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Autore: directionercipriani    02/01/2015    5 recensioni
-Tu sei andata via-
-Non volevo-
-Vai via-
-Non lo farò. Non di nuovo-
....
Questa è la storia di Tracy, una ragazza fuggita da una vita che la spaventava. All'età di 17 anni scappò lasciandosi la sua vecchia vita alle spalle. Ma piccoli accenni sono ancora presenti nella sua nuova vita e nel suo cuore, come il suo migliore amico Niall. Cosa succerà tra i due?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2° CAPITOLO



-Niall- dissi
Scappò.
Tentai di raggiungerlo e ci riuscii. Afferrai la sua maglietta e lui fu costretto a fermarsi.
Si girò a guardarmi, aveva gli occhi pieni di lacrime e la causa ero io. Il tutto mi portò un grande dolore al petto ma non quanto il modo in cui mi disse -Che vuoi?-
-Niall ti prego, parliamo-
-Tu sei andata via-
-Non volevo-
-Vai via-
-Non lo farò. Non di nuovo-
Le lacrime cominciarono a correre lungo le sue guance. Sentii mancarmi le forze e caddi a terra.
-Tracy!- Niall preoccupato mi raggiunse prendendomi la mano
-Niall perdonami-
-No, non posso- 
Scappò. Di nuovo. Ed io non ebbi forza per raggiungerlo.

...

Era ormai buio quando cominciai a guardare il cielo dalla finestra della mia camera. Le stelle continuavano a brillare da ormai un'ora sotto i miei occhi, ma una in particolare attirò la mia attenzione. Quella che si distingueva dal resto del firmamento, se ne rimaneva sola e in disparte nonostante la sua luce sembrasse più forte delle altre, forse era per questo che era stata collocata proprio in quel punto, non aveva bisogno di altri per brillare. La chiamai con il mio stesso nome, forse perchè mi rispecchiavo in quel piccolo puntino, non avevo bisogno di nessuno per risollevarmi.
Gli occhi divennero sempre più pesanti finchè non mi addormentai.

...

Il sole era ormai sorto quando aprii gli occhi. Le lacrime erano ormai evaporate nell'aria ma il dolore che avevo dentro era costante. Decisi di andare a fare una corsetta. Tuta, coda e cuffie. Iniziai a correre per le strade di Londra cercando di mettere da parte i miei pensieri più profondi. Raggiunsi il parco quando il mio cellulare cominciò a vibrare. Avevo la fronte e la schiena madide di sudore ma non mi importava. Guardai lo schermo del cellulare e lessi "Jasmine" risposi.
-Tracy, dove sei?-
-Al parco-
-Torna a casa-
-Perchè?-
-Beh..ho invitato Harry a pranzare e ha promesso che porterà Niall-
-Vuoi farmi morire?-
-Sbrigati!-
Arrivai a casa in 10 minuti. Corsi in bagno e feci una doccia. Indossai un vestitino rosa molto semplice, delle ballerine e legai i capelli in una treccia che poggiai sulla mia spalla destra. Decisi che il mascara e un filo di gloss trasparente sarebbe bastato.
Aiutai Jasmine ad apparecchiare e infine andai ad aprire la porta agli ospiti.
Avevo il cuore a mille quando i miei occhi incrociarono quelli di Niall. Abbassai lo sguardo.
-Ciao Tracy- disse timidamente
Era orribile vederlo timido nei miei confronti, come se non ci conoscessimo, come se tutti gli anni passati insieme fossero dimenticati. Decisi di non pensarci.
-Ciao Niall-
-Tracy dobbiamo parlare. Ora-
-Non vuoi mangiare prima?- disse Jasmine
-Mangeremo dopo. Non posso aspettare-
Annuii e lo scortai alla terrazza.
Lì c'erano due sedie di plastica ad attenderci. Ci sedemmo.
-Allora, cosa vuoi dirmi?-
-Tracy, voglio delle spiegazioni. Voglio sapere perchè sei scappata-
-Non mi piace parlare di questo- improvvisamente divenni nervosa, iniziai a tremare e a torturarmi le mani che lui accolse fra le sue
-Cos'è successo?-
Una lacrima mi rigò il viso 
*Era tardi quella sera, mi nascosi sotto le coperte sentendomi finalmente al sicuro, mia sorella maggiore dorme nel letto vicino alla finestra, la sveglia indicava le ore 2:00.
Cercai di dormire ma il rumore degli schiaffi e delle urla proveniente dalla cucina mi resero insonne, avevo paura. Mio padre per l'ennesima volta stava picchiando mia madre e io avevo troppa paura per difenderla, mi vergognavo ma la mia vigliaccheria mi bloccava. Improvvisamente la maniglia della porta si abbassò, stava entrando qualcuno, mio padre.
-Papà, che succede?- dissi
-Ora tocca a te- disse a pugni stretti
-Cosa?- dissi spaventata
Mi alzai dal letto capendo le sue intenzioni. Voleva picchiarmi. Voleva farmi del male come faceva con la mamma. Mio padre tentò di raggiungermi ma io fui veloce, raggiunsi la porta e scappai.*
Raccontai tutto a Niall senza tralasciare nessun dettaglio. Era la mia ultima possibiltà per farmi perdonare.
-Perchè non sei venuta da me? PERCHE'?- disse urlando
Sapeva che non amavo che mi ulrassero contro. Abassai lo sguardo mentre un'altra lacrima raggiunse le mie ginocchia. Le sue braccia forti mi avvolsero, mi sentii al sicuro.
-Perchè non sei venuta da me-
-Mio padre mi ha inseguita fino alla fermata del bus. Non volevo metterti nei guai-
-Non mi importava finire nei guai se era per te-
-Come sta mia madre?-
-Male. Manchi a tutti-
-Tu mi sei mancato Niall. Non sai quanto ti ho pensato-
Sorrise.





SPAZIO AUTRICE: Ed ecco il secondo capitolo. Spero vi piaccia. Fatemelo sapere, recensite :)
  
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