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Autore: itshermione    03/01/2015    1 recensioni
'Credo che per giudicare una persona non si debbano conoscere le sue origini, ma considerare le sue scelte.'
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Ordine della Fenice
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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-Non avevo mai visto dormire qualcuno per tre giorni..Hermione, sei sicura che non sia morto? Sarebbe abbastanza traumatico per me sapere di dormire nella stessa tenda di un cadavere-.
-Ovvio che non è morto! Il cuore batte e.. La fortuna di Harry va oltre le stelle e, dopo essere sopravvissuto a praticamente tutte le cose più rischiose che esistono, non sarà di certo un serpente ad ucciderlo-.
Dopo essere stati attaccati dal serpente-Horcrux di Voldemort, ci siamo Materializzati in una raduna abbandonata, in mezzo al nulla. ‘Niente Babbani o Mangiamorte a rompere i Boccini’ si potrebbe pensare. Invece, almeno ogni ora passava un gruppo di persone che andavano a tagliare alberi nella parte più fitta della foresta. Nulla di particolare, se un albero non avesse quasi schiacciato la tenda in cui Harry era mezzo tramortito da tre giorni.
Il Prescelto si muoveva spaventosamente ogni notte, come se dei sogni orribili lo tormentassero. Immagino che il ricordo di una vecchietta che si trasformava in un serpente non doveva farlo divertire molto. Hermione era molto preoccupata per Harry: stava sempre a curare i suoi graffi, a sentire il suo polso, a consolarlo quando aveva i suoi ‘attacchi’. La situazione nella tenda si era quasi risollevata, nonostante tutto: io ero stranamente di buon umore ed Hermione era preoccupata ma molto contenta di aver scoperto un altro Horcrux.
-Dobbiamo assolutamente scoprire cosa significa questo simbolo- le ho detto una mattina, mettendole davanti agli occhi il Diario di Silente e le Fiabe di Beda il Bardo nei punti in cui appariva lo strano triangolo.
-Cosa potranno mai significare un triangolo, un cerchio e una linea messi insieme?- ha chiesto, pensierosa.
-Potrebbero essere degli oggetti.. Conosciamo qualcosa che abbia queste forme?-.
-Il cerchio potrebbe essere una sfera usata per la Divinazione. Forse è un simbolo profetico!- ha esclamato.
-La Cooman non ci ha mai detto nulla di un ‘simbolo’-.
-In effetti.. Ma sai com’è la Cooman, no?-.
-Anche questo è vero. Mmh.. La linea potrebbe essere un dito- ho detto ridendo.
-O un capello-.
-O una persona molto magra-.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAHH!-.
-Harry!-.
Harry aveva completamente alzato il busto dal letto, lanciando un urlo lancinante. Subito dopo era crollato di nuovo sul letto, con il respiro affannoso e con gli occhi spalancati.
-Harry.. Ehm, stai bene?- sono riuscita solamente a dire, mentre Hermione si precipitava verso il mio amico.
-Io.. Penso di essere svenuto-.
-Per ben tre giorni, in realtà- ho osservato.
-Ma.. Io non ricordo nulla, o meglio, ricordo tutto-.
-Sei sempre stato bravo a farti capire- ho detto ironica.
-Hermione, puoi anche smettere di abbracciarmi. Non che mi dispiaccia, eh- ha iniziato Harry, facendo arrossire la mia amica, -Ho rivissuto il momento in cui sono morti i miei genitori. Non come sempre, però. Ero.. Voi-Sapete-Chi- ha concluso, qualche secondo dopo. Era completamente terrorizzato e non aveva tutti i torti: sognare di uccidere i propri genitori deve essere terribile.
-Chissà a cosa serve l’Occlumanzia, eh? La vicinanza a Nagini ti ha fatto stabilire un altro contatto con Voi-Sapete-Chi- ha detto Hermione, sbiancata completamente.
-E’ stata una sensazione strana, questa volta. Sembrava reale. Ho avuto paura che lui vi uccidesse.. Eravate in pericolo, lo sentivo; sentivo soprattutto te urlare, Hermione, e mai, in tutta la mia vita, avrei voluto essere sveglio. Poi è..-.
-Oh, Harry-.
Così come si era lanciata sul mio amico non appena aveva aperto gli occhi, Hermione ha preso il viso di Harry tra le sue mani e gli ha scoccato un bacio sulle labbra. A quanto pare, dovevo ricordarmi più spesso di stare lontano da possibili coppie (l’imbarazzo che avevo nei confronti di Tonks e Remus non si era ancora affievolito, dato che quando li vedevo ricordavo spesso il loro bacio). Harry era alquanto sconvolto non appena Hermione, rossa quanto il maglione che indossava, si è allontanata.
-Io.. Devo.. Faccio-il-turno-di-vedetta-io-stasera-ciao- ho balbettato tutto d’un fiato.
-Abbie non..-.
-Ho proprio voglia di fare il turno, giuro!-.
Era sicuramente meglio stare seduta nella neve a gelarmi meglio di assistere ad un’altra scena del genere. Il paesaggio innevato aveva qualcosa di speciale. Mi sembrava di stare ad Hogwarts, vicino alla casa di Hagrid, ad aspettare che lui ci aprisse per poi cucinarci quei terribili biscotti.. Che paragonati a cosa cucinavamo io ed Hermione erano manicaretti di alta cucina. Era strano pensare a cose tanto banali con simile nostalgia. Era come se non fossi stata io a vivere quelle emozioni. Era un’altra Abbie, quella dei biscotti di Hagrid. L’Abbie che stava tutto il tempo con la testa sui libri e che arrossiva quando Ron le rivolgeva la parola. L’Abbie timida e curiosa di scoprire il mondo. In quel momento, avevo solamente voglia di sentirmi salva, ma soprattutto di sapere tutta la gente a cui tenevo al sicuro.
-Tu sceeeendi daaaalle steeelleeeee, oh Fieeeerobeeeeccooo.. Cavoli, sono così stonata. Dovrei esercitarmi di più, insomma, sarebbe imbarazzante trovarsi di fronte a Molly Weasley, ad esempio, e non sapere cantare una canzone di quella tipa, Celestina.. Aspetta, sto parlando da sola. Ok, sto impazzendo completa.. CHI VA LA’?-.
Una scia azzurra era passata dietro un albero. Non poteva essere solamente la mia immaginazione, perché la scia non rimaneva ferma, ma continuava a muoversi.
Improvvisamente, la figura azzurra-argentea si è rivelata: era un Patronus, una cerva.
-C-c-cerchi me?-.
La cerva ha mosso la testa, come per annuire.
-Non so come aiutarti, non so cosa mangiano i Patronus.. Oh, certo, vuoi che ti segua- ho capito, una volta che la cerva si è avvicinata alla barriera protettiva e ha cominciato a scalciare in un’altra direzione.
Harry ed Hermione erano sicuramente occupati e non volevo di certo disturbarli. Sarei tornata subitissimo, i Patronus non possono essere visibili per molto tempo. Così, senza troppi problemi, ho seguito l’animale.
La cerva  mi ha guidata in un sentiero della radura circostante, conducendomi in un piccolo lago ghiacciato.
-Hai sete? Ehm, no, credo di no. Ma comunque, chi ti ha mandato?-.
La cerva mi osservava, immobile.
-Timidina, eh? Ok, cosa dovrei fare?-.
A quel punto, la cerva ha poggiato le sue zampe sul lago ghiacciato e, dopo aver raggiunto il centro, è scomparsa.
-Grande aiuto! Grazie, chiunque tu sia, ora non riuscirò mai a tornare alla tenda e morirò congelata. Oh, ma..-.
Nel punto in cui il Patronus era scomparso, in mezzo all’acqua, brillava qualcosa. Era qualcosa di grande che, oltre la luce, emanava un’aura magica sorprendente.
-D-d-devo scendere nell’acqua? Non poteva scegliere qualcuno migliore?-.
Non ero mai stata bravissima a nuotare, un po’ per paura, un po’ per le poche volte che ero stata su una spiaggia. Non mi sarei mai spogliata: appena uscita, avrei usato l’Incantesimo che mi aveva insegnato Hermione per asciugarmi subito.
Quando ho poggiato un piede sul ghiaccio, stavo per cadere a sedere per terra e rovinare tutto il mio piano. Così, messa a gattoni (mi sono congelata le mani e i guanti, ma almeno non sono caduta), ho raggiunto il centro del lago. Con la bacchetta ho inciso un cerchio abbastanza grande, affinchè potessi oltrepassarlo senza problemi.
-Ok, com’era? ‘Trattieni il respiro e muovi forte le braccia e le gambe’-.
E a quel punto, mi sono tuffata. Ho sentito un freddo inimmaginabile e i pezzi di ghiaccio che spuntavano in ogni dove non miglioravano la situazione. E’ stato come se due maghi mi avessero scagliato due maledizioni Cruciatus contemporaneamente. Ho mosso forse le gambe e le braccia, fin quando non ho sentito qualcosa di più solido del ghiaccio sotto le mani. In effetti, faceva più male del ghiaccio. Era la lama di una spada, o meglio, della Spada. La Spada di Grifondoro. Stavo per muovermi verso l’alto, quando ho sentito un dolore lancinante al fianco. Era insopportabile. Dalla mano che aveva toccato la lama usciva molto sangue.
‘Che modo buffo di morire’ ho pensato.
E, da quel momento, non ricordo più nulla.
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-Miseriaccia, non pensavo pesassi così tanto! Abbie, senti.. Abbie? Oh, è svenuta-.
Ron Weasley aveva appena tirato fuori dal lago ghiacciato Abbie, senza accorgersi che aveva perso conoscenza qualche attimo prima che le afferrasse la mano. Il rosso si era preoccupato di riscaldarla e asciugarla (per fortuna c’era Hermione con i suoi incantesimi!). Le aveva sentito il polso: era viva, senza dubbio. Anche le sue guance rosse come il fuoco, per il freddo, ne erano la dimostrazione.
Le erano cresciuti i capelli di qualche centimetro, dall’ultima volta che l’aveva vista. In compenso, era dimagrita moltissimo: la felpa che portava spesso ad Hogwarts le era sempre stata un po’ larga, ma mai in quel modo.
-Sono stato un cretino- ha borbottato, appellando una benda dal suo zaino e fasciandole la mano ferita.
-Non me ne vado più, te lo prometto-.
Ron aveva gli occhi lucidi: forse per il freddo, forse per l’emozione di rivederla, forse per l’idea folle che gli era saltata in mente.
Ha scansato delicatamente il ciuffo di boccoli che Abbie aveva sul viso e, ancor più cauto, ha poggiato lievemente le sue labbra su quelle della ragazza. Ricordava che Abbie gli aveva raccontato delle favole babbane, ‘assurde’, a detta sua, perché un qualsiasi principe baciava una principessa e quella si risvegliava. Non piacevano neanche a lui quelle cose romantiche, ma, miseriaccia, si era sentito proprio come un principe di quelle favole.
-ABBIE! DOVE SEI?-.
Harry Potter era arrivato sul lago qualche attimo dopo che Ron aveva allontanato il suo viso da quello della ragazza.


ANGOLO DELL'AUTRICE
Buongiorno a tutti! Prima di tutto, volevo fare gli auguri ad ognuno di voi di un Buon Natale passato e di un Buon Anno. Punto secondo: sono stata anche questa volta ritardataria. La colpa non è mia questa volta: il mio amatissimo e nuovo computer ha deciso di abbandonarmi prematuramente e sono riuscita a recuperare i documenti solamente ieri. In compenso, spero di avervi regalato un capitolo abbastanza ricco. Prima che qualsiasi anti-Harmony shipper possa protestare (compresa qualche personcina che conosco personalmente che mi ha minacciato di non leggere più la storia) volevo dirvi che qualsiasi coppia si formi ora NON E' NECESSARIAMENTE DEFINITIVA. Insomma, anche Ron e Harry si sono messi con Lavanda e Cho e alla fine si sono lasciati. Quindi non disperate! Cercherò di aggiurnare la storia al più presto, lo prometto.
Arrivederci e grazie!
   
 
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