Character: James Buchanan Barnes; Steve
Rogers;
Pairing: Steve x Bucky { stucky; pre-serum }
Rating: PG-14
Genre: Introspettivo; Triste;
Warning: Slash; moviverse;
Prompt: Captain America, Steve/Bucky, amore non corrisposto
Word: 405
Disclaimers: I personaggi di Captain America appartengono a chi di
diritto
Fic scritta per la
Nottebianca #17 @maridichallenge
# inizio
Inizia con un ritratto, con
la punta della matita che traccia linee nere su un foglio bianco e gli occhi
attenti di Steve che indugiano sul volto addormentato di Bucky.
Inizia con la scoperta delle sue labbra; hanno una sfumatura rosa scura a cui
non ha mai fatto caso, così come non si è mai accorto di quanto in realtà siano
carnose ora che le guarda, schiuse e vibranti per il respiro regolare, con il
labbro inferiore che viene sfiorato dalla punta degli incisivi, mordicchiato in
un mezzo grugnito incomprensibile e reso lucido e umido di saliva quando la
lingua vi si posa sopra negli sbuffi del sonno.
Inizia con la fossetta del suo mento, con il sorprendersi a pensare che
ospiterebbe perfettamente la punta della propria lingua, che potrebbe leccarla e
morderla per ore e scendere poi con la bocca aperta al suo collo, così da
sentire il movimento del Pomo d'Adamo che sale e scende o i suoi ansimi nascere
sottopelle, ancor prima di diventare suono.
Inizia con con le sue dita lunghe e le mani strette intorno al cuscino del
divano su cui è malamente disteso, sfidando con sfacciata sicurezza - perfino
mentre dorme - la forza di gravità, insistendo nel dormire perfettamente in
equilibrio sul bordo. Felino, quasi. E con un cuscino tra le braccia,
schiacciato al petto e che le dita sostengono contro di sé, come fosse una delle
sue tante conquiste.
Inizia con le sue gambe infilate nei pantaloni della divisa militare che formano
tante piccole pieghe sul cavallo e l'immaginazione di Steve che traccia al di
sotto le forme della sua virilità; lo ha visto nudo tante volte nella realtà, ma
soltanto ora si accorge di poter ridisegnare ogni muscolo del suo corpo, ogni
vena, ogni imperfezione e ogni dettaglio anche ad occhi chiusi. E per un attimo
li chiude, li strizza finché non scoppiano scintille bianche dietro le palpebre
e, in quella pioggia di candore, i tratti di Bucky si dipingono da soli, mentre
accoglie il corpo di Steve tra le proprie braccia, cosparge di baci la sua bocca
e fa l'amore con lui.
Steve riapre gli occhi.
La matita è caduta in terra, rotolando dall'album da disegno aperto sulle gambe,
dove un ritratto in bianco e nero è rimasto a metà. La raccoglie, si alza e
raggiunge la camera da letto, per riporre tutto nel cassetto della scrivania.
Vorrebbe non averlo mai iniziato.
Vorrebbe non aver mai capito di essere innamorato del suo migliore amico.