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Autore: Zoichi Kuronin    01/01/2015    0 recensioni
"La mente che vaga in quel passato poco lontano riporta a galla ferite che credevo fossero ormai cicatrizzate …"
Questa è la mia prima fic su Psycho pass, mi auguro che possa suscitarvi curiosità!
Genere: Drammatico, Malinconico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Shogo Makishima, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Okay questa è una delle cose che detesto di me! Come è potuto accadere? Vi rispondo io: gli alieni esistono e ce l’hanno con me da quando sono una poppante, perché? Beh mi sembra ovvio, sono invidiosi dai miei nervi superiori a quelli dei comuni mortali -brutti babbani sono la migliore- messi a continua prova da fatti come questo.
Mi raddrizzo con un’espressione disgustata coprendomi col lenzuolo. Mi guardo attorno: il letto è sfatto, la camera un disastro, io sono senza vestiti e un odore molto, forse troppo, familiare aleggia pacato all’altezza testa, ergo … O Hikaru si è divertito a distruggere la mia stanza e poi cambiare gli Holo-arredamenti in combutta con Candy, O è successo qualcosa con … mi viene un conato di vomito al sol pensare a quel viscido albino con cui ho bevuto qualche birra e una decina di cocktail a base di vodka mi abbia anche solo sfiorata.
Mi massaggio la testa in cerca di qualche ricordo vago, sono entrata e … e cosa maledizione?! Se solo fossi più coscienziosa magari, dico magari, eviterei scene come queste!
- Buongiorno … - quella voce mi irrita da morire, stringo i denti trovandomi davanti un impeccabile gentlemen albino, bello, fantastico, Dio perché mi odi? Sei in combutta con gli alieni vero? Eggià tra esseri ultraterreni c’è davvero tutta sta affinità!
- Piantati una forchetta nell'occhio!- saluto alzandomi con la coperta a mo di vestito.
- Sì è decisamente una bella giornata, vuoi qualcosa da mangiare?-
Annuisco, Shogo si avvicina, mi accarezza il viso spostandomi una ciocca abnorme di capelli scuri dalle labbra.
- Che vuoi? - sbotto tirandogli una sberla alla mano - Ma soprattutto cosa è successo?!-
Ho praticamente la voce simile a quella di un oca, appena sveglia odio dover parlare troppo perché mi rimangio sempre le vocali.
- Semplice ... - sta per parlare quando ho un flash. Gli dico di tapparsi la bocca concentrandomi meglio.
Sono entrata in casa sua perché non ho avuto alcuna voglia di fare grandi cose, anche perché da sbronza, qual ero avevo anche dimenticato la strada. A metá strada tra la casa dell'albino e il locale dove avevo fatto "rifornimento" non mi sono più retta con le mie sole gambe così Shogo mi ha portata tra le braccia fino al suo appartamento, mi skno buttata sul divano e gli ho chiesto -biascicando ovviamente- di sedersi vicino a me, lui lo fa e gli salto addosso dandogli un bacio sulla guancia... credo di essere svenuta in campo cerebrale per il resto della notte e sinceramente è meglio così.
- Ti è tornato in mente?- mi sussurra all'orecchio. Sparo una raffica di "HEY-HEYHEYHEY!" allontanandomi, se osa avvicinarsi lo ammazzo, poco importa dello Psycho Pass.
- Non osare avvicinarti a me rimani fermo dove sei e ti assicuro una settimana di vita- chiarisco.
- Aspetterò- sospira. Che.uomo.schifoso.
-Non vuoi davvero ricordare nulla?- mi fa con un sorriso spensierato, manco stessimo parlando di margherite!
- Fidati, preferisco vivere nell'ignoranza- perfino parlargli mi fa vomitare eppure... non dico che i ricordi che tornano pian piano non mi dispiacciano, se solo non fosse lui con quei suoi occhi...

Entro sbattendo la porta, sento solamente un ronzio ed il mondo che gira, mi sa che mi sono un po'lasciata andare. I capelli dell'albino sono luminosi, belli e morbidi.
Vedo quella massa morbida, mi ci butto sopra con un salto sento ogni preoccupazione sparire grazie agli alcolici e tutti i pensieri contorti che mi passano per la testa ormai andata a quel paese.
- Shoooogooooooo...- chiamo, dov'è? Mi ha abbandonata? Che sciocchina questa è casa sua, come può abbandonarmi in casa... ma quel quadro è davvero bello...
- Tutto bene?- quanto è dolce si preoccupa per me. - Idiota! Non si lascia una signorina da sola in casa propria- ammonisco, come può farmi cose simili? Lui è un... gentiluooooomo! Shi! Lui è un gentilsignore!
- Hai ragione scusami- mi accarezza la testa seduto accanto a me completamente... naaah non sono così sbronza, vero?
- Perdonato solo perché... solo perché sei quaaa- gli cingo la vita con le braccia e gli do un bacio sulla guancia, ha la pelle morbidosa!
- Hai proprio esagerato Furukawa-senpai- sorride. Quanto siamo formali!
- Orihime....- correggo. Fa caldo...
- Sei sicura vada tutto bene?- mi mette la mano sulla fronte preoccupato.
- Shogo piantala di pensare che sia seriosa perché quello sempre col muso é Gino!- batto la mano sul cuscino. Le sue labbra formano un sorriso.
- E come dovrebbe essere la vera Orihime-senpai?-
*
La mia domanda ha subito risposta poiché si sporge forse per errore da ubriaca, forse per dimostrarmelo.
Sentire il contatto di quella lingua che è sempre tagliente è una specie di traguardo, non avrei mai pensato che le persone potessero fare le cose contro la propria volontá con una bella sbornia, pensavo fosse un caso. Beh il caso è stato generoso con me.
- Senpai credevo mi odiassi- osservo sibilando al suo orecchio.
- Non me ne frega!- mi risponde, questa donna mi intriga sempre più.

ANGOLO DI ZOICHI:
SALVEE!*allegria* il capitolo non è tra i migliori, ma spero lo stesso in una vostra tolleranza perché torno alla carica dopo un po'! Arrivesorci!!!
   
 
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