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Autore: iris3blue    01/01/2015    2 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction,ispirata alla coppia Beth e Daryl,ma ho voluto inserire loro in un altro contesto,non ci sono zombie.Vivono rispettivamente la loro vita quotidiana ricca di sorprese e ostacoli giornalieri....cosa succede quando le loro strade si incontreranno?riusciranno a vivere a pieno le loro emozioni?...Spero vi coinvolga questa storia come ha coinvolto me nello scriverla. Bethyl
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Daryl Dixon
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                                                              Capitolo 9 

                                                                Beth

 

Il grande salone davanti a me era ricco di luci sfarzose e le pareti erano rivestite da diversi quadri anonimi, circondati da cornici intagliate di un dorato brillante.Al centro della sala trionfava un ampio tavolo completamente ricoperto di ogni cibo inimmaginabile e immancabili tavoli ricchi di bottiglie di vino in ogni angolo della stanza. Nonostante la sala fosse molto grande la sensazione che avevo era quella di stare in un buco al buio,i miei occhi si rifiutavano di vedere tutto quello spazio e tutte quelle luci, un leggero tocco scivolò lungo il mio braccio e mi tirò fuori dalla mia bolla di sapone,voltai velocemente la testa per vedere Tommy in un ampio sorriso soddisfatto,si avvicinò al mio orecchio e disse:

 

T-"Bethy sei incantevole con questo vestito,lo sai? è stato sempre il mio preferito,sei perfetta ed è bello vederti sorridere perciò cerca di sorridere tesoro la gente ci guarda.."

 

Al suono delle sue parole il mio petto esplose in una palla di fuoco,Dio quanto avrei voluto schiaffeggiarlo e quanto avrei voluto strappare quello stupido vestito che mi aveva regalato due anni prima in occasione del matrimonio della sorella.Un abito lungo con uno scollo alla francese circondato alla vita da pietre svaroski ,la seta dell'abito era di un colore verde smeraldo e più mi guardavo e più vedevo quanto quel l'abito fosse lontano da me anni luce.Guardai Tommy impassibile per pochissimi secondi,poi sfoggiai il mio miglior falso sorriso e dissi:

 

B-"Certo tesoro hai ragione come sempre,ci guardano mettiamo in atto il copione"

 

T-"Smettila di essere ingrata,le donne pagherebbero per essere al tuo posto,presto ti renderai conto di esser fortunata."

 

B-"Scommetto che ogni donna non vede l'ora di essere comprata e chiusa ermeticamente per interpretare il tuo genio nella lampada"

 

Sorrisi ampiamente accompagnando le mie parole,ma lui ,non ebbe il tempo di rispondermi perché davanti  a noi, sfoggiò il suo fastidioso portamento Gina , la padrona di casa,con la sua voce stridula e i suoi denti perfettamente bianchi resi tali ,dalle faccette che si era fatta applicare nel corso degli ultimi anni.

 

G-"tesori miei,felice di vedervi! Cara Beth sei un incanto..e questo abito ti sta da Dio..."

 

Si girò verso Tommy e continuò la sua sviolinata:

 

G-"Tommy devi essere fiero di questo raggio di sole,è così ammaliante e il suo sorriso da far invidia a tutte le donne"

 

Odiavo profondamente le persone che ti ricoprivano di complimenti come fossero glassa su bignè,tutto nella sua voce era così palesemente falso e perfido, Gina era famosa per la sua frequente infedeltà al marito,amava gli uomini,precisamente tutti gli uomini,ninfomane?No più che altro   sentiva il bisogno di esser in grado di conquistare ogni uomo che si trovava davanti,personalmente lo trovano tristissimo e privo di femminilità.

Senza neanche ascoltare quello che noi avevamo da dire,sfiorò l'avambraccio di Tommy nel suo fare ammiccante  e si allontanò per raggiungere altri invitati nella sala,pronunciando le ultime parole rivolte a noi:

 

G-"Ragazzi vi prego mangiate e bevete,il vino è ottimo..Travis si è impegnato nella scelta stavolta"

 

Si!!!aveva decisamente ragione,il vino stava per diventare il mio migliore amico questa sera!!

Mi allontanai leggermente da Tommy il quale aveva avviato la conversazione con un certo Law,o qualcosa del genere,parlavano degli ultimi modelli di auto approdati al salone e di varie cifre, cilindrate e cose senza comprensione da parte mia. Così raggiunsi il tavolo dei drink,una ragazza mora vestita da cameriera,mi sorrise:

 

C-"gradisce da bere signorina?"

 

B-"Assolutamente si,grazie!qualcosa che abbia le bollicine"

 

Mi offrì il calice tra le mani,ringraziai e diedi un'ultima occhiata alla sala, decine e decine di persone 

aumentavano ed il loro chiacchiericcio riempiva ulteriormente l’intero salone,ma io nonostante ciò,mi sentivo completamente sola.

 

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                                                                 Daryl

Il sabato sera era arrivato in fretta,avevo passato l’intero pomeriggio a non fare niente il che mi aveva portato a riempire la mente di pensieri,inutile nascondere che il comportamento di Beth mi aveva turbato e dopo mille giustificazioni date a ciò che avevo detto e fatto nei suoi confronti prima di farla scappare come un fulmine,ero arrivato alla conclusione che mi dispiaceva, non avrei dovuto dare fiato a tutto ciò che mi passava per la mente ,in fondo aveva ragione lei, non la conoscevo affatto e ancora meno conoscevo lui,chi ero io per dare giudizi?Niente,nessuno, solo un’altro coglione che invece di farla ridere le aveva rovinato la serata,la sua serata. Ma le mie riflessioni cessarono al pensiero che probabilmente non l’avrei più rivista, perciò,mi limitai a fare quello che facevo sempre per non pensare,la mia moto,girai per ore per le strade di New York senza prefissare una meta fin quando,ormai tarda serata,decisi di fermarmi a bere qualcosa in un posto nuovo dove non conoscevo nessuno ma soprattutto nessuno conosceva me.

Entrai nel locale,c’erano parecchie persone che  occupavano diversi tavoli,diedi uno sguardo veloce per intravedere la zona più isolata possibile, non volevo caos intorno a me solo una buona birra e perché no,godermi la musica di sottofondo che a dire il vero non era niente male,anzi le note di ‘so real ‘di Jeff Buckley accompagnavano perfettamente l’alcool,così raggiunsi l’angolo del bancone che avevo scelto e attesi la birra che avevo ordinato. 

Mentre bevevo tamburellavo le dita sul bancone un vizio che avevo sempre avuto,non riuscire a tenere le mani ferme,finalmente al secondo giro di birra iniziavo a rilassarmi un po' era piacevole l’atmosfera nel locale e la gente non era fastidiosa,mi voltai e buttai uno sguardo alla sala quando poco distante da me notai una chioma rossa che al mio sguardo si voltò bruscamente cercando di non farsi notare a fissarmi,ma fu troppo tardi perché l’avevo beccata in pieno,era Penny,con mia grande sorpresa lei non venne a salutarmi ma continuò tranquillamente a parlare con la sua comitiva facendo finta di non avermi visto. Le voltai le spalle,sorrisi tra me e continuai a sorseggiare la birra  evidentemente il modo come l’avevo trattata la settimana prima, aveva effettivamente avuto l’effetto che desideravo,ma ad un tratto mi sentii di nuovo come un emerito coglione,l’avevo trattata da schifo ero stato arrogante e scontroso ,tutto perché aveva interrotto il mio inseguimento a Beth,già Beth ed eccola di nuovo tra i pensieri,anche con lei ero stato un coglione ma quale diavolo era il mio problema???

Girai su me stesso per andare a parlare con Penny e poter rimediare all’episodio passato,ma appena mi voltai me la trovai davanti che alternava lo sguardo tra me ed il pavimento sorpreso esclamai:

D-“Penny?!”

Naturalmente non sorpreso di vederla ma del fatto che si fosse alzata per salutarmi quando minuti prima mi aveva volontariamente ignorato.

P-“Ciao Daryl,non volevo disturbarti ma ti ho visto e ho pensato che un saluto veloce non ti avrebbe infastidito più di tanto…ma se sei occupato tolgo il disturbo”

D-“No..no Penny non sono occupato,anzi stavo…..”

P-“Cosa?”

Ed ecco la solita Penny che non ti lascia finire di parlare,ma il suo sguardo sgranato ricco di curiosità su cosa avevo da dire,mi fece sorridere di nuovo.

D-“Bè…a dire il vero stavo venendo a scusarmi per come mi sono comportato la scorsa settimana,sono stato un cafone…”

P-“Si effettivamente lo sei stato”

disse con un largo sorriso e aggiunse al suo solito:

P-“E dimmi, cosa ti era successo per farti comportare come un cafone?”

Stava di nuovo tastando il terreno e questo non mi faceva impazzire ma per qualche rara ragione ero pronto a sopportarlo per stasera,ma non diedi troppe spiegazioni.

D-“Niente ,era solo una brutta giornata”

P-“Ok recepito,Penny non fare domande giusto?”

Feci un cenno con la testa e guardai verso il tavolo dove era seduta,lei segui la direzione dei miei occhi e mi domandò:

P-“Ti va di sederti con i miei amici?Te li presento”

D-“No grazie”

P-“Breve e diretto,ok forse è venuto il momento di andare..ma….”

Continuava a guardarmi senza muovere un dito per andarsene,cosa tramava?Diavolo sapevo bene cosa voleva,ma io? Volevo farla sedere lì con me a bere qualcosa?Non lo sapevo neanch’io cosa volevo,non avevo voglia di prendere decisioni ,non avevo voglia di scervellarmi a capire cosa fosse giusto o sbagliato,volevo solo spegnere il cervello da ciò che mi dava modo di pensare e forse Penny in questa serata ,era l’unica cosa che non mi provocava emozioni,senza riflettere un secondo di più dissi:

D-“Oppure se vuoi puoi sederti qui con me e farmi compagnia”

P-“Non aspettavo altro..”

D-“Bene”

P-“Bene”.

 

 

 

 

                                                                   “Beth”

 

Avevo bevuto il mio terzo bicchiere di bollicine e le persone nella sala non sembravano più così fastidiose,quasi che guardarle mi faceva ridere,Tommy si avvicinò a me e dal suo sguardo capii che forse sorridevo davvero..

T-“Bene bene,il mio angelo si è finalmente rilassato,vedo”

B-“Si..credo di si ma fidati Tommy non è merito tuo,solo di questo splendido liquido che ho nel bicchiere”

T-“Per carità Beth,quanti ne hai bevuti?Sai che non reggi l’alcool, non voglio ritrovarmi a pulire il tuo vomito come la sera del tuo ventunesimo compleanno”

A quella frase mi girai di scatto a guardarlo,volevo vedere con quale sguardo ricordava quell’episodio,rimasi stupita dai suoi occhi perché tra quelle ciglia nera,per una frazione di secondo  stavo rivivendo il momento di quella lontana sera in cui mi ero ubriacata follemente da vomitare nel fienile di mio padre,avevo festeggiato il compleanno in un locale di Atlanta e Tommy, mi aveva riportata a casa in uno stato pietoso tanto da decidere di dormire entrambi nel fienile,ma l’odore forte della paglia diede il colpo di grazia al mio stomaco,Dio sorrisi al ricordo:

B-“Te lo ricordi?”

T-“Certo che me lo ricordo Beth, cosa ti fa pensare il contrario?”

B-“No…certo lo so che lo ricordi,ma i tuoi occhi,il modo in cui lo ricordi”

T-“Ma che dici Beth?”

B-“Si hai capito bene ,i tuoi occhi sono sinceri,te lo ricordi davvero?Nel senso lo ricordi con amore?Dio Tommy ricordi quanto abbiamo riso quella sera?”

Lui mi guardò perplesso per un po' poi non esitò più e parlò di nuovo:

T-“Beth lo sai che ti amavo e ti amo ancora,lo sai quanto ho fatto e faccio per te,come puoi pensare che io possa dimenticare,soprattutto quella sera, tu eri fantastica e così divertente…… certo, avevi sempre in testa la fissa delle tue storie, ma quella sera il mix tra te e l’alcool è stato stupefacente, almeno fino a quando non hai vomitato tutto ,quella è stata la parte peggiore”

Lo guardavo mentre raccontava il ricordo di me di quella sera e sentivo che un pizzico di speranza cresceva nel mio cuore,forse il mio vecchio Tommy non era sparito del tutto, forse era nascosto ancora lì da qualche parte,poi per una frazione di secondo senza rendermene conto come un lampo  tra i miei pensieri apparve Daryl,frammenti del suo viso,il gesto della sua mano che accompagnava la sigaretta alla bocca,scossi velocemente la testa evitando quei pensieri e tornai a guardare Tommy che mi fissava:

T-“Ehi Beth è tutto ok?”

Era tutto ok?Pensai tra me,gli ultimi giorni mi avevano stordito,cose inaspettate erano successe,il libro ,Tommy e la sua sfuriata e poi…poi Daryl continuava ad entrarmi in testa senza che io lo volessi,avevo una tale confusione e non sapevo gestirla…ma risposi in qualche modo a quella domanda:

B-“Si si,tutto ok.Solo che sei così cambiato Tommy,ultimamente non ti riconosco la sfuriata di stamattina…quello..quello non eri tu,adesso vederti ricordare quell’episodio di tanti anni fa è come se avessi rivisto il vecchio Tommy e allora…..”

Non mi fece finire la frase,subito si irrigidì e troncò il discorso:

T-“Oddio Beth non ricominciare con questa storia siamo ad una festa,dobbiamo parlare di queste sciocchezze come al tuo solito?Non sono cambiato,sono sempre lo stesso sono solo cresciuto,non siamo più dei ragazzini abbiamo delle responsabilità ed è ora che inizi a crescere anche tu e abbandoni queste fantasie di come eravamo…e per l’amor di Dio lascia quel vino alimenta tutto ciò”

Mi strappò il bicchiere dalle mani e lo appoggiò sul tavolo,volevo replicare ma tutta la speranza di qualche minuto prima era svanita al suono di quelle maledette parole,forse aveva ragione lui non eravamo più quelli di prima non si può vivere di ricordi e di certo quel Tommy non c’era più,una consapevolezza che cresceva dentro di me ogni giorno che passava,ogni ora condivisa con lui mi faceva sentire sempre più lontana. Guardavo nei suoi occhi e vedevo un estraneo ma sapevo di essere legata a lui e non poter fare niente per spezzare questo legame,di nuovo il senso di impotenza mi invase e il dolore immane mi colpì dritta al cuore. Voci allarmate fermarono le mie riflessioni:

Voci indistinte-“Stanno rubando le auto….oddio no le hanno già rubate..venite…portano via le auto”

Tommy si era già allontanato da me e si era spostato sul balcone,lo seguii,lo scenario davanti ai nostri occhi era palese gran parte delle auto non c’erano più,in lontananza alla fine del viale appena superato il cancello,l’ultima auto di lusso se ne stava andando indisturbata. Mi voltai a guardare il volto di Tommy,era completamente bianco,capii all’istante che tra le auto rubate c’era anche la sua, la Ferrari che suo padre gli aveva regalato al suo ultimo compleanno.

Due ore dopo ero seduta sul divano del mio appartamento e guardavo Tommy camminare avanti e indietro senza senso,eravamo tornati dal party di Gina e Trevis da una mezz’ora circa,nel taxi che avevamo preso per tornare a casa non avevamo detto una sola parola,Tommy fissava il vuoto e la sua non era di certo solo tristezza,nei suoi occhi c’era uno spesso velo di preoccupazione avrei voluto chiedere subito cosa ci fosse dietro quello sguardo ma preferivo aspettare di raggiungere casa.

Certo era difficile poter iniziare una conversazione nello stato in cui stava,sembrava non vedermi continuava imperterrito a spostarsi da una parte all’altra nella mia sala,così mi alzai di scatto e mi misi davanti a lui per bloccarlo.

B-“Santo cielo Tommy,fermati e spiegami cosa sta succedendo”

Mi guardò e sgranò gli occhi come se lo avessi colpito con un bastone,poi urlò senza mezze misure:

T-“Sei tutta scema o dentro quel cervello ti è rimasto qualcosa?Forse ti è sfuggito del tutto che mi hanno rubato l’auto,ma certo la piccola Beth è nel suo mondo di favola,tu non ci arrivi al resto!Tu non riesci a comprendere le cose serie della vita…tu..tu vivi in un mondo tutto tuo…tu…”

Non avevo nessuna intenzione di farlo continuare,non aveva il diritto di continuare perciò urlai con tutta l’aria che avevo nei polmoni.

B-“Basta!Sta zitto,smettila….tu tu tu tu…sai solo dire questo,sai solo giudicarmi…lo so cosa è successo,hanno rubato la tua preziosa Ferrari ma non è colpa mia,non l’ho rubata io,è stato un incidente,gli incidenti succedono Tommy,fattene una ragione!C’è un’assicurazione per questo c’è una denuncia per questo!Non risolverai il problema urlandomi contro cattiverie né tantomento ti farà sentire meglio perciò falla finita!”

Non aspettò molto per rispondere,si avvicinò imbestialito al mio viso e con voce bassa ma pulita disse:

T-“Stai zitta Beth e rimani al tuo posto,cosa ne puoi sapere tu…”

B-“Allora spiegamelo,spiegami cosa ti fa stare così,cosa c’è di così distruttivo oltre purtroppo ad aver perso un’auto che ti può rendere triste e arrabbiato ma tu…tu hai altro in testa…io lo vedo”

T-“Lo vuoi proprio sapere?”

B-“Si”

T-“Dentro la macchina c’erano tutti i documenti di tutti gli acquisti e le consegne delle nuove auto,tutti i codici,tutte le documentazioni e tutti gli spostamenti che le auto fanno prima di arrivare al salone,ciò significa che se quei figli di puttana scoprono quel fascicolo,scopriranno tutti i luoghi dove le auto sono e come raggiungerle e magari raggiungere direttamente il salone!”

Ero allibita da quello che diceva,si la situazione era grave e quando Tommy capì che mi ero resa conto anch’io della gravità della cosa si calmò:

T-“Benvenuta alla realtà Bethy”

B-“Cosa hai intenzione di fare..si insomma lo devi dire a tuo padre”

T-“Si temo di si,ma non so come farlo,per la verità non ho nessuna voglia di farlo.Comunque aspetterò lunedì e parlerò con gli agenti per il da farsi…”

Poi riprese il gubbino tra le mani e raggiunse la porta,confusa lo guardai:

B-“Dove vai?”

T-“Esco voglio stare da solo,non voglio avere compagnia…scusa”

senza dire altro se ne andò.

Sotto le coperte mi giravo e rigiravo,sarei dovuta essere preoccupata per Tommy,ma non sentivo questo tipo di sentimento anzi ero completamente ricoperta da un vortice di sensazioni diverse,un misto tra soddisfazione e sconforto non sapevo neanch’io come spiegarmelo,avevo in testa così tante cose.Forse quello che era successo alla festa ,il furto delle auto,mi aveva svegliato un senso di vendetta,come se una giustizia divina avesse preso provvedimenti da parte mia e l’avesse punito per tutte le cose cattive che aveva detto a me,ma il solo pensiero mi fece sentire cattiva quei sentimenti non mi appartenevano o meglio non mi erano stati insegnati,mi avevano sempre insegnato a vedere il buono nelle persone e nelle situazioni,insomma tutto era fatto in buona fede,ah che grande stronzata! No la verità a cui ero giunta nel corso della mia crescita è che il Signore insieme al libero arbitrio aveva creato anche l’egoismo e questi due sentimenti spesso si influenzavano a vicenda svalutando alla grande la mia tesi di buona fede.

 

 

 

 

 

P.S. eccomi scusate il ritardo ma le feste mi hanno portato via del tempo.Allora buon 2015 a tutti vi auguro tanta gioia e fortuna!!

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto,purtroppo Beth e Daryl non si sono incontrati di nuovo qui e non hanno potuto chiarire il loro piccolissimo diverbio,ma si rincontreranno naturalmente.

Quando?Eh per questo dovrete continuare a seguire la trama!un bacione e fatemi sapere cosa ne pensate, se vi è piaciuto o no .A presto.

   
 
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