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Autore: AintAfraidToDie    14/11/2008    7 recensioni
Pur non conoscendomi, ti sei sempre fidato di me. Mi piace essere tuo amico, Dai-kun.
[ Ma questo non sembra bastarmi. ]
LongFic/AU Scolastica. DaixKyo. 
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Die, Kyo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Autore: AintAfraidToDie
Titolo: Forever Love
Genere: Romantico; Introspettivo
Avvertimenti: Yaoi; AU
Raiting: Arancione
Pairing: DaixKyo
Riassunto: Pur non conoscendomi, ti sei sempre fidato di me.
È bello, essere tuo amico, Dai-kun.
[Ma questo non sembra bastarmi.]

“Forever Love”

Capitolo Cinque

Chiudo gli occhi di scatto, dopo essermi appostato davanti al mio riflesso.
“Dai, Tooru. Ce la puoi fare. Conta fino a tre.”, mi dico, sussurrando.

Uno…
“Non sarò così male, dai.”
Due…
“Poi brutto ero, brutto rimango.”
Tre!
“Ce la posso fare!”

Sbatto le palpebre più volte, guardandomi allo specchio.
-    Q-questo sono io? – balbetto, riferendomi alla mia figura.
Shin-chan, seduto accanto a me, annuisce sorridendo.
-    Certo che sei tu, stupidino. –
E mi guardo. Continuo a fissarmi. Com’è possibile?, mi chiedo. Forse è questo specchio che è magico, e che trasforma la mia figura.
Io così brutto… ora così bello.
Avevo sentito che il trucco fa miracoli, ma non credevo così tanto.
Eppure, questo è il mio riflesso. Questo, sono io.

La mia pelle adesso è così liscia da non sembrare reale. Mi tocco lentamente il viso, cercandone la consistenza.

Magari è tutto un sogno. Magari è tutto finto.

I miei occhi, sempre così ordinari, adesso risplendono di luce propria. Shin-chan li ha truccati con perfetta cura, contornandoli da vari strati di matita e allungando le mie ciglia con il mascara.
Poi ha aggiunto l’ombretto verde, sussurrando un dolce “ti dona”.
La mia bocca scarna adesso è molto più accentuata, e appetitosa. Il dolce sapore appiccicoso di lucidalabbra alla fragola mi si attacca fastidiosamente ai denti. Ma è sopportabile.

E i miei capelli. Non sono mai stati così lisci.
Lunghi e perfetti come spaghetti, ricadono in maniera ordinata sulle mie spalle. Non sembrano veri, splendenti del loro nuovo colore.

Sorrido.

Sposto il mio sguardo sul mio corpo. Guardo titubante il vestitino strettissimo che fascia il mio fisico.
È uno di quelli stile gothic lolita che vanno tanto di moda fra le ragazze, uno di quelli neri e bianchi, ricamati di pizzo alle maniche. Mi arriva appena sotto il sedere, lasciando poco all’immaginazione.
Arrossisco, alla vista delle giarrettiere di seta che mi danno un’aria particolarmente osé.  

Shi-chan ride appena, accorgendosi della mia espressione imbarazzata.
-    Stai proprio da Dio, Tooru-chan. Non ti preoccupare. - dice, alzandosi e stirando appena un piega che mi si era formata sul bordo del vestito.
-    G-grazie, Shin-chan. Sei stato molto gentile a fare tutto questo per me… a darmi tutta questa roba. – sussurro, continuando a guardarmi sbigottito allo specchio.
Lui sorride, ancora, dandomi una strizzata alle guancie.
-    Ma di che? Tanto è tutto di Toshi, a parte quelle due belle zeppone che porti ai piedi. - dice, indicando le scarpe che indosso.
-    Grazie comunque. Non so come sdebitarmi. –
-    Te l’ho già detto. Sii felice, e rendi felice Dai-kun. È questo l’importante. – mi accarezza la testa, per poi dare un’occhiata al suo orologio al polso. – Oddio, è tardi! Su, vieni Tooru-chan. Dobbiamo svegliare Toshi, fra pochi minuti dovrebbe arrivare Dai-kun con Kao. –

Sussulto. Già, arriverà Dai-kun. E poi?
Ci dirigiamo in salotto, trovando Toshi ancora nel mondo dei sogni sul divano.
È accoccolato in maniera fetale, quasi del tutto denudato dai suoi abiti aderenti.
La minigonna gli si è del tutto arrotolata addosso, dando mostra dei suoi boxer rosa di Hello Kitty.
La sua espressione è dolce e infantile, anche se forti suoni gutturali fuoriescono dalla sua bocca.
Shinya soffoca una risatina, guardandolo.
-    Su, Toshi! Sveglia! – esclama, scuotendolo fortemente.
Toshi dischiude svogliatamente gli occhi, per poi girarsi dalla parte opposta alla nostra, senza degnarci di uno sguardo.
-    No, mamma, non li voglio i biscotti… - mugugna, mimando un gesto di stizza con la mano.
-    Ma quali biscotti, Toshi?! Devi alzarti, tra poco arriva Daisuke! – lo scuote ancora, costringendolo con la forza a voltarsi e a mettersi a sedere.

Ci guarda in maniera ebete, ancora parzialmente addormentato. La sua testa ciondola pericolosamente del tutto a sinistra.
-    Cosa? Che ore sono? – borbotta, stropicciandosi gli occhi e sbadigliando.
-    Sono un quarto alle otto, fra qualche minuti dovrebbe essere qui. –
-    Ah, okay… - sussurra, stirandosi.
Si volta verso di me. I suoi occhi si accendono di colpo, abbandonando l’aria assonnata che avevano fino a pochi secondi prima.
Io lo guardo, intimorito.
Non si può mai sapere, cosa passi nella sua testa.
-     Ma tu sei Tooru-chan? – mi indica, sbigottito, con una delle sue scheletriche dita.
Shin-chan sorride, malizioso.
-    Sì, è Tooru-chan. Che ne dici? – mi porta una mano alle spalle, costringendomi a fare un giro su me stesso.
Toshi mi osserva minuziosamente.
-    Dico… che è una figa assurda. Tooru-chan, vuoi lasciare perdere quel fesso di Daisuke? Sposami, ti farei felice! – esclama, mettendo misi in ginocchio davanti e prendendomi saldamente la mano.
Io arrossisco, cercando di divincolarmi dalla sua stretta.
Per quanto io riesca a capire che per lui tutto questo è l’ennesima burla, ricevere certi complimenti mi lusinga.

Sembrerò cretino. Infondo lo sono.
Però non è un peccato, essere adulato qualche volta, no?

-    M-ma Toshi che dici… - sussurro piano, senza guardarlo.
Shinya scuote il capo, facendo per dire qualcosa.
Il campanello squilla all’improvviso, rimandando l’inizio del suo monologo.
Rabbrividisco di fronte a quel “drin” sonoro.

-    Questo deve essere Dai-kun… Tooru-chan, vai in camera di Toshi. Su, fai presto! – esclama Shin-chan, correndo al citofono.
Io mi guardo intorno qualche minuto, spaesato. Dopo poco, riesco a recepire e comprendere le sue parole.
-    O-ok… - balbetto, confuso.
Mi allontano a passo veloce da loro, notando l’espressione delusa di Toshimasa.
Con movimenti meccanici mi dirigo in camera, mentre alle mie orecchie arriva la voce squillante di Shinya, che esclama al microfono un forte “chi è?”.
Mi chiudo la porta alle spalle, buttandomi a capofitto sul letto.

Daisuke… Daisuke sta arrivando qua. Cosa gli dirò?

Comincio a sventolarmi debolmente con il manga di Arina Tanemura che ritrovo sotto il letto, cercando di calmarmi alla meno peggio.
Che caldo che fa, qui dentro. Non respiro.
Mi alzo dalle setose lenzuola, andando ad aprire l’unica finestra della stanza.
Un po’ di vento mi rinfresca la fronte.
Sento dalla stanza accanto rumori e chiacchiericci. Mi accosto al muro.
I suoni sono confusi, deboli. Dopo qualche minuto mi rassegno a non capire, ritornando a sedere sul materasso morbido.

Mi guardo attorno. La mia attenzione si sposta su una lunga pila di cd, ordinatamente posti per artista. Mi avvicino, cominciando a studiarli.
Noto che sono quasi tutti vinili di gruppi Visual Kei, apparte qualche singolo di Idol a me sconosciute.  
“Bei gusti musicali.”, penso, tirando fuori Dahila, degli X-Japan.
Lo inserisco accuratamente nel maxistereo sulla scrivania vicino alla porta, pigiando play e andando avanti con le tracce.
E sorrido inconsapevolmente, quando le prime note di “Forever love” arrivano alle mie orecchie.
Mi metto in ginocchio vicino alla cassa dello stereo, facendomi invadere i timpani dalla musica.

Non ho mai particolarmente adorato questa canzone. Troppo melensa, troppo romantica.
Eppure adesso necessito di ascoltarla. Necessito di inzupparmi completamente in questa melodia, e di perdermi nelle sue parole.

Mou hitori de arukenai
Toki no kaze ga tsuyosugite
Ah kizu tsuku koto nante
Nareta hazu dakedo ima wa...

Ah kono mama dakishimete
Nureta mama no kokoro wo
Kawari tsuzukeru kono toki ni
Kawaranai ai ga aru nara

Will you hold my heart?
Namida uketomete
Mou kowaresou na All my heart

Da solo non riesco a camminare
I venti del tempo sono troppo forti
Ah, è ferito
Avrei dovuto abituarmi, ma proprio ora

Ah, lasciami così come sono
Il mio cuore, anche se bagnato
In questo momento sta cambiando
Se l'amore immutabile esiste
Terrai stretto il mio cuore?
Coglierai le mie lacrime?
Il mio cuore è pronto ad andare in pezzi


-    Ciao, Tooru-chan. – una voce, alle mie spalle.
Calda, decisa.
La sua voce.
Mi volto di scatto, guardandolo sorpreso.

-    Ciao, Dai-kun – sussurro alla sua figura.
Lo guardo. E lo trovo bello, come non mai.
Mi chiedo se è sempre stato così adulto.
Eppure adesso scorgo poco della sua immaturità, sul suo volto.
-    Stai bene, vestito così. Proprio come pensavo. – sussurra, abbassando un po’ lo sguardo, imbarazzato.

“Anche lui si vergogna quanto me.”, penso, arrossendo.
Lo vedo stringere i pugni, dentro le tasche dei suoi jeans aderenti. Lo trovo tenero.
 E sorrido.
-    G-grazie. –

Non balbettare. Dio, non balbettare Tooru!

Osservo attentamente i suoi movimenti, mentre va velocemente a sedersi sul letto, quasi del tutto sfatto. Mi sorride, facendomi cenno con una mano di sedermi accanto a lui.
Arrossisco ancora di più.
Faccio per togliere il cd, ma lui mi ferma.
-    Non toglierla. Adoro questa canzone. –
Annuisco con la testa, per poi dirigermi accanto a lui. Cerco di diventare più piccolo possibile, mentre il suo sguardo inquisitore mi osserva.

Silenzio. Questo silenzio è pesante.
-    Tooru-chan… –
-    Dai-kun… –
Parliamo, all’unisono. I nostri sguardi s’incrociano.

All I see is blue in my heart

Will you stay with me
Kaze ga sugisaru made
Mata afuredasu All my tears

Forever love Forever dream
Kono mama soba ni ite
Yoake ni furueru kokoro wo dakishimete
Oh stay with me

Tutto ciò che vedo è malinconia nel mio cuore
Resterai con me
Fino a che i venti non saranno passati
Tutte le mie lacrime traboccano di nuovo
Amore per sempre, Sognare per sempre
Resta con me così
Ti prego tieni stretto il mio tremante cuore fino all'alba
Oh, resta con me


-    Prego, prima tu.  -
-    No, prima tu, Dai-kun. – sussurro, imbarazzato.
Lui si gira verso di me. Il suo sguardo è dolce, e carico d’emozione.

Non l’ho mai visto, così trasparente. Per me, è sempre stato come se un fitto velo di nebbia lo oscurasse.
Non sono mai riuscito a scorgere vivamente ciò che lui pensasse, o provasse.
Ma adesso è diverso.
Adesso, è come se portassi un paio di occhiali che mi regalano una vista del tutto nuova.
Adesso riesco a vederti, Dai-kun.

-    Tooru-chan, io…  - prende un respiro.
Mi guarda. Il suo labbro inferiore tremola, titubante.
-    Sì? – lo incito a continuare.
Adesso la voglio sapere. Voglio sapere tutta la verità.
Non pensi che io me la meriti, Dai-kun?

-    Beh, io… - tossisce. Continua a osservarmi di sottecchi, mentre gioca con un filo scucito della sua camicia nera.
Dillo. Dillo, Daisuke. Sennò scoppio.
Sento il mio cuore ribollire. Le pulsazioni che aumentano.
E comincio ad odiare, questa mia impazienza.
-    Cioè, in realtà… - borbotta, abbassando ancora di più lo sguardo.

Ti prego. Ti prego. Apri quella bocca, e vomitami addosso quello che provi.

-    Dimmi, Dai-kun. – mugugno, con una nota di disagio.
Lui non sembra farci caso, e continua a tirare insistentemente il filo.
-    Il fatto è che… -

Dio!

Con uno scatto, lo prendo per le spalle. Lui alza subito lo sguardo, mandandomi un’occhiata confusa.
Sospiro qualcosa sul suo volto, prima di farlo abbassare di poco.
Un gesto fugace, veloce, un toccarsi di labbra morbido e per nulla umido.
La mia bocca, che va in non so quale modo a finire sulla sua. Come ho fatto, a farlo?
Ed è una scarica di adrenalina, quella che mi parte dalla schiena e mi finisce dritta nel cervello.
Il mio tocco sulle sue spalle, e le sue mani sul mio petto. E quella magica musica, ancora nell’aria.
Quando ci stacchiamo, lui mi guarda, sbigottito. Io sento il mio viso cuocere.

-    Beh, proprio quello che volevo dirti io, eh. – ride appena, continuando a guardarmi a bocca aperta.
-    Ah, bene. Allora siamo… d’accordo? – borbotto, ricominciando a cercare di comprimere il mio corpo in qualcosa di minuscolo.
-    Penso proprio di sì. –
-    Bene. –
-    Bene. –

Di nuovo silenzio.

Sobbalzo, sentendo la sua mano gelida sulla mia. Una carezza leggera, ma allo stesso tempo forte.
-    Ti amo, Tooru-chan. – sussurra, guardandomi.

Forse è il bacio di prima. Forse sono le sue parole.
Ma il mio cervello non riesce a comprendere bene.
Ed è come se tutti i miei neuroni si fossero momentaneamente fermati.

-    Eh? – chiedo, un po’ imbarazzato.
-    Ti ho detto che ti amo. – ripete, con lo stesso sguardo serio.
Mi ama. Shin-chan non stava mentendo.
Mi tiro un pizzicotto sulla coscia, sperando che non sia solo un sogno.
No, non mi sveglio. Tutto questo è reale.

-    T-ti amo anch’io Dai-kun.– balbetto, avvicinandomi a lui.
La mia mano ancora stretta nella sua.

Sorride.

-    Ci ribaciamo? –

Sorrido.

Se ci sei tu, che mi scaldi il cuore, non ci saranno più lacrime.

Ah subete ga owareba ii
Owari no nai kono yoru ni
Ah ushinau mono nante
Nanimo nai anata dake

Forever love Forever dream
Kono mama soba ni ite
Yoake ni furueru kokoro wo dakishimete

Ah will you stay with me
Kaze ga sugisaru made
Mou dare yori mo soba ni

Forever love Forever dream
Kore ijou arukenai
Oh tell me why Oh tell me true
Oshiete ikiru imi wo

Forever love Forever dream
Afureru namida no naka
Kagayaku kisetsu ga eien ni kawaru made
Forever love


Ah, vorrei che questo finisse
Ma niente finisce stanotte
Non c'è nulla... esisti solo tu
Amore per sempre, Sognare per sempre
Resterai con me
Ti prego tieni stretto il mio tremante cuore fino all'alba
Oh, resta con me
Fino a che i venti non saranno passati
In questo momento, più di chiunque io voglio te al mio fianco

Amore per sempre, Sognare per sempre
Non posso andare avanti
Oh, dimmi perchè, oh, sii sincero
Dimmi il significato di questa vita
Queste lacrime straripanti dalla nostra relazione
Fino a che le stagioni non muteranno nell'eternità
Amore per sempre...

Quando ti bacerò, penserò sempre a questa canzone.
Sì, a questa melodia.
E al nostro amore per sempre.


OWARI


Note:

Scusate. Sono imperdonabile, ma per vari motivi non ce la faccio più.
Spero che riuscirete a perdonare questo mio immenso ritardo, e di non avervi deluso con la fine di questa storia che a me fa un po’ pena. Non mi piace e non ci sono quasi per nulla affezionata, non posso dire altro.
Ringrazio tutti quelli che apprezzano i miei scritti; senza di voi non sarei niente. E lo dico perché, se non ci fosse gente che come voi assiduamente commenta le mie storie, io avrei smesso di scrivere già da tempo.

Quindi grazie. Una parola così piccola, che nasconde un grande significato.

Nelle note dell’ultimo capitolo delle mie longfic, mi perdo sempre in pensieri spesso troppo grandi per me. Mi viene quasi da piangere, nel mettere la mia situazione a confronto a questa mielosa e romantica fine.
No, la smetto di divagare.

Vi aspetto nella mia prossima longfic sui GazettE, e nelle varie OneShot che pubblicherò in conseguenza.
Byebye**
V’amo a tutti <3.

AintAfraidToDie
  
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