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Autore: AshiAndSamy    28/12/2014    2 recensioni
Tratto dal capitolo 10:
Non potevo crederci.
Era incinta.
Non poteva davvero succedere alla mia piccola Karen.
L'avrebbe tenuto? Nonostante ci fossi io con lei?
Genere: Erotico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prov's Niall.

Non potevo crederci.
"Vede, a causa dello stupro, la sua compagna è rimasta incinta, e sta a voi decidere cosa fare di questo bambino, potrei prescriverle una pillola per l'aborto o portare avanti la gravidanza"-finii il suo discorso.
Mi girai di scatto verso Karen, incontrai i suoi occhi verdi.
"Forse è meglio se ne parliamo un po'"- continuai a guardarla, lei era spaventata.
Annuii.
"Questo è il mio numero chiamate"- ci porge la mano la stringemmo e uscimmo.
Cosa avrebbe voluto fare la mia principessa? 
Personalmente io lo terrei, so che fra me e Karen può nascere qualcosa e magari, il padre a quel piccoletto posso farlo io, e per lei questo e altro.
Quando uscimmo mi girai verso di lei, le accarezzai i capelli e la baciai dolcemente.
Mi staccai e appoggiai la mia tempia alla sua.
"Cosa facciamo?"-mi chiese.
"Ne parliamo a casa tesoro"-gli stampai un'ultimo bacio la presi per mano e con i suoi genitori andammo verso casa loro.
Che situazione, perché proprio a lei ?
"Allora cosa ti hanno detto ?"- gli chiese la madre.
"Di salute sto bene"- affermò -"Il problema adesso è nella mia pancia"-finii guardando fuori dal finestrino.
"Che vorresti dire"-chiese il padre.
Come faceva a non capire ? 
Non era mica scemo quell'uomo, si capiva da lontano un miglio.
"Che quello stronzo mi ha messo incinta"-era infuriata, perché adesso il problema era suo, non di quel bastardo.
A me questo faceva male, anzi malissimo, se lei avesse tenuto il bambino, cosa gli avrebbe raccontato quando gli avrebbe chiesto "Mamma ma come hai fatto a far nascere me?".
Sarebbe bruttissimo, e se venisse a sapere come è successo? 
Si sentirebbe un'errore, una persona che non voleva nella sua vita.
Suo padre diede un cazzotto al mio cruscotto, all'inizio lo guardai leggermente male, ma posso capire quanto può essere infuriato.
Arrivammo a casa.
Dovevamo decidere, ma perché mi aveva chiamato? 
Forse non era meglio che prendesse una decisione con sua madre che ne sapeva molto di più che di me? 
Ci rinchiudemmo in camera sua.
Appena entrati, lei mi appoggiò alla porta baciandomi il collo.
"Ho paura"-mi sussurrò.
"Lo so anche io"-le risposi accarezzandogli il viso.
"Ti prego cosa dovrei fare, come faccio a tenere un bambino, come faccio? Ho 18 anni in più sono stata stuprata, che è un trauma cazzo"-url sbattendo le mani contro la scrivania.
"So che è difficile, so che hai paura e tutto, ma guardarmi, deve decidere il tuo cuore cosa fare"- le presi le mani guardandola intensamente.
"Io non sono pronta Niall"- cominciò a piangere.
L'abbracciai forte.
"Allora sai quello che devi fare"- finii.


Prov's Harry

È una settimana che non vediamo Karen, Niall ci ha spiegato tutto, di quello che è successo e che è in crisi, si rifiuta di mangiare e di ricevere visite, vuole stare sola.
Se solo sapessimo chi è lo stronzo che l'ha conciata così.
"Ragazzi io la amo, e non so come farglielo capire, io voglio essere il padre di quel bambino anche se non è mio di sangue"- concluse.
Niall teneva davvero a quella ragazza, e non era come le altre, voleva averla sua.
"Ashley perchè non ci vai "-la guardai.
"Non mi vuole vedere, ha detto che si fida solo di Niall"-piagnucolò.
"Cerco di fare io"-mi alzai in piedi prendendo il cappotto, diedi un bacio sulla guancia a Ashley salutai tutti e andai via.
Poco meno di 5 minuti e arrivai davanti alla casa della mora.
Suonai il campanello e venne ad aprire proprio lei.
"È permesso?"- le sorrido.
"Certo "- ricambiò.
Entrai e mi spogliai, si preparò una cioccolata calda e si mise sul divano.
La decisione che gli spettava era veramente tosta, pensare o alla propria vita o a quella del bambino.
Karen era giovane aveva solo 18 anni e Niall 2, ma il biondo sembrava più sicuro di lei.
"So di cosa vuoi parlare"- mi fece sedere sul divano.
"Pensavo mi cacciassi"- la stuzzicai.
Negò col capo, teneva tanto a me, e si poteva aprire tranquillamente.
"Andrò dal dottore e mi farò prescrivere quelle dannate pasticche"-concluse.
"Se per te questa è la cosa giusta devi farla"- L'abbracciai.
Lei stava veramente a pezzi, era pallida e spenta.
Lei non è assolutamente così.
"Che dici se andiamo a fare una passeggiata ? I ragazzi chiedono costantemente di te perché sono preoccupati"-la rassicurai.
"Si dammi solo un'attimo che vado a mettere un po' di strucco, sono fottutamente un mostro"-sorrise lievemente.
Salii le scale e sparii nel corridoio.
Vidi suo fratello Ted che mi guardò male.


Prov's Ted.

Odio con tutto il mio cuore gli amici di Karen, proprio non mi vanno a genio.
Girovagano per casa mia come se fossero nella loro dimora e in più vogliono portarmi via mia sorella.
Quel riccio che si trova in salone non mi è mai piaciuto, il suo sguardo è malizioso e guarda Karen come un bocconcino in più adesso è incinta.
Guardai ancora il ragazzo davanti a me correndo mi diressi in camera della mora e appena entrai sbattei la porta.
"Ehi Ted ciao"- mi guardò per poi continuare a cambiarsi.
"Non mi piace che frequenti gente più grande di te"- affermai indicando la porta.
"Ascolta tu non mi dici quello che devo fare"-disse tranquilla.
"Cosa?"- la girai verso di me.
Mi avvicinai al suo viso.
Non poteva permettersi una cosa del genere.
"Senti brutto coso togliti dai coglioni e lasciami vivere"-dopo che mi disse questo se ne andò.
Se solo potessi fare qualcosa.


Prov's Karen

Non so cosa voleva mio fratello ma di certo non gli avrei data vinta questa, adesso avevo bisogno di stare bene con le persone che mi amano, e che mi apprezzano per quello che sono.
Scesi le scale, afferrai la borsa e io e il riccio uscimmo da casa mia.
Percorremmo il vialotto e a piedi ci incamminammo verso casa di Ashley, io e Harry non parlammo, ero troppo impegnata a pensare, a pensare a quanto poteva essere difficile prendere una decisione.
Mi toccai la pancia e la accarezza.
Non potevo crederci che una creatura stava crescendo dentro di me.
E non ero in grado di ucciderla, mi sentirei troppo in colpa, mi sentirei morire dentro mi definirei un'assassina.
"Forse dovresti pensarci meglio"- mi rivolse finalmente parola Harry tirando un calcio al sasso.
"È quello che sto facendo"-continuai a tenere la mano sulla pancia.
"Ci siamo noi Karen"-si fermò e appoggiò una sua mano sulla mia pancia -"Ci sono i tuoi amici a sostenerti"-mi rassicurò.
Non so ma quelle parole mi rassicuravano, Niall non era riuscito a darmi quella sicurezza, cioè si, ma avevo paura.
Mi portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Dentro quella casa c'è una persona che ti ama più di qualunque altro e che è pronto a darti tutto"- continuò a sorridermi.
Ricambia e lo abbracciai forte, ringraziandolo. 
Entrammo in casa di Ashley, venni soffocata di abbracci.
Tutti che urlavano e che mi chiedevano come stavo, tranne Niall, non era con loro, e mi sentii mancare, perché non era lì ad aspettarmi? Perché ?
Mille problemi mi sovrastarono la mente.
E se voleva abbandonarmi?
Lasciarmi da sola? 
Dopo aver parlato con i ragazzi per una ventina di minuti il biondo ancora non si fece vivo, così chiesi di lui.
"Dove è Niall?"- domandai incuriosita.
"In camera mia"-mi rispose subito Ashley.
Mi alzai lentamente dal divano e mi diressi su per la rampa di scale.
Con passo felpato mi trovai davanti alla porta, la aprii piano piano, e trovai l'irlandese abbracciato a una mia foto, che dormiva, era così dolce. 
Guardandolo sorrisi, era solo grazie a lui sei io stavo andando avanti, il mio amore per lui cresceva sempre di più, ma ancora era presto, avrei dovuto aspettare e conoscerlo meglio.
Mi tolsi le scarpe e mi posizionai vicino a lui, gli accarezzai il viso lentamente stampandogli un dolce e leggero bacio sulle labbra.
Si mosse un po' prima di aprire gli occhi sorridendo.
"Se ogni buon giorno fossero così"- mi guardò sorridendo.
"Già"-abbassai lo sguardo, era l'unico ragazzo che mi faceva intimidire.
Cosa mi stava succedendo? Mi stavo per caso innamorando davvero?
"Come ti sentì oggi"-mi chiese facendomi mettere sul suo petto.
"Confusa, non so cosa fare"-accarezzai il suo petto coperto dal maglione.
Lui posizionò una mano sulla mia pancia massaggiando lentamente con le punte delle dita, sussultai a quel tocco, e i brividi percorsero il mio corpo, che effetto che mi faceva: era pazzesco.
"Entro un mese devi dare la risposta al dottore"-mi ricordò -"Devi essere sicura piccola,ma pensa che qua ci sarà una persona che ti amerà come non mai, anche se purtroppo tu non lo volevi, ma che colpa ha ?"- lui voleva che io cambiassi idea, e effettivamente non aveva tutti i torti.
"Sei perfetto"-lo guardai accarezzandogli la guancia.
I suoi occhioni color ghiaccio si impossessarono dei miei color smeraldo.
Chiusi gli occhi, lui appoggiò la sua mano destra sul mio volto e avvicinò il suo volto al mio.
Sentii il suo respiro pesante sulle mie labbra e non resistetti. 
Lo baciai, un bacio dolce, e passai la mia lingua sul suo labbro inferiore, e lui capendo, aprii la bocca e fece toccare le nostre lingue, facendole danzare.
Lo stomaco bruciava e il cuore non la finiva di battere velocemente.
Il bacio si fece più passionale, mi prese per i fianchi e mi appoggiò hai suoi fianchi.
Avevo voglia di lui, ma non potevo.
Mi fermai e cominciai a mordicchiargli il collo con dolcezza, lasciandogli un succhiotto tra la spalla e il collo ; lui fece lo stesso.
"Però signorina devo dire che ci sa fare eh"-mi baciò un'ultima volta.
Dopo un'ora di coccole scendemmo dagli altri e mangiammo tutti insieme una pizza e ci guardammo un film comico.
Quanto potevano essere fantastici i miei amici? 
Li adoravo.


Un mese dopo


Prov's Nial

Ormai aveva deciso, saremmo andati dal dottore e avrebbe preso quelle pasticche per l'aborto.
Non era affatto convinta, i suoi occhi dicevano altro.
Karen rientrò a scuola e nessuno sapeva di quello che gli era accaduto.
Meglio così.
Ma una persona continuava a guardarla in modo molto malizioso.
Guardai che ore erano, le 14.30.
Cazzo era tardi Karen sarebbe uscita alle 14.50.
Mi infilai una camicia e un jeans di corsa presi le chiavi della macchina e uscii di casa.
Entrai in auto e corsi via sgommando.
Il mio pensiero era sempre: e se a scuola qualcuno la molestava ? 
E non aveva la forza di dirlo? 
Quanti problemi mi spaventavano, ma era importante per me, io la amavo, e di certo non volevo che stava male.
Preferivo prendermi il tutto il dolore.
Mi trovai davanti a scuola alle 14.45, meno male appena in tempo. 
Scesi dal veicolo e mi appoggiai al cofano con le braccia incrociate.
La campanella suonò e tutti gli studenti uscirono.
Mi preoccupai quando non vidi Karen, ma poi eccola li; in tutto il suo splendore, che parlava e rideva con dei ragazzi.
Con dei ragazzi? Cosa? 
Strinsi i pugni, quanto poteva darmi fastidio, questa cosa.
"Ci vediamo domani ragazzi"- gli disse.
"Ciao piccoletta"-gli rispose un biondo dandoli un bacio sulla guancia.
Che fastidio, mi girai dall'altra parte per non vedere.
Infondo però cosa stava facendo ?
Assolutamente niente! 
"Niall"- mi chiamò con voce bassa.
Mi girai, non sorrideva più, aveva le lacrime agli occhi.
"No piccola perchè piangi? Andrà tutto bene dal dottore ci sono io"- la rassicurai abbracciandola.
Ah mi sono scordata alle 15.30, Karen aveva una visita dal dottore e avrebbe scelto se tenere o meno il bambino.
Gli presi il viso e la baciai dolcemente, delle sue compagne mi guardavano ė borbottavano qualcosa sotto voce, l'invidia è brutta.
"Ancora"-si avvicinò nuovamente alle mie labbra, morse il labbro inferiore e fece entrare piano piano la sua lingua nella mia bocca.
La strinsi ancora più forte a me, gli accarezzai la schiena arrivando al gluteo destro, ma mi fermai, che figura avrei fatto se gli toccavo il sedere? 
Avrebbero capito che è mia? 
Ci pensai un po' e gli toccai il sedere stringendolo di poco.
"Sei mia"-gli dissi contro le labbra, lei sorrise e si staccò da me.
La feci salire in macchina e ci avviammo verso l'ospedale.


Prov's Karen

Il bacio che ho dato a Niall era bellissimo, quando mi strinse il mio bel sederino sodo, partirono dei brividi lungo la mia schiena arrivando fino al mio collo.
Mentre guidava lo guardavo, era perfetto.
"Ehi come mai mi guardi in questo modo"- mi chiese sorridendo.
"Sei perfetto, ed è grazie a te se adesso sono qua"- affermai guardando la strada.
"Ed è grazie a te se mi hai fatto perdere la testa"-mi accarezzò una coscia.
Cosa significava ? 
Io gli avevo fatto perdere la testa? 
Oh lui aveva fatto lo stesso.
"Ti amo"- gli dissi di fretta.
Lui si fermò nel parcheggio, mi guardò mi diede un bacio dolce.
Misi una mano sulla sua guancia e una fra i capelli e piano piano la feci scendere dentro la camicia, accarezzai la schiena, e tornando al viso, lo graffiai.
Gemette.
Quanto poteva essere provocante quel suono che uscii dalle sue labbra? 
"Anche io ti amo"-posizionò una mano sulla pancia.
E poi col viso si abbassò, alzò la maglia e baciò con delicatezza il mio ventre.
Quel suo gesto fece smuovere qualcosa dentro, non so perché ma stavo cambiando idea.
Lo baciai nuovamente poi scendemmo e mano nella mano ci diressi al piano giusto dell'edificio.
Arrivati, ci sedemmo in sala di attesa fino al mio arrivo, Niall mi faceva ridere da morire, e mi faceva passare tutti i pensieri che mi girovagavano nella mia testa.
Era l'uomo giusto per me, per la mia vita, e per il mio bambino ne ero sicura.
"Di Marìa?"- domandò una donna sulla quarantina.
"Sono io"-mi alzai in piedi.
"Venga"-mi disse.
Diedi un bacio a Niall ed entrai.

"Buona sera Karen"-mi salutò il dottore.
Mi fece una visita e mi disse che per ora stava andando tutto bene.
"Ha scelto cosa fare? È una decisione importante"- cominciò.
"Io voglio tenerlo ma cosa gli dico al bambino quando crescerà?"-mi disperai.
"Io le prescrivo le pasticche, se vuole le prenda, sennò le butta e mi chiama"- mi scrisse il numero della segreteria di questo piano.
"Va bene"- abbassai un po' lo sguardo.
Ringraziai il dottore e uscii.
"Andiamocene ti prego"- abbracciai Niall in preda alle lacrime.

Ricambiò, mi prese pure in braccio, e mi addormentai sulla sua spalla come una bambina.
Cosa devo fare?


Eccomi ragazze con un nuovo capitolo.
Che ne pensate? 
Fatemi sapere.
un bacio.

xxAshiAndSamy
  
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