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Autore: ValyXD    03/01/2015    2 recensioni
STORIA RIPRESA! Ho finito di mettere l'html :D
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E se Link avesse un'allieva? Come la prenderebbe? E se poi non fosse più lui il portatore della Triforza del Coraggio? E se Zelda passasse dalla parte di Ganondorf? Hyrule si salverebbe comunque? Certo che sì: il bene trionfa sempre... ma come, stavolta? La risposta a tutte queste domande in questa fanfiction un po' comica, ma che non manca di avventura e di sentimenti.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Dark Link, Ganondorf, Link, Princess Zelda
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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La penultima battaglia prima di quella finale era iniziata. Da una parte Inoyuasha, Savio, Toon Link e Toon Zelda. Dall'altra il Ministro Mirona e Re Demone. Non sarà facile come l'ultima volta. Qui non ci sono nè spettri, nè flauti di pan, nè treni sacri. Però non c'è neanche il corpo di Zelda. Cioè c'è, ma appartiene alla legittima proprietaria, e non al demone. Ed è un punto. Contro tre. Ma quando mai i numeri, che siano di misure di altezza, di peso, di lunghezza di corna, di grandezza di fottutissimo grugno di maiale, o semplici punti a favore, hanno fatto la differenza nella storia di Hyrule? Mai. Mai i numeri hanno fatto la differenza. Quella che è sempre contata è la determinazione. Saggezza, Coraggio e determinazione. Sopratutto Coraggio, però. Già, il Coraggio... alla Torre degli Dei nessuno parlava. O meglio, nessuno VOLEVA parlare. Doruotea era mezza assopita, immersa in chissà quali pensieri complicati. Tristalpin era in piedi vicino a lei. Impassibile. Link e Zelda erano seduti sugli scalini, semplicemente, aspettavano. Link si mise una mano sulla fronte. 
-Che cavolo...- mormorò.
Zelda lo guardò.-Link? Stai bene?-
-Uhm... non credo, a dire la verità... ma non preoccuparti. È solo un capogiro.-
-Link, la... la tua mano... sinistra...-
Link si guardò la mano. Il simbolo della Triforza brillava a intermittenza. Lui spalancò gli occhi. Non aveva più il Coraggio, perchè allora era di nuovo apparso il simbolo sulla sua mano? Una spiegazione c'era, ma aveva un che di impossibile. 
-Sasha...- sussurrò.
-Che ha Sasha?- chiese Zelda.
-Non ne ho la più pallida idea. So solo che sta male.-
Fu improvvisamente travolto da una fitta lancinante alla testa, che lo costrinse ad emettere un gemito di dolore.
-Link...- disse Zelda, agitata, prendendogli una mano.
-Ho l'impressione che oltre a me e lei anche qualcun altro stia male. E quel qualcun altro... è colei che ci ha dato il Coraggio, Zelda.-
E non solo la testa, anche la mano, ogni secondo che passava, ogni volta che il Simbolo si illuminava, faceva male. Sempre più male.
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Re Demone aveva inizato uno dei suoi attacchi magici. Non avendo braccia e gambe, tutto quello che poteva usare era la magia. Per ora, questa magia era solo un turbine. Poi diventò un vero e proprio tornado, difficile da scansare. Ma i due non si preoccuparono molto: era servito solo per offuscare la vista. Il terreno arido aveva consentito il disperdersi di polvere nell'aria. Ci sarebbe voluto un po' per riuscire a ritornare a vedere. "Troppo. Decisamente troppo." Pensò Savio. 
-Ragazzi.- disse Link -Siamo o non siamo guerrieri? Da che mondo e mondo, un guerriero può sopravvivere benissimo senza la vista!-
Gli risposero affermativamente. E così, praticamente costretti ad occhi chiusi per non rimanere davvero accecati, tendevano le orecchie per sentire anche un minimo respiro, si concentravano sulle sensazioni dei piedi per capire se ci fosse qualcuno che camminava. Distinguere Mirona da un alleato. Solo Mirona. Beh, Re Demone poteva teletrasportarsi a suo piacimento, non aveva gambe, questo era un grande vantaggio. Ma c'era anche uno svantaggio che valeva per dieci. Emanava luce propria. La sua posizione avrebbero comunque potuto capirla. Era inutile, però, cercare di colpirlo. Non aveva un corpo. Non poteva essere ucciso con la spada. Ma lui poteva uccidere senza. Ed era questo il fatto da tenere sotto controllo.  
"Il Re è fottutamente pericoloso." Pensò Sasha. "E Mirona è facile da idenrificare. E a me interessa lui. Dopo penseremo al Re."
Sasha attese. Fece finta di essere distratta, la Katana in mano, e sentì chiaramente il Ministro avvicinarsi dietro di lei. Sentiva che era spavaldo, convinto di vincere. Era abbastanza vicino da colpirlo? "No... solo un attimo. Un momento. Un piccolo istante... ORA!" Sasha si girò pronta a colpire. Mirona era lì dietro, gli occhi spalancati. Incredulo. Lei stava per colpirlo, la lama della spada era ad un passo dall'iniziare la discesa per il colpo. Sasha chiuse gli occhi. Cadde al suolo, inerte. Mirona era stupito, si scostò di poco, e la Katana di Sasha lo ferì comunque ad una spalla. Savio, Link e Zelda non videro nulla, ma sentirono. Eccome. La tensione era al massimo. D'un tratto, tutta la terra che era nell'aria svanì. Strano. Molto strano. Mirona ne approfittò comunque per fare qualcosa. 
-Vi uccideremo uno ad uno.- disse lentamente. Poi rise. Quella sua stupida risata infantile, vile e che da i brividi dalla paura. Estrasse il suo pugnale e tentò di piantarlo dietro la schiena di Sasha. 
-NON PROVARCI, BASTARDO!- Urlò Savio. che evocò immediatamente il più potente incantesimo di protezione che conoscesse. Per l'appunto, si trattava del diamante in cui Ganondorf imprigiona sempre Zelda. Impossibile da distruggere, se non di sua spontantea volontà. Mirona spezzò la lama del pugnale sul diamante. Rise di nuovo.
-Re Demone, è il vostro turno.-
-Pft. Ma cosa vuoi fare. Il mio diamante è impossibile da rompere. Solo io...-
Re Demone diede un morso al diamante, che si ruppe in mille pezzi. Savio era sbalordito. Mirona prese un altro pugnale, stavolta non avrebbe avuto senso evocare un'altra barriera. Saerebbe equivalso ad uno spreco di energie. L'unica cosa da fare era essere stupidi. E fare qualcosa di stupido. Perciò Savio si mise a correre verso Mirona e cercò di afferrare Sasha per trascinarla via, la stava prendendo dalle spalle, quando il suo corpo sparì. Savio si ritrovò il pugnale di Mirona a due centimetri dai piedi, piantato in terra. I due si guardarono negli occhi, poi Savio riprese il pugnale dal terreno e saltò addosso a Mirona. Toon Link e Toon Zelda si guardarono le annuirono. Andarono immediatamente ad aiutare Savio. Certo, beh, uccidere qualcuno, nel senso, non uccidere qualcuno che quando muore fa "poof" ma che fa "aaaahh" non era nello stile dei Toon, e nemmeno in quello di Savio. Ma... Savio... "Che idiota che sono." Pensò, mentre si rotolava sulla terra attaccato a Mirona. "Sono un mago. A che cavolo mi serve un pugnale?! Lo potrei uccidere nel più doloroso quanto più rapido modo! Sono le cose che mi ha insegnato Ganondorf. Wow. Anche lui serve nella vita." 
Lanciò il pugnale quanto più lontano potè, poi si alzò, urlò un qualcosa tipo "AVADA KEDAVRA" * e Mirona smise di muoversi immediatamente.
-Ha sofferto?- chiese Zelda. 
-Forse. Solo un pochino.- rispose Savio.
-Ora è in un posto migliore.- disse Link.
-Può darsi. Ma spero solo che sia in quello peggiore, Link...- disse Savio. Link inarcò un sopracciglio, poi sospirò. 
-Mah. Hai anche ragione. Forse.-
Il Medaglione dell'Acqua apparve sul corpo di Mirona. Savio se lo mise in una delle tasche interne della sua giubba. Mirona era... andato proprio sotto uno dei tanti alberi secchi. Quello che era lui. Solo un servo, senza una propria volontà. In un eterno autunno, un eterno letargo.
Ma restavano due cose da capire. Sasha. E Re Demone. Il trio rimasto si concentrò sul Re Demone. La narratrice si concentrò (concentra?) sulla locazione di Sasha. Anche Sasha si trovava vicino ad uno di quegli alberi. Ma sopra. E in braccio a qualcuno. Qualcuno la cui casa stava proprio nel Dark World. Qualcuno che tutti conosciamo bene. Capelli viola. Occhi rossi. Vestiti neri. Eh, già. Il nostro Darky.
-So quello che sta succedendo nel tuo mondo, cara Sasha.- mormorò vicino al suo orecchio.
-Voglio fare qualcosa. Perchè tu, nonostante tutto, mi hai salvato la vita. Io te l'ho quasi tolta... e ora che posso riparare ai miei errori, voglio farlo. Salverò te. Salverò Farore. Così facendo salverò anche Link... ma non fa niente, tanto lo farò fuori un'altra volta. Quando ne avrò voglia. Forse tra un paio di secoli. Non ti lascerò andare. Salverò Farore.-
Dark si avvicinò lentamente al suo viso e le baciò una guancia.

Torre degli Dei. Link continua a stare male.
-Ragiona, per giove! Non può essere solo un capogiro!- gli disse Zelda.
-Dannazione, so che non lo è! Ma non posso fare niente! Siamo qui bloccati in questa inutile torre!-
Zelda abbracciò Link. Entrambi sapevano che qualcosa non andava. E non era tanto sapere che quel qualcosa va male che fa paura... è non sapere COSA va male...  Rimasero così per un po', poi Link si sentì improvvisamente bene. La Triforza non pulsava più, la testa non faceva più male. 
-Ok, è ufficiale.- disse Link -Non ci capisco più un tubo. No.-

Quel delicato bacio significava un milione di cose tra l'amare e il desiderio di vivere e di veder vivere, tra la consapevolezza di aver scelto la strada giusta. O meglio, quella che tutti chiamano "giusta". Ma che per lui, per Dark, sino a poco tempo prima, era quella "sbagliata". Ovviamente, la concezione del "giusto" e del "sbagliato" è soggettiva. "Non sono io quello che deve decidere cosa è giusto e cosa non lo è. Nessuno deve deciderlo. Le cose accadono e basta. Non sono giuste, nè sbagliate. Accadono. La matematica può dare un risultato giusto o sbagliato. La vita no. La vita non è matematica. La vita è... vita." Pensò Dark. Sasha si svegliò. Riconobbe immediatamente il suo profumo, il suo modo di toccarla. Lo abbracciò, sorridendo.
-Darky!- disse, felice.
-Sei vivo!-
-Aspetta un attimo. Io sono vivo, tu sei viva...-
-Egli è vivo, noi siamo vivi, voi siete... ah, non stavi coniugando?-
-Allora Farore...-
-Ella è viva...- coniugò Sasha. -Terza persona femminile singolare.-
-Oh, no!- disse Dark. -Ganondorf... l'ha uccisa!-
-Ella non è viva, ci vuole l'avverbio di negazione e... COSA?! FARORE È MORTA?!?!?-
-A quanto pare... Sasha. Piglia quell'idiota di Savio, quel figlio di sua madre di Link e quella gnocca di Zelda e torniamo nel presente. Il Medaglione ce l'ha Savio.-
-Che cosa hai detto?!-
-Ehm... intendevo... io... quella cocca di mamma di Zelda!-
-Si vabbè...- 
I due portarono Savio, Zelda e Link alla Torre, i Toon vennero scambiati con quelli adulti e il quintetto tornò immediatamente nel presente. Niente saluti vari, non c'era tempo.
Dark iniziò a spiegare quello che aveva visto, e qual'era la situazione attuale.

 
ANGOLO AUTRICE: capitolo lunghino! Sono felice di averlo scritto tutto in una sera! Ho contato i medaglioni.
Dark: Oscurità.
Ghirahim: Foresta.
Savio: Spiriti.
Aganhim: Luce. 
Mirona: Acqua.
Manca il fuoco, già. Beh. Vuol dire che mi inventerò qualcosa. A dire la verità, dato che l'ultimo medaglione è di Vaati e abbiamo anche Darky con noi... vediamo chi riesce a capire cosa ho in mente ;) grazie a tutti quelli che mi stanno seguendo. E soprattutto a Percabeth7897 che mi ha fatto venire l'idea di ficcare dentro Darky a questo punto ^-^ e devo dire che tornerà davvero utile ^-^ grashie ♡ 
Salutoni, ValyXD

*: ogni riferimento a J.K. Rowling e alla saga di Harry Potter è puramente casuale u.u

EDIT: NON SONO POTTERIANA!
NON LO SONO MAI STATA E NON LO SARO' MAI!
IO ODIO HARRY POTTER CON TUTTA ME STESSA!
E per questo vado a giocare a briscola con Ganon, Darky, il nonno Shigy Miya (?), lo zio Eiji Aonuma (??) e VOLDEMOERT!!!!
ESATTO, L'HO NOMINATO BUAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!!!!!!!!
   
 
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