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Autore: Elly007    01/01/2015    2 recensioni
Clary è una normalissima adolescente di 16 anni. Va al college, ha degli amici e un fratello che le rompe. Tutto procede bene nella sua vita, ma se un giorno le accadesse un incidente? E se si perdesse in un luogo sperduto? Se aggiungiamo amore, amicizia, fiducia e tradimento a tutto questo, cosa potrebbe venirne fuori?
-DAL TESTO-
Paura.
La paura è l'unica cosa che sento in questo momento, continuo ad urlare e nel frattempo mi sdraio incapace di tenermi ancora sui gomiti. Le forza mi stanno abbandonando.
Genere: Avventura, Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood, Jonathan, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Non-con
Capitoli:
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POV JACE.


*Nino ninoooo, nino ninooo*

-Dai Isabelle stai tranquilla, siamo quasi arrivati in ospedale!- Urla Clary per sovrastare il rumore dell'ambulanza.
Nonostante cerchi di sorriderle e di tenerla calma, mia sorella digrigna i denti e continua a imprecare a tutto spiano; sono sempre più preoccupato, insomma i medici l'avevano avvertita che il parto sarebbe stato doloroso, ma da come il suo corpo si contorce sembra che la stiano prendendo a coltellate.
Ci fermiamo, le porte dell'autoveicolo si spalancano mentre Izzy continua a lanciare urletti di dolore che non riesce a trattenere, un signore muscoloso la afferra dolcemente per poi depositarla su una barella e correre con altri uomini verso la porta dell'ospedale.
Io, Alec, Clary e Magnus li seguiamo correndo, mentre tutto a torno a me gira vorticosamente. Ho cercato tante volte di immaginare come sarebbe stato questo momento, la nascita del mio nipotino, al quale praticamente dovrò fare da padre. Ma di certo non credevo che sarebbe stato così... veloce.
Arriviamo dentro ad una sala grande dove ci sono molti medici ed infermieri che ci fissano, poi uno si gira e ci viene incontro.
-Allora, chi è il padre?
Tutti fissano Alec, che è diventato pallidissimo, ma io mi accorgo che mia sorella è sparita.
-Dove cavolo è Isabelle!?- Esclamo girando freneticamente per la stanza e interrompendo il silenzio generale.
-Abbiamo portato la paziente al piano superiore per visitarla e capire a che grado di dilatazione si trova l'utero, così potremmo vedere se è il momento giusto per partorire o se dovremmo aspettare ancora un po'.- Spiega lui in tono seccato. -Allora, il papà?- Domanda di nuovo.
-Sono io.- Risponde Alec facendo dei respiri profondi.
-Bene, mi segua. La farò preparare per entrare in sala parto.
Alec sbianca ancora di più e le gambe gli tremano visibilmente, sembra che debba svenire da un momento all'altro. Capisco immediatamente che a mia sorella serve una persona che la sostenga in un momento così importante, mentre lui di certo non lo è.
-No, vengo io.- Mi offro. Tutti mi fissano sbalorditi, e posso vedere negli occhi del mio migliore amico un pizzico di gratitudine.
-E lei sarebbe?- Mi domanda.
-Il fratello.- Ribatto altezzoso.
-Ti accompagno anche io.- Dice Clary in tono sicuro.
-In realtà non sarebbe permesso che due persone estranee entrino in sala parto...- Sembra riflettere un attimo, poi si limita a scrollare le spalle. -Vabbè, basta che vi sbrigate. Non abbiamo molto tempo.- Risponde sbrigativo. Dopodichè sale le scale, e noi lo seguiamo.
Sento l'agitazione crescermi dentro mano a mano che percorro i gradini, finche la mano di Clary non stringe la mia. La mia pelle brucia a contatto con la sua, e anche solo con quel suo gesto mi sento meglio e pronto per affrontare tutto questo.


POV SIMON.


Vado all'aeroporto portandomi dietro tutto ciò che ho di importante, lasciandomi alle spalle quello che è successo qui a Londra. Mi metto a fare la fila ,perfortuna non troppo lunga, per il ticket e roba del genere.
Arrivo davanti ad una ragazza che lavora qui, è alta, bionda ossigenata e, a giudicare dai suoi zigomi, anche rifatta.
-Ecco a lei il suo biglietto per il volo E34.- Dice facendomi un sorrisino sexy che lascia intendere molto bene le sue intenzioni, specialmente dato che oltre il biglietto mi da' anche un pezzetto di carta con un numero di cellulare.
-La ringrazio.- Mi limito a dire prendendo le mie 2 valigie e andando a passo svelto verso l'aereo.
Non ho avvertito nessuno che sto tornando a casa, né i miei amici né la mia famiglia. Non so nemmeno che cosa sto facendo, semplicemente mi manca tutto. Stare qui per me è stato un incubo, non ho fatto altro che ubriacarmi e portarmi a letto ragazze sempre diverse.
Mi sono fatto le amicizie sbagliate, e non ho nemmeno ripreso gli studi. Sono riuscito, in pochi mesi, a rovinare e a perdere tutto ciò che avevo.
Tutto questo per cosa? Per una ragazza.
Una ragazza bellissima certo, anche intelligente, posata, elegante, divertente, forte, dolce e tutto quel che si vuole. Ma pur sempre una ragazza.
Entro nell'aereo e vado a sedermi al mio posto, vicino al finestrino. Cerco di prepararmi a ciò che già so mi aspetterà quando andrò da tutti quelli che ho lasciato con tanta freddezza, e mi vengono i brividi.
Accendo il mio iPod, e l'unica cosa che riesce a distrarmi un po' sono le playlist dei Linkin Park, seguiti dagli U2 e dai Green Day.
Il volo sarà lungo, ma nonostante questo non riesco ad addormentarmi, torturato come sono dai miei pensieri. C'è stata una domanda che mi ha tormentato fin da quando ho capito che Isabelle mi aveva tradito, ma che ho sempre evitato. Perché faceva davvero troppo male, però ora non posso più ignorarla, dato che la mia vita  vi è legata inesorabilmente.
Perché se io fossi davvero innamorato di Clary e non di Isabelle, avrei davvero sofferto così tanto?
Cerco di scacciarla, mi dibatto furiosamente contro di lei, in cerca di un appiglio sicuro a cui aggrapparmi, ma resto sempre lì, trascinato in un vortice dal quale non posso risalire. Ed è allora che decido che ormai, combattere è inutile.
 La risposta è tanto semplice quanto fastidiosa.
Naturalmente,no.


POV ISABELLE.


-Porca puttana, porca puttana, porca puttana...- Continuo a ripetere come se fosse una preghiera, ed in un certo senso lo è.
Il dolore è un qualcosa di allucinante, non me lo sarei mai aspettato così forte.
Cerco di pensare a quando sarà nato, a quando lo vedrò sorridere e crescere. Le mamme dicono che il dolore dei 9 mesi (nel mio caso 7), viene ripagato da quando nascono i loro bambini, perché non c'è nulla di più bello e puro al mondo.
Oh beh, spero proprio che sia così, altrimenti non farò mai più figli!
-Signorina, il livello di dilatazione è giunto al massimo. Siamo pronti.- Mi dice un'infermiera dai modi gentili.
-D'accordo... Andiamo.- Dico insicura. La verità è che ho una paura assurda.
Insomma, se le contrazioni fanno così male, farlo uscire da... "lì" non sarà insopportabile?
-Stia tranquilla, quando uscirà ormai avrà già perso la sensibilità dal dolore lì sotto , quindi non le farà poi così male.- Il tono dell'infermiere è scherzoso, però mi è venuta voglia di picchiarlo lo stesso.
-Hey, piccola!- Sento la voce di mio fratello, e lo vedo sbucare da una porta insieme a Clary.
Subito scoppio a ridere, ma come li hanno conciati? Indossano un grembiulino azzurro con tanto di mascherina, cuffia, guanti e... scarpe (?) verdi. Sembrano dei puffi in versione gigante, ma una contrazione particolarmente forte mi impedisce di dirlo ad alta voce.
-Forza, non perdiamo altro tempo!- Esclama un medico portandomi velocemente in una stanzetta calda dalle pareti color verde acqua.
Ci siamo.
La mia migliore amica e Jace si posizionano al mio fianco, uno a destra e l'altra a sinistra, e mi afferrano le mani. Entrambi mi guardano come per dire "Pronta?" e la mia risposta è un chiaro e tondo "Sì."

****

-Ancora una spinta ed è fatta tesoro, forza!- Mi incita Clary con convinzione.
Sono ricoperta da uno strato di sudore, i capelli mi ricadono umidi sulla fronte e mi sento distrutta, ma non mi arrenderò proprio ora. 'Una, Izzy' dico a me stessa 'solo un'altra'.
Sento degli strilli acuti e spalanco gli occhi, che cos'è? Poi lo vedo, quella cosetta in mano al medico. Urla come un pazzo, e non riesco proprio a capire come faccia ad essere così piccolo e ad avere tanto fiato. Piange ininterrottamente e temo che qualcosa sia andato storto, che abbia fatto qualcosa di sbagliato, ma tutti mi sorridono. Clary piange, e mio fratello dopo avermi dato un bacio sulla fronte la abbraccia forte.
Il medico mi si avvicina sorridendo, all'inizio non ne capisco il motivo, tanto sono confusa. Poi mi rendo conto che mi sta porgendo quel piccolo esserino.
-Oh, oh.- Mormoro lasciando che me lo sistemi tra le braccia -N...non piangere, ci sono io qui con te. Sono io, la tua mamma.- Gli sussurro piano, e all'inizio credo che non mi abbia nemmeno sentito, poi però le sue urla cessano.
Sussulto quando vedo le sue minuscole manine che cercano qualcosa, e poi sembrano trovarla.
Me.
Stava cercando me.
All'improvviso, fiumi di lacrime sgorgano dai miei occhi, e inizio a piangere. Non uno di quei pianti isterici, con tanto di singhiozzi. Un pianto silenzioso, con il sorriso sulle labbra.
Mi sento talmente... bene.
Rimango così, con il mio bambino tra le braccia, a sussurargli parole d'amore. -Sei bellissimo, mio piccolo Jamie.
-Adesso devo portarlo a lavare tesoro, dopo te lo faremo rivedere così potrai strapazzarlo quanto vuoi.- Mi spiega dolcemente un'infermiera prendendomi il bimbo dalle braccia per poi portarlo fuori.
Rimango un attimo imbambolata con un sorriso sulle labbra a guardare la porta dalla quale sono usciti , poi però sento una fitta incredibile dentro di me.
-Ahhhh!- Urlo, facendo spaventare tutti.
-COSA ISABELLE, COSA?- Clary mi è di nuovo affianco, con gli occhi spalancati.
-Come pensavo...- Borbotta il medico strofinandosi il mento come se avesse trovato la risposta ad un enigma molto difficile.
-Come pensava, COSA?- Sbotta Jace con i nervi a fior di pelle.
Il cuore mi batte fortissimo, e il mio corpo distrutto è di nuovo contratto e teso come una corda. Cosa c'è ancora?
-Il bambino... Non è solo.


ANGOLO AUTRICE.

Okay, non so più come scusarmi dato che sono perennemente in ritardo con la pubblcazione dei capitoli, posso solo chiedervi pietà! :')
Colgo l'occasione per augurarvi Buon Natale, (leggermeeente in ritardo), e buon anno! :D
Questo capitolo è stato scritto a 4 zampe sempre con l'aiuto della mia migliore amica, ringrazio le persone che hanno aggiunto e recensito questa storia, e vi mando un bacio! :* <3
   
 
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