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Autore: Utentesolitario    31/12/2014    9 recensioni
Eccomi tornato sul mio fandom adorato dopo un Googol di anni (googol= 10 alla centesima)
Alcuni di voi mi ricordano come Utentesolitario, spero apprezziate il mio nuovo nick (forse è meglio scriverlo attaccato senza trattini), comunque questa è una storia interattiva dove voi potrete suggerirmi i personaggi, si proprio voi che state leggendo *da leggere come una pubblicità delle suonerie*
Ma non preoccupatevi, ci sono anche i vecchi concorrenti per accontentare proprio tutti.
Vi saluto e vi lascio alla lettura.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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                                                     Capitolo 2
 

               Casa dolce casa. 


“Nello scorso episodio: abbiamo conosciuto meglio i quattordici Younger che si sono sistemati con l’altro materiale umano andato a male comunemente detti Older.”
Il presentatore cominciò a parlare mentre veniva mostrata una clip con i momenti migliori della puntata precedente.
“Ma riusciranno i nostri ventotto concorrenti a trovare i loro alloggi? Scopritelo qui su A tutto Reality Vecchio e nuovo.”
Mentre gli operatori facevano partire la sigla del programma  si ultimarono gli ultimi preparativi e la cena ripartì col conduttore davanti al cast.
“Questo episodio è stato tagliato in due parti perché per legge non potevate dormire qua all’aperto, in ogni caso ecco la sfida, rintracciare una delle quattro “residenze” nascoste su questa isola e stabilirvici.”
 “Siete in ventisei e c’è spazio solo per sette persone in ognuna di esse quindi l’ottavo dovrà continuare a cercare, è evidente che non potremo riempire tutti gli spazi, chi prima arriva bene alloggia, avete tempo fino a stasera, per oggi niente differenze tra i gruppi approfittatene per conoscervi, ah tanto per la cronaca, io abito là.”
Indicò una lussissima villa
Nel mentre che Chris spiegava Terence gli si avvicinò.
“Ehi, perché non hai indosso quel costume che ti ho dato?”
“Signore, io non intendo umiliarmi in questo modo.”
Rispose l’assistente col suo tono tipico da maggiordomo.
“Se non obbedisci rischi di essere licenziato... ma d’altro canto sei l’unico assistente che ho trovato, se mi porti un caffè in meno di trenta secondi puoi restare.”
“Ci ho già pensato capo.”
Disse estraendo dalla giacca una tazzina di caffè fumante.
“E per caso hai anche”
Prima che potesse finire la frase Terence gli porse anche dei biscotti.
“Sei davvero l’assistente perfetto!”
 
Intanto i concorrenti si erano sparpagliati in giro per l’isola:
“Allora io sarei stata scelta a caso!”
Sbraitò Heather contro Jhon salendo di almeno dieci ottave durante la frase.
“Ameno sai di essere la prima che la gente ricorda.”
Le ricordò Joseph.
“Parlando di te l’idea della citazione mi è piaciuta, sembri furbo ma non provare nemmeno a superarmi.”
Scrutò anche lui col suo sguardo omicida che avrebbe messo in soggezione quasi chiunque.
“Una vipera è immune al veleno di un suo simile.”
Le rispose scrutandola a sua volta.
“Che cosa? Fin ora l’unica persona che ha saputo rispondere a quello sguardo è...”
“Hola Chica.”
La chiamò Alejandro da dietro sapendo di essere lui il nome alla fine della frase.
“Burromuerto, dimenticavo che ci sei anche tu, mi spiace che dovrai passare la stagione con quel damerino.”
Cercò di nascondere la sua rabbia ed usare il suo solito tono beffardo.
“BRUTTA STREGA A CHI HAI DETTO DAMERINO!!!”
Paul le urlò contro ma finì al tappeto incrociando lo sguardo con quello omicida di Heather.
“Vedo che non hai perso il tuo smalto chica.”
L’affermazione del latino la fece fremere dalla rabbia.
“Ehi, siamo cinque, altri due e formiamo un gruppo completo, ecco qualcuno.”
Affermò Jhon rimasto fino ad allora in silenzio.
“Sei davvero intelligente.”
Constatò Joseph con un sorriso ingannevole sulle labbra.
“Chi, io? Non è vero, cioè beh, li vado a chiamare, hey hem, fratelli e sorelle.”
Si rivolse al gruppo formato da Damian, Audrey, B e Lindsay.
Il primo si mise a scrutare Joseph che fece la stessa cosa per poi distogliere entrambi lo sguardo, intanto gli altri si avvicinarono.
“Ma non possiamo stare tutti e nove nella stessa abitazione, due devono andarsene via.”
Fece notare l’ispanico.
“Allora perché non ve ne andate voi due damerini?”
Rispose Heather scatenando nuovamente la furia di Paul che non poté che essere nuovamente sconfitto con una sola occhiata.
“Ce ne andiamo noi.”
Disse Damian sorprendendo tutti, poi guardò il suo compagno per alcuni secondi.
“Lo so ma io non posso stare in questo gruppo.”
Così tra i reclami della sorella lui e B se ne andarono altrove.
 
 
Da un altra parte si sentiva della musica:
“Figo, non conoscevo questo accordo! Suonerei qualcosa anche io ma qua non  ho le casse.”
Esclamò Peter rivolgendosi all’altro chitarrista che gli stava mostrando il suo strumento.
“Posso farti provare la mia, vediamo che sai fare.”
Il rockettaro fece una schitarrata che però produsse un suono orribile.
“Frena amico questa non è una chitarra elettrica, non puoi fare cose del genere.”
In quel momento si accorsero che qualcuno li guardava, era il duo composto da Gwen e Mavis, la prima cercò di nascondersi ma la vista dell’altra inequivocava la presenza di entrambe.
“Ciao ragazzi.”
Disse Gwen con voce spenta.
“Tranquilla Gwen è una storia di quattro stagioni fa, non sono più arrabbiato con te.”
Ma queste parole di Trent non bastavano a tranquillizzare la ragazza.
“Questo per lei è un brutto periodo e tu che sei il suo ragazzo te ne infischi.”
All’improvviso Mavis cominciò a rimproverarlo.
“Aspetta, prima di tutto attualmente non stiamo insieme e non vedo cosa potrei fare dal momento che non si lascia neppure consolare.”
Da lì partì in litigio tra i due fino a quando non si sentì un rumore tra i cespugli, improvvisamente da essi sbucò fuori la sagoma di Courtney che con un balzo olimpionico si gettò su Gwen con in mano un sasso appuntito.
La gotica ebbe appena il tempo di gridare che venne spinta via all’ultimo momento da una persona che poco dopo riconobbe come Alex.
“Sabotatrice! Tu dovresti essere mia complice!!!”
La perfettina cominciò a sbraitare contro la sua compagna.
“Non è questo che intendevo quando ho detto distruggere i Gwancan, oltre al fatto che se li ammazzi i soldi che insegui da sette stagioni te li scordi.”
Cercò di farla ragionare la biondo-castana.
“Chi è che dovreste distruggere? Va bene per quel bastardo ma non vi farò mettere le mani su di lei. E tu Gwen  di qualcosa.”
Si intromise arrabbiato il chitarrista.
“Se vogliono facciano pure, per me è uguale.”
Concluse lei non in modo apatico ma col tono più  rassegnato e meno speranzoso mai esistito, alzando il collo ed esponendo la gola ai colpi di quel sasso.
“Bel modo di rivolgersi agli amici, eh Trent.”
La scena fu interrotta dall’entrata in scena di Duncan che aveva sentito il “bastardo” rivolto a lui.
La castana stava per saltare addosso anche a lui con un urlo battagliero ma si fermò notando la mancanza della sua arma.
“Cerhi questo? L’ho preso poco fa, mi sto specializzando nell’arte dello scippo.”
Affermò il punk facendo roteare il sasso in aria.
“Mi bastano le mani per farti la pelle.”
Ripreso il suo attacco venne fermata dalla massa muscolare di Axel.
“Levati di mezzo scimmione!”
“Già lo conosci dal provino ma permettimi di presentarti il mio compagno, io lo considero la mia guardia del corpo.”
Concluse Duncan.
“Ma solo fino a quando ti comporterai correttamente.”
Aggiunse il rosso.
“Possiamo uscire adesso?”
La voce proveniva da un cespuglio dal quale uscirono Scott e Mihael.
“E voi da dove sbucate?”
Fu questa la domanda che Mavis rivolse ai due.
“Beh siamo appena sbucati da un cespuglio, mi sembrava ovvio, in ogni caso, Duncan perché non ci hai chiamati?”
Continuò il contadino.
“Vi ho fatti nascondere con la scusa dell’effetto sorpresa in modo che non mi intralciaste.”
Alla risposta del punk Scott stava per dargli un pugno ma crollò a terra grattandosi freneticamente.
“Mihael, che pianta hai scelto!”
“Ortica, io adoro questa sensazione?”
Gli rispose la masochista.
 
Altrove altra gente era riunita...
“Ma, il tuo amico è sempre così?”
Chiese Zoey alla sua compagna a bassa voce.
“Jaze è così da quando lo conosco purtroppo non sono ancora riuscita a fare nulla.”
Rispose Consuelo anche lei a bassa voce, non perché non volesse farsi sentire ma più per il fatto che fosse il suo tono normale.
“Ed i tuoi capelli?”
Continuò a chiederle.
“Solamente uno “scherzetto” di alcuni compagni, che mi vedevano in giro con lui.”
Continuò imbarazzata mentre si sistemava una ciocca di capelli rosa.
“Bulli, gran brutta storia, cioè, non che io ne sia vittima, s’intende.”
Accanto a loro tre anche Alison e Mike stavano parlando.
“Forza, fai uscire Manitoba, è il mio preferito.”
Chiese la ragazza eccitata per il fatto di aver conosciuto il suo idolo.
“Non posso, si sono resettati tutti e gli psicologi si rifiutano di farli tornare, pensano che fosse una malattia.”
“Senza le tue personalità non sei più tu, come farai a superare le sfide senza le abilità di Svetlana, il fiuto di Manitoba e... e basta ma si è capito.”
“Che dici Zoey, glie lo diciamo?”
I due si squadrarono con uno sguardo d’intesa.
“È un segreto ma Zoey che studia psicologia ed io stiamo cercando un modo per ricostruire tutti quanti, possibilmente a parte Mal.”
“In questo caso possiamo aiutarvi.”
La voce alle spalle dei cinque era quella di Harold.
“Ciao, questa è la prima volta che ci vediamo dal vivo.”
“Già ed in effetti è strano che non sia stato preso per all stars poiché il 63,23% del pubblico ritiene...”
“Beh, chi sa perché... ops, scusa non volevo offenderti.”
Le parole gli scapparono dalla bocca.
“Quella frase era proprio da Vito, vuol dire che la terapia sta funzionando.”
Contemplò Zoey
“Per creare delle personalità dal nulla ci vorrebbe Philipp Schwarzerd 1497-1560
scenziato tedesco, padre della psicologia moderna.”
Intrvenne Jamie, la compagna di Harold.
“Avete visto? Ha una cultura generale sorprendente.”
Commentò il suo partner.
“Ma anche se funzionasse, in un primo periodo le tue parole ed azioni sarebbero incontrollabili, saresti tu che ti comporti come le tue personalità in maniera del tutto casuale.
“Tranquilli, li ho dominati una volta, posso riuscirci ancora.”
Concluse il castano.
 
 
Intanto il primo gruppo continuava a girare  per l’isola, con Heather ed Al che litigavano mentre Paul ci provava con Audrey, Jhon provava a sembrare scemo, Lindsay provava a sembrare intelligente, ma nessuno dei due riusciva nell’intento.
Ad un certo punto Joseph notò un particolare.
“Ragazzi guardate la.”
Indicò la reggia da cui erano partiti.
“Perfetto ora giriamo in tondo”
Cominciò subito a lamentarsi Heather con la solita aria pessimista.
“Secondo me è un ottimo punto di riferimento.”
Ribattè Alejandro con l’ottimismo che usa solitamente per ingannare la gente.
“Mi piacciono i cosmetici.”
Continuò Lindsay nel vano tentativo di dire qualcosa di furbo.
“No, intendo quei due.”
In effetti vi erano B e Damian seduti sul prato ad aspettare, il primo tentava di costruire qualcosa con legnetti e ciottoli mentre l’altro si dilettava ad osservare la spugna di Menger che porta sempre legata ai pantaloni.
“Damian, che fai! Dobbiamo cercare le baracche.”
Audrey corse avanti ed esortò il fratello ad alzarsi e partecipare alla sfida.
“Sorellina aguzza la vista, io ho già trovato un alloggio.”
Rispose distaccato il ragazzo mentre un disappunto si spargeva nel gruppo che intanto li aveva raggiunti..
“Ha ragione, ci sono buone probabilità che una delle “residenze” di cui parlava Chris sia proprio questa villa.”
Joseph pareva essere l’unico a credergli.
“Con lui ho parlato ed è d’accordo con me.”
Continuò il corvino riferendosi al suo compagno che fece un cenno di accordo.
“Ma non pensate che non abbia preso degli accorgimenti, se questa mia ipotesi si rivelasse falsa ho individuato altri due alloggi, se vi interessa posso dirvi che si trovano uno in alto ed uno in basso.”
“Non abbiamo alcun motivo per crederti, anzi scommetto che sono tutte balle.”
Affermò Heather con diffidenza.
“Ti assicuro che mio fratello non mentirebbe mai su argomenti che riguardano l’acume e la furbizia, quindi ora noi andiamo immediatamente per la via che ci ha indicato e non provare più a dubitare di lui.”
L’autorità con cui la Audrey parlò alla vipera riuscì quasi a farla indietreggiare ed un suo contrattacco divenne impossibile quando anche Alejandro si schierò dalla parte della sognatrice esordendo con.
“Non sappiamo dove andare ergo, se c’è anche una piccola probabilità che lui abbia detto il vero è sempre meglio che girare a vuoto.”
In tal modo i sette decisero di seguire le indicazioni di Damian.
 
 
Non molto lontano Courtney osservava gli altri dalla cima di un albero.
“Sta per attaccare di nuovo, spostati a destra.”
Sussurrò Mavis alla gotica avendo scorto il pericolo tra i folti rami, infatti la perfettina piombò dall’alto su Gwen che non si spostò se non tirata via dagli altri.
“Tu ti chiami Mihael giusto? Almeno tu dovresti capirmi.”
Affermò la verde acqua con gran disappunto delle lamentele provenienti da Trent e tutti gli altri.
“La rassegnazione è cosa ben diversa dal masochismo, morire? Non sia mai, non potrei più tormentarmi.”
Le ribatté la diretta interessata mentre i reclami si spostavano su Courtney appena alzatasi.
“Lo giuro ero andata su quell’albero solo per cercare una baracca e l’ho anche trovata.”
Infatti a guardare bene c’era una struttura, nonché una scaletta già pronta per salire, all’interno era pieno di binocoli ed attrezzature varie oltre a del cibo andato a male da un paio d’anni.
”Finalmente qualcuno è giunto al traguardo, questo era lo studio di un bird watcher fino a quando non è misteriosamente scomparso mentre praticava il suo hobby su quest’isola, complimenti ma non potete stare tutti qua, decidete chi resta e chi va, ricordatevi che i partner non possono essere separati.”
La voce del conduttore risuonò da un altoparlante.
“Io non ho intenzione di andarmene e cercare alla cieca come abbiamo fatto fin ora.”
Duncan mostrò il suo disappunto.
“Forse non ce ne sarà bisogno, credo di aver visto un altro alloggio ma non ne sono sicura.”
Affermò la castana.
“Allora qualcuno deve andare in avanscoperta, mi offro volontario.”
Disse Trent.
“Certamente, e dovete andarci anche voi due, che uomini sareste altrimenti.”
La perfettina si mise a provocare Duncan ed Axel.
“Courtney, potrei...”
Scott cercò di intromettersi ma venne totalmente ignorato
“Ad una condizione, Gwen viene con noi, non ci fidiamo a lasciarla con te, ah e naturalmente vieni anche tu, devi fare strada.”
Disse il punk tirando dentro anche Mavis.
“Ragazzi! Voglio venire anche io!”
Il contadino venne nuovamente ignorato da tutti.
“Mihael aiutami, tu attiri fin troppo l’attenzione.”
Si rivolse così alla sua partner, l’unica ad ascoltarlo.
“Vorremmo cercare qualche animale selvaggio che ci sbrani, possiamo venire con voi?”
Si girarono tutti a guardare la masochista.
“Non è questo che intendevo, e voi potreste anche degnarmi di uno sguardo.”
“Hey Scott, quando sei arrivato.”
Affermazioni di questo tipo partirono più o meno da tutti i membri del gruppo.
 
 
Dopo alcune ore il primo gruppo era ancora a vagare lungo il ciglio di un burrone che dava sulla spiaggia.
“Lo sapevo, quel tizio ci ha gabbato!”
“Protestò arrabbiata Heather.”
“Deve averci indirizzato su una strada errata allo scopo di allontanarci dal suo obbiettivo, ovvero la reggia, ovviamente non sono stato io a fare questo ragionamento.”
Ad avere quest’illuminazione era Jhon.
“Cara, non credi che questa spiaggia sia davvero romantica?”
Paul impertinente tentava ancora di sedurre Audrey.
“Apprezzo i tuoi sforzi ma l’amore si sente dentro ed io non provo nulla, quindi ti farà un po’ male ma lo anno tutte le ragazze nei film.”
Lo spinse via dimenticandosi del burrone alle sue spalle e causandone la caduta.
“Non male per una principiante ma io lo avrei mandato dieci metri più in là.”
Commentò la vipera.
“Quando sono caduto giù dal vulcano erano almeno quindici metri.”
Scherzò l’ispanico ricordando quello scenario.
“Ehi! Qua c’è qualcosa!”
I richiami giunsero a loro dal basso, dove era caduto il loro “amico”, in effetti pareva esserci del legno sotto la sabbia.
“È un abitazione e si trova in basso, avete visto che mio fratello non mentiva?”
Fece notare la bruna.
“E adesso come scendiamo?” 
“È facilissimo.”
Dicendo questo Lindsay si buttò in quel dislivello di circa venti metri.
“Giusto, è facilissimo.”
Ripeté Joseph con tono subdolo spingendo di sotto i rimanenti quattro del gruppo, tranne  Alejandro che con una capriola all’indietro riuscì a salvarsi ed a posizionarsi esattamente dietro l’altro.
“Ora dovrei buttarti giù ma voglio risparmiarti perché è esattamente ciò che avrei fatto io, penalizzare gli avversari per aver vita facile”
Gli disse l’ispanico.
“Ah e non provare  colpi a tradimento, è piuttosto difficile cogliermi di sorpresa.”
Concluse.
“Da quel che hanno detto i nostri informatori dovrebbe esserci un modo per raggiungere il luogo, come quella scala di fortuna.”
Una volta scesi i due si ricongiunsero con gli altri, nessuno aveva subito danni gravi, a parte Lindsay che era furbamente atterrata di testa perdendo i sensi.
“Attenzione, ad un ora dal tramonto un’altra baracca è al completo, sbrigatevi, se scende la notte e non avete un riparo passerete dei guai, non certo per mano mia.”  
Anche questa volta Chris si fece sentire.
 “Aspetta, l’abitazione è sotto terra, come facciamo a raggiungerla?”
Si lamentò Heather col conduttore.
“Semplice, scavate hahahahaha”
La comunicazione si interruppe e tra le lamentele della vipera il gruppo cominciò a scavare con delle pale scadenti (che altro ci si può aspettare da Chris).
 
 
“Avevo ragione, eccola qua!”
Esclamò contenta Mavis mentre osservava un pezzo di bosco non diverso da tutto ciò che avevano visto fino ad allora.
“Sei impazzita o cosa qua non c’è nulla.”
Fece notare Duncan.
“Se ci hai imbrogliati te la vedrai con me!”
Continuò Axel, ma prima che potessero dire altro la ragazza si avvicinò ad un anonimo pezzo di foresta e cominciò a tirare quello che pareva essere un telo mimetico.
“Ragazzi aiutatemi, è pesante.”
All’invoco ottenne la collaborazione di tutti gli altri tranne Gwen e Mihael ed una volta spostato l’enorme tessuto rivelò una baracca.
“Sei più in gamba di quanto credessi, come hai fatto a notarlo.”
Chiese il cresta verde.
“Ho una vista acutissima, i dottori non se lo spiegano.”
Rispose lusingata ma con non troppa modestia.
“Attenzione concorrenti, il sole tramonterà entro pochi secondi quindi dichiaro chiusa la gara, per i cinque ancora vaganti saranno guai.”
La frase del presentatore si concluse con una risata sadica.
“Per prima cosa mi congratulo con Damian e B che hanno avuto l’intuizione di considerare questo lussuoso appartamento come uno dei traguardi, certo mi sarete sicuramente d’intralcio ma ho dovuto adibirla ad alloggio per il cast per pagarla a metà prezzo.”
Si sentì il cellulare di Chris squillare.
 “Che cosa? Ma loro, va bene, dicono che non possiamo lasciarvi in pasto agli animali, facciamo così, voi che ancora non avete un tetto vi trasferirete nella villa che è rimasta quasi vuota, concorrenti, ritrovatevi nella piazza da cui siamo partiti entro due ore.”
Il conduttore terminò di parlare lasciando il cast con quest’appuntamento.
 

Mentre ciò accadeva nel suo appartamento privato nella villa di Chris Terence stava parlando al telefono.
“Non è ancora il momento adatto, voglio completare per bene la prima fase.”
Disse l’assistente prima di chiudere la conversazione.
 
 
“Bene  concorrenti, ora che siete tutti sistemati devo comunicarvi che nessuno oggi sarà eliminato, questa era una prova che mirava a testare il vostro ingegno e spirito d’osservazione, infatti i più furbi si sono aggiudicati l’alloggio migliore, ma è servita anche come una specie di presentazione per il pubblico, riposate bene che da domani tutti sarete a rischio, mentre voi a casa preparatevi ad essere sbalorditi, su A tutto Reality Vecchio e nuovo.”
Qua partirono i titoli di coda.
 
 



Angolo dello stermina panettoni.
Hem, nello scorso capitolo non avevo precisato la location, alla fine è l’ennesima isola.
Il capitolo doveva teoricamente arrivare  per natale ma tra una tombola, un panettone e una partita a GTA si è fatto capodanno, chiedo umilmente venia e ne approfitto per fare gli auguri a tutti buon 2015 lettori.
3159 parole, grandissimo record personale
Ora devo annunciare una cosa e scordatevi che vada a capo per un bel po’:
Questa storia si fonda letteralmente sulla collaborazione dei lettori, è per questo motivo che ho preso una decisione, ognuno di voi potrà dire chi vorrebbe vedere eliminato, in modo da restringere il campo a me che in questo modo sarò in grado di fare una scelta seguendo i vostri gusti per fare in modo che si riduca al minimo le persone che avranno da ridire sul personaggio scelto e fidatevi ho scritto blocchi di testo grandi anche il doppio.
Per ultimo ecco i primi due disegni realizzati da Nini_Maw: Peter e Mavis
P.S. se il testo è leggermente attaccato è perchè per mettere le immagini non posso usare NVU e sono costretto a servirmi dell' l'editor.

   
 
   
 
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