Sam e Dean stavano ancora indagando sulla presunta succube, o sirena. Erano riusciti a trascinare loro padre via da quella casa – e da Karina – e ora stavano perlustrando tutte le camere dell’albergo dov’erano state le vittime.

“A quanto pare, la nostra sirena va matta per la lingerie e guanti di seta nera” disse Dean, mostrandoli.

“Sono stati trovati anche nelle rispettive camere…ma com’è possibile che nessuno dei clienti sappia niente?” chiese Sam.

“A dire la verità, i clienti hanno visto una bella donna bionda circolare in questo albergo, ma non si sono insospettiti.” Disse Dean.

“Com’è possibile una cosa del genere? Non si può essere cosi ciechi, per quanto bella può essere una donna.” Disse John.


Dean e Sam lo guardarono storti.

“Che c’è?” sbottò John.

“Ti sei completamente rimbecillito da quando hai incontrato Karina, e ora ci vieni a dire che non sai com’è possibile?” chiese Dean.

“Se la porti a casa con noi, ti disconosco.” Disse Sam.

“Oh, piantatela!”

“Se non fosse che abbiamo mostrato una foto di Kathleen e Karina, giureremmo che fossero loro, ma tutti dicono che non le conoscono.”

“Non avreste dovuto farlo…se lo vengono a sapere…”

“Che cosa?? Mi agita i capelli addosso?” chiese Sam, imitando Kathleen che si scuoteva i capelli, mentre Dean rideva..

“Perché sei cosi astioso con quella ragazza? Vuole solo fare amicizia.” Disse John.

“Non siamo qui per fare amicizia, papà.” Intervenne Dean.

“E poi non è il mio tipo.” Disse Sam.

“E qual è il tuo tipo?” chiese John.

Sam sorrise imbarazzato e senza guardarlo, rispose: “Non mi aspetto che tu lo capisca.”
 
 
 
 
 
 
 
*

Successe che trovarono il cadavere di una donna, in una landa desolata un po’ lontana dall’albergo. John credeva già che avessero trovato la famosa Sirena e voleva già archiviare il caso.

“è logico che un cacciatore sia arrivato prima di noi e l’abbia uccisa!” cercava di spiegare John ai suoi figli.

“Tu sei completamente…”

“Sam!” lo ammoni Dean.


“Impazzito…” anche se Dean credeva che prima di fermarlo, Sam stava per andare più sul pesante. “ Come puoi non capire che è stato fatto apposta per…”

“Guarda, c’è anche il pugnale di bronzo usato per trafiggerla…” diceva John.

“è stato lasciato apposta!!” gridò Sam.
 
“Ehm, ragazzi…” disse Kathleen. “La mamma dice che…siete invitati da noi stasera, perché vi vede molto nervosi e pensa che una buona cenetta vi distenderà i nervi…dice anche che ha fatto la torta di mele!” disse Kathllen.

Suo malgrado, Dean degluti, mentre Sam lo guardava storto.
 
 
 
 
 
*

Dopo cena, per un pelo non furono scoperti da Kathleen. Entrò senza bussare, nella camera di Dean, dove Sam era seduto sul suo letto. Per fortuna non si stavano baciando.


“Disturbo?” chiese kathllen.

Sam e Dean si guardarono nervosi.

“No, figurati.”

“Posso entrare? Mi sento un po’ sola, di là.” Disse.

“Uhm…ma certo…” dissero in coro.

I fratelli la guardavano con curiosità, mentre porgeva loro delle patatine, succhi di frutta, e un mazzo di carte per giocare a Uno.

“Giochiamo?” chiese Kathleen.

“Kathleen, ascolta…” cominciò Dean.

“No, ascoltate voi. Mi dispiace di esser stata…cosi sgradevole…non son abituata a fare amicizia…sono sempre sola. Sapete, Karina non è la mia vera mamma, è la mia matrigna…”

“Davvero?” chiesero sorpresi Sam e Dean.

Kathleen annui triste. “Si, è un sacco di tempo che non faccio ritorno a casa. “

“Beh, allora dovresti tornarci.” Disse Dean sorridendo.

“è lontanissima… ma forse ci farò ritorno…un giorno…allora, giochiamo??” chiese.

E i fratelli cedettero.
 
 
 
 
*

Con il passare dei giorni kathleen strinse sempre più amicizia con Sam e Dean, che diventarono man mano più gentili con lei, e lasciarono perdere le ostilità.

Spesso andavano al mare insieme, guardavano la tivu o passeggiavano insieme per le vie, andando a prendere un gelato.

Dean percepiva che qualcosa non quadrava del tutto, ma ricacciò indietro la sensazione.

Stavano bene in fondo. Anche loro padre stava bene.

Erano sereni dopo tanto tempo…
 
Poi, la serenità si dissolse all’improvviso quando Kathleen li sorprese a baciarsi in una gelateria.

“Scusatemi, io non volevo…” disse, quando in realtà era tutto il giorno che li pedinava.

“Col cavolo! Ti ho visto sai, che ci seguivi! Ci stavamo proprio chiedendo quando saresti saltata fuori, e adesso ci spiegherai…..” disse Dean arrabbiato, prendendola per le spalle.


Kathleen soffiò all’istante una sottile nebbiolina azzurra fumogena che colpi in faccia Dean.

“Che cosa gli hai fatto???” gridò Sam, mentre Dean si teneva la faccia, maledicendola.

Kathleen soffiò la nebbiolina anche contro il viso di Sam, che quasi soffocò, e si mise a tossire.
 
 
 
 
 
*

Ora erano di nuovo a casa di Kathleen e Karina. Avevano completamente rimosso l’incidente della nebbiolina sui loro visi ed uscita fuori dalla bocca di Kathleen, anche se ricordavano perfettamente che Kathleen li aveva visti baciarsi.

“Non lo dirò a nessuno. State tranquilli.” Stava dicendo Kathleen, sdraiata completamente sulle gambe di Sam e Dean, sul divano, a piedi scalzi e con una minigonna e un top cortissimo, mentre Dean leggeva distratto e Sam era un po’ perplesso di quella strana situazione.

“Potete fidarvi di me.” Diceva lei con voce sensuale, strusciandosi tra di loro.

La minigonna già cortissima si era alzata anche di più, lasciando poco spazio all’immaginazione.


All’improvviso Sam e Dean rinsavirono, e cercarono di andarsene.


“Via, ragazzi, che sgarbati. Ero cosi comoda.”

“Tu sei fuori di testa. Non so che razza di piano o di gioco perverso hai in mente con noi, ma scordatelo!” disse Dean.

“Scegliti qualcun altro come giocattolo erotico!” gli disse Sam. “Noi ce ne andiamo!”

“Ma come. Proprio adesso che ci stavamo divertendo!” disse Kathleen abbracciandoli da dietro come una gattina, e confondendoli.
 

Sam e Dean si toccarono la testa, che girava come se fossero sull’ottovolante, o come se fossero drogati.


“Che cosa ci hai….fattooo” disse Dean.

“Io voglio solo che voi vi rilassiate e vi fidiate di me.” Disse, portandoli in una delle camere.


Li, Kathleen si spogliò e cercò di spogliare anche i fratelli, anche se non si lasciavano toccare molto.

Kathleen ad ogni modo non li toccò, quando erano rimasti con solo i boxer addosso.

Anche lei era solo in biancheria, e aspettò di vedere come si comportavano loro.


Cercò di avvicinarsi e di baciarli, ma loro si spostarono, e come presi da un istinto incontrollabile, si baciarono loro due.

Affannosamente e come se potessero smettere di respirare, se l’avessero fatto.

Kathleen non se l’aspettava, ma sorrise lo stesso.

Nel frattempo Sam e Dean erano cascati sul letto, avvinghiati come due koala o due piovre giganti.


Kathleen si mosse per andare da loro, con sguardo malizioso, ma successe qualcosa.

Appena provò ad accarezzare la schiena di entrambi, loro ebbero un brivido e si spostarono più in là nel letto. E cosi fecero ogni volta che lei si avvicinava. Non la guardavano neanche in faccia, tutti presi a baciarsi, ma non volevano essere toccati.
 
Kathleen se la prese un po’, ma studiò già la sua vendetta.


Alla fine anche Kathleen se non partecipava attivamente, si sentiva un po’ in imbarazzo, quindi decise di lasciarli da soli, nel momento in cui i fratelli avevano deciso che i baci non bastavano più!

Ad ogni modo, si sarebbe vendicata a modo suo, pensò con un sorrisetto.
 
 















Note dell'autrice: 

Scusatemi per questo capitolo ahhahh spero non sia venuto troppo hot! xd

L'avevo pensato cosi da tempo, ma in fondo meglio cosi che un threesome con tutti e tre, no? xd almeno cosi non si sono traditi a vicenda xd

*tenta di giustificarsi *

E mi rendo conto che John è parecchio OOC

*scappa *