Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: MaryCullen    14/11/2008    8 recensioni
"Era DESIDERIO. Desiderio puro di abbracciare quella fragile ragazza, di cui non conoscevo neanche il nome, e di baciarla a mia volta." E se il primo incontro fra Bella ed Edward fosse diverso? E se Edward per una volta si prendesse quello che vuole senza farsi le sue paranoie? Contiene citazioni e/o situazioni di tutti i 4 libri della saga, più midnight sun.
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Grazie, come sempre. A tutte. Questo capitolo sarà un po’ diverso. Capirete perché. Spero apprezzerete.

BELLA POV

Senza neanche rendermene conto ero riuscita ad arrivare a casa. Per fortuna papà era al lavoro. Non avrebbe tollerato che tornassi a casa a metà giornata, soprattutto il primo giorno di scuola.

Gli volevo davvero bene. Si era comportato meravigliosamente, fin dall’inizio. Non aveva fatto troppe domande, era felice che avessi deciso di vivere con lui per un po’.

Non potevo dirgli la vera ragione per la quale avevo deciso di abbandonare Phoenix. Non lo sapeva nessuno oltre me. Certo, la scusa di Phil era perfetta, così anche mia madre si era convinta a malincuore a lasciarmi andare. Né a lei né a mia nonna, che era la persona che mi era in assoluto più vicina, colei che amavo più di tutti, ero riuscita a dire qualcosa.

Ero sicura però che la mia adorata nonna avesse capito. Forse non tutto. Ma qualcosa sì.

Mentre preparavo delle perfette lasagne casalinghe per Charlie, (le adorava e io volevo farmi perdonare per aver bigiato), ripensai a quando, con la morte nel cuore, avevo salutato la nonna.

“Nonna, io… mi dispiace, ma ho deciso di andare a vivere per un po’ con Charlie, a Forks. Mi dispiace, ma ho bisogno di cambiare aria…” mi bloccai. Non sapevo come continuare. Avevo le lacrime agli occhi.

Mia nonna m guardò per un istante, poi mi fece un sorriso, che dopo tanto buio, riuscì a scaldarmi. “Lo capisco, tesoro. Ultimamente ti vedo cambiata, triste, spenta. Non voglio che tu mi dica il perché. Se l’avessi voluto l’avresti già fatto, ma so che non vuoi. Forse un giorno lo farai. Ma non adesso.” Singhiozzai. “Tranquilla. Penso che Forks possa farti bene, anche se non c’è mai il sole. Tu ami il sole, resisterai?” mi scappò un sorriso. La nonna mi conosceva come le sue tasche.

“Credo di sì, e poi Charlie.. è ora che qualcuno si occupi di lui. Almeno per un po’.. ”

Annuì pensosa: “Sì, credo sarà felice di farsi coccolare un po’…”

D’un tratto ricordai l’ultimo stralcio della conversazione con la nonna, e il piatto che avevo in mano mi cadde, frantumandosi in mille pezzi.

No, non può essere.

“Piccolina, pensavo ad una cosa… sarebbe fantastico se a Forks incontrassi l’Amore… che dici?”

“Oddio nonna, non ricominciare…lo sai che non ci credo…

“Lo so tesoro. Ma avverto una buona vibrazione.”

La nonna lo sapeva. Sapeva che avrei incontrato l’Amore. Quello che non sapeva era che non potevo amarlo, che mi era impossibile.

Chiusi gli occhi e vidi due occhi miele, sentii una voce tristissima: “ripensaci…”, chissà quanto lo avevo ferito. Tanto. Ma in cuor mio sapevo che era la scelta giusta. Per lui. Meglio soffrire adesso, piuttosto che dopo, quando avrebbe scoperto la verità. Almeno adesso non mi trovava ripugnante. Dopo sì. Dopo lo avrebbe fatto. Dopo aver saputo. No. Mai. Non avrei sopportato quel dolore.

Mi toccai le guance e mi accorsi che piangevo. Mi sedetti sul divano, e lascia che le lacrime scorressero e si esaurissero.

Cercavo di non pensare, di non pensare ai suoi occhi, alla sua voce, a lui. Ma era impossibile. Era l’unica cosa che avevo in mente.

Il campanello mi scosse dal mio torpore. Capii che mi ero addormentata. Andai alla porta, l’aprii, e…

Davanti a me un paio di occhi miele mi fissavano tristi.

EDWARD POV

Salii in camera. E mi chiusi la porta alle spalle. Per prima cosa mi diressi davanti al sofisticato lettore, e mi premetti il tasto play.

Partì Claire de lune, la mia canzone preferita. Mi aiutava a pensare. Pensavo alle parole di Jasper… ha un segreto. Qualcosa che la fa soffrire. Qualcosa che la fa sentire sporca, immeritevole di amore…

Adesso cominciavo a capire. Capivo i suoi silenzi, la sua paura, le sue esitazioni. C’era qualcosa che la logorava. Ma che non avrebbe mai svelato a nessuno. Lo si capiva da come si ritraeva quando le si chiedeva della sua vita. Era qualcosa successo a Phoenix. Qualcosa che non la portava a fidarsi di nessuno. Che non le permetteva di lasciarla andare.

Eppure con me l’aveva fatto. Forse era davvero l’Amore, quello leggendario… Adoravo pensarci.

No Edward. Calmati. magari era solo la paura… o gli ormoni. O magari ti trova solo carino, niente di più.

Ne dubitavo. Non ero un illuso, uno di quelli con l’ego smisurato, però sapevo che lei non era quel tipo di ragazza. Non si sarebbe mai comportata come aveva fatto senza un buon motivo. Lo sapevo. Lei era pura, innocente. Era la cosa migliore che ci fosse sulla faccia della terra.

E comunque, stavo facendo i conti senza l’oste. Io ero un vampiro. Lei un’umana. Era impossibile. Eppure, se era davvero l’Amore, se lei mi avesse amato come l’amavo io sapevo che non sarebbe stato un problema. Le sarei rimasta accanto finchè non la morte non l’avrebbe raggiunta. Oppure avrei potuto trasformarla. Mi ero sempre considerato un mostro, ma adesso non mi sentivo più così.

Punto primo. Ero un vampiro vegetariano. Non uccidevo le persone per nutrirmi. Certo, in passato l’avevo fatto, ma solo malvagi, e anche se non era una scusa, ero davvero pentito e ogni giorno cercavo di rimediare ai miei sbagli.

Punto secondo. Forse avevo un’anima. E se ce l’avevo, non ero poi tanto mostro. Se la storia dell’Amore fosse stata vera, allora avrei saputo di avere un’anima, e questo mi provocava una strana eccitazione.

Lo avrei scoperto. A tutti i costi. Poi un’idea malsana mi attraversò la mente. Di sicuro Alice l’aveva visto. Sogghignai.

Anche se lei non mi voleva in quel modo, avrei potuto starle vicino. Tutta la scuola pensava stessimo insieme, e lei aveva bisogno di protezione da Tyler e da quelli come lui.

Quindi a scuola potevamo stare insieme. Fingere di essere una coppia. Ci saremmo comportati da amici, ma agli occhi degli altri saremmo sembrati una coppia. QQQQuesto mi avrebbe dato la possibilità di starle vicino, di amarla in silenzio. Di conoscerla e di farmi conoscere. E magari sarei riuscito a farla fidare di me, tanto che mi avrebbe confidato il suo segreto, e io avrei potuto confidarle il mio.

Decisi di andare a casa sua, per dirle che a scuola potevamo fingere di essere amici, così almeno sarebbe stata al sicuro.

Ecco cosa avrei fatto. Volai giù dalle scale e mi precipitai a casa sua.

Suonai il campanello, e dopo qualche attimino venne ad aprirmi. Era bellissima, come sempre, ma aveva gli occhi arrossati.

Aveva forse pianto? Mi preoccupai. Feci un respiro profondo e le dissi: “Ciao, possiamo parlare un attimo?”

I nodi cominciano a districarsi.. a prestissimo!!

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: MaryCullen