Rughe di terra, crepe riarse,
Sterili zolle, di morte apparente.
Scrigno che in se ha la vita si cela
Nel profondo, impensato, ma c'è.
Odor polveroso di rassegnata
Accettazione della circostanza.
Cambia il vento direzione, muta
Degli eventi Il corso naturale.
Cupo, e di grigio color si fa
Il cielo, porta con se un inaspettato
Dono, che il seme ormai più non attende.
Assopito e chiuso in se.
Gocce di vita come coltelli dal ciel
Lanciati per penetrar nel profondo.
Nelle crepe s'infilano e rimbalzan
Tra le zolle, che già cangian color.
Umido odor di bosco nell'aria.
Alla semente morbida la "madre" intorno
Acqua, che da speranza, vigore ed energia.
Di questo ha bisogno lo scrigno che or
Si apre fertile liberando il suo tesoro
Tra l'ormai tenera argilla si leva
Forte, inarrestabile germoglio che
Alla luce vuol mostrar d'esser vivo.