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Autore: eringad    15/11/2008    2 recensioni
Sarebbe bello se ci insegnassero cos'è l'amore. Se esistesse un libro che contenesse tutti i segreti di quest'ultimo.
Ebbene io vi racconto una storia che svela gli intriganti e passionali risvolti di una storia, anzi più di una: saranno ben cinque.
Piccole e compatte leggi, talvolta comiche talvolta emozionanti.
A voi il giudizio!
[kankuxino][naruxhina][nejixten][shikaxtema][sasuxsaku][accenni di kibaxino]
Secondo paragrafo:
1. NarutoxHinata
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kankuro, Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Articolo 1: Dichiarazione d'Amore: il Bacio

9. Mani sui tuoi fianchi…Ti amo troppo per lasciarti andare

Era una calda e assolata mattina a Konoha. Mi stavo dirigendo alle porte di Konoha perché purtroppo il mio periodo di tranquillità era finito e mi aspettava una nuova sfilza di missioni da cominciare.
Sbuffai sul ciuffo che si era piazzato davanti agli occhi per spostarlo ma lui, l’infame, ritornava sempre al solito posto e io mi stavo innervosendo e stringevo quasi convulsamente le spalline dello zaino che conteneva le scorte per il viaggio.
Arrivai in ritardo correndo e arrivai davanti ai miei nuovi compagni di squadra per la nuova missione; Neji e Lee stavano in piedi sulle porte, il primo appoggiato al muro che fissava nel vuoto facendomi soltanto un cenno con il capo quando posato lo zaino misi le mani ai fianchi continuando a sbuffare contro il ciuffo malefico che mi dava il tormento dalla mattina, mentre il secondo…bhè lui si avvicinò raggiante spostandomi da un lato il ciuffo e fissandolo dietro l’orecchio per poi sorridermi a trentadue denti dandomi un caloroso e inappropriato saluto mattutino.

“Buongiorno Ino-chan!”

“Eh eh…ciao.”

Lo squadrai male mentre lui convinto faceva la strana posa comune anche al suo strano maestro e mi guardava raggiante.
Mi guardai intorno, c’era Neji, c’era Lee…ma Tenten? No, di lei non c’era traccia.
Sospirai sollevata, almeno non ero arrivata ultima. Presi il mio grosso zaino usandolo come sedia e rimanendo in attesa come gli altri guardando di tanto in tanto Lee che faceva i suoi esercizi mattutini.
Circa dieci minuti dopo vidi all’orizzonte la figura della ragazza del team Gai avvicinarsi a gran velocità tutta arruffata e impacciata. Si fermò davanti a noi inchinandosi a ripetizione e ripetendo scuse a raffica.

“Tsè. Non fa nulla Tenten. Ora possiamo partire, andiamo.”

Assentimmo tutti e poi messi gli zaini in spalla partimmo con un solo salto infilandoci tra i rami della foresta che circondava il villaggio.
Guardai la kunoichi affianco a me sorridendole per salutarla, lei guardava dritto davanti a sé, la schiena di Neji saettava bianca tra il verde delle fronde ed era anche il bersaglio dello sguardo di Tenten. Si quella ragazza sapeva sempre fare centro, ma aveva fatto anche centro nel cuore del giovane Hyuuga?
La fissavo imbambolata da circa qualche secondo quando lei voltò lo sguardo verso di me guardandomi stranita.

“Ehm…ciao Tenten!”

“Ciao Ino-chan…tutto bene?”

“Ma certo! Ehm…stavo notando solo il tuo sguardo rivolto al bel moro…”

“Ma chi? Non stavo guardando proprio nessuno…”

Abbassò lo sguardo imbarazzata accelerando probabilmente inconsapevolmente. La guardavo sfrecciare tra i rami veloce…forse troppo veloce. Superò in pochi minuti Neji che la guardava preoccupato, e faceva anche bene! Vidi la scena a rallentatore, troppa quantità di chakra incanalata alla pianta del piede, il ramo che scricchiola e si spezza sotto di lei, lo sguardo spaurito di Tenten presa di sorpresa e le braccia di Neji che si aggrappano alla vita della ragazza tirandola con sé e stringendola tra queste per proteggerla.
Lei si strinse alle braccia non riconosciute che la posavano su un ramo.

“Tenten tutto bene?!”

Mi avvicinai spaventata mentre lei riprendeva coscienza e si guardava intorno con aria imbarazzata per la scena.

“Si si scusate tanto…mi sono distratta…”

“Dannazione Tenten! Fa attenzione siamo in missione!”

Guardai gli occhi severi e candidi del ragazzo che stringeva Tenten, erano protettivi non cattivi, le stringeva ancora i fianchi tra le mani guardandola negli occhi da dietro.

“Lo so! Infatti mi sono scusata…”

“Ngh…procediamo!”

Vidi le mani del ragazzo scivolare lentamente spostandosi dai fianchi della ragazza imbarazzata non solo per la figuraccia ma anche per quel paio di mani sicure e protettive.
Ci mettemmo immediatamente in marcia per poi fermarci solo verso sera, sfiniti ed esausti stendendoci subito per riposare lasciando Lee a fare la guardia. Era l’unico che rimaneva attivo nonostante la camminata sfiancante.

Nel cuore della notte mi svegliai sentendo un rumore, all’oscurità vidi Lee allenarsi, mi alzai a sedere strofinandomi un occhio assonnata.

“Lee? Ma che cavolo di casino fai?”

“Oh scusa ti ho svegliato?”

“Shh!! Se si sveglia Neji ti ammazza sappilo!”

“Scusa! Ehm…mi fai compagnia? Mi sto annoiando…”

Guardai il ragazzo mentre si avvicinava timido, annuii e gli feci un po’ di spazio sulla coperta, quello si sedette sul lembo e portò le ginocchia al petto circondandole con le braccia.
Mi indicò con un dito i due addormentati, Tenten dormiva rannicchiata su un fianco in posizione fetale e Neji con la schiena appoggiata ad un albero e le gambe raccolte.

“Guarda che carini…sembra che Neji la stia proteggendo anche mentre dorme!”

“Già…ma si piacciono vero?”

Guardai sottecchi il ragazzo cercando di farlo parlare, era un peccato che non si confidassero l’uno con l’altro, erano così teneri insieme.
Lui deglutì intuendo qualcosa e poi parlò.

“Bhè…questo non lo so…io penso di si ma non me lo hanno mai detto…”

Guardai pensierosa i due facendomi tutti i miei progetti per farli mettere insieme quando la voce del portatore sano di giovinezza mi fece sobbalzare.
Guardai le sue enormi e assurde sopracciglia corrugarsi nello sforzo di dire quello che stava dicendo.

“Però sono troppo orgogliosi per dichiararsi…almeno loro hanno possibilità, dovrebbero sfruttarla.”

Capii la sottile velatura che diceva ‘Sakura-san…’. Guardai quel ragazzo ammirata, soffriva per amore…
Lo avrei abbracciato forte per consolarlo se non avessi avuto paura di essere fagocitata da quelle sopracciglia.

“Oh Lee-san…fossi in te proverei a innamorarmi di qualcun altro…”

“Non posso…a me piace lei. Mi piacciono i suoi capelli, i suoi occhi, mi piacciono tanto i suoi modi di fare, i suoi pregi, i suoi difetti…uffi…”

Sospirai affranta…questo era amore. Era serio mentre parlava, guardava i due piccioncini con aria assente, sapevo a chi pensava. Ma lei insensibile aveva scelto un altro.
Gli diedi una pacca forte sulla schiena facendolo sobbalzare e spingendolo in avanti quasi fino a farlo cadere, lui mi guardò sorpreso e io gli sorrisi a trentadue denti con il sorriso più splendido e allegro che avevo.

“Forza Lee-san! Non arrenderti e vedrai che qualcosa ricaverai!”

“Pff…a volte penso che sarebbe stato meglio se mi fossi innamorato di una ragazza come te!”

Soffocò una risata guardandomi divertito, sorridendomi a sua volta. Avevamo consolidato un’amicizia, tuttavia anche se lo ritenevo mostruoso per via delle sopracciglia dovevo ammettere che era proprio un bravo ragazzo.
Gli feci compagnia fino alla mattina per poi ripartire alla volta del completamento della missione.

*~*~*~*~*~*

“Mio dolce e carissimo amoreeee?”

“Fossi in te la smetterei subito Ino…”

“Uffi…dai che sono appena tornata! Mi potresti anche dare il bentornato!”

“Aspetta un attimo…finisco qui e lo faccio…”

Guardai le mani di Kankuro levigare piano la superficie della sua marionetta mentre io stavo lì a fissarlo aspettando il solito bacio. La venatura sulle mani si notava di più mentre lavorava, erano mani virili, forti. Arrossii a quel pensiero e mentre io ero persa nei miei pensieri lui mi sorprese con un bacio a schiocco sulle labbra e si allontanò sorridendomi, quel sorriso sgangherato che tanto mi piaceva.

“Bentornata! Allora? Com’è andata la missione?”

“La missione benissimo, pensa che non sono nemmeno dovuta servire io…poi ho parlato con un malato d’amore e ho visto due testardi combattersi al posto di dichiararsi…”

Parlai persa nel vuoto appoggiando il mento ai palmi delle mani con i gomiti appoggiati sul tavolo da lavoro. Lui mi guardò scettico e ci mise qualche secondo prima di capire di chi stessi parlando.

“Dunque…se penso bene, Lee è il malato d’amore. Mentre Tenten e Neji sono quelli testardi che non si dichiarano giusto?”

“Giusto!!! Dobbiamo farli innamorare!”

“Ino…non ci si deve immischiare nei fatti altrui o si finisce nei guai…”

Incrociò le braccia al petto ma io lo guardavo decisa, sapevo che in loro c’era del potenziale e non potevo stare a guardare.
Pensavo a quelli che stavano lì ad aspettare, innamorati senza speranza, senza che l’altro se ne accorga o ti rifiuti, chi spera solo di essere notato tra tanti, di non essere rifiutato quando ti offre il suo cuore aperto.
Pensavo a loro, che si piacevano, ma erano troppo orgogliosi per aprirsi, troppo testardi per vivere esperienze nuove, meravigliose.
E poi era chiaro per loro, le mani di Neji strette attorno ai fianchi di Tenten significavano un chiaro ‘Ti amo troppo per lasciarti andare’.
Guardai il mio ragazzo che mi fissava serio, gli scoccai un bacio sulla guancia sorridendogli malandrina.

“Kanky-chan…tu ora mi aiuti a fare questo…”

*~*~*~*~*~*

Tenten si avvicinava al luogo dell’appuntamento, stringeva forte tra le mani il biglietto anonimo e accartocciato che le era piombato attraverso la finestra aperta sul pavimento. Aveva provato a scoprire chi glielo aveva mandato ma non c’era riuscita, l’autore di quello strano scherzo era sparito senza lasciare traccia.
‘Sono innamorato di te…ti prego incontrami alle 5 di oggi al campo d’allenamento n° 3, perdonami se non ti rivelo chi sono, ma non è ancora ora…’
Era sconcertata. Era sicura di non essere molto notabile, ed era arrabbiata, pensava sicuramente a uno scocciatore o un burlone. Però era anche curiosa, se era vero voleva davvero scoprire chi era il pazzo innamorato di un maschiaccio come lei.
Torceva nervosamente il foglietto tra le dita, quasi strappandolo, si ritrovò presto al campo…in anticipo. Non era mai arrivata in anticipo sin da quando era all’accademia.
Sentiva il cuore pulsargli forte sotto il petto. Come avrebbe fatto a declinare l’amore di quel povero ragazzo? Lei era già innamorata, anche se non l’avrebbe mai ammesso.
Chiuse gli occhi inspirando a fondo, nel suo cervello non c’era spazio per nient’altro. Solo due occhi candidi, sicuri, celati, che la fissavano con serietà. Il cuore prese a battere più velocemente.
E se fosse stato davvero lui? No, non era possibile. Non avrebbe mai fatto una cosa del genere, e lui non era il tipo da accorgersi di una nullità come lei.
Persa nei suoi pensieri, con il cuore a mille non si accorse che l’altro era già arrivato, e si avvicinava a lei, pericolosamente.

“Tenten?”

Una voce greve, virile, le sembrava di conoscerla. Aprì piano gli occhi pronta a rifiutare.

“Ma che…? Neji?”

Guardò i suoi occhi severi persa, confusa. Ma cosa stava succedendo?
Anche lui sembrava confuso, lo vide tirar fuori da una manica un biglietto molto simile al suo.

“Me l’hai mandato tu questo?”

“No…ma ne ho ricevuto uno simile anche io.”

“Quindi era una beffa. Meno male.”

“Già, mi sentivo a disagio a dover rifiutare qualcuno.”

“Mh. Si.”

“Però che rabbia! Insomma chi diavolo è stato a prendersi gioco di noi?!”

Io stavo dietro una siepe insieme a Kankuro osservando la scena e storcendo la bocca. Avevo immaginato la scena diversa. Imprecai a denti stretti, erano davvero impossibili quei due.

“Io te lo avevo detto…”

Sussurrò il mio ragazzo sospirando. Guardai i due mentre se ne andavano…parlando!
Forse non avevo ottenuto il risultato sperato, ma avevo innescato sicuramente qualcosa.
Lei ancora rabbrividiva quando la mano del ragazzo sfiorava la sua, lui ancora la guardava protettivo.

Ogni piccolo gesto, ogni piccolo pezzo di questo puzzle aiuta a finire il prodotto, una moltiplicazione di emozioni, sentimenti: l’amore.
L’amore è una cosa strana, ti prende, ti sconvolge, ti travolge.
L’amore è come un gatto, pigro, indolente, da degli appuntamenti e poi arriva quando gli pare. Se lo chiami non si muove, solo quando sarà il momento per lui arriverà a regalarti un calore mai conosciuto.
E l’amore scatta da ogni piccolo gesto, a ondate.
Lascia senza parole. È stupendo.

Stupendo…stupendo come quello che hai provocato tu arrivando nella mia vita…

*~*~*~*~*~*

Ecco e con questo capitolo finisco la prima parte di ‘Manuale D’Amore’!
Naturalmente non potevo non mettere la particolare ficcanasità di Ino no? XD
E oltre ciò anche i due testardi che mi verrebbe da prenderli e farli sbattere testa contro testa per vedere quale si spacca prima! E come potevo non mettere il dolcissimo Lee innamorato perso senza speranza? ç_ç
Bhè, in ogni caso volevo spiegarvi meglio come mai ho detto che la prima parte è finita:
Questa infatti è una fiction strutturata in tre parti, la prima [Articolo 1: Dichiarazione d’Amore: il Bacio], più lunga è descritta solamente dal punto di vista di Ino;
La seconda [Articolo 2: I Tre Passi] invece da più punti di vista e racconta storie che magari non centreranno nulla con la protagonista;
La terza [Articolo 3: I comandamenti] si alternerà tra Ino e Kankuro probabilmente a distanza di anni da dove siamo adesso.
Ora vi lascio ai ringraziamenti! Grazie per chiunque abbia letto! *_*

Per TemariCross: ma che grazie?? Grazie a te che sopporti la mia storia =_=||| e inoltre ehm…P. si è un po’ arrabbiato o meglio mi ha distrutto un ginocchio per la storia del broccolo :S grazie mille in ogni caso!!! Continua a seguire mi raccomando!!! Bye!!!

Per magic_girl95: ehm ehm…spolierino, prossimo capitolo ehm ehm continua a seguire ciao e grazieeeee >.<
  
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