpirono i bersagli scelti,si ruppero,rilasciando immediatamente un denso fumo nero,propagandosi,non solo pemetteva agli assassini di nascondere la loro posizione all'interno di esso,ma anche di distrarre l'aggressore.

- Prendetili.

Disse il generale mentre tossiva per via del fumo irrespirabile.

Alcuni fanti si erano lanciati contro gli assassini,con le lance ben strette,ma con la vista offuscata e l'aria assente era difficile combattere.

Uno di loro si era lanciato contro l'assassina,ma abilmente lei si spostò di lato verso destra,con la mano destra prese la yari bloccandola ed infine,con il braccio sinitro uccise la guardia,facendo scattare la lama situata sotto il polso e poi tagliargli la gola con un movimento veloce.

Anche gli altri non se la cavavano male,alcuni dei sottoposti della maestra,giusto due o tre di loro sapeva eseguire un disarmo,anche se la maggior parte di loro usava semplicemente l'arma che aveva in mano,poichè non erano ancora esperti del combattiemnto ravvicinato,con tutto quel fumo era impossibile per le guardie vincere uno scontro diretto,per non parlare poi degli arcieri sull'altra sponda,che non potendo vedere gli intrusi non potevano colpirli e senza dimenticare che avrebero potuto prendere involontariamente i propri compagni,rischiando così il fuoco amico.

- N'è sta arrivando uno,questo riusciresti a ucciderlo anche se non fosse intossicato dal fumo.

Disse la voce dentro la sua testa.

Sesshomaru lo vide arrivare,nonostante un leggero fastidio agli occhi è al naso,non c'era alcun svantaggio nel combattere li dentro,anche se era interessante vedere anche gli assassini combattere con quel fumo attorno è non sentirne quasi gli effetti.

Lo yokai di ghiaccio estrasse Bakusaiga e con la sola velocità dell'estrazione tagliò in due la yari colpendo così anche la guardia in pieno petto.

- Non male,ma ci dobbiamo lavorare sopra,adesso ti do un consiglio,salta giù dalla cascata.

- Cosa?

- Hai sentito benissimo,salta giù dalla cascata,una volta che la nebbia si sarà diradata non potrai più combattere,ti attaccherrano tutti insieme.

- Posso sempre lanciare un colpo con bakusaiga.

- Non ci provare,non hai abbastanza energia per tirare un colpo simile,senza tralasciare il fatto,che il loro generale,appena comincia a vedere l'aura verde della tua spada,ti ucciderebbe prima ancora che tu possa lanciarlo.

Anche prima Sesshomaru si era fidato di qulla voce,quando aveva preso una forma simile a quella di un uomo e gli aveva detto di gettarsi in quel baratro oscuro,senza alcuna certezza su quello che sarebbe successo.

Si sarebbe dovuto fidare una seconda volta.

- Sesshomaru,non possiamo trattenerli ancora a lungo,lanciamoci giù dalla cascata.

Disse l'assassina rivolgendosi al ragazzo.

Lui rimase colpito dalle parole fatta dall'assassina,era lo stesso suggerimento fatto dalla voce,forse il fatto che anche quella voce era un assassino potesse avere le stesse idee di quella donna,se non lo stesso ragionamento.

Non c'era tempo per porsi domande,ormai la nebbia si stava dirando,mostrando sia a fanti che agli arcieri le figure degli assassini.

- ARCIERI,SCOCCARE AL MIO ORDINE,TENETEVI PRONTI.

Disse il generale alzando un braccio.

- indietro uomini,stavolta tocca a me.

Il generale avanzò da solo verso gli assassini di fronte a lui,raccolse una yari da terra e poi si fermò,fissandoli tutti con uno sguardo deciso.

- Pensate di essere forti,solo per aver ucciso qualche soldato fresco di reclutamento?Provate con uno come me.

Detto questo tre di loro gli andarono incontro,uno di fronte a lui,gli altri due ai suoi lati,lui rimase fermo,con lancia in pugno,ben inchiodata a terra e con la punta verso l'alto,sembrava tranquillo in quella situazione,infatti,si era preso la libertà di rivolgere lo sguardo verso Sesshomaru.

- Fidatevi,sono tutt'altra storia.

Murai cominciò a far roteare la lancia con incredibile maestria,il tempismo dei movimenti di braccia e la velocità di rotazione creavano un incredibile effeto,quasi ipnotico.

- Non ingaggiate il combattimento,vi sta provocando.

Disse l'assassina con tono preoccupato.

- Non si preoccupi maestra,ora ci pensiamo noi.

Uno dei tre assassini,quello di fronte a lui provò ad attaccare con un fendente di Katana diretto verso il fianco destro,ma mentre il filo della spada si avvicinò abbastanza da poterlo colpire,iniziò il contrattacco.

Il lungo manico della yari venne messo sul lato scelto per l'attacco,parando il colpo di spada.

- Ci hai provato.

Non aveva ancora finito queste poche parole,che aveva girato la lancia un ultima volta per poi infilzarlo dritto al cuore,sollevarlo da terra e poi gettare il cadavere,strattonandolo con forza per buttarlo nel fiume senza dover perdere la presa sull'arma.

Presi dalla rabbia, i due assassini rimasti attaccarono il suo punto cieco,la schiena,entrambi con la lama posta sotto il polso.

Ma lui fu più veloce di loro,si abbassò piegando le ginocchia,mentre nello stesso momento,girò di centottanta gradi,facendo cadere uno,tirando un calcio rotante bassissimo,rasoterra,mentre l'altro fu infilzato ad un ginocchio,che perse subito l'equilibrio e cadde rovinosamente a terra.

Murai si rialzò velocemente,infilzando immediatamente a quello che aveva perso l'equilibrio con il calcio,conficcandolo a terra per poi avventarsi subito dopo su quello rimasto,tirandogli un piedata sulla gola,il colpo risultò così potente da spezzargli il collo.

- Che mi dici ora,Yuki?Presto questa nebbia sparirà,voglio proprio vedere come farai a rimanere in vita,dopo che miei arcieri vi avranno colpito,ma non temere,per il figlio di Inutaisho qualche freccia in corpo non lo ucciderà.

Disse Murai con tono aggressivo è provocatorio.

- Te lo dico io come...salto della fede.

Detto questo l'assassina si girò verso la cascata per poi rivolgersi a Sesshomaru.

- Seguimi,senza esitare.

La donna cominciò a correre verso il bordo della cascata,raggiunse il bordo,piegò le gambe,e poi,saltò in avanti,aprì le braccia il più possibile per poi lascarsì trasportare verso il basso con incredibile velocità.

 Un tonfo fu l'unica cosa si riuscì a sentire dal fondo della grotta,anche se piccolo poichè il rumore del tuffo era coperto dal rumore della cascata.

- Visto che l'abbiamo fatto solo durante l'addestramento,conteremo fino a tre.

Disse uno degli assassini ai suoi compagni.

- Sesshomaru,hai presente quelle volte in cui fai qualcosa all'improvviso?

Chiese la voce al giovane yokai.

- All'improvviso?

- Si,come D'IMPULSO.

All'improvviso Sesshomaru perse la completa sensibilità del suo corpo,le sue gambe si muovevano da sole,cominciò a correre verso il bordo.

- Uno,due...

Ma i ragazzi non riuscirono ad arrivare al tre che si ritrovarono davanti un Sesshomaru che correva all'impazzata verso il fondo della caverna.

E quando arrivò fece una cosa incredibile,eseguì lo stesso identico salto che aveva fatto la maestra assassina,completamente uguale,identico stile,perfetto sotto ogni punto di vista.

E mentre cadeva faticava a capire quello che stava succedendo,ruotava tutto troppo in fretta,troppo veloce per lui,troppa improvvisazzione,non era nel suo stile fare dei tentativi,se doveva fare una cosa doveva pensarci attentamente.

Poco prima di toccare la superficie il suo corpo allungò le braccia sopra la testa,lè uni formando un punta con la quale perforò il limpido liquido senza subire un pesante impatto con esso.

Si guardò attorno e comprese di trovarsi in acqua,risalì istintivamente verso l'alto,incerca dell'aria,uscì e riprese fiato tirando un bella boccata d'aria dentro i polmoni.

- Come ci sei riuscito?

Chiese la maestra stupefatta.

Sesshomaru si passò un mano sugli occhi chiusi,togliendo via le poche goccie d'acqua che erano rimaste sulle sue palpebre.

- Cosa?

- Hai eseguito un perfetto salto della fede,come ci sei riuscito? Solo chi fa parte della confraternità è pochi altri possono eseguirla senza spezzarsi l'osso del collo,dove l'hai appresa?

- Salto della fede? Non so nemmeno che cos'è?

- Ma allora come...per caso hai sentito di nuovo quella voce?

- Si,ma non vedo cosa possa cetrare.

- Non posso spiegartelo adesso,prima dobbiamo andarcene,ormai l'effetto dei fumogeni dev'essere finito,spero solo che saltino in tempo.



- SCOCCARE.

Un grande sibilo si sentì nella caverna,la maestra e lo yokai guardarono in alto,numerose frecce passavano sopra le loro teste ad un ritmo velocissimo.

Uno degli assassini cadde giù dal dirupo,non con un salto particolare,ma come se si fosse buttato con fatica,come a peso morto.

PLONF

Un tonfo sordo colpì l'acqua,non come aveva Sesshomaru,ma come un macigno,un suono per nulla dolce.

Risalì in frettà e videro chi era,era Hiro e aveva una freccia nella spalla.

- Hiro.

Chiese la maestra preoccupata,mentre lo prendeva per un braccio  e se lo faceva passare sulle spalle e con l'altro si manteneva a galla.

- Maestra Yuki.

- Cos'è successo? Perchè non siete saltati tutti quanti?

- Stavamo per lanciarci,quando all'improvviso quel generale ha ordinato agli arcieri di colpirci,io sono riuscito a saltare,ma gli altri...

Sesshomaru intervenne.

- Non possiamo restare qui,dev'esserci un uscita,se no come fa questo posto a non riempirsi d'acqua?

Sesshomaru si guardò attorno nella speranza di trovare un uscita,guardò in avanti,ma non c'era niente,guardò ai lati,ma non c'era niente,guardo anche in alto,ma c'era solo il soffitto.

Tornando con lo sguardo di fronte a lui,notò qualcosa con la coda dell'occhio,l'acqua aveva una tonalità luminescente,il fondo era chiaro ed era ben poco profondo.

- Forse ho trovato l'uscita,credo sia sotto di noi.

- Va bene,Hiro,trattieni il fiato.

- Va bene maestra,sono pronto.

I tre si immersero sott'acqua nella speranza che quella luce li portasse da qualche parte,Sesshomaru non se la cavava poi male a spostarsi in apnea,anche se non era il tipo da nuotate,giusto in estate,quando qualche volta si dirigeva verso qualche lago,o quando si trovava in riva al mare,non che gli dispiacesse l'estate,ma era più abituato all'inverno e ai suoi lenti e freddi ritmi.

Potenti bracciate e slanci di gamba gli permettevano di spostarsi con forza la sotto,mentre la vista non faceva alcuna fatica a distinguere forme e dimensione,era nitida al punto giusto,forse il fatto che era un dayokai gli dava vantaggi fisici superiori rispetto alla maggior parte degli umani e agli yokai di più basso livello.

Anche la donna non se la cavava male,anzi,riusciva a tenere il passo di Sesshomaru senza alcun problema,anche se trasportava un ferito,forse,non sarebbe stato strano che quella donna avesse potuto essere più forte di Sesshomaru,o se non'altro,possedere capacità maggiori.

Arrivarono sul fondale in cerca dell'uscita,videro un passaggio tra la roccia della montagna e il fondale,in mezzo si poteva ben distinguere una tenue luce,Sesshomaru la riconobbe subito,era la luna.

Attraversarono il passaggio per poi riemergere dall'altra parte,finalmente potevano uscire fuori.

L'aria gelida che girava all'interno delle narici,la dolce sensazione di fuga da quella folle situazione,ormai le sentiva e si sentiva beato in questa nuova situazione di fronte a lui.

La luna,mai il giovane yokai era stato felice di rivedere la sua vecchia compagna di avventure,le notti passate all'aperto,tra un duello e l'altro,una passeggiata,o quando intraprendeva un nuovo viaggio verso chissà quale regione,tante volte l'aveva vista,ma quella sera,quando cercò di allontanarsì di più dalle grinfie di Akira,era più bella di tutte le altre volte.

Uscì dall'acqua con la tipica naturalezza di Sesshomaru,anche se era sera,in montagna e in pieno inverno,per lui era come se fosse primavera,sentiva il freddo ma non lo pativa,anzi,sembrava starci abbastanza bene.

Lo stesso valeva per Yuki,anche lei stava abbastanza bene,ma per Hiro,che era un appredista della confraternita,non era abituato a sopportare quelle temperature,anche se battere i denti dal freddo era l'unica cosa che non potesse evitare di fare,dimostrò comunque un grande autocontrollo,anche in una situazione critica come quella.

- Andiamocene,prima di essere scoperti.

- Aspetta Sesshomaru,Hiro rischia un malanno se si allontana da qui.

- E allora cosa proponi di fare?

- Per prima cosa ci serve assistenza,Hiro è umano,e tu sai che la maggiorparte degli umani non sono abituati ad affrontare temperature troppo alte o troppo basse,ascolta,apparte me è la mia squadra c'è n'è un altra a farci da rinforzo,si dovrebbero aggirare nelle foreste attorno alla montagna,appena incontri un assassino,fermalo e digli che Yuki necessita di assitenza,ma si cauto,anche le guardie di Akira sono in giro,se necessario uccidile,ma senza combattere,se puoi evitarlo naturalmente.

- D'accordo.

Sesshomaru stava per incamminarsi,quando all'improvviso venne subito richiamato.

- Aspetta.

- Cosa c'è Assassina?

- Per uccidere con discrezione ti servirà un arma.

- Ho la spada e gli artigli,posso farcela.

- La Katana è troppo lunga e si nota facilmente,mentre gli artigli rischiano di far schizzare il sangue da qualsiasi parte,ecco,prendi.

Yuki allungò le mani verso il braccio sinistro del giovane assassino,gli sfilò la lama e la lanciò verso Sesshomaru che la prese istintivamente.

La guardò con fare sospetto,la lama sottile,gli ingranaggi,i perni,i lacci per legarla all'avambraccio,prima del suo scontro con Ezio non l'aveva mai vista.

- Tranquillo ragazzo,te la lego io.

Disse la voce quasi a volergli fare da maestro.

Con il braccio destro sotto controllo della voce si adoperò ad usare la lama,le dita fuori dal suo controllo si muovevano con grande abilità,i lacci vennero stretti con grandi abilità e la lama sembrava pronta a scattare.

Intervenne Yuki.

- Avanti Sesshomaru,mostra come sai usare quella lama.

Sentite quelle parole,il suo braccio sinistro si mosse da solo,spingendo velocemente la mano sinistra,chiusa a pugno,verso il basso,facendo scattare la lama con velocità fulminea.

Mai prima di quella sera aveva indossato un oggetto tanto insolito,eppure non la sentiva una cosa così strana,quasi fosse familiare,anche se era strano visto che quel tipo di arma lo conosceva da così poco tempo.

- Vado,ah Yuki,la mia risposta e si.

La donna guardò Sesshomaru con aria confusa.

- Si cosa?

- La tua proposta,si,accetto di diventare un assassino.

E senza nemmeno dare a Yuki il tempo di dire qualcosa,uscì rapidamente dalla grotta,e riparato dalle tenebre cominciò ad inoltrarsi nella foresta la vicino.

Intervenne la voce.

- Sesshomaru,è arrivato il momento che ti insegni qualcosa su come agiscono i fratelli di lama.

- Si,comunque,prima non avevi detto questa volta si combatteva per davvero?

- Si,ma prima devi fare in modo che tuoi nemici non siano in vantaggio su di te.

- Forse hai ragione,posso farti un ultima domanda?

- Certo.

- Posso chiamarti Jin? No perchè,tu sei il Jin di quegli strani sogni che ho fatto,giusto? La tua voce è uguale alla sua,i tuoi vestiti erano uguali ai suoi,tu sei lui,non'è così?

Silenzio,era sceso all'improvviso,interropendo i pensieri di Sesshomaru è aspettando una risposta da quella voce,sapeva di aver fatto centro,di aver indovinato,di aver scoperto una verità in quella fitta trama di misteri e vicende senza senso.

- Si,sono io.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Dioni