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Autore: KathR    30/12/2014    2 recensioni
. ''Ma quando si era svegliata quella mattina, Rose si sentiva diversa. Era una sedicenne, stava per cominciare il suo sesto anno, e cosa aveva combinato? Impegnata com’era a studiare, a essere la migliore in tutto, a risultare perfetta agli occhi dei suoi genitori e dei suoi insegnanti, si era persa una buona parte dei divertimenti e degli svaghi che l’adolescenza le offriva e, se non si fosse data una svegliata, li avrebbe persi tutti.''
La mia primissima ff, enjoy!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Inevitabilmente... (Capitolo 16)




Rimase sotto lo scroscio d’acqua per qualche minuto, aspettando di calmarsi. Beh, forse per quello ci sarebbe voluto un po’, ma almeno voleva smettere di piangere e singhiozzare. Quando ebbe finito le lacrime e il suo respiro tornò più o meno regolare, si decise a rientrare al castello. Era completamente zuppa, ma questa era la cosa più facile da spiegare. Le sue occhiaie, il suo essere impallidita e la sua espressione sconvolta, beh quello sarebbe stato senza dubbio più difficile. Per questo motivo entrò dal portone principale a testa bassa, concentrata solamente sul movimento dei propri piedi, sperava con tutta se stessa di non incontrare nessuno, voleva arrivare in camera sua e rimanerci per sempre.. Era così instabile che non aveva idea di cosa sarebbe successo e non aveva alcuna intenzione di scoprirlo.
Mentre ragionava se fosse stato più efficace chiudersi nel suo bagno o magari nascondersi sotto al letto, andò a sbattere contro qualcosa. Questo qualcosa però le avvolse le braccia in modo fin troppo familiare per non essere riconosciuto.. MISERIACCIA “Ehy, piccola, ma che hai?” La dolce voce di Lucas le entrò dentro facendole formicolare tutta la schiena ( e non in senso positivo), togliendole ogni speranza di aver equivocato. Rimase completamente paralizzata, si ritrovò a pensare se simulare una sorta di malessere avrebbe risolto qualcosa. Ecco, questa era senz’altro l’idea più stupida che le fosse mai venuta in mente, era proprio vero che non reggeva la pressione, sarebbe stata pessima come ostaggio di guerra. “Rosie, ehy..” Con una mano le prese il mento tra due dita e la costrinse dolcemente a guardarlo. Non appena i loro occhi si incontrarono, Rose si sentì morire. Lui era lì, davanti a lei, bello come il sole, il volto corrucciato in una muta richiesta di spiegazioni e lei aveva la faccia di chi aveva appena visto un fantasma. Forse non era la definizione più giusta, dal momento che di fantasmi se ne vedevano parecchi in giro per il castello e che in sei anni uno avrebbe dovuto farci l’abitudine, ma non era quello il punto! Il punto era che doveva trovare una soluzione oppure sarebbe implosa, e non sarebbe stato un bello spettacolo.
Chiuse gli occhi, scuotendo leggermente la testa, piegando le labbra in un debole sorriso. “N-niente, non.. è tutto a posto..” continuò a sorridere, ma solo con le labbra. “Sei sicura, sembri, sconvolta, e.. come mai sei tutta bagnata?” Chiese il ragazzo piuttosto incuriosito, lisciandole una ciocca che le si era appiccicata alla guancia. Sentì la bile che le saliva su per lo stomaco, si era accorto, aveva capito che qualcosa non andava, le si leggeva in faccia. Ingoiò a vuoto e si schiarì la voce. “Si, io.. io ero scesa un attimo a.. a cercare..” in quel momento però, non aveva più controllo su quello che diceva, le parole uscivano d sole. “Albus.. si l-lui.. doveva darmi una mana con.. con.. una.. ricerca, si!” chiuse la bocca, aspettando una reazione da parte di Lucas, si sentiva una persona orribile, ma in quel momento dire la prima cosa che le passasse per la mente era sembrato molto più facile che dire la verità. “Oh, beh, credo che sia nella sua stanza, abbiamo finito l’allenamento qualche minuto prima, per il tempo.” L’espressione di Lucas non sembrava turbata, ciò significava che se l’era bevuta, meglio darsela a gambe prima di rovinare tutto. “Ah, ecco perché non riuscivo a trovarlo. Beh, grazie. Ciao!” Sorrise di nuovo e fece per scappare via, ma non appena lo ebbe sorpassato, sentì le sue dita che si avvolgevano al suo braccio, attirandola verso di se, accidenti!Erano vicinissimi, Rose sentiva il respiro caldo di lui che le carezzava dolcemente le labbra e si irrigidì come non mai. “Ehy, calma, dove corri? Dobbiamo decidere per stasera.. Che ne dici di venire giù nei sotterranei? Ho parlato con Scorp..” A sentire quel nome il respiro di Rose si bloccò, e gli occhi luccicarono di puro terrore.. “Dice che stasera la camera è tutta nostra, lui ha da fare, perciò..” Lucas lasciò in sospeso la frase in un tentativo malizioso di seduzione, ma Rose era completamente spenta. Scorpius? Aveva parlato con lui? “Scusa Luc , e QUANDO glielo avresti chiesto?” Rose aveva un bruttissimo presentimento. “Prima, quando ci allenavamo. Aveva qualcosa da farsi perdonare..” Fece un sorrisetto compiaciuto e si avvicinò a lei con tutto l’intento di baciarla, ma lei scattò indietro come una molla, poggiandogli un dito sulle labbra. “Scusa Luc”cominciò a simulare un forte attacco di tosse “Non..” altro colpo di tosse “Non credo sia una buona idea.. credo di aver preso freddo” Adesso simulò uno starnuto. “Non mi sento bene, forse è meglio se stasera lasciamo stare..” Si toccò la fronte, guardando Lucas come la più impenitente delle anime. “S-si, certo.. vuoi che ti accompagni in infermeria?” “No, no, una nottata di sonno basterà, grazie.” Lo baciò su una guancia e si dileguò.
Cominciò a salire le scale un misto di emozioni l’attraversarono. Era sollevata di aver scampato il disastro con Lucas, ma era anche spaventata, perché sapeva che era solo questione di tempo prima che la verità venisse fuori. Arrivata in camera si spogliò dei vestiti bagnati e si buttò sotto il getto di acqua bollente che, oltre a darle un immediato sollievo fisico, sembrò anche rilassarla. Mentre si strofinava i capelli, cominciò a ripensare a quello che le aveva detto il suo ragazzo. A che gioco stava giocando quel viscido serpente manipolatore di Malfoy? Aveva dato il via libera a Lucas lasciandogli la sua stanza, e poi? L’aveva baciata. Perché l’aveva baciata?? Ma certo! Come aveva fatto a non pensarci prima? Era così ovvio.. Aveva fatto l’amicone con Lucas cedendogli la sua stanza, ma sapeva che la sua integrità morale le avrebbe impedito di fare finta di niente.. aveva sabotato il loro incontro di proposito, quello stronzo! Uscì dalla doccia come una furia, decisa a non lasciare correre nulla, come si permetteva? Chi era lui per giocare così con lei e con la sua relazione? Si asciugò velocemente con un colpo di bacchetta, si infilò una divisa pulita e decise di scendere nei sotterranei. Erano quasi da poco passate le otto, perciò era sicura che Lucas fosse già sceso a cena, Malfoy di solito si faceva desiderare. Fece una smorfia schifata a questo pensiero e continuò a scendere le scale. Una volta davanti all’ingresso del dormitorio Serpeverde soffiò la parola d’ordine come un gatto a pelo ritto, era così fuori di se che sarebbe stato peggio per chiunque l’avesse avvicinata. Per fortuna non aveva con se la bacchetta o l’incolumità di Malfoy sarebbe stata in serio pericolo. Attraversò la sala comune ormai deserta e si diresse spedita alla stanza di quel viscido bastardo, ultimamente i suoi problemi erano ruotati sempre intorno a lui, era ora di farla finita! Arrivò davanti alla porta e, senza pensarci due volte, la spalancò senza tante cerimonie, era così arrabbiata che aveva completamente dimenticato le buone maniere, ma Malfoy era un animale, era quello che si meritava. Non appena entrò, lo vide sussultare, era in piedi vicino alla scrivania, in mano aveva qualche pergamena. Sembrava pronto a scendere per cena, ma non aveva idea che quella sera il suo “elegante” ritardo sarebbe diventato un “oltraggioso” ritardo, Rose aveva intenzione di fargli un bel discorsetto, avrebbe usato tutto il tempo che voleva. “Dio Weasley,ma non ti hanno insegnato a bussare?? Che diavolo vuoi?!” La guardò con un’espressione strana, un misto di divertimento e sorpresa, ma comunque un’espressione che fece saltare al massimo i nervi di Rose. Raccolse da terra la prima cosa che trovò (una scarpa) e gliela lanciò addosso, colpendolo su un fianco. “Ehy, ma dico, sei impazzita? Perché ogni volta che entri in una stanza in cui ci sono io mi tiri una scarpa?” Era come un de-javu, solo che questa volta erano soli, se lo avesse ucciso, c’erano diverse possibilità che la facesse franca. Non sarebbe mai arrivata a tanto, questo lo sapeva, ma per fargli capire che era veramente in collera con lui, gli tirò anche l’altra scarpa, che però riuscì a schivare. “Ma la vuoi smettere?! Sei venuta qui per prendermi a scarpate??” A quel punto Rose scoppiò. Gli si era avvicinata, c’erano una ventina di centimetri a separarli. “TU-SEI-SOLO-UNO-SPORCO-BASTARDO!!!!” gli urlò contro, puntellando il dito sul suo torace ad ogni parola. Scorpius sembrava confuso, ma Rose non gli diede la possibilità di controbattere, determinata a continuare per la sua strada. “Prima fai tanto l’amico con il MIO ragazzo lasciandogli la camera per la notte del nostro primo mesiversario, passando per cupido, e poi che fai? MI baci, sapendo che io sarei andata in crisi per una cosa del genere e..” Come riscosso dalle sue parole, Scorpius la bloccò. “Frena, frena, frena Weasley.. Io? Io avrei baciato te? Ma se mi sei saltata addosso!” Rose era shoccata.. “Che cosa?” era così oltraggiata che la voce uscì stridula, come le note alte di un pianoforte scordato. “Non che sia strano, anzi è piuttosto normale, TUTTE le ragazze sono attratte da me, certo alcune si limitano a ridacchiare o bisbigliare, ma..” La ragazza non poteva credere alle sue orecchie, ma che diavolo stava blaterando quel pallone gonfiato? “Sta zitto!” Lo bloccò, inacidita. “Io non sono MINIMAMENTE attratta da te!” Parlò lentamente, a voce piuttosto bassa, scandendo bene ogni singola parola, dipingendosi sulla faccia quella che doveva essere una espressione superiore. “Ah no?” Scoprius si abbassò leggermente, in modo da avere gli occhi fissi su quelli di lei. Il solito ghigno gli si dipinse in volto, non preannunciava nulla di buono.. In totale contrasto con ciò che aveva appena detto, la mente di Rose cominciò a fare strani pensieri, il grigio plumbeo di quegli occhi così intensi l’aveva completamente rapita, il respiro di lui sulle sue labbra, le provocava dei brividi che, per comodità, non volle riconoscere. Scorpius si avvicinò di più, ma senza toccarla minimamente. Rose fece per allontanarsi, ma fu in quel momento che si accorse di essere appoggiata alla scrivania, era in trappola.“Neanche un pochino?” Fu un sussurro, erano così vicini che mentre parlava, le labbra di Malfoy sfioravano appena le sue. Era una tortura, una tortura a cui Rose Minerva Weasley, non seppe resistere.

Con le mani raggiunse la sua nuca, annullando la già quasi inesistente distanza che li separava. Questa volta non avrebbe avuto scuse, era lei che aveva preso l’iniziativa, era lei che lo stava baciando, ma non volle pensarci. Il giorno appena trascorso, la rabbia, persino Lucas, niente riusciva ad entrare in quel momento in quella stanza, c’erano solo loro due e le sensazioni che si provocavano. Scorpius rimase dapprima sorpreso, ma divenne subito protagonista della scena. Le loro bocche si scontravano, si cercavano, in un disperato bisogno di sentirsi più vicini, come se fosse stato possibile. Il cervello di Rose era completamente in tilt, non riusciva ad avere il controllo di niente, e non voleva averlo, voleva solo perdersi. Era sicuramente la cosa più sbagliata che avesse mai fatto, ma ora, sembrava non ci fosse nulla di più giusto. Scorpius cominciò a carezzarle la pelle liscia della coscia nuda, a Rose andò il sangue al cervello e un formicolio familiare cominciò a farsi sentire all’altezza del basso ventre. “Scorp..” La sua parte razionale, così lontana ormai, tentò di farla tornare in se, ma quello che avrebbe dovuto essere un ammonimento, usci più come una supplica che intimò Malfoy a continuare. Con una mossa decisa, la sollevò si scatto, facendola sedere sulla scrivania. Rose incatenò le gambe ai suoi fianchi, crollando il capo all'indietro, lasciandogli libero accesso al suo collo. Era impossibile per lei riuscire a controllarsi, le sue mani sembravano vivere di vita propria mentre si insinuavano sotto la camicia del ragazzo e gli carezzavano i muscoli tonici della schiena. Scorpius era totalmente soggiogato da lei. Mentre esplorava con foga il suo collo niveo, era stato inebriato dal profumo della ragazza. Era un profumo naturale, un misto di agrumi e fiori, non i soliti profumi dolci che le ragazze si mettono a quintali, quelli che fanno venire il mal di testa dopo dieci minuti. Questo era così allettante, si sarebbe potuto drogare di quel profumo, era così.. così..

“Scorpius?! Scorpius..” Una voce femminile arrivò dal corridoio, ma i due ragazzi non ci fecero molto caso. Rose pensò che la sua mente le facesse brutti scherzi, mentre Scorpius, beh, lui era troppo impegnato. “Ehy, Scorpius, sei qui?? Dobbiamo andare a cena!” La proprietaria della voce adesso era proprio fuori dalla porta della stanza e sembrava anche piuttosto seccata. “Ehy!!!!” Stavolta non si limitò a chiamare, ma colpì anche la porta violentemente. Rose si fermò, guardando negli occhi di un colpevole Malfoy. Dominique? Perchè Dominique stava bussando alla porta di Malfoy? “Ha un impegno stasera”Rose si ricordò le parole di Lucas di poco prima. Ma certo.. Malfoy aveva un appuntamento quella sera, e il suo appuntamento non era altro che Dominique. Improvvisamente si ridestò, come aveva potuto essere così stupida? “Rose, senti..” “NO, sta zitto!” il tentativo di Malfoy di risolvere la situazione fu stroncato sul nascere, Rose lo allontanò, si sistemò i vestiti e senza dire una parola si avvicinò alla porta. Fece per aprire, ma poi si voltò “Non avvicinarti più a me, MAI più..” La voce stanca, priva di ogni emozione. Afferrò il pomello ed uscì, trovandosi davanti una Dominique piuttosto stupita. “Rose?!” “Mancavi solo tu!” Rose si rivolse alla cugina con un disprezzo mai provato prima, la guardò, quasi schifata e se ne andò, umiliata.






Angolino di Kath: 
Mi scuso immensamente per il ritardo ma non ho avuto modo di aggiornare prima. Sappiate che però il prossimo arriverà a breve, ma intanto ditemi che cosa ne pensate, sono troppo curiosa di conoscere le vostre reazioni. Un abbraccio e tanti auguri a tutti. 
Kath 
  
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