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Autore: angelad    02/01/2015    2 recensioni
Natale è arrivato in casa Castle.
Tutti sono felici e contenti, nessuno può immaginare neanche lontanamente quale disgrazia si abbatterà su tutti loro.
Solo un super papino agente segreto può risolvere questo dramma e salvare il Natale...
Genere: Comico, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Martha Rodgers, Nuovo personaggio, Rick Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Agente Speciale Castle: "Missione Natale"



 

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"Non posso credere che tu sia arrivato a questo punto, figliolo. È mezzanotte passata, non potevamo aspettare domani per svolgere questa riunione di famiglia? Stavo giusto per coricarmi sorseggiando il mio ultimo Martini... ma hai parlato di un emergenza... si può sapere quale sia di grazia?".
Martha Rogers illustrò il suo disappunto abbattendosi contro lo schienale imbottito della sedia.
"Sono una donna di una certa età, le sorprese inaspettate mi sconvolgono a quest'ora della giornata".
"Papà, nonna ha ragione. Sembra che si tratti di una questione di vita o di morte. Per fortuna avevo rifiutato l'invito per quella famosa festa dalla mia nuova compagna universitaria, o non sarei mai stata disponibile a raggiungervi con così poco preavviso" disse Alexis prendendo la tazza di the caldo che Kate le sporgeva.
"Ho provato a convincerlo, ma non c'è stato verso... sarà una lunga serata preparativi" concluse una Kate, decisamente provata, sedendosi vicino ad Alexis.
Castle decise che era venuto il momento di  prendere la parola: "Se la finiste di blaterale tutte e tre, adesso vi spiegherei cosa sta succedendo. Kate, tu naturalmente sai il motivo di questa riunione della task force della famiglia Castle..."
"Task force? Addirittura?! Papà sei sicuro ti sentirti bene?". Alexis assunse un'espressione preoccupata.
"Se mi lasciaste finire di parlare, vi spiegherei tutto, ma qui sembra impossibile formulare un discorso. Vi posso assicurare, senza parere melodrammatico, che tra queste mura si sta consumando una vera ed immane tragedia.. Vi dico solo che riguarda la piccola Joy..."
"Cosa è capitato alla cucciola della nonna? Sta male?". Martha si accigliò quasi più di Alexis.
Castle era riuscito a catturare l'attenzione della sue donne.
Tutti in famiglia adoravano quella dolce cucciolina di Joy.
"Sta bene, fisicamente parlando, ma è molto triste.. scusa, hai detto nonna? Ma sei sicura di stare bene? Questa è senza dubbio mancanza di alcool... Kate prendi qualcosa di forte, vodka, whiskey, qualunque alcolico va bene. Ho bisogno che tutti siano lucidi a questo tavolo!".
"Richard, smettila di fare il cretino e dicci che è successo alla creatura" disse Martha tornando in posizione eretta e assumendo un'espressione molto seria.
"Nonna ha ragione, ci stai facendo davvero preoccupare".
Kate alzò gli occhi al cielo, se si fossero persi ancora in chiacchiere inopportune, si sarebbe fatta mattina per davvero.
Così prese in mano la situazione e sentenziò: "Purtroppo oggi all'asilo Joy ha ricevuto una brutta notizia.  Una bimba le ha detto che Babbo Natale non esiste e lei è rimasta sconvolta.. Abbiamo provato a convincerla che era stata presa in giro, ma non ci ha creduto....".
"Povera cucciolotta" dissero in coro la nonna e la sorella maggiore..
"Vi rendete conto? una Castle che non crede a Babbo Natale? È una cosa inaudita! Alexis non ti osare emettere suono... tu ci hai creduto per moltissimo tempo.. E poi Joy ha solo 5 anni, è molto piccola per avere il periodo più bello dell'anno rovinato in questo modo..." Castle era davvero triste, mentre pronunciava queste parole..
Kate gli appoggiò una mano sulla spalla.
Lui continuò: "Di certo, però, non mi aspettavo che i geni Beckett "zero fantasia, zero immaginazione", nascosti nella piccola di famiglia, uscissero così perentori in questo momento...."
"I geni Beckett?" Kate lo guardò storto, mentre ad Alexis scappò una risatina.
"Tesoro, non mi pare questo il momento di polemizzare..  Non puoi negare la loro esistenza.. Comunque, visto che ci ritiene "responsabili" del suo dolore, pensando che le abbiamo detto una bugia, ho deciso che dobbiamo fare qualcosa di estremamente figo per lei.. per farle ritrovare la gioia e la magia del Natale. Non posso vederla così abbattuta e senza nessun entusiasmo".
"E cosa intenderesti fare di grazia?" chiesero .
"Semplice, le dimostreremo che Babbo Natale esiste. Consideratevi tutti degli agenti speciali segreti. Kate per te non dovrebbe essere così difficile... ".
"Tesoro, non vorrei sembrare estremamente razionale, ma come pensi di riuscire a portare a termine questa "missione"?"
Sul volto di Castle nacque uno dei suoi migliori sorrisi: "Nell'unico modo possibile...".
 
Il giorno dopo fu davvero una giornata difficile ed impegnativa per tutti, ma quando Castle sentì il rombo del motore dell'aereo accendersi sotto di loro, si sentì soddisfatto.
Il sole era calato sotto l'orizzonte e New York si era accesa di mille luci.
Organizzare quel viaggio in così poco tempo aveva risucchiato tutte le su energie, non aveva praticamente dormito e si era consumato gli occhi davanti al pc, ma sapeva che se sarebbe sicuramente valsa la pena.
Allungò la mano per intrecciare le dita con quelle di sua moglie che era seduta accanto a lui.
Kate si voltò e gli sorrise: "Le piacerà, hai organizzato qualcosa di veramente speciale. Non è da tutti".
Rick curiosò sul sedile davanti al loro. La piccola Joy aveva voluto sistemarsi in mezzo alla sorella maggiore e alla nonna per quel lungo viaggio. Non aveva voluto accoccolarsi accanto al suo papà come faceva di solito..
Non era arrabbiata come la sera precedente, ma non aveva ancora ritrovato la sua proverbiale allegria e la novità di quella vacanza inaspettata non l'aveva resa per nulla entusiasta.
Aveva sorriso e non aveva fatto capricci, ma in altre situazioni avrebbe parlato a martelletto fino a renderli incapaci di intendere e di volere.
Non aveva insistito nemmeno per conoscere la destinazione, si era fidata delle parole della madre e non aveva obbiettato.
Aveva perso la sua proverbiale allegria e ciò non piaceva a nessuno in famiglia.
La vide stringere il suo orsetto, ma aveva gli occhietti spenti. Incominciava ad avere sonno, la conosceva bene ormai, sarebbe caduta nelle braccia di Morfeo molto presto, ma in fin dei conti non era un male.
Attraversare l'oceano avrebbe comportato almeno 7 ore di volo e se la piccola dormiva non si sarebbe annoiata.
La sua predizione si rivelò, infatti, esatta: poco dopo il decollo dell'aereo la più piccola della famiglia Castle crollò distrutta.
Alexis si voltò e cercò gli occhi del padre: "Però papà, devo farti un appunto: non mi ci hai mai portato. Sarebbe stato davvero figo..".
Castle rise: "Con te non ce n'è mai stato bisogno. Sei sempre stata una fedele credente".
Risero tutti, Martha e Kate comprese.
Kate accarezzò il viso del marito: "Io sono ancora dubbiosa su un piccolo dettaglio di questa "vacanza". Chi sarà più contento tra padre e figlia piccola..".
Rick abbozzò un sorriso lieve alla battuta della moglie, ma i suoi occhi erano ancora velati di una malinconia tangibile.
"Tornerà ad essere la nostra cucciolotta, credulona e fantasiosa. Nessuno può resisterti Castle. Il tuo mondo fantastico e fantasioso coinvolge chiunque, Joy non ha mai sapputo resisterti. Questo è solo un piccolo scivolone, colpa dei miei geni, lo ammetto almeno sei contento, ma dopo questa bellissima sorpresa tornerà a renderti orgoglioso dei suoi meravigliosi atteggiamenti alla Castle! Perchè nessun bambino sa resistere a Babbo Natale... nemmeno una piccola "Beckett" offesa".
Rick la baciò: "Spero davvero che tu abbia ragione".
Kate lo ricambiò: "Ce l'ho. Conosco lei, conosco te. Questa nostra "missione" non può fallire".
 
Quando uscirono dall'aeroporto trovarono una macchina ad attenderli. Il viaggio era stato lungo e tutta la famiglia era decisamente stanca.
Avevano dormicchiato a turno durante il viaggio, ma un buon sonno ristoratore era sicuramente un'altra cosa..
Non vedevano l'ora di arrivare in albergo..
Tutti tranne la piccola Joy.
Aveva appoggiato il musetto contro il vetro, schiacciandosi il nasino, e guardava all'esterno con una faccetta sognante.
Sul suo bel visino era anche riapparso un similare del suo proverbiale sorriso: "Guarrdate fuori! Quanta neve!!! Ce n'è moltissimissima in più che a New York. Come hai detto che si chiama questo posto mammina?".
Kate, trattenendo uno sbadiglio, rispose: "Finlandia, amore.. Siamo appena usciti dall'aeroporto di Rovaniemi. È un piccolo paesino molto speciale e tra poco scoprirai perchè.. il suo cittadino più illustre è un uomo davvero speciale".
Joy si voltò sorridendo e muovendo in aria il suo orsetto: "E chi è? Il sindaco?".
La donna fece l'occhiolino: "E' una sorpresa.. posso solo dirti che è un amico di papà e che ci sta aspettando. Il nostro è un invito speciale".
La piccola si rattristò: "Io non voglio conoscere un amico scrittore di papà. Pensavo che questa vacanza sarebbe stata divertente!".
"Scusa, chi ti dice che sia uno scrittore? Di sicuro legge, ma non romanzi o novelle. Ama le lettere. Lo scoprirai solo quando arriveremo al suo villaggio. Io sono assolutamente sicura che ti piacerà".
Joy guardò il suo orsetto con occhietti curiosi e poi tornò a guardare estasiata il paessaggio fuori dal finestrino.
Sembrava amare molto quei posti così diversi dalla grande città.
Kate un po' meno...
Faceva un freddo assurdo, non a caso erano poco sotto il Circolo Polare Artico, se la geografia non la tradiva, ma doveva ammettere che quel paesaggio avvolto da quella coltre candida aveva un effetto attrattivo anche nei suoi confronti. Un po' di pegno bisognava pur pagarlo.
La loro destinazione non era esattamente vicino al centro della città, ma si rivelò nemmeno troppo distante.
Sfiorò con lo sguardo il profilo di suo marito, seduto accanto al conducente sul sedile anteriore. Guardava con crescente attesa il susseguirsi di curve e rettilinei che si districava tra colline e costeggiava piccoli boschetti di abeti luccicanti di neve.
L'autista colse la sua inquietudine e in un perfetto inglese disse: "Siamo quasi arrivati signore, manca poco. Se vuole preparare la bambina..".
Rick sorrise e si voltò chiamando la piccola Joy sorridendole: "Siamo arrivati cucciolina. Sei stanca?".
La piccola scosse la testa, indecisa se sorridergli a sua volta oppure no. Il peggio sembrava essere passato, ma Joy non aveva ancora perdonato del tutto il suo papà. Dal suo punto di vista, la bugia era stata davvero pesante.
L'uomo non si perse d'animo e continuò: "Molto bene, perchè avrai bisogno di tutte le tue energie quando arriveremo. Ci sono un sacco di posti da visitare in questo villaggio e io sono sicura che ne sarai entusiasta".
La piccola pareva interessata.
"Dai vieni qui davanti in braccio a me. Vieni a vedere.. siamo arrivati, guarda quante luci!".
La piccola Castle stavolta non seppe resistere e saltò in braccio al suo papà, incurante delle lamentele del povero autista.
Appoggiò la sua testolina sul petto dell'uomo e, con aria estasiata, commentò: "Papino, ma è bellissimissimo! Sembra un paesello tutto illuminato con le lucine natalizie. Dormiremo lì?".
"Certo piccolina, soggiorneremo proprio lì, in una di quelle casette. Sai, abbiamo avuto un invito speciale, siamo stati molto fortunati. Ti piace l'idea?".
"Sì, è bello, devo ammetterlo. Mammina mi ha detto che il proprietario di tutto è un tuo amico... È più ricco di te allora!".
Rick scoppiò a ridere di gusto, ma lo sguardo serio di sua figlia lo gelò per un istante e gli accarezzò la testolina: "Scusami piccola, non volevo ridere di te. Solo che lui non è proprio solo un mio amico e non è per nulla ricco.. in realtà lui è la persona più generosa del mondo e passa la sua vita a donare agli altri, specialmente ai bambini, solo per avere in cambio il loro sorriso..".
Joy non capiva del tutto il discorso del padre, ma la curiosità aveva ormai preso il sopravvento su qualsiasi altro sentimento.
"Papino, adesso però devi dirmi chi è.. Come si chiama?".
"Babbo Natale. Quello, tesoro mio, è il vero Villaggio di Babbo Natale".


Angolo mio!
Nuovo capitolo, l'avventura comincia...
Cosa ne dite? Vi piace l'idea di Castle?
Riuscirà nel suo intento?
Un grazie di cuore  a chi legge e segue questa storia..
  
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