Teatro e Musical > Romeo e Giuletta - Ama e cambia il mondo
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Autore: Eos BiancaLuna    27/12/2014    2 recensioni
[Romeo e Giuletta - Ama e cambia il mondo]
Roma, giorni nostri. Una ragazza sta per essere travolta dagli eventi ma non si aspetta assolutamente nulla. Conduce una vita normale, studia lingue straniere ma ben presto capirà che la sua strada è un'altra, quella dell'artista. Tra una passione improvvisa per un attore, ed il musical in cui egli recita, Adelaide decide di andare al Gran Teatro a vedere "Romeo&Giulietta, Ama e cambia il mondo". Qui tutto avrà inizio...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Capitolo 5-Febbre

 

Osservare la freccetta del mouse andare su e giù distrattamente per lo schermo del computer non è proprio un bel passatempo. Gli occhi di Adele nemmeno vedevano realmente quello che stavano osservando, cosi dopo un po’ decise di lasciar perdere e nascose il volto tra le braccia conserte.

-Che faccio? Vado o non vado ad aspettarlo alla fine di questo matineè?” E se poi si arrabbia? Meglio che non vado?-.

Continuava a ripetersi queste domande senza darsi una risposta certa. Il ragazzo dai riccioli biondi non aveva deciso di lasciare libera la sua mente nemmeno per un attimo da quando lo aveva finalmente rivisto. 

Ma non era andata affatto come lei voleva e nel profondo era arrabbiata con lui, quel ragazzo che ancora non sapeva quante follie lei aveva già fatto per lui e quante ancora ne avrebbe fatte.

Lo squillo improvviso del suo cellulare la fece sobbalzare. Si alzò pigramente dalla sedia senza troppa fretta per ascoltare le note di quella canzone che tante volte aveva cantato “Ama e cambia il mondo”. Alla fine dovette rispondere perché un numero sconosciuto aveva catturato la sua attenzione.

-Chi è?- chiese al limite della curiosità. “Come se Luca avesse preso il tuo numero” disse una vocina malefica dentro di lei.

-Ciao! Sono Riccardo- fu la risposta allegra dall’altra parte del telefono. -Riccardo chi?- chiese spaesata Adele. Riccardo rise, -Benvolio- fu la risposta. La ragazza si immaginò Luca al suo posto che le diceva -Sono Mercuzio!-. 

-Ah scusami! Non ti avevo riconosciuto!-, disse sorridendo -Ero sovrappensiero-. Almeno la scusa era vera, Adele non era tipo da bugie o pensieri nascosti agli altri.

-Come stai? Ti ho disturbato? Volevo chiederti se volevi venire insieme a noi a Porta di Roma il 30….-. Riccardo parlò tutto d’un fiato e attese una sua reazione. Adele si avvicinò alla finestra e guardò il cielo azzurro, -Vi esibite vero? Credo di averlo letto sulla pagina ufficiale ma l’avevo dimenticato! Per me va bene… Sarò li per l’ora di pranzo cosi la prima fila sarà la mia. Ma come hai avuto il mio numero?-. 

Lui sorrise -Mi sa che non ci siamo capiti! Intendevo con noi del cast come ospite, ho già due pass per te e la tua amica che vi aspettano. Il tuo numero me l’ha dato Greta-. Adele si ammutolì.

-E’ uno scherzo vero?- chiese dopo qualche secondo. Riccardo la tranquillizzò -No è la verità! Ci vediamo alla stazione di Grottarossa va bene? Cosi ti mostro anche il nostro alloggio, un po’ prima dell’una se per te non è un problema…Adesso devo attaccare, per qualsiasi cosa fammi sapere su questo numero-. La conversazione finì dopo che si furono salutati. Adele ancora incredula si buttò sul letto e scrisse distrattamente un sms a Katia.

 

-Ma tu sei proprio sicura di quello che dicono sti’ artisti? Io non me fido, non so sicura, cioè…Te pare che ce fanno passà davanti a tutti a noi due?-, la ragazza seduta sul posto del passeggero abbassò il finestrino lamentandosi ancora. 

La conducente ignorò le sue parole ed entrò nel parcheggio,  sistemò la macchina fra una Jeep e una Toyota rossa. -Cavoli!- esclamò, -Non ci avevo mai fatto caso! Mio padre ha un’alfa Romeo Giulietta Rossa!-. Le due si guardarono e scoppiarono a ridere. 

-Tu sei proprio fuori di testa! Aida torna in te!-, si lamentò ancora Katia mentre scendeva dalla macchina. -Non chiamarmi cosi! E non rompere!- rispose Adele, poi vide Riccardo in lontananza che le faceva cenno con la mano. -Lo vedi gli artisti quanto sono falsi e bugiardi come dicevi tu?- disse all’amica con tono ironico e si avvicinò a lui. 

-Ah che pazienza ci vuole!-, Katia sospirò e salutò Riccardo con un gran sorriso. Ma neppure quando si trovarono in macchina con lui si convinse della realtà dei fatti. Adele la guardava dallo specchietto della macchina e le sorrideva ma lei restava della sua opinione. -Mai fidarsi degli attori! Tanto meno dei personaggi famosi emergenti-.

-Ragazze, benvenute nella nostra umile dimora!-, Riccardo sembrava davvero di buon umore, aveva chiacchierato per tutto il tempo del viaggio e metteva allegria soprattutto ad Adele. Lei e Katia si ritrovarono nel piazzale di quello che sembrava essere un condominio color salmone. 

-Vi assicuro che è molto meglio da dentro- disse Riccardo chiudendo la macchina. -A me manco me interessa- sibilò Katia. Adele la ignorò e sbuffò divertita. -Sono proprio curiosa!- disse a Riccardo che le rispose prontamente -Prego, faccio strada-. 

Le precedette e lei si girò per un secondo a guardare storta la sua migliore amica che sostenne il suo sguardo per niente divertito. L’ingresso dell’abitazione era ampio e luminoso, con una scalinata sul lato destro, l’entrata della cucina a sinistra e più avanti il salone.       

-Come potete vedere sono due piani- annunciò il ragazzo indicando la scala. -Ma non serve che tu ci mostri anche dove dormite vero?- chiese acida Katia, Riccardo la guardò senza rispondere. -Allora dove sono gli altri?- s’intromise Adele sentendo dei rumori. “Al trucco naturalmente” rispose il ragazzo guardandola con un sorriso e disse loro di seguirlo.

-Ma la pianti? Hai proprio la luna storta oggi- disse Adele all’amica sottovoce poi sorrise perché aveva visto Giulia, già pettinata da Giulietta, che l’aveva riconosciuta e si era avvicinata per salutarla. Leonardo e Davide erano al trucco mentre Barbara e Giò mangiavano insalata al centro del tavolo insieme a qualche ballerino. 

Mentre le due ragazze parlavano e Katia guardava insistentemente Bianca una voce seguita da uno sbattere di porta gelò il sangue ad Adele che stava facendo di tutto per fingere di star bene. Riccardo le sussurrò -Occhio eh!-.

-Salve a tutti!- gridò allegramente Luca e fece un cenno ad ogni membro del cast. Katia si sedette sul divano gustandosi la scena, la sua amica parlava con Giulia ma ogni tanto volgeva gli occhi su di lui che era intento a conversare con gli altri. Ad un certo punto Luca afferrò Giulia da dietro e la baciò su una guancia poi andò da Bianca. Giulia rise notando l’espressione di Adele, -Non farci caso! E’ cosi con tutti-. 

Adele credete che se fosse stata un drago sicuramente li avrebbe incendiati entrambi. Riccardo si sedette incerto vicino a Katia, -Allora come va? Che mi racconti?-. Il suo tentativo di attaccare bottone riuscì e lei un po’ si sciolse. Dopo che Adele si fu presentata anche agli altri arrivò una navetta nera e suonò due volte. 

-Luca noi veniamo con te va bene?-, Riccardo indicò se stesso e le due amiche. Luca giocherellò col mazzo delle chiavi e lanciò un’occhiata a Katia poi guardò Adele. -Mi ricordo di te, la cantante- sorrise, -Andiamo-. Uscì senza aspettarle e Riccardo lo seguì.

-Non ti illudere- le ripeteva Katia mentre salivano sulla Focus scura. Adele rifletté su quelle parole per tutto il tragitto, Riccardo spesso si girava verso di lei e le domandava qualcosa in più sulla sua vita. Luca sembrava quello meno interessato di tutti, fischiettava e guardava la strada, oppure faceva qualche commento su Verona e sullo spettacolo.

                     

 

Arrivarono a Porta di Roma che sotto al palco allestito per il loro show era già stracolmo di gente e tutti accolsero gli artisti con urla di gioia. Chi saltava, chi cantava e chi pregava per farsi fare qualche altro autografo. -Wow che bell’effetto fa essere da questo lato della transenna!- esclamò Adele a Luca che la guardò con un sorrisetto. 

-Peccato per te che questa è la tua prima e ultima volta” disse maliziosamente lui e si allontanò. -Ma tu guarda che stronzo- disse Katia ad alta voce dando all’amica una piccola gomitata. -Stavo scherzando!- rispose lui da lontano. 

-Vi prego cerchiamo di stare calmi tutti quanti- suggerì Riccardo alle due ragazze, Katia stava per rispondere ma Adele la prese per un braccio -Lascia perdere davvero. L’ho capito che devo stare al mio posto, è lui la star non io-, si voltò e lo vide alle prese con alcune fan. Il ragazzo incrociò lo sguardo di lei e accennò un sorriso poi tornò a guardare la fotocamera di una ragazza. 

Le due amiche restarono da una parte e chiacchierarono un po’ con gli altri artisti. C’era parecchia gente che era riuscita ad oltrepassare la transenna e si metteva in fila per Luca. Adele provò un senso di impotenza. 

Voleva quel ragazzo tutto per lei nel suo profondo ma capiva anche che non avrebbe potuto essere diverso da ciò che era solo per lei. Leonardo salì per primo sul palco per fare il soundcheck poi toccò a Barbara, Luca ed infine Davide e Giulia.

Finite le prove i ragazzi si ritirarono nel backstage per cambiarsi con i costumi. -Uffa, io c’ho pure fame- sbottò Katia, -Che ore saranno? E’ parecchio che stiamo qui-. Adele fissava il palco in attesa che si esibissero. 

-Aspetta che vedo- tirò fuori il cellulare dalla borsa ma non fece in tempo a guardare lo schermo perché uno dello staff tecnico le prese per un braccio -Andiamo ragazze- disse trascinandole via. Katia ebbe un tuffo al cuore -Aspetta ma cosa? Ade aiutami…-, l’amica ripose velocemente il telefono e oppose resistenza -Chi sei tu? Levami immediatamente le mani di dosso!-. 

L’uomo sulla cinquantina brizzolato ridacchiò -Su andiamo, non abbiamo tempo da perdere qui-, e le sbatté letteralmente fuori dalle transenne richiudendole davanti ai loro occhi senza degnarle di uno sguardo. Adele stava ancora urlando -Ho detto che non mi devi toccare!- quando si ritrovò in mezzo alla folla che spingeva e perse di vista Katia. 

Si fece largo a spintoni rischiando più volte una lite con delle persone quando si sentì chiamare -Ade! Ade! Adelaide!  Sono qui…dammi la mano-, si girò e finalmente la trovò sepolta dalla sua giacca e da alcuni signori più alti di lei. 

Le prese la mano -Sei sempre la solita nana che mi sparisce di vista!-, ridacchiò. In quel trambusto non si erano nemmeno accorte che lo show era iniziato e i ballerini lasciavano il posto all’esibizione del Principe di Verona. -Ma che fai ti commuovi un’altra volta?- gridò Katia, Adele la guardò -No! Piango solo perché non si vede niente!-.

Quando toccò a Mercuzio esibirsi nella sua Follia Adele decise di non ascoltarlo, prese di nuovo Katia per mano e si riavvicinarono al punto di prima. Approfittarono della distrazione della gente per attaccarsi alla transenna e restare li in attesa. -Ma che ti prende?- chiese la più bassa -Proprio adesso che cominciavo a divertirmi!-. 

L’amica sbuffò -Come? Non eri tu quella che non ci voleva nemmeno venire qui?- poi tutti tacquero sull’acuto di Luca. -Capirai e che ci vuole! Lo so fare pure io…- sussurrò Adele con una nota di tristezza facendo ridere Katia -Lo so lo so però il suo è più…come dire…-, non finì la frase perché cominciava davvero a divertirsi. Dalla loro postazione non vedevano benissimo ma almeno le canzoni le sentivano, e per Adele la musica era più che sufficiente.

Terminato lo show e il reprise finale gli artisti uscirono ancora in costume per firmare autografi. La ragazza con i capelli sfumati di biondo sentì una strana adrenalina scorrerle nelle vene e si alzò sulle punte sporgendosi dalla transenna, Katia era proprio dietro di lei. Davide e Riccardo furono i primi ad uscire, entrambi sorridenti si diressero in due direzioni diverse.

Riccardo si avvicinò lentamente ad Adele tra un autografo ed una foto, lei le porse un blocco notes di Katia e ascoltò le sue parole con attenzione. -Ti chiedo scusa da parte sua…Me l’ha detto adesso…, ne parliamo dopo, aspettateci dove abbiamo lasciato la macchina-, l’autografo con tanto di dedica si stava facendo pesantemente lento e le altre fan lo reclamavano anche per loro. -Va bene grazie Rick- disse lei a bassa voce come aveva fatto lui, senza aggiungere altro. 

Il ragazzo le sorrise palesemente dispiaciuto e si concentrò sulle altre fan. Poi finalmente il ragazzo dai capelli mossi e biondi che lei venerava tanto uscì per i suoi fan ma la ignorò diverse volte. Lei continuava a chiamarlo mentre Katia le intimava che non valeva la pena sgolarsi. 

Adele alla fine le si rivoltò contro -Non posso! Io non posso ignorarlo, lo sai bene-, sembrava davvero arrabbiata. -Ti prego Luca! E fa qualcosa di sensato invece che lo stronzo!- sperò Katia per la sua amica mentre rileggeva la dedica sul suo blocchetto degli appunti, -Ma qui c’è scritto per Adelaide?!- lo richiuse di scatto imbronciata. 

La sua amica intanto chiacchierava disperatamente con Giulia, che dovette congedarsi presto perché un tipo della security stava richiamando il cast. Il suo cuore si frantumò quando vide Luca allontanarsi senza degnarla di uno sguardo. 

Non aveva avuto senso stare li in piedi tutto quel tempo in attesa solo per lui, essere state cacciate addirittura dal backstage e subire tutte quelle spinte e urla. Una lacrima le rigò il viso e il suo entusiasmo si spense. Un paio di ragazze dietro di lei lo chiamarono in coro.

Poi accade.

Lui si voltò verso di lei e avanzò in quella direzione. Adele distolse lo sguardo quando afferrò libri che le ragazze tendevano impazienti e li firmò entrambi. Katia si sporse più che poté in avanti per guardarlo e prese a gomitate l’amica che lo ignorò come poteva. 

-Non te l’aspettavi vero?- disse Luca a denti stretti mentre restituita i libri alle ragazze. -Ce l’hai con me?- chiese lei sarcastica, e si addolcì quando lui la toccò sul naso con la penna -Non devi prendertela, a me piace scherzare, perciò non ti chiederò scusa-. 

Rise e restituì anche la penna, Adele lo fissò come imbambolata. Poi lui le prese il viso tra le mani per una frazione di secondo e avvicinandosi le asciugò la lacrima e la baciò sulla fronte, sorrise e se ne andò. 

Alcuni mormorii su loro due si fecero insistenti, qualcuna gridò -Ma che fa? Chi è questa?-. Eppure lei non le senti, non sentiva più niente tranne la dolcezza della sua voce ed era concentrata sul miracolo che era appena successo.

-Va bene, va bene, ce ne andiamo!-, Katia prese Adele per un braccio ma questo non servì a riportarla alla realtà. -Quello cos’era?- le domandò mentre si allontanavano a passo svelto passando per l’interno del centro commerciale. 

-Quello cosa?- ripeteva Adele toccandosi la guancia con sguardo perso nel vuoto. Katia si innervosì “Scherzi? Me lo chiedi pure! Non hai visto che casino ha creato Luca! Vorrei sapere che gli passa per la testa-. L’amica sorrise poi tornò seria -Non lo so…So solo che non devo illudermi-.

Arrivarono nel parcheggio in silenzio e aspettarono vicino alla macchina di Luca una decina di minuti poi i ragazzi le raggiunsero e Riccardo si scusò ancora per l’inconveniente della security. -Io gliel’avevo detto che non si doveva abituare all’idea di stare al di qua delle transenne!- gli disse Luca guardando Adele ridendo. L’amico e collega gli diede uno schiaffetto dicendogli -Ma falla finita…- e i due finirono in una finta lite sotto gli occhi divertiti di Adele e diffidenti di Katia.

Cinque giorni dopo Adele aveva deciso di andare a quel Matinèe anche senza la sua migliore amica, aveva avvertito Riccardo e si era diretta al Gran Teatro con una gioia dentro di se indescrivibile. In più aveva anche fatto un dolce al cocco e nutella per lui e la giornata era soleggiata e calda. Per rilassarsi ancora di più stava ascoltando un po’ di musica in macchina e ogni tanto si controllava nello specchietto retrovisore.

Rallentò prima di imboccare la via del parcheggio e una volta fermata la macchina spense la radio e fece un bel respiro chiudendo gli occhi. -D’accordo, puoi farcela, sai che puoi….-, respirò ancora poi li riaprì. Scese dalla macchina e l’ansia si impossessò di lei, le tremavano le gambe. “Stai calma” ripeteva a se stessa, “Fra poco lo vedi cerca di non agitarti!”. 

Prese la borsa e la busta con il dolce poi chiuse la macchina e visto che era un tantino in anticipo decise di entrare. Le guardie non c’erano perché erano tutte sotto al palco, lei si avvicinò di soppiatto al tendone rosso che divideva la platea dall’ingresso, lo scostò e vide che lo spettacolo era alla scena finale. Si guardò ancora intorno poi svelta si intrufolò in mezzo alla folla sotto al palco che si era appena creata per il reprise finale.

 Quando Luca e Riccardo riapparvero sulla scena solo il ragazzo dai capelli castani la salutò con la mano, Adele un po’ scoraggiata attese pazientemente che il sipario fosse calato poi si precipitò all’uscita ad aspettarli ma l’attesa durò più del previsto cosi prese il cellulare e chiamò il numero che aveva salvato come quello del Maccaferri. Il ragazzo rispose dopo un paio di squilli e la avvertì di aspettarla nel parcheggio. 

Adele riattaccò sbuffando e in quel trambusto di bambini e ragazzi che erano venuti in gita da diverse parti d’Italia lo vide. Luca faceva il giro opposto con due bodyguards che sembravano sostenerlo. 

Senza pensarci corse verso di lui ma uno della security la immobilizzò -Ragazzi andiamo per favore!- ripeteva intimandoli a lasciare il teatro. -Perché lo portano via?- domandò lei seguendolo con lo sguardo, il tizio la spinse indietro con delicatezza -Sta male, ha 39 e mezzo di febbre!-. 

-Che cosa?- sbottò lei e tornò di corsa verso l’uscita per aspettare che passasse di li, ma le due guardie non lo lasciarono e lo scortarono fino al parcheggio. Adele li seguì sfacciatamente e quando finalmente Luca rimase da solo gli si avvicinò -Hey tutto ok?- gli chiese ma in quell’istante sopraggiunsero due signore che lo pregarono di farsi la foto e lui accettò con un sorriso. La ragazza rimase in attesa da una parte guardandoli e sentendosi di troppo.

-Ade!- si sentì chiamare e voltandosi riconobbe il ragazzo dai riccioli castani che le veniva incontro. La abbracciò con affetto. -Hai saputo del malato?- indicò Luca ridacchiando, Adele li guardò entrambi -Si mi hanno riferito che ha la febbre alta-. Luca dopo aver salutato le due signore si rivolse a loro, -Io vado a riposarmi ci vediamo direttamente allo spettacolo di stasera-. 

Adele gli lanciò un’occhiata interrogativa e lui le spiegò che gli avevano dato il permesso di riguardarsi per tutto il pomeriggio. -Va bene allora! Adele potrebbe accompagnarti a casa…Io sai, ho quel pranzo oggi…-, disse Riccardo e vedendo che Luca stava per protestare aggiunse -Dai non fare lo scontroso! E’ venuta qui solo per te oggi!-. La ragazza sorrise a Riccardo e alla fine Luca accettò. 

-Vuoi che guidi io?- gli chiese quando si furono avvicinati alla macchina, -No è vicino- rispose lui, entrò in macchina e accese il motore. Adele si accomodò sul posto del passeggero e mise la busta con il dolce sulle sue ginocchia. -Che c’è li dentro?- le chiese Luca mentre partivano. 

-Un regalo per te, so che ti piace il cocco, allora ho pensato di farti un dolce- rispose lei sorridendogli tutta contenta. Luca si sistemò gli occhiali da sole sul naso e svoltò a destra, -Grazie- mormorò senza troppo entusiasmo. Arrivarono a casa dopo qualche minuto in cui Luca non aveva aperto bocca e Adele faceva commenti sul traffico.

Scesero dall’auto e una volta in cucina lei adagiò il dolce sul tavolo, -Che dici ti va di assaggiarlo adesso?-. Luca un po’ rosso in viso afferrò un coltello dal cassetto, -Ma si va, assaggiamo-. Tirò fuori dalla busta il contenitore e lo aprì poi tagliò una fetta e la morse -Mmh, niente male! Ti ringrazio-. 

Adele sorrise a quelle parole, -Meno male sono contenta! C’è anche questo….-, tirò fuori dalla borsa il ciondolo impacchettato e glielo porse. Lui finì la sua fetta e prese il regalo, lo aprì e le sorrise poi si avviò su per le scale -Fa come se stessi a casa tua…se mi cerchi sono in camera mia, è quella al centro a destra-. 

Sparì dalla vista di lei che subito si rattristò e pensò a quanto fosse maledettamente di poche parole. Cosi mise il dolce nel frigo e si aggirò un po’ per il salotto. Non c’era granché sui mobili, ne foto ne altri oggetti personali. Si vedeva che la casa era in affitto, e tremendamente vuota pensò Adele. 

Oltre una libreria che occupava mezza parete notò una porta scorrevole, si avvicinò a passo svelto e la aprì. La stanza che era celata era la sala prove dei ragazzi, c’era un piccolo palco al centro, un pianoforte nero a coda e dei microfoni. 

Adele si immaginò di cantare insieme a Luca le canzoni del musical ma scacciò subito quel pensiero attirata dal pianoforte. Gli si avvicinò lentamente ma un rumore proveniente dal piano di sopra la bloccò. “Che cosa è stato?” pensò subito a Luca e corse su per le scale come una furia, si fermò di fronte alla porta che gli aveva detto lui e bussò.

-Si entra- le disse lui scocciato. Adele aprì la porta e la socchiuse -Mi stavo chiedendo se era tutto apposto- disse con un sorrisetto guardandolo. Si era cambiato i jeans e il maglione con una tuta nera e grigia e si era legato i capelli. 

Le passò davanti con un’aspirina sciolta in un bicchiere, si sedette sul letto a due piazze e bevve tutto d’un fiato senza guardarla. -Non ho bisogno di nulla, tranquilla-. Posò il bicchiere sul tavolo e prese distrattamente l’Iphone

La ragazza sbuffò appena, -E se ti facessi compagnia? Magari potrei farti ascoltare la mia versione della tua follia!-. Iniziò a recitare la parte di Mercuzio prima dello scontro con Tebaldo ai piedi del suo letto. -Ah no questa viene dopo scusa- rise e poi si schiarì la voce un po’ imbarazzata. Luca alzò appena gli occhi da sopra il suo Iphone e non rispose. 

-Dai ascoltami!- Adele si concentrò per qualche secondo poi attaccò -Che cos’è che angoscia l’uomo? Ah davvero sai poi chi siamo? Che cos’è che squarcia il cuore…-. Il ragazzo la guardò un attimo prima che facesse il suo acuto sperando di scoraggiarla o distrarla ma non ci riuscì e lei raggiunse quasi la sua estensione vocale. 

-Però! Sei brava-, lasciò l’Iphone sul letto, -Non hai mai stonato complimenti-. Adele si inchinò per ringraziarlo -Vuoi che ti canti qualcos’altro?- chiese allegramente. Luca cambiò espressione -No va bene cosi! Vorrei dormire un po’ adesso-, e si allungò sul letto senza dire altro.

-Ma io volevo che tu mi insegnassi…- replicò lei ma non finì la frase perché capì che lui stava cercando di prendere sonno. Si avvicinò lentamente e lo coprì con il plaid di pile che stava sui suoi piedi, poi prese la sedia della scrivania e la mise vicino al comodino. 

Silenziosamente si sedette e lo accarezzò sul viso e sui capelli sorridendo. Anche se aveva capito che lui aveva messo un muro fra di loro a lei non importava, era felice perché in quel momento erano insieme in quella stanza e il resto del mondo fuori. 

Dopo quei minuti che sembrarono eternità Adele lasciò scivolare la mano lungo la sua e Luca sembrò reagire, infatti poi si mosse per sistemarsi meglio e involontariamente le trattenne la mano. La ragazza felicissima di quel gesto restò a vegliarlo come un angelo custode. Di tanto in tanto gli sentiva la fronte per assicurarsi che la febbre stesse calando. Si chiese come fosse possibile affezionarsi cosi tanto a qualcuno che nemmeno conosci ma non seppe darsi una risposta.

La sveglia sul comodino segnava quasi le 6 quando la porta si aprì all’improvviso. Adele che si era accoccolata alla sedia stringendo la mano di Luca girò la testa e sorrise a Riccardo che era appena entrato in punta di piedi –Dorme- sussurrò dolcemente. -Si lo vedo- rispose lui, -Ma adesso si deve svegliare! Vero Luca?- si avvicinò al suo orecchio e lo disse a voce alta. 

Il ragazzo dai capelli biondi lasciò la mano di Adele e si stropicciò gli occhi -Che?-, fu l’unica cosa che chiese. -Fra un’ora dobbiamo essere a teatro dai alzati- Riccardo lo tirò per un braccio. -Si, si arrivo- disse Luca, -Aspettami di sotto-. L’amico ubbidì e intimò Adele di raggiungerlo, lei si alzò di malavoglia e senza dire niente si avviò alla porta.

-Aspetta-.

Ogni volta che sentiva quella voce aveva un tuffo al cuore, si voltò lentamente verso di lui. -Volevo ringraziarti…Davvero, per tutto-. Le si avvicinò un po’ insonnolito e la abbracciò. Adele appoggiò il mento sulla sua spalla e lo strinse “Ma perché non lo fai più spesso?”, pensò. Luca quasi le avesse letto nel pensiero si staccò e la guardò serio -Adesso vai devo cambiarmi-. 

Lei annuì e sgattaiolò in fretta fuori dalla stanza. Raggiunse Riccardo intento a mangiare il suo dolce -Complimenti Ade! E’ buonissimo-, rise di gusto. -Si ma non è per te!- lo rimproverò lei sforzandosi di fare la seria, -E poi come fai a saperlo?-. 

-Me l’ha detto Luca ovviamente- rispose lui. -Sono pronto!- annunciò il ragazzo dalla cima delle scale. Riccardo si sbrigò a rimettere il dolce nel frigo e Adele scosse la testa guardandolo.

 

I giorni che seguirono passarono ad una velocità impressionante e arrivò il sabato. Adele era intenzionata a rivedere lo spettacolo ma Greta quella mattina le aveva comunicato che lei e Katia potevano essere di nuovo ospiti del backstage cosi dopo l’ora di pranzo ecco le due migliori amiche che esploravano i camerini dei loro idoli. Adele era persino salita sul palco e, approfittando del fatto che Giulia ancora non fosse arrivata si era provata il suo vestito di scena.

-Chiudi gli occhi…-.

La sua voce la colse di sorpresa come una doccia fredda. Adele strinse i lembi del costume di scena e deglutì senza voltarsi. Sapeva che prima o poi le sarebbe toccato un bel rimprovero da parte di lui o dello staff perché non doveva essere li in quel momento sul palco e per di più con addosso il vestito di Giulietta. 

Luca ripeté la frase avvicinandosi a lei da dietro. Il sipario era aperto e lo sguardo della ragazza era fisso sulle poltrone rosse che inondavano la platea. Dietro le quinte si sentiva un gran via vai dei tecnici e le luci erano ancora alte. 

Il tocco di lui la costrinse a fare ciò che le aveva chiesto in tono gentile cosi chiuse gli occhi e rimase in ascolto. -Immagina mille voci intorno a te, la folla, gli applausi, i riflettori puntati addosso… E sentirai l’anima profonda di questo posto-.

Luca fece scivolare la mano fin sopra la sua spalla e le toccò anche l’altra. -Io ci riesco-, sorrise. Adele aprì gli occhi perché quel contatto la distraeva troppo e si immaginò un bel pubblico ad applaudirla mentre lui la ammirava sorridente… Il ragazzo si staccò da lei e si sedette sul bordo del palco, Adele rimase a guardarlo poi lo imitò. 

-Sai il vestito ti dona… Se solo non avessi le punte dei capelli tinte di biondo saresti una perfetta Giulietta!-. Luca rise ma senza guardarla perché sapeva di averla fatta arrossire e lei sospirò pensando a quanto lui sarebbe potuto essere il suo perfetto Romeo. 

-Un anno fa non avrei mai pensato di avere tutto questo successo…- disse Luca, -Questa è la tappa più importante della mia carriera-. Adele lo ascoltò con interesse, condivideva quello che stava dicendo e in cuor suo non faceva altro che augurargli il meglio. 

-Credo che tu sia il Mercuzio perfetto- mormorò dopo un po’ di silenzio facendolo ridere. Poi recitò qualche sua battuta attirando la sua attenzione e ridacchiando insieme a lui. Gli si era seduta più vicino quando sentirono Giuliano Peparini, il regista del musical, discutere animatamente al cellulare.

Luca sparì dalla vista di Adele e si rifugiò nel suo camerino, lei rimasta sola sul palco si rialzò e dopo aver dato un ultimo sguardo alla platea raggiunse il backstage. Vide Katia discutere con Greta e le si avvicinò -Che succede?-. Greta guardò severa l’amica con indosso il vestito rosa -Ancora non te lo sei tolto?-. Katia si intromise spazientita. -Pare che Giulia Luzi abbia un problema con lo stomaco… Arriverà qui con mezz’ora di ritardo perché si è appena sentita male”. 

Adele fissò le due ragazze sbalordita -Accidenti, mi dispiace!-. Non si era resa conto del tempo che era passato e dopo aver notato che parte del cast era già in costume e si stava facendo microfonare afferrò Katia per un braccio -Ma che ore si sono fatte?-.-L’ora che vanno in scena… E siamo senza una Giulietta- rispose Greta preoccupata, -Ora scusatemi ragazze ci vediamo dopo-. 

Katia guardò Adele con insistenza -Se ti aggiustassero i capelli di modo che sembrino tutti castani…-. -Eh?- sbottò lei, -Ma che dici?-. Giuliano e David passarono accanto a loro in quel momento e notarono Adele.

-Signorina che ci fa col vestito di Giulia?- chiese in tono rigido il produttore. -Ma no nulla… Stavo giusto andando a rimetterlo a posto- si giustificò Adele e si avviò verso il camerino. -Aspetta- disse Giuliano, -Siamo senza la Giulietta di riserva- e guardò David che subito disse di no. 

-Guardate che è una cantante lei!- la elogiò Katia con tono di vanto, -E studia anche teatro! Dovreste sentire la sua voce, è bravissima, per di più le canzoni vostre le sa tutte a memoria!-. Adele la guardò storta. -Perché non ci fai sentire qualcosa allora?- domandò David. Giuliano intervenne, -La presenza scenica ce l’ha, si potrebbe mettere sul palco e impostare il playback…-. 

-No, no , aspettate! Io non voglio rubare la scena a nessuno- disse Adele imbarazzata ma i due uomini ignorarono le sue parole e continuarono a discutere sul da farsi. Chiamarono anche Veronica Peparini la coreografa, e Paola Neri la vocal coach ad esaminarla. 

Mentre le due le facevano domande su quanto conoscesse lo spettacolo e Paola insisteva per farla cantare un pezzo di “Quando”, Giuliano ricevette un'altra telefonata di Giulia: stava troppo male ed era impossibilitata a venire a teatro.

-Ma questi l’attrice di riserva non ce l’hanno?- piagnucolò Adele mentre Katia la incoraggiava, -Pare di no! Su fai vedere loro di cosa sei capace!-. Paola seguì Adele nel camerino di Barbara e Roberta e la convinse a cantare alcuni estratti delle canzoni che avrebbe dovuto cantare sul palco quella sera. -Oddio non ce la faccio!- disse la ragazza dopo aver preso male una nota alta, la donna chiuse la porta della stanzetta e rimasero sole. 

-Ascolta, non è mai successo che abbiamo dovuto annullare una replica, e non succederà stasera! Per cui se sei davvero tanto brava come dice la tua amica faresti meglio a tirare fuori la voce e usarla come si deve!-. Adele stava per piangere quando entrò nel camerino Riccardo vestito da Benvolio. 

-Hey Aida!- abbracciò la ragazza dopo averla chiamata come faceva ogni tanto Katia, -Ma non sei contenta? Hai l’occasione di fare colpo stasera!-. La vocal coach rimase a fissarli fredda -Tu l’hai sentita? Sa cantare? Ha un bel timbro? Non sono riuscita a tirarle fuori niente di che! Qualcuno ci aiuti, perché prevedo un flop stasera-. 

Riccardo la rassicurò e dopo che la donna se ne fu andata accarezzò il viso di Adele -Stai serena, andrà tutto bene! Sei degna di Giulia, ormai ti conosco-. Katia dalla porta aperta, vide la scena ed entrò nel camerino di Luca, il ragazzo era al trucco e la guardò dal riflesso dello specchio. -Hai saputo? Adele stasera sarà Giulietta-. Lui finì di farsi spennellare il viso poi ruotò la sedia verso di lei -Stai scherzando?-. Katia disse di no.

Mercuzio alias Luca, si diresse nel camerino dove Adele si trovava e la trovò già pettinata e truccata per andare in scena. -Ti prego dimmi che non è vero quello che sto per fare- gli disse alzandosi. Riccardo seduto vicino a lei fu chiamato più volte da Davide che era fuori la porta ma non gli rispose. 

-Questo è il momento di dimostrare a te stessa che puoi farcela!- le intimò Luca. Davide entrò nella stanza -Scusa Adele, credo che dovremmo provare il bacio-. Riccardo si alzò dalla sedia e mise il cellulare in tasca -Ah si? Ma non penso ce ne sia bisogno, basta che lei appoggi le sue labbra alle tue e… Adele sai come si bacia un ragazzo vero?-. 

La ragazza quasi urlò per i nervi tesi “So come si bacia un ragazzo, Riccardo! Adesso andatevene tutti fuori per favore!”. I ragazzi se ne andarono tranne Luca che esitò. “Io credo in te” le disse prima di seguire gli altri. Rimasta un attimo da sola Adele trasse un respiro profondo e si scaldò la voce ed il corpo con qualche esercizio. 

Katia venne ad avvisarla che doveva essere microfonata e la condusse da uno dei tecnici addetti. In quell’istante sentì il rumore del pubblico in sala mentre lo spettacolo cominciava e non c’era più spazio per l’immaginazione. 

Si sforzò di non piangere e mentre aspettava di entrare in scena il suo sguardo ricadde su Luca che ogni tanto le rivolgeva qualche sorriso per incoraggiarla ma niente di più.

-Ci siamo, tocca a te!- le comunicò uno dello staff e la accompagnò in scena dandole le ultime istruzioni. Adele lanciò un’ultima occhiata a Luca che era un po’ teso per lei e si sedette sulla piattaforma a destra del palco. Attaccarono le prime note di “Quando” e lei si sentì svenire. 

Non ebbe molto tempo per pensare a cosa sarebbe successo e mentre ascoltava Davide cantare qualcosa in lei scattò. Si accesero le luci sopra di lei e il miracolo accadde. Prese la nota giusta e ricordò ogni parola, ogni movimento che faceva Giulia durante quella canzone. 

La paura era scomparsa lasciando spazio solo alla grinta e alla voglia di cantare. Non si era mai sentita cosi a casa come sul palco del Gran Teatro e avrebbe voluto che quella canzone non finisse mai. Durante le altre scene si sentì stranamente allegra e fiera. I membri della produzione la osservavano pronti ad attaccare il playback in caso di necessità. 

-Se regge 3 ore di spettacolo la prendiamo come riserva- propose Giuliano, e alla fine David acconsentì. Arrivò il momento dei 15 minuti di pausa prima del secondo atto e Adele corse a cambiarsi l’abito. -Che meraviglia la scena del ballo!” disse alle costumiste, -E’ quella che più mi è piaciuta-. In attesa di riprendere con Ama e cambia il mondo, la scena delle nozze, incontrò la sua migliore amico fuori al camerino. 

-Cos’è quel muso lungo?- le chiese sorridente. L’amica più bassa si lamentò, -Ti invidio… Corri appresso a Luca che non ti filerà mai e poi mai mentre Riccardo, che un po’ mi piace, stravede per te-. Adele scoppiò a ridere -Ti prego, non puoi sparare queste scemenze! Era più comprensibile se mi invidiavi per essere Giulietta! Altro che per Riccardo! Lo sai che per me esiste solo Luca-. 

Katia restò a guardarla mentre rientrava in scena col velo in testa. Luca la sbirciò più volte mentre cantava insieme a Davide, poi venne la morte di Mercuzio e la perse un po’ di vista. Dopo tanto impegno e concentrazione, aver inciampato nel vestito un paio di volte e aver rotto un microfono Adele poté ritenersi soddisfatta della sua interpretazione. 

Certo, su alcune canzoni aveva attaccato con qualche secondo di ritardo e alcune battute le aveva cambiate ma nel complesso le era andato tutto bene. Era la parte cantata quella che aveva curato di più, anche se Davide l’aveva messa molto a suo agio durante la recitazione. Fu il momento dei saluti finali, e degli inchini. Luca le fece l’occhiolino prima di riprendere ad esibirsi sui “Re del mondo” e lei non si sentì più cosi tanto in imbarazzo.

Quando il cast uscì per gli autografi lei si ritirò in camerino sfinita e con gli occhi lucidi. Katia affianco a lei condivideva la sua gioia e la riempiva di  complimenti. -Dai non piangere!- le disse ancora una volta mentre la porta si aprì di scatto. 

Apparve Luca con la camicia sbottonata e le andò incontro per abbracciarla, lei si alzò di slancio e pianse più forte. Lo strinse con le braccia intorno al collo e lui quasi la sollevò da terra. 

-Sei stata bravissima! Non hai sbagliato quasi mai, sono fiero di te… Anzi, mi sa proprio che hai svoltato. Giuliano ha deciso di prenderti ufficialmente nel cast di riserva-. Lei non lo ascoltò, pensava solo a stare tra le sue braccia e toccare i suoi capelli. 

-Guarda che cosi mi soffochi Giulietta!- disse Luca ridacchiando. Adele si staccò subito per l’imbarazzo. -Scusatemi Mercuzio, non l’ho fatto apposta- rispose ironicamente ed ebbe una brillante idea: scrivere una storia d’amore sui loro rispettivi personaggi.

   
 
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