Crossover
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Autore: Crybaby    14/11/2008    2 recensioni
[Sailor Moon; Dragon Ball; Saint Seya; Naruto]
Il principale avversario di Sailor Moon è tornato, ma questa volta le sue intenzioni vanno ben oltre il desiderio di vendetta. Sette squadre di guerrieri, provenienti da quattro diverse realtà, partono alla volta dei quattro angoli dell'universo nel tentativo di riportare la normalità e sventare l'ultima, definitiva, minaccia di Chaos.
PARTE 1: ANTEFATTO
1-7 Prima parte
8-15 Seconda parte
PARTE 2: LE SETTE SQUADRE
16-28 Ub, Minako, Rock Lee, Tenten, Ami, Kiba & Akamaru
29-40 Gaara, Haruka, Shiriu, Shino, Temari & Mister Satan
41-50 Makoto, Shun, Michiru, Hotaru, Choji & Ino
51-61 Setsuna, Kankuro, Hinata, Goten, Pan & Naruto
62-75 Shikamaru, Rei, Hyoga, Shaina, Trunks & Usagi
76-83 Gohan, Ikki, Sakura, Videl, Neji & Seya
84-88 Vegeta & Bulma
PARTE 3: TUTTI CONTRO CHAOS
89-103 La Città
104-115 La Fortezza
116-119 Resa dei conti finale
PARTE 4(cap. 120): EPILOGO
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Chi Shenron Chi?

Chi Shenron non ebbe mai la possibilità di scagliare il raggio d’energia che a lungo aveva tenuto in serbo. Proprio un istante prima di lanciare la sua offensiva contro i Fantasmi, il drago si fermò di colpo, per poi cominciare a tremare con crescente intensità. Da lontano, Goten Pan e Sailor Pluto assistettero increduli a quello strano evento.
-Cosa gli sta succedendo?- chiese Goten.
-Non vorrei sbagliarmi- rispose la nipote -ma credo proprio che Naruto sia riuscito a salvare Hinata. Senza il suo “aiuto”, Chi Shenron fra breve tornerà alla sua vera forma.
-Quindi ora possiamo attaccarlo senza preoccupazioni?
-Esatto.
-Non perdiamo altro tempo, allora. Andiamo a dargli la lezione che si merita, una volta per tutte!
-Vengo con te, zio Goten! Non sai quanto ho aspettato questo momento!
I due giovani saiyan fecero per spiccare il volo in direzione del nemico, quando Sailor Pluto li richiamò indietro.
-Goten, Pan! Fermatevi immediatamente! Non è ancora il momento di intervenire!
-Perché dici questo, Setsuna? Ormai…
-Hinata sarà anche stata liberata, ma sia lei che Naruto sono ancora dentro il drago! Dobbiamo aspettare che escano da lì prima di fare qualsiasi altra cosa!
Intanto, il corpo del drago malvagio sempre tremando cominciò gradualmente a rimpicciolirsi. Al trio per il momento non rimase altro da fare che attendere, con il fiato sospeso.

Dopo che Naruto distrusse i tentacoli insanguinati che la tenevano costretta, il primo gesto che Hinata fece istintivamente fu di abbracciare forte il suo liberatore. Il corpo del ragazzo era ancora circondato dal chakra della Volpe, ma alla kunoichi questo non importava: sapeva benissimo che nel breve periodo sarebbe svenuta come al solito, perciò voleva approfittarne per godere il più possibile di quel momento.
-Na-Naruto… m-mi dispiace di averti coinvolto…
Un po’ imbarazzato, il ninja ricambiò l’abbraccio.
-Va… va tutto bene, Hinata, non devi preoccuparti. Anzi, sono io che sento di doverti delle scuse. Prima però dobbiamo pensare ad uscire da qui. Da questa parte!
I due compagni di squadra si misero a percorrere a ritroso la strada che Naruto aveva fatto per giungere nello stomaco del drago.
Erano circa a metà strada quando il corpo della creatura cominciò a restringersi attorno a loro, cosa che accrebbe la fretta di Naruto.
-Hinata, puoi dirmi quanto ci manca ad arrivare alla bocca?
-S-sì, subito. Byakugan!
Grazie alla tecnica esclusiva del clan Hyuga, agli occhi della ragazza gli organi del drago divennero come trasparenti, facendole vedere l’esterno.
-Allora?
-Siamo ancora lontani. C-credi che ce la faremo ad uscire in tempo?
-Non so dirtelo… però mi è venuta un’idea. Fermiamoci qui.
-C-che cosa intendi fare, Na-Naruto?
-Dove siamo adesso, qual è il punto più vicino con l’esterno?
-Ecco…- dopo essersi guardata un attimo in giro, Hinata indicò una delle pareti del cunicolo -qui dovremmo essere abbastanza vicini, solo pochi metri ci separano da…
-Perfetto. Sali sulla mia schiena e tieniti ben stretta.
-Tenermi… COSA?!?
-Fa’ come ti dico e non ti succederà niente!
La kunoichi obbedì all’ordine, mentre Naruto iniziò a concentrare il suo chakra residuo sul palmo della mano destra, dove pochi secondi dopo prese forma una sfera azzurra.
-RASENGAN!!!

Goten, Pan e Sailor Pluto non riuscivano a credere ai loro occhi. Una forte esplosione bucò letteralmente l’addome di Chi Shenron, scatenando un fumone. Aguzzando la vista, Pan riuscì a intravedere due figure uscire da lì.
-Sono loro! Sono riusciti a fuggire!
-Molto bene. Ora non abbiamo davvero più nessuna ragione di esitare a combattere!
Goten si trasformò in super saiyan e prese il volo. Pan fece per seguirlo, ma ancora una volta Sailor Pluto la fermò.
-È meglio che tu vada a vedere come stanno Hinata e Naruto.
-Cosa? Ma non è giusto!…
-Ti ricordo che i tuoi poteri sono ancora bloccati. Non saresti in grado di sostenere un combattimento. Ci penso io al drago.
-Uffaaaaa!!!!

“No, no, no, no, non è possibile, non è possibile, non è possibile, non è possibile, non può essere vero, non può essere vero, non può essere vero, non può essere vero!!!”
Chi Shenron si guardò prima il buco nel petto, poi gli artigli -o sarebbe più giusto dire zampette- infine, per fugare i suoi dubbi, andò a specchiarsi nelle acque di un rigagnolo. Come temeva, era tornato alle sue vere sembianze: quelle di un mostriciattolo di color marrone alto cinquanta centimetri con le zampe da talpa e il naso da maialino. Rialzandosi, Chi si trovò la faccia a pochi centimetri dalle ginocchia di un ridanciano Goten.
-Pffff…. Così… ah ah ah ah… questo è… IL TUO VERO ASPETTO?!
Colmo di rabbia, e un po’ di paura, il drago spedì una sfera d’energia in faccia al ragazzo per poi mettersi a correre all’impazzata.
-Devo andarmene subito da qui… MAMMA!
Chi schivò per un soffio il Dead Scream di Sailor Pluto e riprese la sua corsa. Si sentiva ormai al sicuro, quando una voce, anzi tante voci lo chiamarono.
-Scusa non ti sarai mica dimenticato di noi vero?
Il draghetto si ritrovò dinnanzi l’esercito di Fantasmi Kamikaze di Goten che gli facevano la linguaccia. Con improbabile coraggio Chi si fece largo come un giocatore di football tra i fantasmini, riuscendo a farli scontrare tra di loro e a farli esplodere, per poi continuare a correre come un matto senza una meta, finché non si fermò a riprendere fiato.
-Credo… proprio… di… averli… seminati. Ehi… ma qui… ci sono… già… stato…
In effetti, Chi aveva sostato in uno dei villaggi namecciani che aveva devastato tempo addietro.
-Bene, almeno qui posso stare tranquillo, tanto non c’è nessuno…
Errore. Un rumore di passi fece venire al drago la pelle d’oca. In preda al panico, cercò con lo sguardo un posto sicuro dove nascondersi, finché non lo trovò: in mezzo a degli strani manichini, una specie di guscio di legno con due ante e una strana testa era appoggiato a terra. Senza pensarci due volte, Chi Shenron ci si infilò dentro.

Kankuro uscì dalla navicella, dove per tutto il tempo si era riposato.
-Ma quegli altri non sono ancora tornati? Che palle, io non ce la faccio più ad aspettare! Voglio tornare a Suna!
Il ninja raggiunse le sue marionette, che aveva lasciato al sole dopo averle pulite in precedenza.
-Toh, non ricordavo di aver richiuso Kuroari. Beh, ne approfitterò per fare un po’ di esercizi.
Kankuro prese il controllo di una delle marionette, Karasu, da cui si staccarono nove parti, rivelando la loro natura di lame affilate.
-Tecnica Oscura Segreta!
Ognuna delle lame andò ad infilzare Kuroari. Da dentro, si alzò un agghiacciante urlo di dolore. Spaventato, Kankuro riassemblò in fretta Karasu e aprì molto lentamente il corpo di Kuroari. Con enorme solievo, al suo interno non trovò anima viva. Solo una sfera dorata, con sette stelline rosse disegnate sopra.

  
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