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Autore: MelissaMclean    31/12/2014    2 recensioni
Tutti possono sbagliare.
Tutti sbagliano su qualcosa.. qualche piccolo dettaglio.
Ma cosa succede se sono degli dei e dei malvagi a compiere errori di valutazione?
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Isabelle credeva di essere una normalissima ragazza della sua età, più o meno.
Un giorno tutto intorno a lei si ridimensiona rivelando la sua natura di semidea.
Ma non è quella semidea che segue gli standard... Non è una "normale" mezzosangue.
Le sue "origini" divine sono totalmente ignote, intricate.
Col suo arrivo al campo, molte cose strane accadranno, cose mai viste prima, una profezia divisa in due parti...
Probabilmente il futuro del campo mezzosangue dipenderà da lei.
[[Titolo modificato--->"Una mezzosangue speciale"]]
[[Ambientata poco prima della storia di Percy]]
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avevo combinato l'ennesimo disastro.
Oltre ad avere una trentina di ninfe del bosco che volevano uccidermi per aver svuotato il loro laghetto, avevo fatto rischiare l'annegamento all'intera popolazione del campo.
E' incredibile quanta acqua potesse contenere un lago.
Oltre alle ninfe però tutti gli altri stavano.. riposando?
Feci un giro veloce per accertarmi che stessero bene, e infatti stavano dormendo. Dormendo con gli occhi aperti ma, si, erano vivi.
Avrei pensato a quel particolare piu tardi.
Mentre tornavo al lago per controllare la sua capienza (volevo sapere quante  tonnellate d'acqua dovevo risarcire) notai un taglio sul ginocchio che iniziò a bruciare solo quando lo vidi. 
Probabilmente un arma che mi era volata addosso mentre aizzavo l'onda contro Matthew... e contro tutti i presenti.
Ma ero stata io?
Fino ad un giorno prima avevo problemi a leggere e ora riuscivo a fare il bagno a 200 persone contemporaneamente?
Se ero davvero io dovevo muovere di nuovo l'acqua per accertarmene, perciò corsi alla mensa a prendere un calice con dell'acqua  e tornai dov'ero prima per riprovare. Invece di urlare, stavolta, alzai lentamente la mano e l'acqua all'interno del recipiente uscì formando una bolla.
Risi stupita mentre la guardavo ma notai dal riflesso sulla bolla che il tempo si stava facendo brutto perchè il colore rosato delle nuvole al tramonto, che donava una bella atmosfera, stava cambiando scurendosi in quello che sembrava un tempo "da pioggia".
Sentii qualche piccola goccia.
Strano. Dopo che mi fu chiarita la storia dell'albero che tutti coccolavano avevo sentito dire che al campo non pioveva mai.
Alzai lo sguardo e per poco gli occhi non mi uscirono fuori dalle orbite.
Tutta l'acqua del lago, che un secondo prima stava addosso al terreno e ai semidei, si era riunita in cielo creando uno specchio sopra le nostre teste.
Presa dal panico (dopotutto avevo litri d'acqua in testa) corsi via,  ma l'acqua mi seguiva.
Dopo un minuto, o forse di più, mi calmai e provai a muovere la mano.
L'acqua seguiva anche quella. Spostai  la mano verso destra e,quando si trovava sopra il letto del lago, mossi bruscamente il braccio verso il basso.
Era tornata al suo posto.
Quindi... O ero la versione contrapposta alla torcia umana dei fantastici 4 o ero figlia di Poseidone. E date le circostanze, e dato anche che non avevo fatto viaggi nello spazio, ero sicuramente figlia del Dio dei mari.
Ora sapevo chi era mio padre e quindi avevo finalmente la figura di chi dovevo odiare.
Mi sedetti vicino ad un albero e mentre pensavo agli  insulti che si potevano attribuire al Dio dei bastoncini di merluzzo notai che il taglio sul ginocchio si era ingrandito e la gamba era rossa per il sangue che avevo perso. Probabilmente era stato lo sforzo.
Sbuffai e tutti si risvegliarono.
Questo era più strano del resto. Il Dio dei mari solitamente non svegliava le persone sbuffando, o sbagliavo?
I presenti si guardarono intorno e poi si stabilizzarono con lo sguardo verso di me tossendo e sputando acqua.
"Ma come hai..?" si alzo di scatto Matthew facendomi prendere un colpo.
Mentre mi guardavo intorno cercando cosa dire notai Chirone arrivare.
Probabilmente era scappato prima che l'acqua lo travolse e perciò aveva visto tutto.
Mi guardò a fondo, quasi volesse scavarmi fuori i pensieri e poi tirò fuori un megafono.
"Tutti, e dico tutti i semidei e i satiri si riuniscano nell'anfiteatro adesso! Ora abbiamo due argomenti di  cui parlare" disse non staccandomi gli occhi didosso.
Ero sicuramente uno dei due argomenti.






Angolo Autrice:
Ciao sfortunati lettori che leggono questi piccoli scleri!
Comunque, non so che dire.. ah ecco: scusate il capitolo corto ma se aggiungevo la parte successiva [dove sarà presente l'oracolo( SPOILER, duh)] veniva una cosa troppo lunga, a mio parere.
Ne approfitto per augurarvi un buon anno! Fate i buoni e bevete acqua! (Si certo come no)
All'anno prossimo:)  (Che simpatia sisi)
   
 
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