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Autore: BettyLovegood    31/12/2014    4 recensioni
Alice è una semidea.
Il suo migliore amico Lucas è un satiro.
Ha un fratellastro gemello che non ha mai conosciuto.
Suo padre è un dio.
La morte di sua madre non è stata casuale.
Dal capitolo 5:
Alice si era definitivamente stancata. –Mi sapete dire chi diamine è questo Percy?- urlò improvvisamente.
 Ma la ragazza non dovette aspettare una risposta. Qualcuno uscì dalla porta.
 Era un ragazzo alto con i capelli neri scompigliati e gli occhi verde mare. Era la copia esatta di Alice.
La ragazza lo studiò: il modo in cui curvava le spalle, il viso, i lineamenti , tutto era così simile a lei.
Era come vedere se stessa in versione maschile.
Dal capitolo 14:
-Alice, domani posso dire a tutti di essere andato a letto con te?- Mi ha chiesto improvvisamente.
 Ho alzato la testa per guardarlo e lui é scoppiato a ridere.
 -Sto scherzando!- ha detto.
 Ho riso insieme a lui. Se c'é una cosa che Leo sa fare é farmi ridere nei momenti più tristi e io lo adoro per questo.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: I sette della Profezia, Mostri, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Giorno 3.

Questa notte Annabeth ha avuto un incubo.
Erano le quattro e mezza quando l'ho sentita urlare. Mi sono alzata di fretta dal mio letto, in preda al panico e mi sono avvicinata a lei.
Continuava ad urlare parole senza senso. Mi sono seduta sul suo letto e l'ho abbracciata.
-Percy? Dov'é Percy?- ha urlato lei allontanandomi, girando la testa da destra a sinistra.
-Annabeth, Percy non c'é. É in missione.- le ho spiegato con voce dolce.
Annabeth ha cacciato un urlo ancora piú forte di prima.
-Tu chi sei?- mi ha chiesto guardandomi. I suoi occhi erano bianchi, come la sera che la vidi con Percy.
-Sono Alice, non mi riconosci?- le ho domandato.
-É tornata, vuole uccidermi. Dov'é Percy?- ha urlato lei continuando a far scattare la testa da una parte all'altra.
-Annabeth Percy non c'é.- Le ho spiegato piano prendendole la mano. -Va tutto bene.-
Ma lei non mi ascoltava. Continuava a borbottare parole sconnesse.
-Ho bisogno di Percy. Non posso affrontarla da sola.- Ha detto improvvisamente con gli occhi velati dalle lacrime. -Dove sei Percy?- ha poi urlato.
Io le ho preso le mani e l'ho fatta voltare verso di me. Se voleva Percy lo poteva trovare in me. Infondo lui é mio fratello e siamo due gocce d'acqua. L'ho guardata negli occhi e lei ha fatto lo stesso con me.
-Percy...- ha detto abbandonando la testa sulla mia spalla.
Io non le ho detto niente, le ho lasciato credere che fossi lui.  Ho accarezzato la sua testa per farla calmare e piano piano si é addormentata e io con lei.
Stamattina  mi sono svegliata con un terribile mal di schiena. Ci ho messo un pó a realizzare che  ero addormentata al fianco di Annabeth.
Lei se ne stava sul letto con gli occhi aperti e fissava il soffitto bianco.
-Buongiorno.- Le ho detto alzandomi.
-Ho avuto un incubo giusto?- Mi ha chiesto lei senza spostare lo sguardo dal soffitto.
-Si.- Le ho risposto gettandomi sul mio letto.
Lei si é alzata sospirando e ha iniziato a raccogliere le sue cose.
-Cosa stai facendo?- Le ho chiesto guardandola.
-Vado a dormire nella Capanna di Percy. Non voglio disturbarti.- Mi ha risposto lei continuando a raccogliere oggetti.
-Annabeth tu non mi disturbi. E poi non ti lascerò mai dormire da sola con gli incubi che hai. - Le ho detto raggiungendola.
-Alice ti ho fatto svegliare nel cuore della notte e solo Zeus sa cosa diamine ho urlato. E tu vorresti dirmi che non ti disturbo? Mi dispiace ma non ti credo.- Mi ha detto lei alzando un sopracciglio continuando a gettare oggetti in una borsa.
Ho sbruffato. - Non é che sia piacevole essere svegliati alle quattro del mattino da una persona che urla, ma comunque non ti lascio lo stesso andare.- Le ho detto convinta.
Non l'avrei mai lasciata sola, non dopo quello che ho visto stanotte.
-Alice  sei molto gentile, ma non posso.- Mi ha detto lei senza guardarmi.
-Annabeth guardami!- Le ho detto spostando la borsa che aveva davanti.- Tu hai bisogno di qualcuno al tuo fianco quando ti svegli. Hai bisogno di Percy. E Percy é via per causa mia, quindi ora lasciami almeno aiutarti.-
Lei mi ha guardato per un pó in silenzio.
-Stanotte l'ho rivisto in te.- Mi ha detto infine sedendosi sul letto. -Ero convinta che fosse lui al mio fianco.-
Io mi sono seduta al suo fianco sorridendole. -Lo so. É per questo che ti sei calmata, mi hai guardato negli occhi.-
Annabeth ha sospirato e ha guardato i miei occhi. -Sei cosí dannatamente simile a lui.- Mi ha detto.
-Beh, a qualcosa serve no? Annie rimani a dormire quí. Non fa niente se devo svegliarmi nel cuore della notte, non m'importa cosa urli, non m'importa di niente. Voi state facendo cosí tanto per me, lasciami fare qualcosa di utile.- Le ho detto guardandola nei suoi occhi grigi, cosí diversi da quelli bianchi di ieri sera.
Annabeth ci ha pensato un pó, sospirando parecchie volte.
-Sei sicura?- mi ha chiesto alla fine.
-Sicurissima.- Le ho detto annuendo.
-E va bene.- Ha detto sorridendo e iniziando a svuotare la borsa.
Ho sorriso contenta, aiutandola a sistemare i suoi oggetti.
Lei mi ha abbracciato forte, ringraziandomi mille volte.
É cosí bello dividere la stanza con lei. Non ho mai amato stare sola.
Quando la mia compagna di stanza Giulia non c'era io me ne andavo sempre da Lucas pur di non stare sola in quella piccola stanza.

Mentre stavamo riordinando la stanza Lucas é venuto a salutarci.
Mi ha detto che ci saremo rivisti tra qualche giorno. Sembrava molto eccitato dal fatto di conoscere Grover, il satiro piú potente di tutti.
L'ho abbracciato forte, raccomandandogli mille volte di farmi avere in qualsiasi modo sue notizie. Lui mi ha risposto di non preoccuparmi ed é sparito nel bosco.
Nel pomeriggio sono andata da Jake per le mie lezioni di magia.
Mi ha fatto riprovare con la palla verde e questa volta sono riuscita a staccare un braccio al manichino. Mi ha abbracciata, sorridendomi.
Mi stavo chiedendo se avrebbe tentato nuovamente di baciarmi quando Piper é spuntata all'improvviso e mi ha trascinato via da lui.
Sto iniziando a pensare che non vuole che io e Jake stiamo insieme. Ma forse é solo una mia folle idea. Cosa importa a lei di me e Jake?
-Un certo Will Solace ti cerca.- Mi ha detto a mó di saluto.
-Il tiro con l'arco!- Ho detto portandomi una mano alla testa.
Me ne ero completamente dimenticata.
Ho salutato velocemente Jake, visibilmente dispiaciuto per essere stati interrotti una seconda volta, e ho seguito Piper verso l'arena.
Lei sorrideva compiaciuta.
-Cosa c'é da sorridere?- Le ho chiesto mentre entravamo nell'arena.
-Oh, niente.- Mi ha risposto lei alzando le spalle.
-Alice, sei venuta!- Un Will sorridente mi stava aspettando con l'arco in mano.
Non c'era traccia di Eric e Bill, a loro posto c'era un cupo Nico di Angelo.
Mi ha rivolto in cenno di saluto avvicinandosi e sussurrando qualcosa a Piper che sono riuscita a sentire.
-Questa me la paghi Piper.- Le ha detto tra i denti.
La figlia di Afrodite é scoppiata a ridere e se ne andata scuotendo la testa.
-Ti da tanto fastidio che io sia qui?- Gli ho chiesto prendendo un arco e delle frecce.
-Non é per te Garden.- Mi ha detto lui posizionandosi la feretra con le frecce sulla spalla sinistra.
- Vi conoscete giá?- Ci ha chiesto Will guardandoci.
Abbiamo annuito entrambi.
-Bene.- Ha detto lui sorridendo. -Allora possiamo iniziare.-
Will ci ha mostrato diverse cose.
Sono migliorata parecchio dall'ultima volta. Quando Will ha notato che la mia freccia ha colpito quasi il centro del bersaglio ha applaudito contento.
-Bravissima Alice!- Mi ha detto sfoggiando uno dei suoi sorrisi.
Nico ha sbruffato. Ha scoccato una freccia e questa si é conficcata al centro del bersaglio. Mi ha guardato compiaciuto e ha rivolto in timido sorriso a Will che lo stava  ammirando.
-Fantastico Nico!- Ha esclamato avvicinandosi a lui.
Per il resto della lezione Will ci ha fatto tirare frecce ai manichini, mostrandoci come posizionare le braccia.
Quando si é avvicinato a Nico e gli ha toccato un braccio quest'ultimo si é ritratto subito, come se fosse stato scottato.
-Scusami. Non mi piace essere toccato.- Ha detto il figlio di Ade allontanandosi un pó.
-Ma devo mostrarti come fare, se no come farai ad uccidere i tuoi nemici?- Lo ha rassicurato Will posizionandosi dietro di lui e prendendogli le mani.
Nico é diventato rosso, ma non si é ritratto.
Ho capito allora l'idea geniale di Piper! Quella ragazza merita proprio un premio.
Nico ha scoccato la freccia insieme a Will e quest'ultima si é conficcata nel cuore del manichino.
-Diritto al cuore hai colpito Nico.- Gli ha sussurrato Will all'orecchio.
E  chissà perchè sono convinta che non si riferiva alla freccia infilata nel manichino.
Ho sorriso mentre Nico arrossiva leggermente e si staccava dal ragazzo.
Una tromba ci ha ricordato che era ora di pranzo. Ho salutato Will, promettendogli di ritornare alla prossima lezione, e mi sono incamminata verso la mensa.
Nico mi ha raggiunta poco dopo.
-Senti Alice, non so quale stramba idea tu o Piper vi siete fatte su di me e Will ma scordatevelo. Io sto bene da solo.- Mi ha detto mentre camminavamo.
Io mi sono bloccata e lui mi ha guardato con qui suoi occhi neri.
-Nico perché non vuoi essere felice?- Gli ho chiesto.
-Io sono felice cosí.- Mi ha risposto lui.
-Si, e io sono la regina delle Ninfe.- Gli ho detto sorridendo.
(Se Leo scopre che gli ho rubato la battuta mi ammazza.)
Lui ha sbruffato. -Cosa te ne importa?- ha detto lui senza guardarmi.
-Nico noi non siamo amici e non dovrebbe importarmi nulla di te, é vero. Ma mi ricordi cosí tanto un mio amico. Anche a lui non piacevano le ragazze, anche lui stava sempre male. Nico io posso aiutarti, so quello che si prova.- Gli ho detto guardandolo. Lui evitava il mio sguardo.
-Io non ho bisogno di aiuto.- Mi ha detto a denti stretti.
-Guardami negli occhi e dimmi che é cosí. Dimmi che non hai bisogno di aiuto. Dimmelo guardandomi negli occhi.- Gli ho detto fissando insistentemente il suo volto.
Lui si é voltato verso di me, senza peró alzare gli occhi.
-Non posso.- Ha detto improvvisamente con una debole voce.
-Cosa non puoi?- Gli ho chiesto continuando a guardarlo. Lui continuava ad evitare il mio sguardo. Non mi rispondeva neanche. -Diamine Nico non é cosí difficile!- gli ho urlato contro esausta.-Parlami! Dimmi che hai bisogno di aiuto, avanti! Lo so che é cosí!-
Lui si é voltato di scatto verso di me, con gli occhi pieni di lacrime.
-Io non posso guardarti negli occhi, sono cosí simili ai suoi.- Mi ha detto guardandomi finalmente.
Ed allora ho capito. -Tu sei innamorato di..-
-Si!- ha urlato. -Ora sarai contenta no? Hai scoperto il mio segreto.-
Nico ha il volto pieno di lacrime.
Non riesco a dirgli niente. Riesco solo a pensare che ha dovuto soffrire tantissimo per amore. Povero Nico.
-Nico..io..- non riesco a finire di parlare. Lui mi interrompe alzando una mano.
-Lascia stare. Non ho bisogno di nessuno. Io sto bene da solo.- Mi ha detto voltandosi e andandosene.
Sono rimasta ferma lí a fissare il ragazzo che si allontanava, senza avere la forza di chiamarlo.
Forse perché ancora adesso non so che dirgli. Deve essere stato male tante volte, troppe volte.
Nico é solo un ragazzino di quattordici anni, non puó soffrire cosí tanto. Ha bisogno di qualcuno vicino.
Non m'importa se in questo momento mi odia, se non vuole neanche guardarmi. Io voglio stargli vicino, devo stargli vicino!
Non posso sopportare che se ne vada via, come Andrea.
Quando finalmente raggiungo la mensa gli altri hanno giá iniziato a mangiare.  Jake e Piper sono seduti vicini e si scambiano occhiatacce.
Mi lascio cadere al mio solito posto fissando il piatto.
Jake mi chiede qualcosa ma io lo ignoro. Non rispondo a nessuno.
Nessuno puó capire quanto mi sento in colpa in questo momento.
É un pó come la storia di mia madre. Tutti mi ripetono che la colpa non é mia, ma io so benissimo che é cosi.
In questo momento mi sento allo stesso modo. Mi sento in colpa per Nico. Perché? Non so...forse perché l'ho costretto a parlare con me. O forse é perché ho sorriso quando Will lo ha abbracciato. O forse perché non dovevo mai sapere che lui é innamorato di Percy.
O molto piú semplicemente perché ho i suoi stessi occhi. So che é una cosa stupida, ma avere gli stessi occhi di Percy mi fa sentire terribilmente in colpa.
Fisso il mio piatto, ancora vuoto, mi alzo e me ne vado.
Jake mi chiama preoccupato, ma io gli dico solo che sono stanca per la lezione con Will. Lui mi guarda per un pó ma alla fine mi lascia andare.
Entro nella Capanna 21 e mi butto sul letto.
Chiudo gli occhi cercando di non pensare a niente e mi addormento.
Al mio risveglio trovo Annabeth che mi osserva.
-Sai che sbavi quando dormi?- Mi ha detto sorridendo.
Mi sono asciugata in fretta la bocca. Mi capita solo quando sono molto stanca.
Annabeth a riso. -Proprio come Percy.- ha detto sorridendomi. - Siete cosí uguali.-
Ho sbruffato pensando a Nico. - Eh giá.- Le ho detto con scarso entusiasmo mentre andavo in bagno.
-Sbrigati che quasi ora di cena.- Mi ha urlato lei dietro.
-Ho dormito sei ore?- Le ho chiesto fermandomi a guardarla.
-A quanto pare eri molto stanca.- Ha detto lei alzando le spalle.
Mi sono lavata e sono andata a cena con Annabeth. Stavo morendo di fame.
Jake mi ha accolto al tavolo con un sorriso e mi ha chiesto come stavo. Io gli ho  detto  che andava tutto bene, rassicurandolo con un sorriso.
Era carino a preoccuparsi, ma non potevo confidarmi con lui. Beh, in realtá non potevo confidarmi con nessuno. Nessuno mi avrebbe capita.
Ho fissato il posto vuoto di Leo accanto al mio e ho sospirato.
Dopo cena me ne sono tornata in fretta a casa. Non avevo voglia di parlare con nessuno. Ho finto di dormire quando Annabeth é rientrata, ma sono rimasta sveglia fino alle quattro a scrivere.
Ora credo che dormiró un pó.
Buonanotte.



Giorno 4.

Stamattina ho finalmente (?) ricevuto lo scherzo di benvenuto dai fratelli Stoll.
Appena mi sono alzata dal letto un secchio di colla liquida mi é caduto in testa, seguito a ruota da uno colmo di quelli che dovevano essere brillantini. Ho urlato per lo spavento, svegliando Annabeth.
Lei mi ha ritrovato seduta sul letto con un misto di colla e brillantini addosso. Un foglietto é voltato da dentro il secchio ormai vuoto.
-Benvenuta al Campo Mezzosangue Alice. Con affetto Travis e Connor Stoll.-  alla fine del bigliettino c'era un grosso cuore sorridente.
Annabeth non ha resistito ed é scoppiata a ridere. Ho fatto lo stesso anche io. Cosa poteva esserci di male in dei brillantini?
Quanto mi sono sbagliata. Quei due hanno una mete davvero diabolica.
Una volta sotto la doccia ho tentato di mandare via quel miscuglio schifoso dalla testa. Inizialmente sembrava essere andato via, ma quando la luce mi illumina i capelli questi scintillano di mille colori. Fa davvero un bell'effetto contro i miei capelli neri.
Ma sul serio: sembro un albero di Natale uscito male.
Devo ricordarmi di fargliela pagare a quei due.
A colazione tutti mi fissavano, ma io li ho ignorati.
-Cosa c'é?- Ha urlato Piper a due ragazzine che fissavano insistentemente i miei scintillanti capelli. -Non avete mai visto capelli brillare? É una nuova moda.-
Puó sembrare una cosa idiota da dire, ma se lo dice una figlia di Afrodite tutto é diverso. Le ragazzine hanno iniziato a chiedermi come avessi fatto e io gli ho dato il nome dei miei parrucchieri fiducia: Travis e Connor Stoll.
A quanto pare le due non conoscono i malandrini. Mi hanno ringraziato piú volte, dicendomi che i capelli mi stavano benissimo.
Sono scoppiata a ridere insieme a Piper che continuava a dirmi che avrei davvero lanciato una nuova moda.
In mattinata mi sono allenata con Jake.
-Oggi proveremo qualcosa di diverso.- mi ha detto sorridendomi.
-Bene!- Ho annunciato legandomi i capelli in una coda. Lui ha osservato un pó la massa brillante che avevo in testa ma non ha fatto commenti. Chissá perché mi aspettavo che scoppiasse a ridere.
Mi ha insegnato ad usare la Foschia.
Ha trasformato un calice di vino in un uccellino. O meglio, mi ha lasciato credere che sia un uccellino, quando invece era ancora un calice.
Usare la Foschia é molto difficile e richiede molta concentrazione. Ci ho provato un bel pó, senza nessun risultato. Ma Jake mi ha rassicurato dicendo che ci sarei riuscita presto.
Siamo andati a pranzo insieme.
Mentre mi stava spiegando meglio come usare la Foschia Annabeth, Piper e Hazel sono arrivate di corsa al nostro tavolo.
-Sono arrivati al Campo Giove sani e salvi!- ha detto Annabeth con un largo sorriso.
-Davvero? Quando?- Le ho chiesto gettando nel piatto il panino che stavo mangiando.
-Ieri sera. Ma solo oggi hanno potuto darci notizie.- Mi ha risposto Piper sempre sorridendo.
-Come l'hanno presa i romani?- ho chiesto
Hazel ha fatto una smorfia. -Non proprio bene. Quando hanno visto Leo volevano ammazzarlo, ma fortunatamente Reyna lo ha evitato. Lei sa quel che é realmente successo. - Hazel ha preso un profondo respiro e ha continuato. -Hanno partecipato ad un'assemblea dove Leo ha posto le sue scuse. Poi Jason e Percy hanno parlato di te. Sono stati rinchiusi in Senato fino a poco fa, ma alla fine sono riusciti a far cambiare idea alla maggioranza. I romani non ti cercano piú, sei salva.-
Sono davvero felice che sia andato tutto bene. Finalmente Percy, Jason, Frank e Leo possono ritornare.
-Quando ripartono?- Ho chiesto entusiasta.
-Credo domani. Dovevano sbrigare ancora qualche faccenda con Reyna.- Ha detto Annabeth dando un morso al panino che era appena comparso nel suo piatto.
Dopo pranzo sono andata a lezione di tiro con l'arco. Nico non c'era ancora. Will mi ha sorriso e mi ha chiesto di avvicinarmi.
-Alice posso chiederti una cosa?- Mi ha domandato mentre mi passava un arco.
-Certo.-
-Tu sei amica di Nico?- Mi ha chiesto guardandomi.
Ho fissato il suo bel volto per un pó. -Non proprio. T'interessa?- Gli ho chiesto infine.
Lui ha alzato le spalle, per niente colpito dalla domanda.
Se avrei posto la stessa domanda a Nico mi avrebbe infilzato con l'arco in quel preciso istante.
-C'é qualcosa in lui di cosí misterioso.- Ha detto riferito forse piú a se stesso che a me.
-Dovresti provarci, Nico ha davvero bisogno di una persona che lo ami. - Gli ho detto guardandolo.
-Tu credi?- Mi ha chiesto dubbioso.
Ho visto la sagoma di Nico attraversare l'arena e ho sorriso al ragazzo difronte e me.
-Mi sa che oggi salto la lezione, non mi sento tanto bene.- Gli ho detto posando l'arco sul tavolo.
-Ciao Nico.- Ho salutato il ragazzo con la mano mente lasciavo l'arena.
Lui mi ha scoccato un'occhiataccia e ha continuato la sua camminata.
Li ho lasciati soli. Nico si merita un pó di felicitá. E anche se lui non vuole ammetterlo Will é la persona giusta per lui.
Me ne sono tornata in camera e ho deciso di farmi una doccia, per tentare di levarmi quei dannati brillantini dai capelli. Ho aperto l'acqua e un fascio di luce ha creato un arcobaleno nella doccia.
L'ho ammirato per un pó e poi ho iniziato a spogliarmi.
Mi ero giá tolta la maglia quando ho sentito una voce familiare chiamarmi.
-Alice?- Era senza dubbio la voce di Leo.
Mi sono voltata, convinta che fosse lí ma non c'era. Ho sentito di nuovo la sua voce e solo allora ho capito che proveniva dall'arcobaleno nella doccia.
-Leo?- ho chiesto avvicinandomi.
-Leo!- Ho ripetuto vedendo il volto del ragazzo che mi sorrideva dalla vasca.
-O miei dei, Leo!- Ho raccolto velocemente la maglia dal pavimento e me la sono gettata addosso al contrario mentre lui scoppiava a ridere.
-Vedo proprio che non riesci a stare vestita davanti a me.- Mi ha detto ancora ridendo.
-Oh, sta zitto!- L'ho sgridato io. -Cosa diamine ci fai nella mia vasca da bagno?- Ho chiesto avvicinandomi al suo volto.
- Non sei molto contenta di vedermi- Mi ha risposto lui ignorando la mia domanda.
-Ma certo che sono contenta di vederti, soprattutto in questo momento. - Gli ho spiegato guardandolo con un sorriso. -Solo che sei appena comparso nella mia vasca e mi hai appena visto mezza nuda.-
Lui ha fatto un sorrisetto. -Si, a proposito di questo. Perché non ti togli di nuovo la maglia? Stavi meglio prima.-
L'ho fulminato con lo sguardo e lui é scoppiato a ridere.
-Allora cosa ti a spinto ad apparire nella mia vasca da bagno?.- Gli ho chiesto mentre osservavo il suo volto.
-Avevo voglia  vederti . Mi mancavi- Mi ha detto lui alzando le spalle.
Sono rimasta per un pó in silenzio, senza sapere cosa dirgli.
Si, anche lui mi é mancato e anche  molto.
E gliel'avrei potuto dire ma in quel momento mi ha spiazzato.
La veritá che non me lo aspettavo proprio.
Una lacrima mi é scesa sul volto.
-Diamine Valdez.- Gli ho detto voltandomi per non farmi vedere mentre mi asciugavo il volto.
-Cosa c'é Alice?- Mi ha chiesto lui preoccupato.
Giá, perché sto piangendo? Non lo so neanche io.
Ho pensato cosí tanto a lui in questi giorni.
Nel momento in cui mi ha detto quelle parole ho realizzato che se lui fosse stato con me avrebbe risolto tutti i miei problemi con una parola o con un semplice sorriso. Perchè lui può capirmi.
-Oh, niente. - Gli ho detto voltandomi nuovamente verso di lui. -Poso chiederti una cosa Leo?-
Lui mi ha guardato per un pó ancora preoccupato e poi ha annuito.
Mi sono seduta sul pavimento freddo e ho fissato il suo volto.
-Leo ti sei mai sentito in colpa per qualcosa di cui in realtá non hai colpa?- Gli ho chiesto fissando l'acqua che rimbalzava sul bordo della vasca. -Beh, a parte per la morte di tua madre.- Ho aggiunto.
Lui ha sorriso tristemente.
-Che razza di domanda é Garden?- mi ha detto alzando un sopracciglio -Ti ricordo che ho dato fuoco a Nuova Roma l'estate scorsa solo perché uno stupido spirito si é impossessato di me. Nonostante tutto sono ancora convinto che io abbia causato tutto quel casino. -
-Come fai a sopportarlo?- Gli ho chiesto spostando lo sguardo su di lui.
Non stava guardando me. Aveva lo sguardo puntato in lontananza.
-Lavoro.- Ha detto piano. -Cerco di fare qualcosa di utile per gli altri.-
Fare qualcosa di utile per gli altri.
Queste parole si sono infilate nella mia testa e rifiutano di andarsene.
Infondo l'ho giá fatto. Ho aiutato Annabeth con i suoi incubi.
Ma mi preoccupa ancora Nico.
Non riesco a pensare a quanto sia stato difficile per lui guardarmi negli occhi quando gliel'ho chiesto.
-Alice perché i tuoi capelli brillano?- Mi ha chiesto improvvisamente Leo ridestandomi dai miei pensieri.
-Domandalo a quei geni dei fratelli Stoll- Gli ho detto facendo una smorfia.
-Sembra che lo spirito di Natale ti ha vomitato in testa!-Mi ha detto scoppiando a ridere e io non sono riuscita a trattenermi. Abbiamo riso insieme come due idioti per un pó.
Poi lui ha inclinato la testa prima a destra e poi a sinistra osservandomi.
-Sai, ti donano.- Ha detto infine sorridendo.
-Grazie- Gli ho detto passandomi una mano tra i capelli.- Credo che lanceró una nuova moda qui al Campo.-
Lui ha riso di nuovo.
-Davvero!- Gli ho detto portandomi una mano ai capelli. -Stamattina Piper ha convinto due ragazzine che  é una nuova moda e loro mi hanno chiesto come ho fatto a farmi questi splendidi capelli.-
 -Spero tu gli abbia dato il nome di Travis e Connor!- Ha detto guardandomi.
-Certo. Sono diventati i miei parrucchieri di fiducia.- Gli ho detto annuendo.
Lui é scoppiato a ridere -Adesso si ritroveranno invasi da ragazzine che vogliono i capelli scintillanti.-
Ho riso anche io.
Diamine Leo ha la capacità di farmi ridere per ogni singola cosa.
-Valdez, dove cavolo ti sei cacciato?-
Una voce ha chiamato Leo. Lui si é voltato verso una porta e ha sospirato.
-Sono in bagno, entra Perce.- Ha urlato lui rivolto alla porta.
Ho visto il corpo di Percy avvicinarsi.
-Cosa diamine ci fai chiuso in bagno Leo?- Ha chiesto il moro guardando il ragazzo seduto sul pavimento.
-Sto parlando con una ragazza.- Ha detto Leo alzando le spalle.
Il volto di Percy é comparso nell'arcobaleno e io gli ho sorriso.
-Ciao fratello.-
-Alice!- Ha esclamato lui sorridendomi.
Poi si é voltato verso Leo e gli ha tirato un pugno sul braccio.
-Valdez, hai chiamato mia sorella e non me l'hai detto?-
Leo si é massaggiato il braccio sbruffando contrariato.
-Tu hai avuto il tuo momento per chiamare il Campo e hai chiamato Annabeth, Frank ha chiamato Hazel e Jason Piper. Volevo fare una chiamata anche io.- ha risposto lui guardando il ragazzo con un leggero sorriso.
Percy si é avvicinato a lui e gli ha sussurrato qualcosa all'orecchio. Il volto di Leo é diventato un attimo serio, ma poi ha sorriso.
-Ciao Alice, ci vediamo domani- Mi ha detto Percy mandandomi un bacio con la mano e uscendo.
Ho ricambiato e una volta chiusa la porta ho guardato Leo.
-Cosa ti ha detto?- Gli ho chiesto.
Lui ha fatto un gesto con la mano per dirmi di lasciar perdere. -Niente. Comunque devo chiudere o Reyna mi ammazzerà. In teoria io non posso fare chiamate, i romani non si fidano ancora di me. Non vedo l'ora di tornare al mio amato Campo Mezzosangue-
Ho sbruffato contrariata. Volevo parlare ancora con lui.
-Non preoccuparti, torno domani.- Mi ha detto lui con un grande sorriso.
Non sono riuscita a rispondergli niente.
Una voce alle spalle di Leo ha urlato qualcosa e lui é scattato in piedi.
-Scusa raggio di sole, devo andare.- Mi ha mandato un bacio con la mano ed é sparito.
Sono rimasta a fissare la vasca su cui continuava a cadere l'acqua.
Alla fine mi sono infilata sotto il getto freddo e l'acqua ha cancellato ogni mio pensiero.

Mentre mi vestivo Piper é entrata in casa con le braccia cariche di coperte e vestiti. Hazel e Annabeth la seguivano sorridenti.
-Ehi Alice, sei pronta per un pigiama party?- Mi ha chiesto la figlia di Afrodite gettando tutto quello che aveva tra le braccia sul mio letto.
Non ho mai fatto un pigiama party in vita mia. Beh, qualche volta sono rimasta sveglia fino a tardi a parlare con Lucas.
Non é molto differente da quel che ho fatto stasera con le ragazze.
-Allora Alice come vanno le lezioni di magia?- Mi ha chiesto Hazel mentre si sedeva sul letto accanto a me.
-Oh, bene.  Sono finalmente riuscita a distruggere un manichino.- Le ho spiegato sorridendo.
-Brava, non é molto semplice.- Mi ha risposto lei sorridendomi.
-Beh, in realtá é tutto merito di Jake. É davvero un ottimo insegnante.- Le ho detto alzando le spalle mentre addentavo uno dei panini che Piper aveva preparato.
-Si, é anche molto carino- Ha commentato Annabeth facendomi l'occhiolino.
-Eh giá- Le ho risposto io sorridendo.
Piper ha sbruffato ma Annabeth l'ha ignorata.
-Allora ti piace!- Mi ha detto guardandomi.
Io non ho risposto, ho continuato a fissare il panino che avevo in mano.
-Si sono anche baciati, é normale che le piace.- Ha risposto Piper scuotendo la testa. -Che poi cosa ci trovi in lui?-
-Non l'ho baciato!- Ho risposto guardando la ragazza che mi stava di fronte.
-E allora cosa facevate l'altro giorno cosi vicini?- Ha chiesto alzando un sopracciglio.
-Beh, ci siamo quasi baciati.- Ho spiegato arrossendo debolmente.
-Allora é vero.- Ha detto Annabeth sorridendo. -Ti piace!-
-Beh, si. Insomma é un bel ragazzo che ama leggere, dove lo trovo un altro cosí?- Le ho spiegato sorridendo debolmente.
-Lo sapevo!- Ha urlato Annabeth alzandosi in piedi. -Pips mi devi dieci dollari.-
Piper ha sbruffato.
-Ehi, voi scommettete su di me?- Ho detto guardando le due ragazze.
-Alice mi hai deluso.- Ha detto Piper  ignorandomi.
-Scusale, sono due idiote.- Ha detto Hazel scuotendo la testa.
Sono scoppiata a ridere e loro hanno fatto lo stesso.
-Comunque non credo che faccia davvero per me.-
Ero convita di averlo solo pensato, invece l'ho detto ad alta voce.
Piper é saltata in piedi sul letto.
-Lo sapevo!- Ha urlato stavolta lei sbracciandosi. -Ti piace il mio caro fratellino!- Ha iniziato a saltellare.
-Ti piace Leo?- Ha chiesto Annabeth ignorando la ragazza che continuava a saltare sul letto dove era seduta lei.
-Non mi piace..-
-Oh, non dirlo.- Mi ha interrotto Piper scendendo dal letto e venendomi incontro. -Tu sei innamorata di Leo, io lo so.-
Non ho risposto. Non so se é la verità.
Insomma, Leo é davvero un ragazzo fantastico. Con lui tutto é diverso, tutto assume una sfumatura diversa, ma non so se sono innamorata di lui.
-Oh, Pips smettila.- Le ha detto Hazel. -Sembri tua madre.-
Piper si é voltata verso la ragazza.
-Non osare mai piú paragonarmi a lei.- Ha detto con aria offesa.
Hazel é scoppiata a ridere e Piper ha sbruffato. Si é seduta sul letto e ha addentato un panino.
Per il resto della serata non abbiamo parlato piú di di Jake o Leo.
Annabeth e Hazel mi hanno raccontato le loro avventure con Percy.
Quando Piper e Hazel si sono addormentare io e Annabeth abbiamo iniziato a scrivere.
Lei sta ancora scrivendo, io ora vado a dormire.
-Buonanotte Annie.- Ho sussurrato alla ragazza distesa nel letto di fianco a me.
-Notte Alice.- mi ha salutato lei.




L'ANGOLO DELLA SCRITTRICE :3
Sono tornataaaa ;D
Vi ho fatto un piccolo regalo di fine anno ;D
Lascio a voi i commenti su questo capitolo, vado un pò di fretta xD
Ringrazio come sempre Percabeth7897, icedisland, Scorpion550 e il mio cuoricino Angy per aver recensito ;3
Siete la mia gioia gente, non so cosa farei senza di voi *---* <3
Ringrazio anche chiunque abbia letto una sola parola della mia storia ;3
Ora me ne vado, ci vediamo l'anno prossimo xD
[Battuta idiota, lo so xD]
Tantissimi baci semidivini, divertitevi prima della fine dell'anno, with love BettyLovegood <3
 

 

 

   
 
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