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Autore: MadamaBr    28/12/2014    2 recensioni
"La zia lo stringe forte e gli bacia i capelli bagnati. “Zie…dov’è papà?” A Junior nessuno ha mai detto niente del suo papà.
Lui ha visto delle foto del suo papà, ma non sa capire se gli somiglia. Hanno gli stessi occhi, lo stesso viso, gli stessi capelli; ma che vuol dire che una persona ti somiglia? Ti somiglia solo se hai i suoi stessi occhi?"
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annie Cresta, Bimbo Cresta-Odair, Finnick Odair, Johanna Mason, Katniss Everdeen
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Junior ha 4 anni, ma è molto più maturo dei bambini della sua età. Zia Johanna glielo ripete sempre. La mamma ha bisogno di cure e lui non può piangere, non può fare i caprici. Lui è bravo. Lui è un bravissimo bambino. La zia Johanna si occupa di lui, di loro. Si prende cura della mamma quando lei si lascia andare. Junior pensa che la mamma sia come le onde del mare…che vanno e vengono. La mamma è persa a largo. Lui a volte ha provato a nuotare nella sua direzione, ma la mamma è troppo lontana. Poi a volte è la mamma ad avvicinarsi a lui. La mamma ha insegnato a Junior a nuotare, a fare le reti, le collane di conchiglie. La mamma è dolce e gli da sempre tanti baci, poi piange. La mamma è buona, non urla mai contro Junior. La zia Johanna invece sì. La zia sgrida sempre Junior quando fa qualcosa di sbagliato. A volte quando la mamma piange, la zia urla anche contro di lei. Junior la spinge via, le chiede di smetterla. La mamma è malata e lei non può sgridarla.  Junior è un ometto e difende sempre la sua mamma.
Nessuno parla mai a Junior del suo papà. Junior non sa dove sia. Sa solo che lui porta il suo nome. Lui ha paura di chiedere alla zia di parlargliene. Ha paura che lo sgridi. Ha provato a parlarne con la mamma, ma lei non ha parlato, ha solo pianto.
 
Oggi verrà a trovarli la zia Katniss e lo zio Peeta. A Junior sta molto simpatico Peeta, lui è buono con Junior. Sorride, a differenza degli altri che sembrano sempre così tristi. La zia Katniss invece sembra sempre lontana, un po’ ricorda la mamma, ma la zia non piange. La zia Katniss è forte e parla con Junior, non lo sgrida.
La spiaggia è deserta e zia Katniss resta ferma a riva, mentre Junior nuota contento. A Junior piace tanto nuotare, si sente libero, si sente felice. La zia lo saluta con la mano e Junior fa una piccola capriola sott’acqua, salutando con il piedino. Poi una voce stridula raggiunge le orecchie di Junior, sott’acqua.
“Torna a galla marmocchio.” È la zia Johanna. Subito Junior esce dall’acqua, sa che quando la zia parla è sempre un ordine. Corre a riva e la zia Katniss lo avvolge in una grande asciugamano. “Ritardata, dovevi badare al bambino.” Urla la zia Johanna contro la zia Katniss, e lei sbuffa “Johanna non rompere.” Le due zie si siedono ai fianchi del piccolo Junior, la zia Katniss gli asciuga i capelli con una piccola asciugamano. “Se non ti asciughi, prenderai un malanno.” La sua voce è dolce e buona. Lei forse parlerà a Junior del suo papà. Così con tutto il coraggio che ha fa una piccola e semplice domanda. “Zia…mi parli di papà, per favore?” Junior è sempre educato, la zia Johanna gli insegnato a chiedere sempre per favore quando si vuole qualcosa. Junior guarda le zie che sono improvvisamente strane. Junior spera non siano arrabbiate con lui, non vuole che la zia Johanna lo sgridi. Guarda fisso zia Katniss, lei abbassa gli occhi e sospira. Poi prende il piccolo Junior tra le braccia e parla piano, quasi piagnucolante. "Tuo padre si chiamava come te…Finnick Odair. Era un grande guerriero. Ha vinto gli Hunger Games….sai cosa sono Junior?” il piccolo Junior lo sa, a scuola gliene hanno parlato. Erano dei giochi terribili che si facevano prima che lui nascesse. La capitale costringeva dei bambini poco più grandi di Junior a lottare e uccidersi. Poi c’è stata la guerra e gli Hunger Games sono stati aboliti. Ora Junior e gli altri bambini sono liberi. Loro non moriranno per far divertire i capitolini. Junior annuisce “Sì zia, a scuola ce l’hanno detto” la zia Katniss sorride e accarezza Junior “Ma che bravo studente” il piccolo Junior si batte una mano sul petto “Sono il migliore della classe, zia è vero?” si gira rivolto a zia Johanna. Lei ha lo sguardo vuoto e lontano, come quello della mamma, ma annuisce “Sì è vero, Junior è bravissimo a scuola” la zia Katniss annuisce e poi riprede a parlare. “Tuo papà ha aiutato tutti noi. Ci ha salvato tutti almeno una volta. A me più di una. Mi ha salvato quando anche io sono stata negli Hunger Games. Ha lottato al mio fianco quando siamo andati in guerra. Era un vero combattente, un vero vincente. La persona più buona che io abbia mai incontrato.” Junior ascolta silenzioso il racconto della zia, per la prima volta qualcuno gli parla del suo papà e lui ne è felice. “Ti somigliava tanto. Vero Johanna?” la zia Katniss gli scompiglia i capelli e Junior sorride. La zia Johanna si volta verso di loro e annuisce “Hai i suoi stessi occhi, i suoi stessi capelli. La sua stessa camminata e la sua stessa faccia di schiaffi. Finnick meritava di essere picchiato tutte le volte che volte che faceva quel sorrisetto malizioso, che solo un Odair sa fare” zia Katniss ride, portandosi una mano sulla bocca. “Quando ci siamo conosciuti mi ha offerto una zolletta di zucchero, lui ne mangiava tantissime.” Continua la zia Katniss. “Io e Finnick ci siamo conosciti dopo i miei Hunger Games. Mi diede della pazza. Gli risposi che non ne aveva neanche idea e lo colpii su una spalla.” Zia Katniss e Junior scoppiarono a ridere, poi la zia si asciugò una piccola lacrima caduta sulla guancia. “Quando siamo partiti per la guerra lui non sapeva che la tua mamma era incinta di te. Sarebbe stato tanto felice e tanto fiero di te Junior. Sei un bravo bambino.” La zia lo stringe forte e gli bacia i capelli bagnati. “Zie…dov’è papà?” A Junior nessuno ha mai detto niente del suo papà. La gente parla raramente di lui in sua presenza o in presenza della mamma. A volte la zia Johanna maledice il suo nome, quando è ubriaca e tanto triste, così Junior gli dà un piccolo bacio sulla guancia e le dice che la vuole bene. La zia gli scompiglia i capelli e lo manda a dormire. Lui ha visto delle foto del suo papà, ma non sa capire se gli somiglia. Hanno gli stessi occhi, lo stesso viso, gli stessi capelli; ma che vuol dire che una persona ti somiglia? Ti somiglia solo se hai i suoi stessi occhi?
Il piccolo Junior infondo è solo un bambino e come tutti i bambini fa le domande per curiosità, senza capire se sono giuste o sbagliate. Lui vuole solo sapere dov’è il suo papà, se mai potrà vederlo. La zia Johanna lo tira e lo stringe forte. Junior non è abituato a queste cose dalla zia, ma a sua volta la stringe, con le sue piccole braccine. “Il tuo papà è….è morto….piccolo mio….ma è morto da eroe. Ha lottato per salvarci, per salvare te. Lui era un grande eroe e tu sei suo figlio. Ricordalo sempre piccolo, ok?” Junior annuisce e stringe la zia ancora più forte. A scuola gli hanno spiegato che quando gli animali o le persone muoiono, non puoi più vederle. Loro non tronano più. Però tu puoi continuare a pensarle a volergli bene. Junior non ha mai conosciuto il suo papà, ma nonostante tutto gli vuole bene. Forse è naturale per i bambini voler bene ai propri genitori. Il suo papà era un eroe e Junior si ricorderà sempre di lui così…
 
  
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