Afrodite,come vide la sua vecchia amica volatilizzarsi nell'etere, urlò e si mise a piangere ma capì ben presto che sarebbe stato inutile piangere.
L' unica cosa che le venne in mente fu andare al Palazzo delle Parche e tornare fino all'Ultima Battaglia e, mentre “festeggiavano” con lei li avrebbe uccisi tutti.
Prese Pegaso dalla scuderia divina e iniziò il suo volo verso il Palazzo delle Parche.
Il volo non fu per niente facile:i fulmini piombavano senza un preciso ordine e uno addirittura sfiorò Pegaso; in più le anime ostacolavano il passaggio rendendo il cielo un labirinto.
Arrivata al Palazzo, atterrò nella Sala Degli Specchi. Proseguì dentro il primo specchio ed entrò nella Sala della Terza Parca.
Afrodite pensò tra se e se, guardando la Parca morta:«Be,quando c'erano ancora tutti gli altri dei l'ho vista all'opera con tutti questi fili,proviamo a usarli come faceva lei»
Dicendo così afferrò il filo più grande e lo tirò,facendo apparire delle immagini in uno specchio.
Quando vide nello specchio l'attacco finale volto a intrappolare i Titani entrò dentro lo specchio.
E si ritrovò in un attimo dentro il campo di battaglia.