03/01/2015
1 recensioniAngolo autrice.
OMG scusatemi tanto se non mi sono mai presentata, oddio ahah sono Debora e non so che dirvi sinceramente, spero solo che vi piaccia la mia storia e che recensite in tante! Vi voglio già bene ahah ciao bellezze <3
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"Okay, se sono venuto qui non è per questi due sbruffoni ma per te, Ash. Ah! È voluta venire anche Alexis..." Gli diedi una pacca sulla spalla e lo feci accomodare all'interno della casa, seguito da Alexis. "Ciao Michael, sono Calum." - "Lo so." Ringhiò freddo il rosso, e Luke si irrigidì ancor di più. "Tieni." Disse sbattendo il foglio. "Questo è lo spartito, prova a fare l'assolo della chitarra e sei dentro." Ancor più freddamente Luke porse una nuova chitarra al rosso, che prima l'accordò e dopo suonò con davvero tanta grazia.
Ho fissato tutto il tempo Alexis ammaliata dal suono che produceva la chitarra, e Debbie lo notò. Ci lanciammo un'occhiata e sorridemmo assieme.
Finito il pezzo di Michael, Calum si complimentò con il mio coinquilino e Luke abbassò lo sguardo. "Lo faccio solo perché siamo disperati- si fermò- Sei dei nostri, Clifford." Gli tese la mano e falsamente gli sorrise. "Bene, continuiamo a provare ora. Ragazze, come vi è sembrato?" Alexis si guardò spaesata e Calum si presentò. "Ops, siamo due idioti! Non ci siamo presentati... Io sono Calum, quello bello. Lui- indicò Luke -è quello cesso, Luke." Luke gli diede una gomitata e si scusò per il suo amico. "Sei amica di Michael per caso?" - "Si, perché?" - "Vi siete tinti i capelli insieme quindi?" Alexis rise e Luke sorrise. "No no." Debbie non la smise di guardarmi un secondo e richiamò l'attenzione di tutti. "Bene, chi viene con me a prendere le bibite dalla cantina? Ashton. Su vieni fratello!" Mi prese per il braccio e chiuse a chiave la porta della cantina. "Non mi vuoi stuprare vero?" - "Tranquillo, a quello ci penserà qualcun altro. È tua cugina, Ashton." Non capii, "Come?" - "Non fare il finto tonto, ho visto come guardi Alexis ed è lo stesso sguardo che ho io quando vedo Lu.. Calum." Sospirai, capendo che aveva centrato il punto. "Lu?" Mi zittì con la mano e ripensai al discorso. "Ma come fai?" Debbie sorrise e mi accarezzò "Prova a fare qualcosa, Ash... è per il tuo bene. Vi ci vedo come coppia." - "Ma è solo un errore." - "Lo so, ma un errore... carino. Dai Ash!" Abbassai lo sguardo e l'abbracciai, era davvero simpatica. "Bene, aiutami a prendere le bibite. La festa è tra poco e non abbiamo preparato ancora un cazzo." Risi e decisi di aiutarla.
La festa era iniziata da tanto tempo, e già mi ero scocciato. Non vedevo Alexis e avevo paura che si potesse cacciare in qualche guaio, eravamo cugini e dovevo un po' proteggerla. "Ehi!" Una mano morbida si impossessò della mia e sperai con tutto il cuore che fosse quella ragazza. "Sono Giorgia, piacere di conoscerti Ashton Irwin." La guardai meglio: rossetto rosso sulle sue grandi labbra e un sorriso strano. Okay, era troia. "Mh ciao." Mugugnai sopra al rumore della musica troppo alta ma quella non si diede per vinta. Mise le mani sotto la mia canottiera troppo aderente e con il dito percorse i miei addominali. "La smetti?" - "Solo se tu me lo impedisci." Mi guardò con uno sguardo innocente e la strattonai con forza. "Fanculo alle femmine." Mi diressi al bancone degli alcolici e presi il primo che mi capitò tra le mani. Mi girai di scatto, come di impulso, quando vidi Alexis tra le braccia di un ragazzo... Calum.
Mi avvicinai ai due e questi ultimi si baciarono e non si accorsero della mia presenza. Povera Debbie e povero me. Povero me perché sapevo che se Alexis non fosse mia cugina, le avrei detto tutto ciò che provo quando sorride e l'uragano all'interno di me che c'è stato durante il bacio. Cristo se lo avrei fatto. Chiusi gli occhi e sperai fosse solo un brutto sogno, ma non era così: erano ancora intenti a mangiarsi la faccia. Mi girai e trovai Debbie a guardare la scena con aria completamente strafottente. "Non sei ubriaca?" Scosse la testa e sorrise. "Non ti da fastidio?" - "No, ed è questo che mi preoccupa Ash." Mentre parlò aveva lo sguardo da un'altra parte, cercai di capire dove guardasse e trovai qualcosa. "Quello, mi sta distruggendo." Indicò la ragazza verso Luke. Luke ballava troppo armoniosamente con una bionda, le sue parti basse combaciavano con il suo di dietro, e un ghigno uscì sulla faccia di Luke quando ci colse guardarlo. Debbie sospirò e andò fuori, prendendo un po' di aria, io invece mi diressi verso Luke e lo chiamai per dare inizio alla nostra serata e alla nostra esibizione. "Andiamo in scena ragazzi!" Urlò Calum e Luke mi si avvicinò: "Dove è andata Debbie?" - "Hai fatto lo stronzo Luke." - "Ma gli stronzi attirano, e ne hai la conferma." Alzai gli occhi e trovai quelli scuri di Alexis che mi incitavano a suonare e a divertirmi, le sorrisi nonostante tutto pensando al da farsi.
Mi sistemai sulla batteria e un boato si alzò al centro della pista, intravidi però Giorgia avanti con altre due stronze patentate intente a mangiarmi il fisico. Avevo letteralmente paura, potevano molestarmi da un momento all'altro. "Questa è una canzone che ho scritto per una persona speciale, Debbie. Entra e raggiungici sul palco tesoro!" Parlò Luke e Calum si girò scocciato verso di me e mi raggiunse mentre aggiustava il basso. "Cosa fa?!" - "Tanto tu hai Alexis, e Debbie non ti vuole." Sputai acido e Calum rise. "Ah ecco il problema, Alexis." Lo mandai a fanculo e guardai Michael spaesato che mi accennò un sorriso. "Debbie, ti prego!" Disse nel microfono Luke. Vedendo che non arrivava, scesi dal parco e andai fuori, dove ero convinto stesse e così fu. La trovai con una sigaretta in mano intenta a versare lacrime per un idiota. "Marlboro." Indicai le sigarette e lei mi sorrise, invitandomi a fumare con lei. "No grazie... Debbie, abbiamo una sorpresa per te." - "Non voglio entrare." - "Ti prego." Le sussurrai e lei si girò liquidandomi con un no. Fu così che la presi a sacco di patate e la portai sul palco, sotto lo sguardo di tutti e soprattutto di Alexis. "Perfetto, ora ci siamo!" Luke mi sorrise e iniziammo a suonare.
'When we both fall asleep underneath the same sky '
Partì il pezzo di Luke che si girò e andò verso Debbie.
'to the beat of our hearts at the same time.
So close but so far away...'
L'abbracciò e partì il ritornello.
'She sleeps alone.
My heart wants to come home.
I wish I was, I wish I was beside you.
She lies awake.
I'm trying to find the words to say.
I wish I was, I wish I was beside you.'
Continuammo per altri pochi minuti e finalmente vidi la felicità sul volto di Debbie che si precipitò su di Luke e lo abbracciò. Io scesi le scale e guardai Alexis prepararsi per venirmi in contro, ma così non fu: mi avvicinai a Giorgia, scansai Alexis e le dissi: "Te la dedico, Giorgia."
ALEXIS' POV
Bastardo, bambino, idiota e di nuovo bastardo. Ero pronta per congratularmi e lui va da quella poco di buono. "Ehi Ale!" Era Calum. "Si si dimmi.." Il mio sguardo ancora indirizzato verso la troia e mio cugino e non ascoltavo per nulla le parole di Calum.
Ah perfetto, stavano ballando. Alla grande, le aveva messo una mano sul fianco e l'attirava a sé. Era una guerra per caso? Lei strusciò sul corpo di mio cugino e mise una mano vicino al cavallo dei suoi pantaloni. "Che sgualdrina." Sussurrai ma Cal mi sentì: "Mi stai ascoltando, Alexis?" - "No ma guardala!" Urlai in preda alla follia quando lei prese le mani di Ashton e se le portò avanti, con il ghigno stampato in faccia e un Ashton completamente estasiato. "Fanculo." Calum guardava la scena e rideva. "Ho capito, la cuginetta piccolina di Ashton si sta ingelosendo parecchio. Tranquilla, anche se scoperanno tu sarai sempre la sua bambina preferita." Imitò una voce da coglione e pensai a ciò che aveva detto. Il solo pensiero di Ashton a letto con quella ragazza mi rendeva arrabbiata, triste e gelosa. Ma non riuscivo a capire perché, perché mi importava tanto?
Quando finalmente Ashton si degnò di guardarmi con uno sguardo di ripicca, capii le sue vere intenzioni e mi precipitai sulle labbra di Calum. "Fanculo ai maschi."
ASHTON's POV
Forse era il quinto o il sesto bicchierino di alcool che bevevo, forse mi ero anche sognato che Alexis aveva ribaciato con più prepotenza però Calum. Forse stavo solo facendo un incubo, bho. La vidi sola nel giardino e quasi inciampai alla sua vista, ridendo subito dopo dell'accaduto come un deficiente. In questo istante forse lo ero.
Mi avvicinai e la abbracciai: "Oh cuginetta hai mai pensato che se ci sposassimo e facessimo sesso sarebbe una cosa totalmente sbagliata? Ma lo sai che mi va di provarci? Ah il tuo profumo. Ti ricordi quando ti ho baciato?" Parlavo a vanvera e risi subito dopo. "Cosa c'è di sbagliato in me? Penso sempre al bacio sbagliato, penso sempre a cosa sarebbe capitato se invece non lo avessi fatto. Mi metti in confusione Alexis, ma mi piace. Dio se mi piace. Baciami, dai ora sorella." Scossi la testa e mi corressi. "No, se fossimo stati fratelli era ancora peggio, siamo cugini! Si quindi baciami." Mi allontanò con la mano e mi respinse, "Sei ubriaco." - "Bugiarda, è solo che non sono Calum e ti faccio schifo." Negò e si mise una mano nei capelli. "Dimentica il bacio." Sbuffai come un bambino e mi misi a braccia conserte. "E io che avevo anche programmato il viaggio di nozze, basta vado da Giorgia." Mi alzai barcollando e lei mi prese in giro. "Bravo, vattela a scopare tutta." Risi e mi girai. "Fai lo stesso con Calum."
Entrai dentro ancora frastornato e mi avvicinai a Giorgia. "Questi vestiti sono diventati troppo azzeccati, raggiungimi in camera." Non se lo fece ripetere due volte che si aggrappò al mio braccio e mi trascinò sopra; mi girai dalle scale un ultima volta e giurai di vedere Alexis tra le braccia di Michael in lacrime. O forse era Michael in lacrime tra le braccia di Alexis?