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Autore: Nenottina    29/12/2014    0 recensioni
La narratrice di questa storia è Seripa (non la componente del Team di Bardak, è un'altra ragazza) che si ritroverà a combattere insieme ai nostri eroi per difendere la Terra.
Ci saranno ovviamente anche momenti di quotidianità in cui imparerà a relazionarsi con gli altri.
È ambientata poco prima di GT, in un arco di tempo in cui Goku ha interrotto l'allenamento con Uub, mentre quest'ultimo è impegnato a viaggiare per il mondo.
Spero davvero che vi piaccia e che continuerete a seguirla fino alla fine.
Se mi date il vostro parere ve ne sarei grata. Grazie mille.
Tratto dalla storia:
Ad un tratto sento una mano che afferra la mia per il polso e mi tira fuori dall’acqua.
E’ un ragazzo e…
Sbatto gli occhi.
Non sto sognando, sta veramente volando appena sopra il livello dell’acqua!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nuovi Eroi'
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Lo seguo fuori.
-Avanti, ora cerca di controllare la tua energia e concentrati di modo da alzarti in volo
-Devo…volare? – mi guardo i piedi insicura.
No, ce la posso fare.
Mi concentro più che posso sulla mia energia. Mi sembra di riuscire a controllarla. Libero la mente da tutto e mi concentro sulla mia forza interiore.
Mi rilasso completamente e sento una spinta dal basso che mi solleva; riesco ad alzarmi di qualche centimetro, ma ricado a terra subito.
-Non così! – mi sgrida Vegeta – Non ti stai concentrando abbastanza!
Lo guardo male. Mi posiziono nuovamente e ci riprovo.
Fisso i piedi, concentrandomi al massimo.
-Devo riuscirci, se voglio diventare più forte! – mi dico.
I miei piedi si staccano di nuovo da terra, ma questa volta riesco ad arrivare molto più in alto.
Provo a muovermi, ma perdo la concentrazione e ricado a terra nuovamente, con un tonfo sordo.
-Riprova!
Mi rialzo, furiosa. Ormai è questione di principio. Mi sforzo al massimo e mi sollevo nuovamente dal suolo.
-Rimani concentrata! – mi grida Vegeta.
Provo a muovermi in avanti e mi destabilizzo, ma mi rimetto in piano e continuo. Poi torno indietro.
Barcollo ancora un po’, ma come terzo tentativo non mi sembra molto male.
Torno giù con un sorriso soddisfatto sul volto, ma quando guardo Vegeta lui non sta sorridendo affatto.
-Torniamo in casa – mi dice soltanto. Si volta e si dirige alla porta – Non è male per essere la prima volta
Felice e soddisfatta di me lo seguo all’interno.
-Ce l’ho fatta! – annuncio orgogliosa.
Vegeta va in un cucina.
-Di già? – chiede Trunks, che nel frattempo deve essersi unito al gruppo, e poi si rivolge a Goku – Accidenti, non scherzavi quando dicevi che è in gamba
-Mi occorre ancora un po’ di pratica, ma non sono andata affatto male
-Per domani saprai volare benissimo, ne sono sicuro – mi incoraggia Goku.
Il Sole sta tramontando.
-E’ il caso che vada adesso, ci vediamo domani – ci fa un sorriso, poi si porta due dita in fronte, si concentra e sparisce.
Guardo il punto in cui era seduto Goku a bocca aperta. Non riesco ancora a credere che sia capace di teletrasportarsi…
-Vieni, ti accompagno in camera tua – mi dice Bulma.
-In camera mia? Non è il caso, davvero…
-Insisto! – mi trascina di peso in una piccola camera, quella dove mi sono ritrovata la prima volta.
A quel punto non posso fare altro che accettare, e ringraziandola per l’ospitalità le auguro buona notte.
A letto ripenso a questo giorno appena terminato.
Ho trovato un fratello e ho imparato a volare. Non credo riuscirò a scordarlo tanto facilmente.
Il giorno successivo mi sveglio presto, troppo eccitata per continuare a dormire.
Faccio un po’ di meditazione come ogni mattina.
Dopo un po’ sento la porta che si apre. Io apro un solo occhio, per vedere chi è, e Goten vi spunta da dietro.
-Scusa…non sapevo fossi occupata, torno dopo, scusa! – chiude imbarazzato e sento i suoi passi che si allontanano.
Rido tra me. E’ divertente quando è in imbarazzo.
Sistemo il letto, controllo di essere pronta e sto per uscire quando mi accorgo di non avere il mio fermaglio.
Mi guardo intorno.
-Ah, eccolo! – esclamo, scorgendolo sul comodino.
Mi lego i capelli ed esco dalla camera, raggiungendo gli altri in cucina.
-Buongiorno a tutti – dico quando varco la soglia, sorridente.
-Buongiorno cara – mi saluta Bulma – Goten è tornato indietro rosso come un peperone e ha farfugliato qualcosa sul fatto che avrebbe aspettato fuori
Rido – Quando fa così è troppo divertente
Bulma mi fa l’occhiolino – Approfittane, quando starete insieme nella Stanza dello Spirito e del Tempo, mi raccomando
Vegeta, seduto in un angolo, fa una smorfia, e Bulma deve essersene accorta, chissà come girata di spalle, perché lo rimprovera – E’ grande, amore, e Goten è un così caro ragazzo…
In quel momento capisco davvero cosa intende.
-E’ semplicemente ridicolo – affermo.
Trunks ride – Guarda che mamma ha ragione, si è preso una cotta appena ti ha visto
Finisco di mangiare ed esco velocemente di casa, ignorando Trunks.
Tutte storie, non è affatto vero. Credo.
Io e Goten ci salutiamo, dopo di che lui si alza in volo e io faccio lo stesso, cercando di concentrarmi al meglio.
Lo seguo, ancora un po’ barcollante, ma a poco a poco ci prendo la mano e riesco quasi a non pensarci.
Dopo un po’ che voliamo inizio a sentire la stanchezza e rallento un po’, ma non voglio già mollare e continuo a volare come se niente fosse.
-Tutto bene? – mi chiede Goten rallentando alla mia velocità.
-Certo, certo – mento.
Lui mi scruta ma non dice niente.
Inizio a sudare e il mio respiro comincia a farsi irregolare.
-Manca poco
Ce la faccio! Resisto!
Rallento ancora e scorgo una costruzione così alta che non riesco a vederne la cima.
-E’ lì che dobbiamo andare? – chiedo ansimando.
-Si, esatto – mi risponde Goten guardandomi preoccupato – Vuoi che ci fermiamo un attimo?
-Ce la faccio, ce la faccio!
Non mollerò certo per così poco.
Lui sorride – Somigli tanto a Videl, anche lei ha imparato a volare alla tua età e le prime volte si stancava
-Chi…è…Videl? – chiedo tra gli ansiti.
-La moglie di mio fratello, lo hai conosciuto, Gohan…
Annuisco.
-Dai, ci siamo quasi!
Io però sto rallentando sempre di più, così lui mi prende una mano e mi aiuta.
-Lasciami, guarda che ce la faccio! – protesto, cercando di sfilare la mano dalla sua, ma lui non molla la presa.
Che vergogna, mi sento così insignificante…
Arriviamo sulla piattaforma e un uomo con un turbante ci viene incontro – Ciao Goten! Chi è la tua amica?
-Ciao Popo! Lei è Seripa, la sorella di Vegeta
-Vegeta ha una sorella? – chiede, ma poi scrolla le spalle.
-C’è Dende? Vorremmo allenarci nella Stanza dello Spirito e del Tempo…
Io cerco di calmarmi, respirare regolarmente e decelerare i battiti del cuore, incapace di pensare ad altro in quel momento.
Un alieno verde ci raggiunge e io faccio un passo indietro, un po’ intimidita.
-Junior! – Goten gli va incontro e sorride.
-Ciao Goten, lei chi è? – mi guarda, e questa volta decido di rispondere io – Mi chiamo Seripa, sono la sorella di Vegeta
Anche lui pare stupito, ma non dice niente.
Un altro alieno come Junior ma più piccolo ci viene incontro.
-Dende! Eccoti finalmente! Possiamo usare la Stanza dello Spirito e del Tempo?
Lui gli sorride, poi mi guarda e torna serio – Lei è un’altra Sayan?
Annuisco sorpresa – Ma come fai a saperlo?
-Seripa, lui è il Supremo della Terra, riesce a vedere qualunque cosa – mi dice Goten.
Dende annuisce – Ma chiamami pure Dende, venite, vi accompagno
Mentre ci guida alla stanza mi viene vicino e mi sussurra – In realtà ho visto la coda – ride e io faccio un mezzo sorriso.
Lui è molto più simpatico di Junior, concludo.
-Tu e Junior non siete terrestri, vero?
-No, infatti, veniamo dal pianeta Namecc, ma abbiamo deciso di rimanere sulla Terra
Annuisco.
Arriviamo in fronte ad una porta un po’ diversa dalle altre e Dende la apre.
-Ecco, entrate pure – ci dice, e noi varchiamo la soglia.
-E’…sorprendente…
Sono senza parole. E’ un’immensa distesa di bianco, tranne che per la piccola zona abitata dove siamo in quel momento.
Goten sorride, mentre la porta viene chiusa – Già, forte, né? Io e Trunks quando eravamo più piccoli ci abbiamo combattuto contro Majinbu
-Majinbu?
-Si…è un…beh, ora è nostro amico ma prima…diciamo che non era proprio buono, se vuoi te lo faccio conoscere, quando usciamo
Annuisco.
-Qui è dove possiamo rilassarci durante l’allenamento. Dovremo riposarci spesso, vedrai – mi spiega – C’è da mangiare, due letti, tutto ciò che ci serve…
Esploro un po’ l’ambiente e ammetto che non è niente male.
-Mi raccomando, non devi allontanarti troppo da qui, altrimenti rischi di non ritrovare più la strada
Mi volto a guardarlo, stranita.
-Se vai troppo in là non riusciresti più a vedere dove si trova l’uscita e vedresti solo bianco tutto intorno
Annuisco nuovamente, non c’è problema – E’ un posto stranissimo…mi piace – sorrido, incrociando le braccia e continuando a guardarmi intorno – Voglio riuscire a diventare Super Sayan, proprio come mio fratello – gli dico.
Lancio il fermaglio sul letto.
-Vedrai che ce la farai – mi rassicura – Vieni, iniziamo
Gli faccio un cenno e ci dirigiamo verso quella distesa di bianco.
   
 
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