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Autore: Almight_Diva    30/12/2014    1 recensioni
Ella è una Mezzosangue, da sempre viene tenuta alla larga da tutti. Ma ora finalmente è tornata al Campo Mezzosangue. Cosa potrà mai capitare nell'estate in cui la Battaglia del Labirinto è appena terminata? Venite a scoprire la storia di Mezzosangue mai raccontata
(Rating e genere potrebbero variare nel corso della storia)
Genere: Avventura, Comico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dei Minori, Grover Underwood, Juniper, Nuovo personaggio, Percy Jackson
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Prologo: Ella

 

Eccola di nuovo là, di fronte a quell'ingresso in stile greco antico. Erano già un paio di minuti che fissava quella scritta incisa nella pietra da uno scalpello molti anni prima. “Campo Mezzosangue”, troneggiava in mezzo all'ingresso. Aveva passato lì quasi tutte le estati da quando aveva sei anni, aveva conosciuto Chirone, il centauro che insieme al signor D vegliava sul Campo. C'erano molti Mezzosangue, principalmente figli dei dodici più famosi Dei dell'Olimpo. Ma lei insieme ad altri, era figlia di una Dea minore, a differenza degli altri che vivevano in grandi case poichè figli dei 12, i figli degli Dei minori erano raccolti in case più piccole, sparpagliate nel Campo. Anche se era lì, in mezzo ai suoi simili, era comunque poco considerata, forse per la sua famiglia, forse per altri motivi...

 

...Era notte, e lei aveva cinque anni, era uno di quei casi in cui la luna splendeva talmente tanto da offuscare le stelle che le erano attorno. In un battito di ciglia, era comparsa sul davanzale della finestra della sua camera, una donna. Era bella, dei capelli nero pece tagliati a caschetto si sollevavano a ogni suo respiro. Aveva la carnagione cinerea con sfumature argentee, donategli dalla luna. Due occhi dorati la fissavano attraverso folte ciglia e le labbra nere della donna erano piegate in uno strano sorriso.

-Ciao piccolina.-La bambina si mise a sedere nel letto e fissò meglio la donna avvolta in un vestito blu notte aderente lungo i fianchi.

-Chi sei tu?- chiese con voce infantile, senza mai distogliere gli occhi dai suoi.

-Sono la tua mamma, piccolina.- disse la donna, sorridendo e mostrando i denti bianchi.

Dopo un momento di silenzio la bimba chiese: -Non è vero la mia mamma si chiama Rose-

-Oh no tesoro, sono io, sono la mamma. Sono venuta per conoscerti, sai la mamma voleva tanto stare con te, ma glielo hanno impedito per molto tempo, per questo sei rimasta con Rose. Ma adesso sono qua.- Nonostante la bambina non le credesse ciecamente non potè fare a meno di notare lo strano tono di voce usato dalla donna, come se avesse in mente qualcos'altro. -Come ti chiami?- A quelle parole sua madre sorrise di nuovo, socchiudendo gli occhi per un momento.

-Tuo padre e Rose non te l'hanno mai detto, eh?...Io sono Eris, la Dea della Discordia.- A quelle parole, si alzò in piedi, in tutta la sua altezza e due immense ali nere si spiegarono dalla sua schiena.

 

Dopo quell'incontro, sua madre venne molto spesso a trovare la piccola Ella, quando compì sei anni, la accompagnò al Campo Mezzosangue, dove passò tutte le estati fino a quella dei suoi quattordici anni, quando la madre la tenne con sé, a vegliare con lei sul palazzo del Dio della Guerra, Ares, per due anni.

Era cambiata molto col passare del tempo, i capelli le crescevano molto velocemente, folti e neri come il carbone con delle sfumature blu. Gli occhi li aveva inevitabilmente presi dal padre mortale, due pozzi neri che scrutavano il mondo circostante. In oltre, grazie all'influenza della madre la sua carnagione era diventata prima bianca cadaverica e poi grigia cenere. Sulla schiena, quelle che fin da piccola erano sembrate solo delle voglie, si sono rivelate essere delle ali come quelle della madre, anche se più piccole. Al palazzo di Ares le usava molto spesso, ma non altrettanto nel mondo dei mortali, dove era costretta a ricorrervi solo in casi di emergenza.

Ovviamente tutti saprete dell'accordo tra Dei che proibisce ai genitori divini di entrare in contatto con i propri figli mezzosangue, ma Eris, insieme ad altre divinità minori, in un modo o nell'altro era riuscita a sfuggire all'occhio di Zeus. Lei aveva molti figli e figlie divini, ma pochi figli mezzosangue, e anche se era una Dea molto crudele e spietata, con la sua progenie era molto premurosa e ci teneva a dare loro una “giusta” istruzione. Ma dato che molti suoi figli avevano compiuto atti e gesta sanguinose, Zeus aveva punito Eris aumentando la distanza tra lei e la sua progenie . Così, lei e quei pochi altri mezzosangue figli della Dea, erano stati costretti a vivere nel mondo dei mortali. Solo lei, però, era di fronte a quella porta, ora. Prese forza e si spinse oltre l'ingresso in pietra bianca.

Era tornata al Campo.

 

 

 

 

Eccomi qua!

Ho avuto una illuminazione su questa FF e mi è sembrato giusto scriverla :)

Non so quanto possa piacere e se ci saranno dei lettori realmente interessati, ad ogni modo ogni tipo di critica è ben accetta! :) Comunque, sto cercando di adattare la mia visione al mondo creato da Rick Riordan e ovviamente alcune cose non coincideranno. Il raiting e il genere potrebbero variare, vi avviso.

Bene, questo per oggi è tutto cari Mezzosangue!

<3

  
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