Quella mattina mi svegliai raggiante, misi il cd dei Muse e iniziai a pulire casa. Mio padre andò a lavoro verso le dieci così restai a casa da sola. I miei si erano separati un anno prima, non ne ero molto entusiasta, ma accettavo la loro decisione. Feci colazione velocemente, mi lavai e indossai dei pantaloncini non troppo corti di jeans e una canottiera larga nera, andai in giardino e mi sedetti sull’erba con il blocco da disegno, iniziai ad ascoltare la musica a massimo volume con le cuffie e ogni cosa che mi veniva in mente la disegnavo. Disegnare era la cosa che mi rilassava di più al mondo.
Mi distesi sull’erba e guardai il cielo per almeno dieci minuti. Dopo un po’ sentii qualcuno che parlava così mi tolsi le cuffie e notai Justin che era dietro al cancellino, era lui che mi stava chiamando. Mi alzai svogliata e andai verso di lui “Ciao Grace” “Hey” lo feci entrare in giardino “Che fai di bello?” mi chiese “Ascoltavo la musica e disegnavo” “Ti va di fare un giro in città?” “Certo!” andai a prendere il portafoglio e le chiavi di casa e corsi subito in giardino per non far aspettare Justin “Dai andiamo” gli dissi sorridendo.

Visitammo la città, entrammo in vari negozi di vestiti e anche di musica, scoprii che aveva gli stessi miei gusti musicali, ovvero gli piaceva molto il rock. Comprammo qualche dvd di film horror e poi andammo in un fast food a mangiare. “Mi sono divertita tantissimo, e questo panino ci voleva” “Sono d’accordo e anche io mi sono divertito, dovremmo farlo altre volte” “Ci sto!” ridemmo.

Iniziammo a conoscerci, ascoltavamo le stesse band, guardavamo gli stessi film, scoprii che giocava a basket così gli feci promettere che mi avrebbe insegnato a giocare. Gli dissi che non avevo ancora scelto in che college andare e anche lui mi rivelò la stessa cosa. Gli svelai anche che avevo un blog dove pubblicavo foto dei miei disegni, era entusiasta. Quel ragazzo mi piaceva sempre di più. Era totalmente diverso da Matt, il mio ex ragazzo. Lui si drogava, insieme fumavamo canne e un giorno voleva farmi provare qualcosa di più forte, a quel punto lo lasciai, avevo capito che mi ero spinta oltre. Justin invece era più aperto, era divertente e si vedeva che gli importavo. Mi stavo affezionando a lui.

Quando ritornammo a casa gli chiesi se quella sera aveva voglia di venire a vedere uno dei film che avevamo comprato, mi rispose che era perfetto e con un sorriso smagliante ritornò a casa.

Salve gentaglia!
Ecco il secondo capitolo. Spero che vi piaccia e lasciate tante recensioni :)
Se volete contattarmi su twitter sono @pinkmansdrug 
Al prossimo capitolo :)